Assemblea pubblica dell'11-12-2001
"Ambiente, Discariche ed Altro ancora !!!"
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MARTEDI' 11 ORE 20.45 IN SALA BIBLIOTECA MONTICHIARI - promosso da
"Cittadini per lattenzione" Ancora su cave, discariche e affini. Su iniziativa dellassociazione politico-culturale "Cittadini per lattenzione", martedì, alle 20,45 nella sala grande della Biblioteca è stata organizzata una pubblica assemblea su un argomento di carattere amministrativo-ambientale che, a Montichiari, è dattualità un giorno sì e laltro pure: "Ampliamento discarica Cava Verde e apertura nuova discarica Seac". Oltre a tutta la popolazione, allassemblea sono stati invitati lAmministrazione comunale, tutti i gruppi consiliari, i partiti locali, le associazioni del territorio, lAsm di Brescia, lassessorato allEcologia della Provincia e, naturalmente, il sindaco di Montichiari, Gianantonio Rosa. Ecco linvito spedito al primo cittadino: "Come Ella potrà ben comprendere, questa associazione, nellottica dei propri scopi sociali, si è posta come obiettivo, tra gli altri, quello di far partecipare il più possibile al dibattito amministrativo quanti più cittadini e quante più forze politico -sociali di Montichiari. I temi monteclarensi, che da mesi stanno nelle cronache dei quotidiani, sono anche quelli ambientali, ovvero delle discariche: attorno alle stesse si sono innescate probabilmente incomprensioni e letture imprecise, che hanno portato a un difficile confronto consiliare. La invitiamo pertanto a voler offrire allassemblea le sue considerazioni, ove garantiamo, tramite la nostra conduzione, la possibilità di un sereno dibattito. Nella stessa riunione, lAsm (invitata e, se vorrà, partecipante) potrà dire la sua da un punto di vista prettamente tecnico". Ancora su cave, discariche e affini, dicevamo. Argomento, questo, che, come hanno sottolineato gli stessi organizzatori dellincontro odierno, da mesi riempie le cronache quotidiane. E da tempo, infatti, che, soprattutto sulla cosiddetta Cava Verde ma ultimamente anche sulla discarica Seac, opposizione e maggioranza si danno battaglia a "suon di conferenze stampa", esprimendo a turno il proprio punto di vista e le proprie posizioni. In queste ore, tanto per fermarci alla cronaca più recente, è arrivato un comunicato dei Popolari per Montichiari, che, per bocca di un loro esponente, Riccardo Tosoni, tornano sullargomento Cava Verde. Facendo riferimento a quanto accaduto nel corso del recente Consiglio comunale (dove, tanto per cambiare, sè discusso anche in merito alla Cava Verde), dopo aver ripercorso passo per passo quanto accaduto nella seduta, dopo aver censurato il comportamento del sindaco perché risulterebbe essere "lennesimo atto di prepotenza nei confronti dei consiglieri comunali e dei cittadini di Montichiari", Riccardo Tosoni chiede "di poter essere partecipe di queste decisioni". Le chiediamo inoltre, chiude Tosoni, "di non isolarsi, facendosi influenzare da personaggi ai quali, del bene di Montichiari, non importa nulla; le chiediamo invece di fidarsi di più di chi ha a cuore linteresse dei monteclarensi e del loro futuro". (gaf) Dal Giornale di Brescia dell'11 dic.2001 |
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Introduzione a cura della Associazione |
CITTADINI PER L'ATTENZIONE Da alcuni mesi le interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali del PPM hanno tra gli altri toccato l'argomento delle discariche ed in particolare sono state chieste notizie sulla discarica per rifiuti solidi urbani ed assimilabili denominata "Cava Verde" e sulla discarica "SE-AC 2" per inerti e derubricati inerti. La prima è una discarica all'attenzione dei monteclarensi dal 1995; la titolarità, ovvero la proprietà, è del Comune, in forza di una delibera della Giunta regionale sempre del '95. La gestione è stata affidata, tramite un disciplinare formalizzato nel 1996, alla ASM spa di Brescia. La seconda, di proprietà della ditta SE-AC di Gussago, è stata convenzionalmente chiamata "SE-AC 2" in quanto la stessa ditta era già stata autorizzata alla realizzazione ed esercizio di un'altra discarica controllata in località Ponchioni (zona aeroporto). L'allora amministrazione comunale approvò nel 1995 una convenzione per una discarica d'inerti, autorizzata poi nel '96 dalla Provincia allo smaltimento anche di cemento-amianto (eternit). Il nodo del contendere, nelle intenzioni del PPM, ci è parso quello di chiarire essenzialmente 2 questioni e cioè :
Come Associazione vogliamo introdurre e sottolineare anche gli aspetti meramente ambiental-ecologici: riteniamo che dopo la grande attenzione posta, su questi stessi argomenti, dai concittadini tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 attorno alle vicende che chiameremo "PULIMETAL", "MONTIRIAM 1 e 2", "MONTECNO", "VALSECO", vi sia invece ora una grande disattenzione. Motivi legati alla disillusione o alla consapevolezza o addirittura la stessa uscita dalla scena amministrativa di vari precedenti protagonisti, Badilini in primis, sono tutti possibili fattori che hanno portato alla dispersione delle energie provenienti dalle oltre 6.000 firme che richiesero un referendum sul palesato inceneritore "MONTECNO". Ne deriva ora che l'attenzione, scarsa e rara, venga rivolta più agli aspetti politico-amministrativi che a quelli ecologici. Passando adesso all'esame dei nostri compiti per stasera, vogliamo sottolineare i contenuti dell'articolo 2 del nostro statuto, laddove si legge :
Non è nostro compito quindi stasera entrare nel merito tecnico delle questioni all'ordine del giorno; è certo un nostro diritto essere compiutamente informati e capire le impostazioni di chi governa il paese e le deliberazioni formali; è nostro diritto capire il pensiero delle maggioranze e delle minoranze, dei partiti che si candidano a governare e dei gruppi politici e d'opinione e degli interlocutori istituzionali. Per questi motivi abbiamo invitato a partecipare stasera per esprimere le proprie considerazioni principalmente : l'Amministrazione comunale, l'Assessorato provinciale all'ecologia, l'ASM di Brescia, tutti i gruppi politici e i partiti locali e coloro che hanno o avevano un ruolo sulle vicende di cui stiamo trattando. Sono presenti, e li ringraziamo, i rappresentanti dei gruppi consiliari e delle sezioni locali del PPM, DS, RC, SDI, PSI, FI, l'ex assessore Pastorelli, il presidente dell'associazione AR.CO. oltre a rappresentanti di associazioni varie anche non di Montichiari. Tutti coloro che possono e vogliano fornirci motivi d'analisi e riflessione potranno prendere la parola, a partire da un rappresentante del PPM, come gruppo consiliare che ha aperto la discussione in Consiglio con le interrogazioni citate. Chiediamo a chi voglia iscriversi a parlare di farne cenno al tavolo della presidenza, in modo da garantire un equo spazio a chiunque abbia qualcosa di significativo da dire ai cittadini. Nei limiti del possibile cercheremo di garantire anche il diritto di eventuale replica, perché l'obbiettivo da raggiungere è quello della chiarezza sui dati, lasciando ad ognuno la possibilità di trarre le proprie conclusioni. |
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SCARICA LA RELAZIONE DEL PPM SU CAVA VERDE (ISOLA) ZIPPATA E POI GUARDALA CON POWER-POINT
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STRALCI DELLA RELAZIONE DI ISOLA SU CAVA VERDE |
I FATTI
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI
LE NOSTRE RICHIESTE DI INFORMAZIONI
IN CONCLUSIONE
PROBLEMI APERTI Restano comunque alcuni problemi aperti. Non si comprende, ad esempio, perché nella Relazione tecnica per il rinnovo dellautorizzazione, ASM dichiari che le volumetrie precedentemente autorizzate sono pari a circa 2.990.000 ton. Per giustificare tale volumetria, la Relazione tecnica suddetta richiama la Deliberazione Giunta provinciale n° 290/61/96 del 27 agosto 1996, la quale, successivamente allapprovazione del Comune di Montichiari e alla Conferenza di servizi del 13 giugno 1996, approvò ed autorizzò la discarica Cava verde, secondo il progetto presentato da ASM il 7 novembre 1995, con la seguente prescrizione, di cui al comma 1, punto a): "la discarica è approvata secondo i profili di progetto riferiti allavvenuto assestamento del rilevato, da prevedersi secondo quanto contenuto nella relazione allegata alla nota della Provincia di Brescia-Settore Ecologia prot. N° 11315/94E del 13/6/94." La nota suddetta n° 11315/94E valuta nella misura del 25% il valore attendibile degli assestamenti totali del rilevato di una discarica, valore avvalorato anche da osservazioni su altri impianti. ALCUNE CONSIDERAZIONI
CONSIDERAZIONI FINALI
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LA RELAZIONE DEL PPM (TOSONI) SULLA SE-AC2 (secondo l'articolo dell'ECO) |
La vicenda della nuova discarica SE-AC in via Albarotto a S.
Antonio di Montichiari si è sviluppata in tappe ben precise e circostanziate. Eccole:
1) 19 giugno 2000: Conferenza di servizio in Provincia per decidere sull'apertura di una "discarica controllata di II categoria tipo A da parte della SE-AC S.n.c." (rifiuti inerti e derubricati inerti). Alla conferenza il comune di Montichiari era rappresentato dall'assessore competente Valentino Leonardi di F.I. (sostituito ultimamente dal leghista dr. Sandro Zampedri), il quale metteva a verbale della Conferenza la seguente dichiarazione, ineccepibile nella forma e nella sostanza: "Parere favorevole purché venga sottoscritta una convenzione tra il comune e la ditta SE-AC, la quale regoli i rapporti per la sicurezza, il recupero finale della discarica stessa e l'eventuale accordo economico tra le parti". 2) 21 febbraio 2001: disattendendo il parere dell'assessore Leonardi, e senza spiegabili ragioni, il sindaco Rosa così scrive alla Provincia: "L'Amministrazione comunale nel confermare il parere precedentemente espresso (favorevole, n.d.r.) ritiene non necessaria la stipula di ulteriore convenzione in quanto l'attività, fatta salva diversa disposizione dell'Amministrazione provinciale, dovrebbe essere finalizzata al materiale di recupero". 3) 23 aprile 2001: la Provincia autorizza la nuova discarica, ma questa non è soltanto "finalizzata al materiale di recupero", come comunemente si intende con tale espressione, e come la stessa lettera del sindaco sembra voler dire. Essa prevede infatti di ricevere 100 mila mc ca. di rifiuti così ripartiti: * 26.651 mc di fibrocemento (leggi: amianto); * 64.857 mc di "derubricati inerti" (leggi: polveri e scorie di acciaieria); * 8.122 mc di materiali inerti. 4) 30 agosto 2001: la Giunta comunale, in aperta contraddizione con la lettera del sindaco del 21 febbraio, approva il testo di un "accordo", a mo' di convenzione. Nella delibera (n° 188) si dice che l'opportunità di stipulare la convenzione sarebbe sorta "alla luce del provvedimento della Provincia". Tale delibera sembra così superare, "almeno in apparenza", la contraddizione creata dal sindaco con la sua lettera del 21 febbraio. LE INTERPELLANZE Io consigliere Tosoni, a nome del Ppm, sulla vicenda della discarica SE-AC ho avanzato ripetute interpellanze al sindaco a partire dallo scorso mese di maggio, e cioè non appena saputo della nuova discarica. Ma in tutti i consigli comunali tenuti da maggio in poi, l'argomento -pur sempre iscritto all'ordine del giorno- non ha mai ottenuto risposta dal sindaco che, evidentemente, ha preferito prender tempo sullo scottante argomento. Cosa chiedeva in sostanza il Ppm? a) - Perché il sindaco ha disatteso il parere "corretto e avveduto" dell'assessore Leonardi, e ha detto sì alla discarica senza tutelare il Comune con una preventiva convenzione sia dal punto di vista economico sia, soprattutto, per garantire la sicurezza ambientale? b) - Perché nessuna Commissione istituzionale, e tanto meno altri, sono mai stati coinvolti, o almeno informati, sulla nuova discarica, "atta tra l'altro ad accogliere materiale pericoloso come l'amianto?" c) - Perché la Giunta ha provveduto solo in agosto a stipulare una sorta di convenzione, senza prevedere tra l'altro alcun ritorno economico per il Comune? Solo dopo sei mesi, e cioè nel Consiglio di novembre, il sindaco si è finalmente pronunciato sulle ripetute interpellanze, ma io Tosoni, a nome del Ppm, mi sono dichiarato insoddisfatto, rimarcando al sindaco Rosa ulteriori gravi aspetti di tutta l'operazione, "ancora una volta decisa dalla Giunta leghista senza che nessuno fosse informato". QUELLA BUCA È PROFONDA SETTE METRI, E NON QUATTRO COME DA PROGETTO. LA FALDA ACQUIFERA È A RISCHIO DI INQUINAMENTO. IL COMUNE POTEVA INCASSARE CIRCA SEICENTO MILIONI La mia replica, sempre a nome del Ppm, letta in Consiglio e resa pubblica attraverso un comunicato stampa, addebita pesanti responsabilità a Rosa. "Lo stesso sindaco - si legge nel comunicato - non ha il coraggio delle proprie azioni: prende la scusa di una discarica autorizzata dall'Amministrazione precedente per giustificarsi, disattendendo completamente il suo programma elettorale, più volte sbandierato e scritto, che diceva: "niente più discariche sul nostro territorio", tradisce di fatto i suoi elettori e i suoi consiglieri comunali che gli danno cieca fiducia". "Questa vicenda - continua il comunicato - si è svolta nei mesi tra febbraio e aprile: la convenzione non è stata fatta perché essendo un atto di Giunta doveva essere ufficializzata e i Consiglieri sarebbero venuti a conoscenza della decisione proprio in campagna elettorale. Astutamente il sindaco Rosa ha pensato bene di tenere tutto nascosto, sperando che nessuno mettesse mano a questo misfatto e all'aumento di "Cava verde", autorizzato dallo stesso sindaco sempre in febbraio". "Ma gli aspetti più gravi dell'intera vicenda - sono che la buca non è profonda quattro metri come dice il progetto, bensì sette metri. Quindi si sta scaricando fibrocemento (amianto) e polveri di acciaieria a livello della falda acquifera, che in quella zona è appunto a sette metri dal piano campagna. Nonostante la pericolosità dei materiali, e sebbene più della metà del fondo discarica sia ormai coperta, a tutt'oggi non è stato eseguito nessun controllo né da parte del Comune né da parte della Provincia, preposta per legge a tali controlli". Il Ppm, in sostanza, contesta al sindaco e alla Giunta che la "Convenzione" del 30 agosto, per quanto povera di prescrizioni, arriva quando i buoi sono fuori dalla stalla: nessun limite è stato fissato per la distanza di sicurezza dalla falda acquifera e per la tutela ambientale, nessun compenso economico è stato pattuito, mentre con le tariffe abitualmente applicate per questi tipi di rifiuti il Comune avrebbe beneficiato di un introito di circa 600 milioni. E c'è chi si domanda perché mai l'Amministrazione abbia rinunciato con tanta facilità a questa consistente entrata nelle casse comunali. La questione più grave riguarda comunque il rischio ambientale per il tipo di materiali scaricati. Nessun controllo pare sia stato finora compiuto dalla Provincia, mentre il Comune in pratica ha rinunciato in partenza a pretendere gli opportuni accorgimenti per la sicurezza dell'impianto fin dalla sua realizzazione. "Signor sindaco - concludo - dopo questo ennesimo atto di prepotenza nei confronti dei consiglieri comunali e dei cittadini di Montichiari, le chiediamo ancora una volta di poter essere partecipi a queste decisioni, le chiediamo di non isolarsi, facendosi influenzare da personaggi ai quali del bene di Montichiari non importa nulla, e di fidarsi maggiormente di chi invece ha a cuore l'interesse dei monteclarensi e del loro futuro". |
Dal Giornale di Brescia di Giovedì 13 Dicembre 2001 Assemblea pubblica
l'altra sera in biblioteca Assemblea pubblica sulla Cava Verde e sulla Cava Seac laltra sera nella biblioteca di Montichiari. Ad organizzarla lassociazione «Cittadini per lattenzione» e sala strapiena. Valerio Isola - consigliere di minoranza - con schermo e computer ha spiegato, perché a suo avviso il Comune di Montichiari, proprietario dellimpianto Cava Verde, «possa richiedere e pretendere dallAsm, gestore della discarica, un compenso economico tra 13 e 15 miliardi». La questione, ampiamente illustrata nella serata, si può riassumere in questi termini: la discarica era stata autorizzata durante lAmministrazione Badilini per un totale di 1 milione 390 mila tonnellate «con un profilo ben chiaro e definito». Ora lAsm ha richiesto di portare il numero delle tonnellate a 2 milioni e 900 mila facendo leva sulla riconsiderazione dei profili. Il sindaco Rosa, sempre a parere di Isola, ha autorizzato questo nuovo quantitativo perché «a suo avviso era un atto dovuto, senza consultare il Consiglio comunale, scavalcando il suo assessore allEcologia, andando contro il suo programma elettorale e senza chiedere alcun adeguamento economico allAsm che i costi di realizzazione dellimpianto aveva già ammortizzato con la prima parte di discarica». Isola ha affermato di comprendere latteggiamento dellAsm non quello del sindaco «che di fronte alle richieste di Ppm e del consigliere di Forza Italia Giuseppe Casella non prende in considerazione la possibilità di riesaminare quanto fatto e portare così circa 15 miliardi nelle casse comunali». Dopo Valerio Isola del Ppm è intervenuto Giuseppe Casella di Forza Italia che ha sottolineato come «lAsm deve dividere i maggiori utili con il Comune di Montichiari» e ha proposto «la creazione di una commissione di indagine per chiarire la situazione, una commissione coordinata dalle minoranze». La discussione si è poi spostata sulla Cava Seac posta in località Albarotto nella frazione di SantAntonio. Ha illustrato largomento il consigliere Riccardo Tosoni del Ppm. Tutto nasce il 19 giugno 2000 con una conferenza di servizi a cui partecipa lassessore allecologia Leonardi del Comune di Montichiari che «dà parere favorevole pùrché venga sottoscritta una convenzione che regoli i rapporti per la sicurezza, il recupero finale e laccordo economico tra le parti». Il 21 febbraio il sindaco Rosa «non ritiene necessaria la stipula di ulteriori convenzioni in quanto lattività dovrebbe essere finalizzata al materiale di recupero». Secondo Tosoni «l aspetto più grave dellintera vicenda è che la buca non è profonda come dice il progetto 4 metri ma ben 7, al livello della falda acquifera». E senza «nessun compenso è stato pattuito mentre con le tariffe abitualmente applicate per questi rifiuti il Comune avrebbe beneficiato di un introito di circa 600 milioni». (GAF) |
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Il volantino di convocazione della assemblea Ambiente, Discariche ed Altro ancora !!!
VUOI SAPERNE DI PIU' ? VUOI CAPIRNE DI PIU' ? VUOI SAPERE COSA NE PENSA IL COMUNE E COSA I GRUPPI POLITICI ? L'Associazione "Cittadini per l'Attenzione", per ampliare il confronto attorno a questi temi e farvi partecipare più cittadini possibile, ha organizzato una : ASSEMBLEA PUBBLICA aperta a tutta la cittadinanza MARTEDI' 11 DICEMBRE ORE 20 E 45 presso la Sala grande della Biblioteca in via XXV Aprile Oltre a tutta la popolazione interessata, sono stati invitati : l'Amministrazione comunale, tutti i Gruppi consiliari, tutti i partiti locali, le associazioni locali, l'ASM Brescia S.p.A., l'Assessorato Ecologia della Provincia e gli organi di informazione. TUTTI POTRANNO ESPRIMERE LE PROPRIE CONSIDERAZIONI E FORNIRE TUTTI I DATI UTILI ALLA COMPRENSIONE. |
L'INVITO A PARTECIPARE AL SINDACO E ALLA GIUNTA |
Montichiari, 5 dicembre 2001 Egregio sig.Sindaco di Montichiari Oggetto : COMUNICAZIONE DI PUBBLICA ASSEMBLEA E INVITO A PARTECIPARE Egregio Sindaco, come Ella potrà ben comprendere dal volantino allegato, questa Associazione, nell'ottica dei propri scopi sociali, si è posta come obbiettivo, tra gli altri, quello di far partecipare il più possibile al dibattito amministrativo quanti più cittadini e quante più forze politico sociali di Montichiari possibile. I temi monteclarensi, che da mesi stanno nelle cronache dei quotidiani, sono anche quelli ambientali, ovvero delle discariche; attorno alle stesse si sono innescate probabilmente incomprensioni e letture imprecise che hanno portato ad un difficile confronto consiliare. La invitiamo pertanto a voler offrire all'assemblea pubblica dell'11 p.v. le sue considerazioni, ove le garantiamo, tramite la nostra conduzione, la possibilità di un sereno dibattere. Nella stessa riunione l'ASM (invitata e, se vorrà, partecipante) potrà dire la sua da un punto di vista prettamente tecnico. Nel salutarla cordialmente, l'Associazione le augura buon lavoro. La Segreteria Organizzativa |