Assemblea pubblica dell'11-12-2001

"Ambiente, Discariche…ed Altro ancora !!!"

ASSEMBLEA PUBBLICA SULLE DISCARICHE L'11 DICEMBRE ORE 20 E 45 IN BIBLIOTECA

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GLI ARTICOLI PRIMA DEL CONVEGNO
L'INTRODUZIONE DELLA ASSOCIAZIONE
LA RELAZIONE DEL PPM (ISOLA) SU CAVA VERDE
LA RELAZIONE DEL PPM (TOSONI) SU SE-AC2
 
GLI ARTICOLI DOPO IL CONVEGNO
IL VOLANTINO DI CONVOCAZIONE DEL CONVEGNO
L'INVITO A PARTECIPARE AL SINDACO E ALLA GIUNTA

 

MARTEDI' 11 ORE 20.45 IN SALA BIBLIOTECA

MONTICHIARI - promosso da "Cittadini per l’attenzione"
Dibattito su Cave e discariche

Ancora su cave, discariche e affini. Su iniziativa dell’associazione politico-culturale "Cittadini per l’attenzione", martedì, alle 20,45 nella sala grande della Biblioteca è stata organizzata una pubblica assemblea su un argomento di carattere amministrativo-ambientale che, a Montichiari, è d’attualità un giorno sì e l’altro pure: "Ampliamento discarica Cava Verde e apertura nuova discarica Seac". Oltre a tutta la popolazione, all’assemblea sono stati invitati l’Amministrazione comunale, tutti i gruppi consiliari, i partiti locali, le associazioni del territorio, l’Asm di Brescia, l’assessorato all’Ecologia della Provincia e, naturalmente, il sindaco di Montichiari, Gianantonio Rosa. Ecco l’invito spedito al primo cittadino: "Come Ella potrà ben comprendere, questa associazione, nell’ottica dei propri scopi sociali, si è posta come obiettivo, tra gli altri, quello di far partecipare il più possibile al dibattito amministrativo quanti più cittadini e quante più forze politico -sociali di Montichiari. I temi monteclarensi, che da mesi stanno nelle cronache dei quotidiani, sono anche quelli ambientali, ovvero delle discariche: attorno alle stesse si sono innescate probabilmente incomprensioni e letture imprecise, che hanno portato a un difficile confronto consiliare. La invitiamo pertanto a voler offrire all’assemblea le sue considerazioni, ove garantiamo, tramite la nostra conduzione, la possibilità di un sereno dibattito. Nella stessa riunione, l’Asm (invitata e, se vorrà, partecipante) potrà dire la sua da un punto di vista prettamente tecnico". Ancora su cave, discariche e affini, dicevamo. Argomento, questo, che, come hanno sottolineato gli stessi organizzatori dell’incontro odierno, da mesi riempie le cronache quotidiane. E’ da tempo, infatti, che, soprattutto sulla cosiddetta Cava Verde ma ultimamente anche sulla discarica Seac, opposizione e maggioranza si danno battaglia a "suon di conferenze stampa", esprimendo a turno il proprio punto di vista e le proprie posizioni. In queste ore, tanto per fermarci alla cronaca più recente, è arrivato un comunicato dei Popolari per Montichiari, che, per bocca di un loro esponente, Riccardo Tosoni, tornano sull’argomento Cava Verde. Facendo riferimento a quanto accaduto nel corso del recente Consiglio comunale (dove, tanto per cambiare, s’è discusso anche in merito alla Cava Verde), dopo aver ripercorso passo per passo quanto accaduto nella seduta, dopo aver censurato il comportamento del sindaco perché risulterebbe essere "l’ennesimo atto di prepotenza nei confronti dei consiglieri comunali e dei cittadini di Montichiari", Riccardo Tosoni chiede "di poter essere partecipe di queste decisioni". Le chiediamo inoltre, chiude Tosoni, "di non isolarsi, facendosi influenzare da personaggi ai quali, del bene di Montichiari, non importa nulla; le chiediamo invece di fidarsi di più di chi ha a cuore l’interesse dei monteclarensi e del loro futuro". (gaf) Dal Giornale di Brescia dell'11 dic.2001

 

 

Discariche in primo piano Assemblea a Montichiari

Il dibattito è dell’associazione «Cittadini per l’attenzione»

L'associazione politico-culturale «Cittadini per l'attenzione» ha organizzato per stasera un'assemblea pubblica sul tema delle discariche situate nella pianura di Montichiari ed in particolare nella zona della Fascia d'Oro. «I temi saranno di carattere amministrativo-ambientale - scrive il volantino dell'associazione che invita all'incontro - e si riferiranno in particolare alla discarica Cava Verde ed all'apertura della nuova discarica Seac». Sono stati invitati all’incontro l'Amministrazione comunale, tutti i Gruppi consiliari, i partiti, le associazioni locali, l'Asm di Brescia, l'assessorato all'ecologia della Provincia. «Questa associazione, nell'ambito delle proprie finalità sociali, intende ampliare il confronto - continua il comunicato - attorno a temi che sono all'ordine del giorno ma sin qui non sufficientemente dibattuti né compresi per la loro complessità e per una certa carenza di dibattito in Consiglio comunale». Scopo della riunione è, secondo gli organizzatori dar modo a tutti i convenuti di «esprimere le proprie considerazioni e fornire tutti i dati utili alla comprensione». Nell'invito che «Cittadini per l'attenzione» ha inviato al sindaco Gianantonio Rosa in data 5 dicembre leggiamo che «i temi monteclarensi che da mesi stanno nelle cronache dei quotidiani sono anche quelli ambientali, ovvero delle discariche, attorno a cui si sono innescate probabilmente incomprensioni e letture imprecise che hanno portato ad un difficile confronto consiliare. La invitiamo pertanto a voler offrire all'assemblea pubblica le sue considerazioni, ove le garantiamo, tramite la nostra conduzione, la possibilità di un sereno dibattere». L'incontro si svolgerà presso la sala grande della Biblioteca comunale di Montichiari di via XXV Aprile, con inizio alle ore 20,45. Per informazioni segreteria organizzativa di «Cittadini per l'Attenzione», Erica Vinay tel. 030/961977 oppure consultare il sito internet: www.cittadinimontichiari.it.
f.d.c. Da Bresciaoggi dell'11/12/2001


 

 

 

Introduzione a cura della Associazione

CITTADINI PER L'ATTENZIONE

Da alcuni mesi le interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali del PPM hanno tra gli altri toccato l'argomento delle discariche ed in particolare sono state chieste notizie sulla discarica per rifiuti solidi urbani ed assimilabili denominata "Cava Verde" e sulla discarica "SE-AC 2" per inerti e derubricati inerti.

La prima è una discarica all'attenzione dei monteclarensi dal 1995; la titolarità, ovvero la proprietà, è del Comune, in forza di una delibera della Giunta regionale sempre del '95. La gestione è stata affidata, tramite un disciplinare formalizzato nel 1996, alla ASM spa di Brescia.

La seconda, di proprietà della ditta SE-AC di Gussago, è stata convenzionalmente chiamata "SE-AC 2" in quanto la stessa ditta era già stata autorizzata alla realizzazione ed esercizio di un'altra discarica controllata in località Ponchioni (zona aeroporto). L'allora amministrazione comunale approvò nel 1995 una convenzione per una discarica d'inerti, autorizzata poi nel '96 dalla Provincia allo smaltimento anche di cemento-amianto (eternit).

Il nodo del contendere, nelle intenzioni del PPM, ci è parso quello di chiarire essenzialmente 2 questioni e cioè :

  1. perché la Giunta del Sindaco Rosa ha consentito l'ampliamento della discarica "Cava Verde", al di là di quanto precedentemente previsto con la delibera della Giunta Badilini, senza consultare il Consiglio comunale e senza ottenere un adeguato corrispettivo plurimiliardario dal gestore ASM;
  2. perché la Giunta del Sindaco Rosa ha consentito l'apertura di una nuova "SE-AC", senza convenzionarsi adeguatamente colla proprietà, così come fatto a suo tempo dalla Giunta Badilini, e quindi non redigendo un contratto che formalizzasse gli oneri a carico di "SE-AC" e i relativi vantaggi per il Comune.

Come Associazione vogliamo introdurre e sottolineare anche gli aspetti meramente ambiental-ecologici: riteniamo che dopo la grande attenzione posta, su questi stessi argomenti, dai concittadini tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 attorno alle vicende che chiameremo "PULIMETAL", "MONTIRIAM 1 e 2", "MONTECNO", "VALSECO", vi sia invece ora una grande disattenzione. Motivi legati alla disillusione o alla consapevolezza o addirittura la stessa uscita dalla scena amministrativa di vari precedenti protagonisti, Badilini in primis, sono tutti possibili fattori che hanno portato alla dispersione delle energie provenienti dalle oltre 6.000 firme che richiesero un referendum sul palesato inceneritore "MONTECNO". Ne deriva ora che l'attenzione, scarsa e rara, venga rivolta più agli aspetti politico-amministrativi che a quelli ecologici.

Passando adesso all'esame dei nostri compiti per stasera, vogliamo sottolineare i contenuti dell'articolo 2 del nostro statuto, laddove si legge :

VALORI, SCOPI ED ATTIVITA’ ISTITUZIONALI DELL’ASSOCIAZIONE

  1. L'Associazione si pone lo scopo di sollecitare e favorire la partecipazione attiva dei cittadini di Montichiari sulle questioni politico-amministrative della città. Per raggiungere tale scopo, l'Associazione potrà utilizzare i più idonei metodi e strumenti per raccogliere, approfondire e diffondere le informazioni inerenti tali ambiti nel modo più efficace e, tramite i suoi associati, si attiverà per far sì che il costruttivo confronto possa raggiungere il maggior numero possibile di cittadini sul territorio monteclarense.
  2. L'Associazione potrà quindi organizzare pubblici dibattiti, tavole rotonde, manifestazioni culturali e spettacoli che abbiano come scopi quelli dichiarati al punto 1 del presente articolo.
  3. L'Associazione potrà produrre informazioni non in forma periodica ma occasionale, lettere informative ai cittadini, siti Internet utili alla diffusione in rete delle attività sociali.
  4. L'Associazione potrà altresì pubblicizzare ordini del giorno, sulle tematiche politico amministrative approvati dai suoi organi, attraverso manifesti stradali, inserti su pubblicazioni autorizzate, sistemi multimediali in genere.

Non è nostro compito quindi stasera entrare nel merito tecnico delle questioni all'ordine del giorno; è certo un nostro diritto essere compiutamente informati e capire le impostazioni di chi governa il paese e le deliberazioni formali; è nostro diritto capire il pensiero delle maggioranze e delle minoranze, dei partiti che si candidano a governare e dei gruppi politici e d'opinione e degli interlocutori istituzionali.

Per questi motivi abbiamo invitato a partecipare stasera per esprimere le proprie considerazioni principalmente : l'Amministrazione comunale, l'Assessorato provinciale all'ecologia, l'ASM di Brescia, tutti i gruppi politici e i partiti locali e coloro che hanno o avevano un ruolo sulle vicende di cui stiamo trattando.

Sono presenti, e li ringraziamo, i rappresentanti dei gruppi consiliari e delle sezioni locali del PPM, DS, RC, SDI, PSI, FI, l'ex assessore Pastorelli, il presidente dell'associazione AR.CO. oltre a rappresentanti di associazioni varie anche non di Montichiari.

Tutti coloro che possono e vogliano fornirci motivi d'analisi e riflessione potranno prendere la parola, a partire da un rappresentante del PPM, come gruppo consiliare che ha aperto la discussione in Consiglio con le interrogazioni citate.

Chiediamo a chi voglia iscriversi a parlare di farne cenno al tavolo della presidenza, in modo da garantire un equo spazio a chiunque abbia qualcosa di significativo da dire ai cittadini. Nei limiti del possibile cercheremo di garantire anche il diritto di eventuale replica, perché l'obbiettivo da raggiungere è quello della chiarezza sui dati, lasciando ad ognuno la possibilità di trarre le proprie conclusioni.

 

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SCARICA LA RELAZIONE DEL PPM SU CAVA VERDE (ISOLA) ZIPPATA E POI GUARDALA CON WORD.

STRALCI DELLA RELAZIONE DI ISOLA SU CAVA VERDE

I FATTI

  • In base al rilievo topografico del 29 dicembre 2000, nella Discarica "Cava verde" risultano conferiti 1.137.894 tonnellate, pari all’82% della capacità di Progetto (1.390.000 ton), rifiuti che occupano un volume di 1.300.201 metri cubi, pari al 70% del volume di Progetto (1.853.000 metri cubi).
  • In base all’Autorizzazione provinciale D.G.P. 290/6196 del 27 agosto 1996 la durata della Discarica è prevista in cinque anni a partire dalla data di effettivo rilascio dell’autorizzazione, pertanto la scadenza dell’autorizzazione era prevista al 10 novembre 2001.
  • In base al D.Lgs 5 febbraio 1997 – n° 22 (Decreto Ronchi), pubblicato sulla G.U. del 15 febbraio 1997, le autorizzazioni rilasciate restano valide fino alla loro scadenza e comunque non oltre il termine di quattro anni dalla data di entrata in vigore del Decreto, quindi non oltre il 15 febbraio 2001.
  • In data 29 gennaio 2001 l’ASM di Brescia presenta domanda di rinnovo dell’autorizzazione per la Discarica "Cava Verde", dichiarando , nella relazione tecnica predisposta dall’U.T. Divisione Nettezza Urbana, che la volumetria utile della discarica misurata secondo i profili di progetto attualmente autorizzati è pari a circa 2.990.000 metri cubi.
  • Il giorno seguente, 30 gennaio 2001, con comunicazione inviata ad ASM, Regione Lombardia e Comune di Montichiari, la Provincia di Brescia nomina il responsabile del procedimento e convoca una Conferenza di servizio per il giorno 8 febbraio 2001.
  • Nella Conferenza di Servizio dell’8 febbraio 2001, a nome del Comune di Montichiari, il Sindaco Gianantonio Rosa "esprime parere favorevole sempre che si rispetti il progetto iniziale".
  • La Conferenza di servizio, nelle considerazioni finali, scrive solamente: "si prende atto del parere del Comune e si considera questa conferenza unica e definitiva".
  • Sulla base delle risultanze della Conferenza il 21 febbraio 2001, il Direttore dell’Ufficio provinciale Autorizzazioni Rifiuti, preso atto che in base alla documentazione presentata, "la discarica non è stata riempita totalmente e che il residuo volumetrico ancora da riempire è di 1.690.000 metri cubi", rinnova per altri cinque anni, fino al 20/2/2006 l’autorizzazione alla Discarica.
  • Il residuo volumetrico ancora da riempire di 1.690.000 metri cubi è la differenza tra la volumetria utile autorizzata dichiarata dall’ASM (2.990.000

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

  • La scelta fatta dall’Amministrazione Rosa di esprimere parere favorevole al rinnovo dell’autorizzazione è una scelta dalle conseguenze importanti: essa autorizza un ulteriore conferimento alla Discarica Cava Verde di 1.690.0000 metri cubi di rifiuti, equivalenti, con un coefficiente di compattazione di 1 ton/mc, ad ulteriori 1.690.000 tonnellate di rifiuti, che significano , per il Comune di Montichiari, un ulteriore introito economico di circa 39 miliardi, in aggiunta ai circa 32 miliardi già ricavati dal primo quantitativo autorizzato.
  • Di questa scelta così importante non è stata assolutamente informata né l’opinione pubblica, nonostante i tanti mezzi di informazione ampiamente utilizzati in altre occasioni dall’Amministrazione Rosa, né tanto meno i Consiglieri comunali, che sono i rappresentanti istituzionali degli elettori monteclarensi: infatti né il Consiglio comunale né alcuna Commissione consiliare è stata informata di questa scelta e nemmeno vi è stato alcuna delibera di Giunta, che formalizzasse il parere favorevole dell’Amministrazione.
  • Tutto si è svolto nel più totale silenzio. Questo silenzio è tanto più sorprendente considerando che nel programma elettorale del Sindaco vi era l’impegno per: "Studio specifico ed approfondito dell’impatto ambientale derivante da cave e discariche, a tutela del territorio e della salute dei cittadini" il vo
  • Perché questo silenzio ? Forse per il timore di ricadere sotto la spada di Damocle del Decreto Ronchi e quindi non poter più proseguire l’attività di discarica ?
  • Ma se così fosse, visto che la Conferenza di servizio si è limitata a prendere atto del solo parere favorevole del Comune di Montichiari, non è vero, come affermato dal Sindaco nel Consiglio comunale del 27 settembre 2001 e sulla stampa, che il parere favorevole del Comune era "un atto dovuto"!
  • Ma se anche fosse stato "un atto dovuto", a maggior ragione perché non informare l’opinione pubblica ed i consiglieri comunali, visto l’importante prospettiva di un ulteriore introito di 39 miliardi, cui vanno poi ad aggiungersi i 17 miliardi della Riprofilatura, con un introito complessivo della Discarica di oltre ottanta miliardi, che impongono una attenta riflessione ed una oculata programmazione per le opere pubbliche dei prossimi anni ?

LE NOSTRE RICHIESTE DI INFORMAZIONI

  • Già nel C.C. del 21 maggio il PPM aveva presentato una interpellanza per essere informato dall’Assessore all’Ecologia sulla situazione delle cave e discariche del territorio monteclarense e chiedeva se, tra gennaio e maggio, era stata autorizzata o valutata l’ipotesi di nuova autorizzazione di discariche sul territorio monteclarense.
  • A questa interpellanza il Sindaco non rispose e l’Assessore Leonardi non fu autorizzato a rispondere per quanto di sua competenza, nonostante già da febbraio fosse stato dato parere favorevole al rinnovo dell’autorizzazione di Cava Verde.
  • Nel C.C. di giugno l’interpellanza fu riproposta, ma il Sindaco non rispose, pretendendo dagli interpellanti una maggior puntualizzazione dei quesiti, con una tattica che appariva chiaramente dilatoria. La cosa non stupisce, visto che alla fine di aprile scadeva il termine per il ricorso al TAR e alla fine di giugno il termine per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
  • Il 2 agosto 2001, la Giunta comunale, con delibera n°174 approvava il Progetto di Riprofilatura della Discarica "Cava verde", presentato dall’ASM al protocollo del Comune in data 5 aprile 2001, progetto che prevede un ulteriore aumento di volumetria della Discarica "Cava verde" di 540.0000 mc., con un ulteriore introito economico per il Comune di Montichiari di circa 12 miliardi, più ulteriori 5 miliardi concessi dall’ASM a titolo forfettario.

IN CONCLUSIONE

  • Tenuto conto di questa lunga serie di dati, tutti fra loro logici e coerenti, affermare, come ha fatto il Sindaco Rosa, nel Consiglio comunale del 21 settembre 2001, tra gli applausi dei Consiglieri della Lega e non solo di questi:
  • "Quando voi avete approvato il progetto di ASM in data 12 giugno 1996 avete approvato una discarica che è quella attuale di 116.000 metri quadri. Non avete approvato 130.000 tonnellate, Avete approvato 2.900.000 tonnellate. Ma nessuno dei miei cittadini sa questo. I cittadini sono convinti che voi abbiate autorizzato 1.300.000 tonnellate. Ma i documenti ci sono e sono del 1996. "
  • rappresenta un’accusa gratuita e denigratoria, basata su un calcolo approssimativo, e per di più avulsa dal merito delle questioni poste dall’interpellanza del PPM, la quale poneva due questioni importanti:
  • La mancata informazione su una questione amministrativa così importante, soprattutto se collegata al successivo provvedimento sulla Riprofilatura della discarica.
  • La mancata valutazione degli aspetti economici legati all’aumento della capacità della Discarica, da discutere nell’ambito del rapporto tra Comune, titolare della Discarica, e ASM, gestore della stessa.
  • Tutti i dati citati e documentati, confermano la trasparenza delle scelte fatte dalla Amministrazione Badilini e la loro coerenza con la Pianificazione provinciale e regionale.

PROBLEMI APERTI

Restano comunque alcuni problemi aperti.

Non si comprende, ad esempio, perché nella Relazione tecnica per il rinnovo dell’autorizzazione, ASM dichiari che le volumetrie precedentemente autorizzate sono pari a circa 2.990.000 ton.

Per giustificare tale volumetria, la Relazione tecnica suddetta richiama la Deliberazione Giunta provinciale n° 290/61/96 del 27 agosto 1996, la quale, successivamente all’approvazione del Comune di Montichiari e alla Conferenza di servizi del 13 giugno 1996, approvò ed autorizzò la discarica Cava verde, secondo il progetto presentato da ASM il 7 novembre 1995, con la seguente prescrizione, di cui al comma 1, punto a): "la discarica è approvata secondo i profili di progetto riferiti all’avvenuto assestamento del rilevato, da prevedersi secondo quanto contenuto nella relazione allegata alla nota della Provincia di Brescia-Settore Ecologia prot. N° 11315/94E del 13/6/94."

La nota suddetta n° 11315/94E valuta nella misura del 25% il valore attendibile degli assestamenti totali del rilevato di una discarica, valore avvalorato anche da osservazioni su altri impianti.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

  • Se l’assestamento dei rifiuti, per autocompattazione o deumidificazione, è del 25%, l’aumento di volume iniziale per rientrare nei profili di progetto, dovrebbe quindi essere all’incirca del 33-39%, non del 61% quale è il rapporto tra 2.990.000 m.c. e 1.853.000 m.c. del progetto!
  • In realtà dovrebbe essere ancora meno, perché, in base all’art. 7, comma 3, del Disciplinare tra Comune ed Asm, il livello della superficie della discarica, ad assestamento avvenuto, deve risultare conforme a quello previsto dal progetto iniziale anche dopo il successivo recupero ambientale. Essendo stato previsto nel Progetto in circa 2 m lo strato di copertura, l’incremento di volume consentito dalla Delibera provinciale per tener conto dell’assestamento risulterebbe quindi all’incirca del 25-29%, pari a circa 2.400.000 m.c.
  • Occorrerebbe inoltre tener conto del valore di compattazione iniziale cui è riferito l’assestamento del 25%: valori di compattazione crescenti rispetto al valore di progetto di 0,75, quali dichiara l’ASM nella relazione tecnica di rinnovo dell’autorizzazione(0,9 – 1,0 – 1,05), sono in contraddizione con un valore di assestamento costante.
  • Tutte queste considerazioni non sono secondarie: poiché il Disciplinare tra Comune di Montichiari ed ASM prevede il mantenimento delle medesime condizioni fino al raggiungimento delle quote di progetto, è importante stabilire quali siano le quote di progetto.

 CONSIDERAZIONI FINALI

  • Noi riteniamo che le quote di progetto siano quelle riferite ai profili di progetto , quali risultano dalle sezioni riportate sul Disegno n° 1278/12-13-15, in scala 1:1000 ( sezioni che, sulla base dei documenti ottenuti dagli Uffici comunali, risultano quelle riportate nella diapositiva n° 14), eventualmente da interpretare secondo le precisazioni indicate dalla Deliberazione della Giunta provinciale del 27 agosto 1996. Lo stesso uso del plurale "quote di progetto", a nostro avviso, chiarisce che esse non sono assimilabili a quella che nel progetto viene indicata come"altezza massima dei rifiuti fuori terra", come erroneamente, a nostro avviso, interpretò il Sindaco Rosa.
  • Dalla tav. n°2 della relazione tecnica presentata da ASM per il rinnovo dell’autorizzazione, la conformazione della collina a fine conferimento dei rifiuti corrispondente ad una volumetria di 2.990.000 ton.presenta un profilo chiaramente superiore a quello del progetto della stessa ASM del 1996, anche tenendo conto dell’assestamento del 25%.
  • A fronte di questo problema aperto, condividiamo quindi la richiesta presentata dal consigliere Casella, nell’ordine del giorno del C.C. ultimo scorso(28/11/01), di impegnare il Sindaco e la Giunta a richiedere alla Provincia quale potenzialità di smaltimento è stata assegnata alla Discarica Cava verde, anche ai fini della valutazione dei rapporti economici tra Comune ed ASM, che a nostro avviso, per i quantitativi eccedenti i valori di progetto e di ammortamento dei costi di allestimento della discarica, devono essere riesaminati.

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LA RELAZIONE DEL PPM (TOSONI) SULLA SE-AC2 (secondo l'articolo dell'ECO)

La vicenda della nuova discarica SE-AC in via Albarotto a S. Antonio di Montichiari si è sviluppata in tappe ben precise e circostanziate. Eccole:

1) 19 giugno 2000: Conferenza di servizio in Provincia per decidere sull'apertura di una "discarica controllata di II categoria tipo A da parte della SE-AC S.n.c." (rifiuti inerti e derubricati inerti). Alla conferenza il comune di Montichiari era rappresentato dall'assessore competente Valentino Leonardi di F.I. (sostituito ultimamente dal leghista dr. Sandro Zampedri), il quale metteva a verbale della Conferenza la seguente dichiarazione, ineccepibile nella forma e nella sostanza: "Parere favorevole purché venga sottoscritta una convenzione tra il comune e la ditta SE-AC, la quale regoli i rapporti per la sicurezza, il recupero finale della discarica stessa e l'eventuale accordo economico tra le parti".

2) 21 febbraio 2001: disattendendo il parere dell'assessore Leonardi, e senza spiegabili ragioni, il sindaco Rosa così scrive alla Provincia: "L'Amministrazione comunale nel confermare il parere precedentemente espresso (favorevole, n.d.r.) ritiene non necessaria la stipula di ulteriore convenzione in quanto l'attività, fatta salva diversa disposizione dell'Amministrazione provinciale, dovrebbe essere finalizzata al materiale di recupero".

3) 23 aprile 2001: la Provincia autorizza la nuova discarica, ma questa non è soltanto "finalizzata al materiale di recupero", come comunemente si intende con tale espressione, e come la stessa lettera del sindaco sembra voler dire. Essa prevede infatti di ricevere 100 mila mc ca. di rifiuti così ripartiti:

* 26.651 mc di fibrocemento (leggi: amianto);

* 64.857 mc di "derubricati inerti" (leggi: polveri e scorie di acciaieria);

* 8.122 mc di materiali inerti.

4) 30 agosto 2001: la Giunta comunale, in aperta contraddizione con la lettera del sindaco del 21 febbraio, approva il testo di un "accordo", a mo' di convenzione. Nella delibera (n° 188) si dice che l'opportunità di stipulare la convenzione sarebbe sorta "alla luce del provvedimento della Provincia". Tale delibera sembra così superare, "almeno in apparenza", la contraddizione creata dal sindaco con la sua lettera del 21 febbraio.

LE INTERPELLANZE

Io consigliere Tosoni, a nome del Ppm, sulla vicenda della discarica SE-AC ho avanzato ripetute interpellanze al sindaco a partire dallo scorso mese di maggio, e cioè non appena saputo della nuova discarica.

Ma in tutti i consigli comunali tenuti da maggio in poi, l'argomento -pur sempre iscritto all'ordine del giorno- non ha mai ottenuto risposta dal sindaco che, evidentemente, ha preferito prender tempo sullo scottante argomento.

Cosa chiedeva in sostanza il Ppm?

a) - Perché il sindaco ha disatteso il parere "corretto e avveduto" dell'assessore Leonardi, e ha detto sì alla discarica senza tutelare il Comune con una preventiva convenzione sia dal punto di vista economico sia, soprattutto, per garantire la sicurezza ambientale?

b) - Perché nessuna Commissione istituzionale, e tanto meno altri, sono mai stati coinvolti, o almeno informati, sulla nuova discarica, "atta tra l'altro ad accogliere materiale pericoloso come l'amianto?"

c) - Perché la Giunta ha provveduto solo in agosto a stipulare una sorta di convenzione, senza prevedere tra l'altro alcun ritorno economico per il Comune?

Solo dopo sei mesi, e cioè nel Consiglio di novembre, il sindaco si è finalmente pronunciato sulle ripetute interpellanze, ma io Tosoni, a nome del Ppm, mi sono dichiarato insoddisfatto, rimarcando al sindaco Rosa ulteriori gravi aspetti di tutta l'operazione, "ancora una volta decisa dalla Giunta leghista senza che nessuno fosse informato".

QUELLA BUCA È PROFONDA SETTE METRI, E NON QUATTRO COME DA PROGETTO. LA FALDA ACQUIFERA È A RISCHIO DI INQUINAMENTO. IL COMUNE POTEVA INCASSARE CIRCA SEICENTO MILIONI

La mia replica, sempre a nome del Ppm, letta in Consiglio e resa pubblica attraverso un comunicato stampa, addebita pesanti responsabilità a Rosa.

"Lo stesso sindaco - si legge nel comunicato - non ha il coraggio delle proprie azioni: prende la scusa di una discarica autorizzata dall'Amministrazione precedente per giustificarsi, disattendendo completamente il suo programma elettorale, più volte sbandierato e scritto, che diceva: "niente più discariche sul nostro territorio", tradisce di fatto i suoi elettori e i suoi consiglieri comunali che gli danno cieca fiducia".

"Questa vicenda - continua il comunicato - si è svolta nei mesi tra febbraio e aprile: la convenzione non è stata fatta perché essendo un atto di Giunta doveva essere ufficializzata e i Consiglieri sarebbero venuti a conoscenza della decisione proprio in campagna elettorale. Astutamente il sindaco Rosa ha pensato bene di tenere tutto nascosto, sperando che nessuno mettesse mano a questo misfatto e all'aumento di "Cava verde", autorizzato dallo stesso sindaco sempre in febbraio".

"Ma gli aspetti più gravi dell'intera vicenda - sono che la buca non è profonda quattro metri come dice il progetto, bensì sette metri. Quindi si sta scaricando fibrocemento (amianto) e polveri di acciaieria a livello della falda acquifera, che in quella zona è appunto a sette metri dal piano campagna. Nonostante la pericolosità dei materiali, e sebbene più della metà del fondo discarica sia ormai coperta, a tutt'oggi non è stato eseguito nessun controllo né da parte del Comune né da parte della Provincia, preposta per legge a tali controlli".

Il Ppm, in sostanza, contesta al sindaco e alla Giunta che la "Convenzione" del 30 agosto, per quanto povera di prescrizioni, arriva quando i buoi sono fuori dalla stalla: nessun limite è stato fissato per la distanza di sicurezza dalla falda acquifera e per la tutela ambientale, nessun compenso economico è stato pattuito, mentre con le tariffe abitualmente applicate per questi tipi di rifiuti il Comune avrebbe beneficiato di un introito di circa 600 milioni.   E c'è chi si domanda perché mai l'Amministrazione abbia rinunciato con tanta facilità a questa consistente entrata nelle casse comunali.  La questione più grave riguarda comunque il rischio ambientale per il tipo di materiali scaricati. Nessun controllo pare sia stato finora compiuto dalla Provincia, mentre il Comune in pratica ha rinunciato in partenza a pretendere gli opportuni accorgimenti per la sicurezza dell'impianto fin dalla sua realizzazione.  "Signor sindaco - concludo - dopo questo ennesimo atto di prepotenza nei confronti dei consiglieri comunali e dei cittadini di Montichiari, le chiediamo ancora una volta di poter essere partecipi a queste decisioni, le chiediamo di non isolarsi, facendosi influenzare da personaggi ai quali del bene di Montichiari non importa nulla, e di fidarsi maggiormente di chi invece ha a cuore l'interesse dei monteclarensi e del loro futuro".

 

 

 

Dal Giornale di   Brescia  di Giovedì 13 Dicembre 2001

Assemblea pubblica l'altra sera in biblioteca
«Cave, così non va»
Critiche di Isola (Ppm) e Casella (Forza Italia)

Assemblea pubblica sulla Cava Verde e sulla Cava Seac l’altra sera nella biblioteca di Montichiari. Ad organizzarla l’associazione «Cittadini per l’attenzione» e sala strapiena. Valerio Isola - consigliere di minoranza - con schermo e computer ha spiegato, perché a suo avviso il Comune di Montichiari, proprietario dell’impianto Cava Verde, «possa richiedere e pretendere dall’Asm, gestore della discarica, un compenso economico tra 13 e 15 miliardi». La questione, ampiamente illustrata nella serata, si può riassumere in questi termini: la discarica era stata autorizzata durante l’Amministrazione Badilini per un totale di 1 milione 390 mila tonnellate «con un profilo ben chiaro e definito». Ora l’Asm ha richiesto di portare il numero delle tonnellate a 2 milioni e 900 mila facendo leva sulla riconsiderazione dei profili. Il sindaco Rosa, sempre a parere di Isola, ha autorizzato questo nuovo quantitativo perché «a suo avviso era un atto dovuto, senza consultare il Consiglio comunale, scavalcando il suo assessore all’Ecologia, andando contro il suo programma elettorale e senza chiedere alcun adeguamento economico all’Asm che i costi di realizzazione dell’impianto aveva già ammortizzato con la prima parte di discarica». Isola ha affermato di comprendere l’atteggiamento dell’Asm non quello del sindaco «che di fronte alle richieste di Ppm e del consigliere di Forza Italia Giuseppe Casella non prende in considerazione la possibilità di riesaminare quanto fatto e portare così circa 15 miliardi nelle casse comunali». Dopo Valerio Isola del Ppm è intervenuto Giuseppe Casella di Forza Italia che ha sottolineato come «l’Asm deve dividere i maggiori utili con il Comune di Montichiari» e ha proposto «la creazione di una commissione di indagine per chiarire la situazione, una commissione coordinata dalle minoranze». La discussione si è poi spostata sulla Cava Seac posta in località Albarotto nella frazione di Sant’Antonio. Ha illustrato l’argomento il consigliere Riccardo Tosoni del Ppm. Tutto nasce il 19 giugno 2000 con una conferenza di servizi a cui partecipa l’assessore all’ecologia Leonardi del Comune di Montichiari che «dà parere favorevole pùrché venga sottoscritta una convenzione che regoli i rapporti per la sicurezza, il recupero finale e l’accordo economico tra le parti». Il 21 febbraio il sindaco Rosa «non ritiene necessaria la stipula di ulteriori convenzioni in quanto l’attività dovrebbe essere finalizzata al materiale di recupero». Secondo Tosoni «l’ aspetto più grave dell’intera vicenda è che la buca non è profonda come dice il progetto 4 metri ma ben 7, al livello della falda acquifera». E senza «nessun compenso è stato pattuito mentre con le tariffe abitualmente applicate per questi rifiuti il Comune avrebbe beneficiato di un introito di circa 600 milioni». (GAF)

 

Da Bresciaoggi di Venerdì 14 Dicembre 2001
MONTICHIARI. Tutta l’opposizione nella biblioteca per discutere dei nuovi impianti
Discariche, "bocciata" la Giunta
"Il Consiglio comunale è stato ormai privato del suo ruolo"


Una settantina di persone hanno riempito, martedì sera, la sala conferenze della biblioteca di Montichiari. Si erano riunite per discutere di discariche, Cava Verde e Seac in testa. Un dibattito accompagnato da una proiezione di diapositive e segnato dalla presenza di tutte le forze politiche di opposizione alla Giunta Rosa; compresi i vecchi protagonisti di un comitato cittadino per la tutela del territorio. L’incontro era stato organizzato dall’associazione "Cittadini per l’attenzione", che ha inizialmente lasciato spazio a Valerio Isola, consigliere comunale dei Popolari per Montichiari (Ppm). Isola ha presentato un’analisi storica della questione Cava Verde, mentre il suo compagno di partito Riccardo Tosoni ha, più tardi, concluso la serata sviluppando la questione della Seac di via Albarotto.
Un confronto tecnico ma anche politico: non sono infatti mancati gli attacchi all’attuale amministrazione comunale, definita "non democratica, con un sindaco che non risponde alle domande e con un consiglio comunale privato del ruolo di contesto nel quale trattare le problematiche più importanti per i cittadini".
Sono stati ripresi molti dei temi più caldi del momento: l’interpellanza di Giuseppe Casella (Forza Italia) sulla Cava Verde, che sarà in agenda nel prossimo consiglio comunale; l’invito di Vittorio Cogno (nuovo Psi) ad aprire un "confronto dialettico più tollerante"; la rabbia di Giulio Bertolini (Ds) per l’annuncio, da parte del sindaco, del nuovo assessore all’indomani del consiglio comunale e per la necessità di sottoporre alla Provincia un parere comunale sul Piano cave; la dichiarazione di Caliari (Rifondazione) che, "rimpiange la vecchia amministrazione Badilini", e l’invito di Mosconi (Ppm), che chiama la gente "a scendere in piazza per difendere la salute".
Zamboni (Sdi), ha criticato "un metodo di amministrazione che dà il via libera alle discariche senza dirlo, nell’assenza di convenzioni scritte dovuta al fatto che il programma elettorale della Lega era contro nuove impianti per rifiuti".
L’invito alla serata era stato esteso all’amministrazione comunale, all’Asm e all’assessorato all’Ecologia della provincia, ma non si è visto nessuno. Le conclusioni? "Dobbiamo organizzare altre riunioni come questa - hanno sottolineato Cogno e Bertolini -: sono l’unica opportunità rimasta per dibattere liberamente".
Francesco Di Chiara

 

 

 

Il volantino di convocazione della assemblea

Ambiente, Discariche … ed Altro ancora !!!

  • AMPLIAMENTO DISCARICA "CAVA-VERDE"

  • APERTURA NUOVA DISCARICA "SEAC"

VUOI SAPERNE DI PIU' ? VUOI CAPIRNE DI PIU' ? VUOI SAPERE COSA NE PENSA IL COMUNE E COSA I GRUPPI POLITICI ?

L'Associazione "Cittadini per l'Attenzione", per ampliare il confronto attorno a questi temi e farvi partecipare più cittadini possibile, ha organizzato una :

ASSEMBLEA PUBBLICA

aperta a tutta la cittadinanza

MARTEDI' 11 DICEMBRE ORE 20 E 45

presso la Sala grande della Biblioteca in via XXV Aprile

Oltre a tutta la popolazione interessata, sono stati invitati :

l'Amministrazione comunale, tutti i Gruppi consiliari, tutti i partiti locali,

le associazioni locali, l'ASM Brescia S.p.A., l'Assessorato Ecologia della Provincia

e gli organi di informazione.

TUTTI POTRANNO ESPRIMERE LE PROPRIE CONSIDERAZIONI E FORNIRE TUTTI I DATI UTILI ALLA COMPRENSIONE.

 

L'INVITO A PARTECIPARE AL SINDACO E ALLA GIUNTA

Montichiari, 5 dicembre 2001

Egregio sig.Sindaco di Montichiari

Oggetto : COMUNICAZIONE DI PUBBLICA ASSEMBLEA E INVITO A PARTECIPARE

Egregio Sindaco, come Ella potrà ben comprendere dal volantino allegato, questa Associazione, nell'ottica dei propri scopi sociali, si è posta come obbiettivo, tra gli altri, quello di far partecipare il più possibile al dibattito amministrativo quanti più cittadini e quante più forze politico sociali di Montichiari possibile.

I temi monteclarensi, che da mesi stanno nelle cronache dei quotidiani, sono anche quelli ambientali, ovvero delle discariche; attorno alle stesse si sono innescate probabilmente incomprensioni e letture imprecise che hanno portato ad un difficile confronto consiliare.

La invitiamo pertanto a voler offrire all'assemblea pubblica dell'11 p.v. le sue considerazioni, ove le garantiamo, tramite la nostra conduzione, la possibilità di un sereno dibattere.

Nella stessa riunione l'ASM (invitata e, se vorrà, partecipante) potrà dire la sua da un punto di vista prettamente tecnico.

Nel salutarla cordialmente, l'Associazione le augura buon lavoro.

La Segreteria Organizzativa

 

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