Assemblea pubblica del 12 novembre 2003
IL CONSIGLIO COMUNALE Poteri, Compiti, Limiti |
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IL VOLANTINO DI CONVOCAZIONE |
I MOTIVI DELLA CONVOCAZIONE |
GLI ARTICOLI DI PRESENTAZIONE |
LA RELAZIONE INTRODUTTIVA |
INTERVENTI E DIBATTITO |
FOTOGRAFIE |
GLI ARTICOLI DOPO IL CONVEGNO |
PRESENTAZIONE
COMUNICATO STAMPA LAssociazione "Cittadini per lAttenzione" di Montichiari prosegue nel suo percorso politico-culturale, organizzando il quarto convegno dalla sua fondazione, avvenuta nel marzo del 2000. Dopo lincontro nellautunno di quellanno attorno ai temi della "Sicurezza e Centro Storico", dopo quello del 2001 sui temi ambientali e sulle novità emerse in quellanno sulle discariche, dopo il convegno pubblico dal titolo "Come va Montichiari?", ecco ora una conferenza, prevista per la sera del 12 novembre prossimo nella sala biblioteca a Montichiari, che è certo dattualità, dato che le prossime elezioni amministrative previste nella primavera del 2004 comporteranno il rinnovo dei Consigli provinciali e comunali. Il tema offerto a tutti i cittadini, ma in particolare alle forze politiche, ai gruppi consiliari e magari a chi pensi di candidarsi per le elezioni comunali è quello afferente il ruolo dei Consigli e quindi degli eletti. Il titolo : "IL CONSIGLIO COMUNALE: POTERI, COMPITI, LIMITI" sarà introdotto dal dott.Esterino Caleffi, esperto in materia, essendo ora difensore civico a Desenzano ma già Segretario generale in particolare a Brescia, dove ha ricoperto la carica di Direttore Generale. Due illustre ospiti porteranno la loro diretta esperienza. Infatti Paola Vilardi relazionerà sul suo ruolo di Presidente del Consiglio provinciale mentre Laura Castelletti racconterà del suo ruolo di Presidente del Consiglio comunale di Brescia.
Il pubblico presente, grazie a questo convegno, potrà meglio comprendere cosa può e cosa deve fare un Consigliere, in particolare quello comunale, e quali sono i compiti previsti dalla legge per i Presidenti delle assemblee elettive. La tematica, molto sentita a Montichiari, potrà essere arricchita dai liberi interventi nel dibattito e contribuire al giusto ridimensionamento dei ruoli e delle aspettative politiche. Loccasione potrà essere utile anche per un primo confronto pre-elettorale in cui sicuramente gli intervenuti potranno dare vita ad un sereno confronto nel pieno rispetto delle istituzione, delle esperienze e degli illustri ospiti. |
IL VOLANTINO DI CONVOCAZIONE (clicca qui per scaricare .doc) |
IL CONSIGLIO COMUNALE POTERI, COMPITI, LIMITI MERCOLEDI 12 NOVEMBRE 2003, ORE 20.30 Sala della Biblioteca comunale Via XXV Aprile, 31 a Montichiari Ospiti : PAOLA VILARDI Presidente del Consiglio Provinciale LAURA CASTELLETTI Presidente del Consiglio Comunale di Brescia Introdurrà e condurrà lincontro : ESTERINO CALEFFI Difensore Civico a Desenzano e già Segretario Generale Comune di Brescia Allincontro pubblico aperto a tutti i cittadini sono invitati i Consiglieri comunali di Montichiari e dei Comuni limitrofi, i rappresentanti delle forze politiche locali e delle associazioni. |
I MOTIVI DELLA CONVOCAZIONE
Dallo Statuto della Associazione Art.2 VALORI, SCOPI ED ATTIVITA ISTITUZIONALI DELLASSOCIAZIONE
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GLI ARTICOLI DI PRESENTAZIONE
LA RELAZIONE INTRODUTTIVA L’Associazione "Cittadini per l’Attenzione" di Montichiari ha voluto organizzare questo incontro per il grande rispetto istituzionale che crediamo debba essere sempre e comunque riservato agli organismi democraticamente eletti e alle loro attività. Non ci interessano quindi in questa sede gli inevitabili screzi di natura politica che possono nascere e crescere nell’ambito dei Consigli né tantomeno è nostro compito entrare nel merito delle scelte amministrative delle maggioranze o nelle posizioni più o meno antitetiche delle minoranze. Già il termine "minoranza", piuttosto che quello di "opposizione", determina una visione meno cruenta del confronto politico, una sorta di definizione tecnica esente da personalismi, da pregiudizi e non avvelenata da una sorta di dissenso continuo e imprescindibile. Non per questo crediamo facile un approccio alla materia del confronto politico basato sull’utopia del dialogo sereno e autonomo tra consiglieri eletti da liste contrapposte; del resto la democrazia usa, come sale, proprio lo svilupparsi e il reciproco sostenersi di una sorta di equilibrio tra i due piatti di una bilancia, con da una parte "chi comanda" e dall’altra "chi controlla", anche se con asprezza, con severità, con forte spirito critico. Saranno gli ospiti tutti a dedicare il loro intervento agli aspetti giuridici della figura del consigliere e in particolare il dottor Caleffi, espertissimo per studi e pratica sul campo per tanti anni, a chiarirci le normative in materia, anche se molto dipende dagli specifici statuti e regolamenti comunali e pertanto ci attendiamo che dal pubblico i consiglieri presenti vogliano poi raccontarci qualcosa in proposito. Come introduzione aggiungeremo solo alcuni dati analitici sul lavoro del Consiglio comunale di Montichiari; tali dati sono desunti dalle pagine del nostro sito, quelle pagine che sono dedicate proprio alle riunioni dell’assemblea consiliare e alle sue deliberazioni. I numeri fan riferimento al periodo da noi storicizzato e cioè trattano i Consigli tenutisi dal 28 giugno del 2000 sino ad oggi. Questo è ciò che ci risulta, salvo errori comunque non fuorvianti per il senso complessivo. Dunque : il Consiglio comunale di Montichiari si è riunito nel citato periodo corrispondente a 42 mesi, ovvero 3 anni e mezzo, per 37 volte, ovvero in media ogni 34 giorni. Ha trattato 404 argomenti, con una media di 11 argomenti ogni riunione. Sono state inoltrate e discusse 54 interpellanze/interrogazioni (13% degli argomenti del Consiglio) e discussi 11 ordini del giorno presentati da uno o più consiglieri. Tolti dal calcolo o.d.g. e interpellanze, i restanti argomenti hanno visto per 145 volte il voto favorevole all’unanimità di tutti i consiglieri; ciò significa che oltre il 41% delle volte non vi è stato dissenso, almeno nel voto finale. Non conosciamo i dati di altri Comuni ma ci pare ad un primo esame "compatibile" il lavoro svolto dalle minoranze, tale cioè da offrire agli elettori la garanzia di una presenza costante e vigile, capace di approvare buona parte delle proposte della Amministrazione, capace di proporre alla discussione argomenti loro propri in rappresentanza di almeno una parte dell’elettorato, non ricorrenti agli ostruzionismi. Ci pare parimenti sostanziale il lavoro dell’Amministrazione, visto ovviamente sul piano tecnico, capace cioè di abbastanza frequenti convocazioni con un buon numero di argomenti trattati. Sta ai politici poi valutare l’essenza di questo lavoro, soppesando più in dettaglio se vi sia in Consiglio una democrazia compiuta, se tutte le idee abbiano avuto pari dignità, se il confronto pur aspro abbia raggiunto i suoi scopi. Restano da introdurre, per una doverosa riflessione, le questioni : Commissioni, Capigruppo e Presidente del Consiglio comunale. Tali questioni hanno spesso impegnato i consiglieri di Montichiari e scatenato forte dissenso. Anche in questo caso non intendiamo qui ragionare sulle persone e sui personalismi di varia natura ma sulle istituzioni e sulle norme che le regolano, alla ricerca di eventuali perfezionamenti che del resto saranno, crediamo, un dovere per gli amministratori futuri. Le nostre ospiti signore Vilardi e Castelletti, stimate nel loro operato di Presidente del Consiglio rispettivamente provinciale e comunale di Brescia, potranno darci dei suggerimenti derivanti dalle loro esperienze. Il nostro compito introduttivo si chiude qui. Continueremo a "prestare" il nostro lavoro e i nostri strumenti ai cittadini di Montichiari, convinti che la buona volontà di ognuno di noi servirà alla fin fine al paese tutto. Buona serata e grazie. |
INTERVENTI E DIBATTITO All’incontro
erano presenti una quarantina di cittadini tra i quali alcuni
Consiglieri comunali per i Gruppi di Forza Italia, PPM e DS, il
Consigliere provinciale Carzeri, i rappresentanti di alcuni partiti
(Forza Italia, UDC, Nuovo PSI) e un Consigliere comunale (Goglioni) di
Calcinato. Dopo
la relazione introduttiva letta per l’Associazione da Daniele Zamboni,
è toccato al dott.Caleffi iniziare l’incontro con l’illustrazione
delle tematiche proposte. Caleffi
Esterino : ha parlato degli Organi di Governo nei quali il Consiglio
comunale ha funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni di
controllo. Le innovazioni
portate dalla legge 142/90 e quindi dalla 81/93. Gli amministratori (e lo sono non solo Sindaci e Assessori ma
anche i singoli Consiglieri che siano di maggioranza o opposizione)
danno gli indirizzi che poi devono essere portati avanti dai funzionari.
Non vi sono più per le deliberazioni altre firme che non siano
quelle del responsabile di ragioneria per la certificazione della
copertura contabile della spesa. Le
linee programmatiche per il mandato amministrativo vanno portate ad uno
dei primi Consigli e votate. Oltre
alla legge è importante il regolamento che i Consigli si devono dare,
individuando anche il ruolo del Presidente del Consiglio (obbligatorio
solo oltre i 15.000 abitanti) e delle Commissioni consiliari permanenti.
Il singolo Consigliere ha il diritto di porre interrogazioni e
proporre mozioni, che sono vere proposte di delibera e vanno
accompagnate dai pareri contabili.
Talvolta la Commissione di controllo o bilancio viene affidata
alla presidenza di un membro delle opposizioni per garantire il ruolo di
verifica delle attività della Giunta.
Detta Giunta può deliberare su materia consiliare solo per le
urgenze di bilancio da ratificare entro 60 giorni, pena la decadenza.
L’autorevolezza
del Presidente del Consiglio, laddove obbligatorio o previsto dal
regolamento comunale, conta molto nel dare importanza al Consiglio.
Comunque alla fin fine giudica funzionante il “sistema”
portato dalle citate leggi perché “se
c’è autorevolezza ognuno sta al suo posto !”.
Il Presidente del Consiglio, in base
all’art.39 4° comma, assicura un’adeguata informazione ai
Consiglieri sugli argomenti che vanno in Consiglio. Castelletti
Laura : si è complimentata per l’iniziativa di cui si sente in
generale l’esigenza. C’è
molta discussione in ordine agli argomenti proposti e solidarietà (al
di là degli opposti schieramenti) con la Presidente Vilardi. Le leggi odierne fanno sì che i Consigli discutano su meno
cose ma più pregnanti tanto che fare il Consigliere è impegnativo e
dispendioso. E’ giusto
parlare di “opposizioni” piuttosto che di “minoranze” perché il
termine identifica meglio il ruolo di controllo dei Gruppi non di
maggioranza. Si identificano nella realtà due poli :
Sindaco e Giunta / Consiglio comunale e Presidente del Consiglio; devono
avere pari dignità ed essere complementari nelle loro funzioni. Concorda
in tal senso con Caleffi sull’esigenza di chiarire bene i confini
dell’area di intervento tra i due citati poli.
Le funzioni di controllo e di verifica dei risultati sono
complesse e in parte ancora da definire al meglio.
L’importante concetto da ricordare è che il Consiglio è il depositario della
democrazia, l’osservatorio permanente delle
realtà sul territorio. Deve
essere quindi il luogo del confronto, anche se col sistema elettorale
maggioritario finisce per essere luogo delle contrapposizioni.
Cita l’esperienza personale come carica del ruolo di
mediazione, che comporta un grande impegno e lo sforzo
di tutela dell’opposizione per non far prevalere solo la logica dei
numeri. Vilardi Paola : si unisce ai
ringraziamenti, questi momenti sono rari e poco partecipati.
Circa i Consigli, pensa che siano i veri luoghi della democrazia
compiuta, anche se, con la legge 81/93, nata sull’onda di un certo
periodo storico, si è pensato con quella norma riguardante l’elezione
diretta dei Sindaci di dare meno potere ai Consigli.
C’è una differenza in peggio tra Consigliere di maggioranza o
opposizione perché il Consigliere di maggioranza rischia di essere svilito al ruolo di puro ratificatore delle
decisioni delle Giunte.
E’ importante garantire ai Gruppi dotazioni e fondi perché il
lavoro di approfondimento e verifica lo richiede; è parimenti
importante che sia istituita la Commissione di verifica e controllo con
la presidenza affidata ad un Consigliere di opposizione, tale
Commissione ha anche il compito di vigilare sull’operato super partes
del Presidente del Consiglio. E’
determinante che le Commissioni consiliari permanenti sappiano e possano
sviscerare le questioni così da dirimere col proprio lavoro
propedeutico gran parte del dibattito politico.
Ciò lascia più spazio nei Consigli alla discussione sulle
mozioni, che possono essere sia di maggioranza che di opposizione.
Lo strumento delle mozioni promuove il dibattito e il confronto
in Consiglio. Il
ruolo del Presidente del Consiglio è molto delicato e spesso
conflittuale ma deve conservare la propria autonomia sia verso la Giunta
che verso il Consiglio. In
tal senso come esperienza personale cita i casi in cui ha approvato
mozioni dell’opposizione al di là dei pareri della propria
maggioranza. Ci sono nella legge norme da rivedere quali quella
dell’incompatibilità tra il ruolo di Assessore e quello di
Consigliere tanto che oggi può accadere che un Consigliere dimessosi
per fare l’Assessore non possa poi essere reintegrato nel ruolo nel
caso si dimettesse o fosse dimissionato da quello di Assessore. DOPO
QUESTE RELAZIONI INIZIALI SI E’ APERTO UN DIBATTITO CON DOMANDE E
RISPOSTE : Zamboni
Daniele : chiede se il Presidente del Consiglio debba essere di
maggioranza o di minoranza e se il regolamento comunale possa essere
approvato a maggioranza semplice. Gli
viene risposto dai relatori che il P.d.C. potrebbe essere anche di
minoranza ma che di fatto è ormai invasa l’abitudine di nominarlo di
maggioranza dato che poi il suo ruolo deve essere equilibrato e vigilato
da una specifica Commissione che può emettere censure o chiederne la
decadenza. Circa il regolamento esso va cambiato a maggioranza assoluta
ma col nuovo meccanismo elettorale, che assegna tale maggioranza
assoluta ai vincitori della competizione, è implicito che la
maggioranza può fare quel che vuole salvo che diversamente preveda il
regolamento stesso. Mosconi
Stefania : sostiene che non in tutti i Comuni è “affascinante”
il compito di Consigliere. Crede
che sia inevitabile la neutralità del Presidente del Consiglio,
abdicando magari al ruolo di consigliere per agire super partes in
quello di Presidente. Si
chiede poi se il Presidente del Consiglio non debba avere altre funzioni
in contiguità col Consiglio oltre a presiedere puramente le assemblee. Goglioni
: ha espresso la convinzione che le attuali leggi non abbiano molto
di positivo, dato che ha troppo potere chi governa e chi è
all’opposizione si sente proprio “minoranza”. Oltretutto
è molto dispendioso fare vera azione di controllo e verifica perché,
mentre i Consiglieri di maggioranza possono avere grande disponibilità
tramite la Giunta non accade altrettanto alle opposizioni, peraltro
essendo inutile rivolgersi al T.A.R. Cogno Vittorio : è
interessante rilevare come le stesse critiche possano venire anche da un
Comune con maggioranza diversa da quella del Comune del
Consigliere Goglioni. Attenzione
che il Presidente del Consiglio non confonda il ruolo di autorevolezza
con quello di autoritarismo. Prende
atto che le interrogazioni al Consiglio comunale di Brescia avvengono
all’inizio di seduta e non a tarda notte come a Montichiari. Carzeri Oliviero: il
Consigliere provinciale si dichiara d’accordo con Goglioni sul
fatto che oggi i Sindaci (e i Presidenti provinciali) hanno troppo
potere, almeno rispetto al diritto del Consigliere a rappresentare
l’elettorato che lo ha eletto. Condivide
con Vilardi il concetto dell’importanza del ruolo propedeutico delle
Commissioni consiliari. Treccani
Giuliano : da inesperto
della politica, come cittadino qualsiasi mai stato in Consiglio, coglie
l’aspetto che non è tanto questione di poteri affidati agli
Amministratori dal legislatore quanto di mancanza forse di spirito di
servizio dei nostri rappresentanti. Bertolini
Giulio : ha capito ancora meglio il ruolo più volte ribadito dai
relatori del Presidente del Consiglio ma cosa si può fare se lo stesso
non si comporta doverosamente almeno per le opposizioni ? Che armi si
hanno quando comunque la maggioranza vota coi suoi numeri quel che crede
anche per quanto attiene le norme di regolamento ? Casella
Giuseppe : si può solo fare ricorso al Prefetto se una delibera
votata dal Consiglio non viene poi attuata dalla Giunta mentre dovrebbe
essere il Presidente del Consiglio a far valere le ragioni del Consiglio
presso la Giunta. Chiarini : da ex Consigliere comunale sostiene che “era meglio una
volta” quando comunque si cercava un minimo di intesa con le
opposizioni mentre ora la maggioranza non fa altro che imporre la
propria forza numerica. Mosconi
Vittorio : rammenta che la scomparsa dell’Organo di controllo (ORECO
e CORECO) hanno reso nullo il controllo sulle Amministrazioni. IL
CONVEGNO SI E’ COSI’ CHIUSO ATTORNO ALLE 23 E 30, CON GRANDE
SODDISFAZIONE DEL PUBBLICO ATTENTO, ANCORA QUASI TUTTO PRESENTE COME
ALL’INIZIO, E CON L’IDEA DI PROSEGUIRE IN PRIMAVERA GLI
APPROFONDIMENTI ATTORNO AL RUOLO, POTERI E LIMITI DI SINDACO E GIUNTE. |
LE IMMAGINI
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BRESCIAOGGI del 15/11/2003
Tre relazioni «Il consiglio comunale potrebbe funzionare meglio se vi fosse
ancora un comitato di controllo sul suo operato e sul rispetto delle
messa in pratica delle delibere e dei diritti dei consiglieri,
soprattutto di minoranza» questa una delle più interessanti
riflessioni e critiche scaturite dal convegno di Montichiari di
mercoledì sera, organizzato dall'associazione culturale politica «Cittadini
per l'attenzione». |