LE DISCARICHE

___________ INDICE DOSSIER _________

LA NOSTRA ASSOCIAZIONE HA INTESO, CON LA CREAZIONE DI QUESTA PAGINA, MEMORIZZARE E MONITORARE UNA VICENDA CHE HA OCCUPATO LE CRONACHE E LE DISCUSSIONI POLITICO AMMINISTRATIVE DURANTE L'ANNO 2001 : LE DISCARICHE DI MONTICHIARI E PIU' PROPRIAMENTE QUANTO E' COLLEGATO ALL'AMPLIAMENTO DELLA "CAVA VERDE" (R.S.U. e R.S.A.U. gestione ASM) E LA SE-AC2 (nuova discarica per inerti e eternit) - A SEGUIRE L'INDICE DELLA PAGINA
L'interpellanza della Capogruppo PPM, Mosconi La risposta del Sindaco in Consiglio il 27 sett. 2001
L'articolo di Bresciaoggi del 30 sett. 2001 Conferenza stampa del PPM dell'8 ott. 2001
La conferenza stampa sui quotidiani locali La replica del Sindaco sui quotidiani locali
L'o.d.g. di Casella nel C.C. del 28 nov. 2001 Il contro o.d.g. di Lamperti nel C.C. del 28 nov. 2001

Il Convegno organizzato dalla Associazione l'11 dic. 2001

L'Ordine del giorno del Consiglio comunale del 20 dicembre 2001

L'articolo di Bresciaoggi del 22 dicembre 2001

L'articolo del Giornale di Brescia del 3 genn.2002

L'articolo del Giornale di Brescia del 29 agosto2002

L'articolo del Giornale di Brescia del 15 dicembre 2002

Le interpellanze del dic.2002 di Bertolini, Isola e Casella

Lettera dei DS sui lavori di Commissione Cava Verde

La delibera che formalizza i lavori della Commissione

Il verbale finale della Commissione Cava Verde

 


Il testo della interrogazione di Stefania Mosconi del PPM e discusso nel C.C. del 27/09/01

Oggetto: interpellanza in merito all'approvazione da parte della Giunta Comunale del progetto definitivo dì variante sostanziale relativo alla riprofilatura della Discarica controllata per rifiuti solido-urbani ed assimilabili, in località Cava verde a Montichiari

Facendo seguito a precedenti interpellante presentate rispettivamente negli scorsi mesi di Maggio e Giugno, per le quali non si è ancora ottenuta alcuna risposta soddisfacente ed accogliendo la richiesta del Sindaco che suggeriva una maggior puntualizzazione dei quesiti posti, il Gruppo Popolari per Montichiari ripropone in forma più dettagliata l'interpellanza atta a conoscere le motivazioni che hanno indotto la Giunta Comunale ad approvare in data 2 Agosto 2001 con delibera n.174 il progetto definitivo presentato in data 5 Aprile 2001 ed integrato successivamente dall'Asm Brescia S.p.a. relativo alla realizzazione di una variazione sostanziale consistente in una riprofilatura della discarica controllata per rifiuti solido urbani ed assimilabili sita in località Cava Verde a Montichiari, senza alcuna forma di consultazione od informazione né ai Consiglieri Comunali né ai cittadini direttamente coinvolti in quanto residenti nella zona.

Il progetto iniziale approvato nel febbraio del 1995 dalla Regione Lombardia, con validità di cinque anni, individuava nella discarica 'Cava verde' una potenzialità dì 1.390.000 tonnellate. Dai prospetti forniti dall'ufficio ecologia del Comune di Montichiari al 31.12.2000 risultavano conferiti nella suddetta discarica 1.129.999 tonnellate di rifiuti (ovvero la quasi totalità di quelli autorizzati).

In data 8 febbraio 2001 la Provincia di Brescia ha convocato una conferenza avente per oggetto: richiesta di proroga dell'autorizzazione per la discarica controllata per rifiuti R.S.U. ed assimilabili in località Ro nel Comune dì Montichiari della Ditta ASM di Brescia. In quella sede, presente il Sindaco Rosa, il Comune di Montichiari esprime un immediato parere favorevole 'sempre che si rispetti il progetto iniziale'.

In data 21 Febbraio 2001 la Provincia di Brescia, visto e richiamato il parere favorevole del Comune di Montichiari, preso atto che dalla documentazione della richiesta di rinnovo dell'autorizzazione si evince che la discarica (a seguito di nuove tecniche di compattamento dei rifiuti) non è stata riempita totalmente e che il residuo volumetrico ancora da riempire è pari a 1.690.000 mc (praticamente il raddoppio rispetto alle 1.300.000 tonnellate inizialmente autorizzate) autorizza la Proroga degli effetti della autorizzazione sin alla data dei 20.02.2006.

In data 5 Aprile 2001 l'ASM di Brescia presenta al protocollo di questo Comune il progetto definitivo per la riprofilatura della discarica Cava Verde che prevede un aumento della capacità complessiva di smaltimento pari ad volume, addizionale di circa 540.000 mc. (quindi 1.300 .000 tonnellate con 1 prima autorizzazione del 1995 + 1.690.000 mc con la Prima proroga del febbraio 2001 + 540.000 mc).

In data 2 Agosto 2001 la Giunta approva tale progetto e definisce con l'ASM, a fronte del maggior quantitativo di rifiuti 'conferibile in discarica, corrispettivo di £.5.000.000.000 + IVA - erogabili in un'unica rata oppure sottoforma di opere realizzate dall'ASM per conto del Comune e mediante gare a evidenza pubblica, attinenti i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Preso atto del notevole e fitto lavoro che la Giunta Comunale deve ave svolto con l'ASM di Brescia in questi ultimi dieci, mesi il Gruppo Popolari per Montichiari chiede al Sindaco alcuni chiarimenti:

Perché nessuna Commissione Consiliare e nessun cittadino monteclarense è stato preventivamente coinvolto od almeno informato della volontà della Giunta di autorizzare prima, il raddoppio dei rifiuti conferibili in discarica tramite la proroga della precedente autorizzazione, e poi la riprofilatura della stessa con un ulteriore incremento di .540.000 mc di rifiuti conferibili?

Perché il Comune di Montichiari non ha concordato e preteso dall'ASM alcun corrispettivo economico aggiuntivo per il primo incremento di mc. 1.690.000 facendo esprimere al Sindaco, nel corso della conferenza in Provincia un immediato parere favorevole?

Perché a fronte di questi maggior introiti derivanti ancora una volta da attività di discariche site in località Vighizzolo, la Giunta Comunale non ha ancora individuato i fondi necessari per realizzare la palestra da anni attesa ed inclusa nel programma delle opere pubbliche già dal 1998 ?

Ed ancora perché la Giunta Comunale ha nuovamente autorizzato un ampliamento delle attività di conferimento dei rifiuti nelle discariche monteclarensi senza imporre prima il completamento della cosiddetta 'strada dei cavatori' andando così ulteriormente ad aggravare la sicurezza sulle strade di Vighizzolo costantemente attraversate da camion anche in pieno centro abitato e durante tutte le ore del giorno?

Confidando di aver adeguatamente chiarito i punti dell'interpellanza così come richiesto dal Sindaco in un precedente Consiglio Comunale, confidiamo in una risposta esaustiva e porgiamo distinti saluti.

 

 

LA RISPOSTA DEL SINDACO NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 SETTEMBRE 2001

"Lei mi imputa che io faccia delle scelte senza dire niente alla popolazione.  E mi chiedo : ma la popolazione di Montichiari sa cosa avete deleberato nel '96 sulla discarica ?  Perché Lei è partita con delle affermazioni talmente false, e di questo renderete conto.    Quando voi avete approvato il progetto di ASM in data 12 giugno 1996, avete approvato una discarica che è quella attuale, di 116.000 metri quadri.  Non avete approvato 1.300.000 tonnellate.  Avete approvato 2.990.000 tonnellate.  Ma nessuno dei miei cittadini sa questo.  I cittadini sono convinti che voi abbiate autorizzato 1.300.000 tonnellate.  Ma i documenti ci sono, e sono del 1996 ... i documenti sono lì : 2.990.000 tonnellate, calcolando la superficie e le altezze che avete previsto; 116.000 metri quadri delle vasche; altezza massima dei rifiuti; quota sul livello del mare 120 metri; quota del punto più basso del piano di posa 95 metri; il delta è di 25 metri, più 25% di compattazione; metri 31,25 di altezza di discarica; discarica piena: 3.625.000, che si riduce a 2.990.000 tenendo conto degli smussi e della compattazione.  Per quanto riguarda la compattazione, non sono i valori che Lei ha detto, ma variano da 0.60 a 1.11.  E' questa la cosa che mi preme allora dire ai miei cittadini, e voglio che siano a conoscenza di questo: il progetto che avete approvato con delibera 356 del 12 giugno prevedeva, dopo la compattazione, 2.990.000 tonnellate.   E' stato approvato nel 1996.  L'attuale amministrazione in effetti ha autorizzato un sovralzo in data 2 agosto 2001; un sovralzo di 4,64 metri per 540.000 metri cubi.  Voi avete autorizzato regolramente, 31,25 metri.  Noi abbiamo autorizzato 4,64 metri.  A fronte di questi 540.000 metri cubi, in effetti, abbiamo spuntato dalla ASM 5 miliardi più IVA.  Non so se i vostri 2.990.000 metri autorizzati da voi portano alle casse del Comune i soldi che voi dite che avremmo dovuto percepire ...".

 

Domenica 30 Settembre 2001 - BRESCIAOGGI - articolo di Francesco Di Chiara

La Cava Verde si tinge di gialloChi ha autorizzato il raddoppio, che vale 15 miliardi?

Il sindaco replica al Ppm sulla discarica e solleva una questione scottante

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Dibattito rovente, l'altra sera in Consiglio comunale, sulla questione cave e discariche a Montichiari. Il sindaco Gianantonio Rosa e il gruppo d'opposizione dei Popolari per Montichiari (Ppm), guidati dalla capogruppo Stefania Mosconi, sono entrati in rotta di collisione su una questione molto delicata e importante, riguardante la capacità complessiva della discarica Cava Verde, gestita dall'Asm, per rifiuti solidi urbani e assimilabili.
La questione non è tanto sull'effettiva capacità dell'impianto (che si trova alla Fascia d'Oro) che supera ormai i 3 milioni e mezzo di tonnellate, valore confermato sia dall'Amministrazione comunale che dalle opposizioni, ma in verità su chi ha dato, a tempo debito, l'autorizzazione al suo ampliamento. La quota che manca all’appello e che fa la differenza è di ben 1 milione e 690 mila tonnellate di rifiuti che, quantificati in denaro sonante, corrispondono a circa 15 miliardi di entrate per le casse del Comune.
In pratica, l'interpellenza presentata dal Ppm gli si è ritorta contro. I Popolari chiedevano spiegazioni sul «perché il Comune di Montichiari non ha concordato e preteso dall'Asm alcun corrispettivo economico aggiuntivo per il primo incremento di metri cubi 1.690.000 facendo esprimere al sindaco, nel corso della conferenza in Provincia un immediato parere favorevole».
«Eravate stati voi con la vostra Amministrazione nel 1996 (era sindaco Giliolo Badilini) a far portare la capacità della Cava Verde dalle iniziali 1.390.000 tonnellate a 2.990.000. Avevate avvisato le Commissioni e i cittadini?» ha risposto il sindaco, gelando tutta la platea della sala consiliare, affollata di ascoltatori come nelle grandi occasioni.
«Ho eseguito un'accurata ricerca - ha continuato Rosa - e non ho più dubbi. Chi vuole può venire da me e gliene darò documentazione».
La questione ha stupito gli addetti ai lavori anche perchè nelle documentazioni del Comitato civico per la tutela del territorio di Montichiari è possibile ancora oggi leggere chiaramente che Cava Verde aveva una capacità di 1 milione 390 mila tonnellate di rifiuti e non appare «quell'aumento autorizzato» confermato da Rosa.
Il sindaco ha poi aggiunto che «la mia Giunta ha solo approvato una nuova profilatura di 540 mila tonnellate, pari a un introito di 5 miliardi più Iva; una decisione che rientra nei limiti della legge Ronchi senza conseguenze ambientali».
Al termine del Consiglio comunale, quando ormai era stata superata la mezzanotte, i vari gruppi politici si sono ritrovati per discutere sul problema e prendere le decisioni conseguenti. Il fatto è che nello scambio di domande, accuse e richieste di chiarimento è stato sollevato il coperchio su un pentolone che sembrava essere stato chiuso ermeticamente da almeno 4 anni, dai tempi della battaglia per l'inceneritore (poi mai realizzato) della Montecno.
La domanda che molti si pongono è ora: «Chi ha preso queste decisioni e come sono stati impiegati quei 15 miliardi ottenuti da Asm per l'ampliamento di Cava Verde?».
....... (omissis)....

 

CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO P.P.M. DELL'8 OTTOBRE 2001 (nostra redazione)

Presenti i Consiglieri comunali del P.P.M. : Mosconi (capogruppo), Isola, Tosoni, Verzelletti.

In data 18 settembre 2001 era stata depositata presso il Comune l'interpellanza "in merito all'approvazione da parte della Giunta Comunale del progetto definitivo di variante sostanziale relativo alla riprofilatura della Discarica controllata per rifiuiti solido-urbani ed assimilabili, in località Cava verde a Montichiari".

A tale interpellanza il Sindaco ha risposto durante il Consiglio comunale del 27 settembre scorso.

I toni della risposta (al di là dei contenuti) sono parsi fuori luogo per una certa ingiustificata aggressività su argomenti che da 4 mesi attendevano un minimo di chiarimento; il Sindaco "ha fatto l'attore, raccogliendo applausi dal pubblico dei sostenitori, forse incoscienti del fatto che stavano plaudendo a logiche sin qui non condivise [vedi programma elettorale del Sindaco, chiuso a nuove discariche e una certa avversità più volte espressa dalla Lega Nord verso l'ASM di Brescia, che in realtà parrebbe avere tratto vantaggi dalla superficialità con la quale il Sindaco ha gestito da solo tutta la vicenda]."

Comunque anche nel merito la risposta di Rosa non ha soddisfatto ma ha anzi lasciato forti dubbi.

Sintesi delle questioni :

  • Con la delibera di Giunta (presenti: Badilini, Granelli, Isola, Mosconi e Tosoni) n.356 assunta con la seduta del 12 giugno 1996, dal titolo "Esame progetto per la realizzazione e l'esercizio di una discarica di prima categoria per R.S.U. e R.S.U.A. ed approvazione del relativo disciplinare", l'allora Amministrazione comunale approvò il progetto presentato da ASM di Brescia e affidò alla stessa ASM la gestione tramite un disciplinare che avrebbe regolato i rapporti tra Comune e Azienda. Tale delibera ha nelle premesse che la potenzialità della discarica era di 1.390.000 tonn., ciò detto anche in base alle note da più parti confluenti, non ultimo gli allegati al progetto, redatto da PAN-ECOL, che, oltre a ribadire in più punti la suddetta potenzialità, presenta conteggi economici basati sulla stessa cifra di 1.390.000 tonn. di rifiuti delle varie tipologie ammesse. La Provincia di Brescia aveva solo successivamente autorizzato nell'agosto 1996 la discarica alle "quote di progetto", ovvero a 120 m. sul livello del mare (circa 27 metri dal suolo, tenendo conto anche dell'assestamento dei rifiuti).
  • La legge "Ronchi" del 1997 aveva ridotto a 4 gli anni di durata delle autorizzazioni, portando quindi ASM a richiedere una proroga (prevista anche nel disciplinare col Comune), tale da consentire il massimo sfruttamento del volume utile, dichiarato in 1.690.000 metri cubi nella nuova delibera provinciale assunta nel febbraio 2001. Il deliberato provinciale è però venuto dopo la "Conferenza di Servizio" tenutasi l'8 febbraio scorso in Provincia alla presenza dei rappresentanti di ASM e del Sindaco Rosa. In tale incontro, avente per oggetto la "Richiesta di proroga dell'autorizzazione per la discarica …", il Sindaco, senza avere minimamente coinvolto i Gruppi consiliari o le Commissioni o i Capigruppo e (pare) l'Assessore di competenza (Leonardi) espresse "parere favorevole, sempre che si rispetti il progetto iniziale".
  • L'ASM, viste le disponibilità in tal modo formulate dal Comune tramite il Sindaco, tra luglio e agosto predispone anche la "Riprofilatura della discarica …" tale da aumentare il volume (al di là delle citate precedenti quote di progetto iniziale) di altri 540.000 metri cubi, con ciò raggiungendo un totale di circa 3 milioni e mezzo di metri cubi, ovvero (con un grado di compattazione dichiarato da ASM stessa tra lo 0,90 e l'1,05 t/mc) circa 3,5 milioni di tonnellate contro l'1,390 milioni di tonnellate inizialmente stabiliti dalla delibera della Giunta Badilini nel 1996. A fronte della delibera di approvazione della Giunta Rosa n.174 del 2 agosto 2001 (assenti gli Assessori Leonardi, Pastorelli e Cipriani) ASM devolverà al Comune, oltre ai corrispettivi per ogni Kg di rifiuto scaricato, la somma una-tantum di lire 5 miliardi in un'unica soluzione.

Considerazioni :

Il P.P.M., fatta la suddetta sintesi, ritiene di esprimere le seguenti considerazioni.

  • Come mai il Sindaco, saputo almeno sin dal gennaio scorso che la discarica non andava verso la chiusura, non ha informato nemmeno il Gruppo di maggioranza della Lega Nord sulla possibilità di prorogare i termini ?
  • Come mai il Sindaco, saputo almeno sin dall'aprile scorso che ASM avrebbe richiesto il sopralzo della discarica per altri 540.000 mc, non ha ritenuto di soprassedere e informare il Consiglio, dato che non esistevano diritti pregressi di ASM ne particolari urgenze ?
  • Come mai il Sindaco, col parere espresso nella Conferenza di Servizio dell'8 febbraio, ha espresso parere favorevole alla proroga senza valutare che essa implicava il supero delle quantità disciplinate dalla delibera del 1996 e cioè 1.390.000 tonnellate, ovvero che ASM avrebbe probabilmente ricavato da tale proroga un vantaggio economico notevole senza condividere tale vantaggio con Montichiari, titolare dell'impianto ?
  • Come mai il Sindaco, sia tramite la proroga che tramite il consenso alla riprofilatura, non ha pensato di "girare" parte delle quote economiche in entrata a vantaggio della frazione di Vighizzolo e nel caso specifico per la realizzazione della palestra il cui progetto giace bloccato dalla sua Amministrazione per presunte carenze di finanziamento ?
  • Come mai alla fin fine (vedi anche l'interpellanza sulla nuova discarica per inerti derubricati - amianto compreso - denominata SEAC in località Albarotto) il Sindaco evita ogni confronto, ogni costruttivo dialogo col Consiglio comunale, ogni analisi economica sui possibili o certi vantaggi economici ?

Il Gruppo del P.P.M. vorrebbe ora sapere dal signor Sindaco se lo stesso abbia o sappia di atti, sconosciuti al Gruppo, in cui si possano evincere verità diverse, dati rilevanti, impegni inderogabili, secondo quanto lo stesso Rosa ha voluto far intendere ai Consiglieri e al pubblico nella seduta di Consiglio del 27 settembre scorso ma sin qui non pubblicizzati.

 

LA CONFERENZA STAMPA DEL PPM, SECONDO I QUOTIDIANI LOCALI

DA BRESCIAOGGI DAL GIORNALE DI BRESCIA
MONTICHIARI. Sulla discarica monta la polemica dopo le accuse del sindaco
Cava Verde, ora è bagarre
I Popolari: «Rosa ha deciso l’ampliamento»

di Francesco Di Chiara

Cava Verde, atto secondo: lo scambio di accuse sulla discarica cresce ancora di tono e di intensità. I «Popolari Per Montichiari» affilano le armi e passano al contrattacco, respingendo di fatto le accuse presentate in consiglio comunale dal sindaco.
In pratica, l’attuale primo cittadino Gianantonio Rosa aveva rimproverato ai Popolari di essere stati loro (quando erano al governo del paese nella precedente Amministrazione, con sindaco Giliolo Badilini) a porre le basi per il raddoppio della capacità di Cava Verde, gestita dall’Asm di Brescia. Ma gli esponenti del Ppi non ci stanno, e portano le loro motivazioni in conferenza stampa, accompagnate da un pacchetto di documenti, affidandosi per la risposta al sindaco alle voci della capogruppo Stefania Mosconi e dei consiglieri Riccardo Tosoni e Paolo Verzelletti.
«Il sindaco ha fatto l’attore nell’ultimo consiglio comunale, ma ha recitato una parte mal orchestrata - ha detto con tono aspro Riccardo Tosoni -. E’ stato lui ad autorizzare il raddoppio di Cava Verde per l’utilizzo da parte di Asm come discarica di rifiuti solidi urbani. Ci chiediamo inoltre perché il sindaco non abbia concordato con Asm un contratto scritto per il versamento del compenso dovuto, pari ad oltre 15 miliardi».
Per capire i contenuti della polemica occorre fare un passo indietro. Come già ricostruito nei giorni scorsi sulle pagine del nostro giornale, il primo atto di questo «film giallo» si è svolto nel Consiglio comunale del 28 settembre, quando il sindaco Gianantonio Rosa, rispondendo all’interpellanza del Ppm che chiedeva spiegazioni proprio in merito a quel raddoppio di Cava Verde, rispose di aver solo eseguito un atto dovuto e scaturito da una decisione presa nel 1996 dall’Amministrazione Badilini.
«E’ falso - dice ora il Ppm - e i documenti in nostro possesso lo provano. La Regione Lombardia approvò, sin dal febbraio 1995, una capienza di Cava Verde pari a 1.390.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani e da allora non cambiò più. Poteva solo essere soggetta a un eventuale aumento del 25%, ma dovuto al fenomeno di un eventuale assestamento naturale. Un 25% che poteva portare al massimo un aumento di 347.000 tonnellate, non certo 2.230.000 tonnellate in più, che invece la Giunta Rosa ha autorizzato».
L’oggetto del contendere non è di poco conto sulla bilancia economica, ma il Ppm aggiunge anche che «per la Giunta Rosa si tratta anche di uno smacco politico».
Sia la Mosconi che Tosoni pepano ancor di più il loro piatto forte, aggiungendo anche che «ora tutta la maggioranza leghista si è trovata ad applaudire il proprio sindaco che aveva raddoppiato Cava Verde senza comunicarlo, proprio a loro che sono sempre stati contrari a nuove discariche». I Popolari giungono poi a rendere esplosive le dichiarazioni quando affermano che «probabilmente si sono accontentati di prendere da Asm quei 150 milioni annui di sponsorizzazione del piano culturale. Ma 15 miliardi di compenso dovuto sono ben altra cosa».
Il sindaco Gianantonio Rosa non sta certo a guardare e promette anche lui battaglia, così come aveva già dimostrato in consiglio comunale quando dichiarò che «i documenti ci sono, la delibera fu presa dall’Amministrazione Badilini e posso provarlo». Ma i tre consiglieri del Ppm sembrano convinti del fatto loro, «perché abbiamo i documenti che lo provano - spiega Verzelletti - anche se abbiamo fatto una fatica enorme ad ottenerli da un Municipio bunker, che non sa cosa sia la trasparenza».
Tra loro la più decisa ad andare sino in fondo è Stefania Mosconi, residente a Vighizzolo, là dove sorgono Cava Verde ed altre discariche, «che danno al Comune grandi introiti - accusa la consigliera - senza che però si siano individuati i fondi necessari per realizzare la palestra di Vighizzolo, attesa sin dal 1998»
MONTICHIARI

La chiedono i consiglieri comunali del Ppm
«Chiarezza sulla Cava Verde»

MONTICHIARI - Nel corso di una conferenza stampa, i Popolari per Montichiari sono tornati per l’ennesima volta all’attacco («Continueremo così fino a quando non avremo delle risposte chiare dal sindaco Gianantonio Rosa», dicono gli esponenti del Ppm) su una questione che sta loro molto a cuore: quella delle cave. Questa volta, però, il Ppm ha puntato l’attenzione solamente sulla Cava Verde. Il motivo di questo interesse specifico è da ricercare nell’ultimo Consiglio comunale, quando, rispondendo ad un’interpellanza dei Popolari, i quali chiedevano per quale motivo il sindaco avesse prima autorizzato un ampliamento della discarica equivalente a 1.690.000 tonnellate di rifiuti e poi autorizzato una ulteriore «riprofilatura» della stessa cava per altre 500.000 tonnellate, Rosa aveva in sostanza detto che lui si era limitato a mettere in pratica ciò che la precedente Amministrazione comunale aveva deciso. Motivazione, questa, che ai Popolari per Montichiari non è piaciuta. Tant’è vero che, nel corso della conferenza stampa, il capogruppo Stefania Mosconi e i consiglieri Riccardo Tosoni e Paolo Verzeletti hanno mostrato una serie di documenti, in parti provenienti dalla Regione, in parte dall’Asm (che gestisce la Cava Verde) i quali, sostengono i tre, «dimostrano che le parole del sindaco non corrispondono a verità, perché tutti, ribadiamo, tutti i documenti ufficiali parlano chiaramente di 1.300.000 tonnellate di rifiuti. Non c’è traccia, insomma, né del primo aumento né della successiva riprofilatura». Secondo gli esponenti del Ppm, «è vero che in un documento la Provincia scrive che c’è la possibilità di una ridiscussione dell’accordo. Ma ridiscussione significa, appunto, che, eventualmente, e sottolineiamo eventualmente, si doveva ridiscutere, non dire subito sì». Proprio questo è uno dei temi su cui il Ppm insiste molto: «Non mettiamo in dubbio la liceità della possibilità di ridiscutere i termini dell’accordo originale: se il sindaco voleva, aveva il diritto di farlo. Ma avrebbe dovuto innanzitutto rendere pubblica questa sua volontà (chiaro che, dopo aver detto, in campagna elettorale, che lui non avrebbe mai autorizzato altre cave, si sarebbe trovato in difficoltà...). E poi avrebbe dovuto quantomeno chiedere una contropartita all’Asm: la quale, adesso, si trova nella condizione di poter scaricare un totale di oltre 3.500.000 tonnellate di rifiuti invece del 1.390.000 tonnellate a suo tempo pattuite, senza spendere cinque lire in più». Per il Comune di Montichiari, dicono ancora gli esponenti del Ppm, «questa operazione significa una perdita di molti miliardi di lire». (gaf)

 

LA REPLICA DEL SINDACO E DELLA GIUNTA, SECONDO I QUOTIDIANI LOCALI

DA BRESCIAOGGI DAL GIORNALE DI BRESCIA
Sabato 13 Ottobre 2001

MONTICHIARI. Il sindaco respinge le accuse dell’opposizione in merito alla discarica
«Il raddoppio l’avete deciso voi»
Rosa, documenti alla mano, accusa la vecchia Giunta
di Francesco di Chiara

«Nessun raddoppio, avete deciso voi quella quota, nel 1996. Quella dimensione della Cava Verde è opera vostra sin dal 1996». E’ arrivata forte e chiara la risposta del sindaco Gianantonio Rosa ai consiglieri del Ppm (Popolari Per Montichiari) che l'hanno accusato di aver deciso il raddoppio di Cava Verde «senza avvertire nessuno: né i cittadini, né il suo partito, né il consiglio comunale».
La risposta è stata data nella conferenza stampa di ieri mattina e fa seguito alle comunicazioni date martedì scorso dal Ppm, i cui contenuti erano già stati annunciati nel consiglio comunale del 27 settembre, quando la capogruppo del Ppm Stefania Mosconi presentò l'interpellanza «in merito all'approvazione da parte della Giunta comunale del progetto definitivo di variante sostanziale relativo alla riprofilatura della discarica controllata per rifiuti solidi-urbani ed assimilabili, in località Cava Verde a Montichiari».
Il sindaco ha presentato il testo della convenzione firmata il 27 maggio 1997 (approvata in consiglio comunale dall'amministrazione Badilini il 12 giugno 1996) tra l'Asm e l'Amministrazione comunale nella quale si convengono con chiarezza la durata di utilizzo della Cava, le quote di progetto, la cifra pattuita per tonnellata di rifiuti solidi urbani e i tempi di pagamento.
«Avete firmato una convenzione che prevede l'utilizzo di una discarica (nata dall'accorpamento di due precedenti cave) con una quota d'altezza di 31,25 metri che a discarica piena significa 3.625.000 tonnellate di Rsu, che si riducono a 2.990.000 tonnellate tenendo conto degli smussi e della compattazione. Non avete approvato 1.390.000 tonnellate (come dice il Ppm), ma più del doppio. L'Asm lo sapeva, la Provincia lo sapeva e anche voi lo sapevate. Non ho potuto fare altro che accettare e riuscire ad ottenere un buon prezzo sull'ulteriore riprofilatura (circa 500.000 tonnellate pari a 5 miliardi di lire), una via praticamente obbligata dalla Legge Ronchi».
La convenzione «Cava Verde» ha una durata di 5 anni a partire dalla data del primo conferimento, avvenuto nel 1998, e quindi scadrà nel 2003. L'articolo 15 della convenzione recita infatti che «la gestione del servizio di discarica avrà durata fino all'esaurimento della discarica stessa che si presume avvenga in cinque anni a far tempo dalla data del primo conferimento dei rifiuti, che dovrà risultare da apposito verbale sottoscritto da entrambe le parti.
La gestione scadrà comunque, anche prima del termine, nel momento in cui siano state raggiunte le quote di progetto. Alla scadenza del termine dei cinque anni, di cui al primo comma, le parti si obbligano a prorogare la gestione del servizio e relativo disciplinare alle medesime condizioni per il tempo necessario all'esaurimento della discarica per raggiungimento delle quote di progetto».
Appare quindi chiaro che anche le quote incassate successivamente (di cui fanno parte anche i 15 miliardi che, secondo il Ppm, sarebbero stati decisi senza chiarezza dal sindaco Rosa) fanno parte di quella convenzione. «Ma ve l'immaginate - sbotta il sindaco - un'istituzione come la Provincia che lascia decidere a noi un fatto del genere?». «Decisioni del genere - aggiunge - devono passare attraverso due commissioni, la nostra e quella della Provincia che ha maggiore autorità in merito».
Quindi lo sfruttamento di Cava Verde va avanti così come è stato convenuto nel 1996, «e non vi sono dubbi sui controlli da noi eseguiti» conclude Rosa che avrebbe ricevuto anche puntuale conferma da Asm, dalla Provincia e dai tecnici interpellati. «Ci stupiamo che tre consiglieri odierni del Ppm che al tempo della convenzione Cava Verde erano assessori - aggiungono il vicensindaco Peppino Boifava e l'assessore Massimo Gelmini - non ricordino di aver approvato operazioni tanto importanti».

Sabato 13 Ottobre 2001

Il sindaco Rosa replica all'opposizione

"CAVA VERDE: ECCO PERCHE' ALTRI RIFIUTI"

Chiamato in causa per l'ennesima volta dall'opposizione in merito alla Cava Verde; accusato di avere autorizzato un ampliamento dell'impianto, il sindaco Gianantonio Rosa questa volta ha deciso di rispondere: "Non per polemizzare -precisa- ma per spiegare ai miei concittadini come sono andate le cose".  Per comprendere i fatti, spiega Rosa, "bisogna rifarsi non alle parole, ma alle carte.  Nei documenti che, nel 1996, autorizzano la Cava Verde, non si fa riferimento al peso dei materiali da gettare nella discarica, ma ai volumi.   Che non è la stessa cosa.  La quota di partenza del terreno su cui si trova la Cava è a 108,5 metri sul livello del mare; il "buco" da riempire, invece, è a  quota 95,30 metri.  Questo significa che, solo per colmare il buco (profondo 13-14 metri), servono circa 1.325.000 metri cubi di materiale.  In pratica servono quel 1.390.000 tonnellate di rifiuti che qualcuno si ostina a ritenere capacità definitiva della discarica."   Quest'ultima cosa non è affatto vera, continua Rosa, "perché il progetto approvato (dalla precedente Amministrazione, non dal sottoscritto) non si riferisce solo al semplice riempimento del buco a suo tempo scavato, ma stabilisce che la discarica dovrà essere chiusa quando i rifiuti avranno raggiunto un'altezza di 12 metri rispetto alla quota di partenza di 108,5 metri.   Precisa, in pratica, che la Cava Verde sarà considerata esaurita quando i rifiuti arriveranno a 120 metri sul livello del mare (i 108,5 di partenza più altri 12 metri)".  Ora, commenta il primo cittadino di Montichiari, "anche per i non addetti ai lavori è abbastanza facile stabilire che, riempiendo di rifiuti tutto l'insieme (mi riferisco al buco, ma anche ai 12 metri di sviluppo in altezza oltre alla quota di partenza) si arrivano a superare i 3.000.000 di tonnellate di rifiuti.  Non capisco, quindi, le proteste.   L'incomprensione nasce dal fatto che, mentre si deve ragionare in volumi, c'é chi si ostina a ragionare in tonnellate.  La qual cosa, ripeto, è sbagliata, perché, faccio un esempio assurdo, se la società che gestisce l'impianto avesse deciso di riempire la cava non con dei rifiuti, ma con della paglia, saremmo arrivati ad un peso complessivo molto inferiore, perché la paglia ha un peso specifico molto basso".   Gianantonio Rosa ha qualcosa da dire ancxhe su un altro argomento per cui era stato criticato dall'opposizione: quello relativo ai tempi.   "Anche qui c'é una grande confusione -spiega il sindaco- per chiarire non userò le mie parole, che potrebbero essere di parte, ma il testo della convenzione stipulata il 30 maggio del '97.  Che dice: "La gestione del servizio di discarica avrà durata fino all'esaurimento della discarica stessa che si presume avvenga in anni 5 a far tempo dalla data del primo conferimento (che è del 1998, ndr).   La gestione scadrà comunque anche prima del termine, nel momento in cui siano state raggiunte le quote di progetto.  Alla scadenza del termine dei 5 anni, le parti si obbligano a prorogare le gestione del servizio e relativo disciplinare alle medesime condizioni per il tempo necessario all'esaurimento della discarica per il raggiungimento delle quote di progetto.  Credo che ogni commento sia superfluo", dice il sindaco.  "Mi limito a far notare che, anche qui, non si parla di tonnellate, ma di quote".  In apertura dicevamo che Rosa non voleva far polemiche.  Le fa, invece, l'assessore Massimo Gelmini, che dice: "L'aspetto tragico della vicenda è che coloro i quali contestano l'operazione erano nella Giunta che a suo tempo ha autorizzato queste cose".   GAF

 

AL PUNTO N.18 DELL'O.D.G. DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 NOV.2001 APPARIVA LA PROPOSTA DEL CONSIGLIERE CASELLA DI FORZA ITALIA CHE ERA COSI' FORMULATA:

Il sottoscritto Casella Giuseppe Consigliere Comunale a norma dell'art.65 del, vigente Regolamento Comunale propone al Consiglio Comunale il seguente ordine del giorno avente ad oggetto:

Indirizzi al Sindaco ed alla Giunta per:

1. chiedere al Presidente della Provincia di Brescia quale potenzialità di smaltimento è stata assegnata alla discarica controllata in Comune di Montichiari Località Rò denominata "Cava Verde" con delibera di Giunta n. 290/61/96.

2. chiedere alla A. S.M. di Brescia, oltre al dovuto, un contributo pari a lire quindici miliardi, per la maggiore quantità di rifiuti che verranno scaricati in Cava Verde rispetto al Piano Provinciale dei rifiuti della Provincia di Brescia.

PREMESSO CHE:

* Il Piano Provinciale della Provincia di Brescia, approvato dal Consiglio Regionale con D.C.R. n. 1343 del 21.02.1995 ha previsto, tra gli impianti del sistema integrato di smaltimento, la realizzazione di una discarica controllata per rifiuti solidi urbani ed assimilabili agli urbani localizzata in Comune di Montichiari' località Rò, denominata Cava Verde, con titolarità del Comune di Montichiari e soggetto concessionario l'A S.M. di Brescia.

* Il Comune di Montichiari con delibera di Giunta n. 356 del 12106196, ha approvato, per quanto di competenza, il progetto predisposto da A S.M, relativo alla realizzazione di una discarica controllata per r.s.u. e r.s.a.u sita in località Rò e denominata Cava Verde ed il disciplinare che regola i rapporti tra questo Comune e l'A S.M.

* La Provincia dì Brescia, con delibera di Giunta n. 290/61/96 del 27108/96, ha approvato ed autorizzato la realizzazione e la gestione della discarica " Cava Verde" con Ente Titolare il Comune di Montichiari ed Ente realizzatore e gestore l'A S.M. di Brescia.

La Provincia di Brescia, in accoglimento del rinnovo di autorizzazione presentato in data 2011012000 da AS.M. S.p.A di Brescia, visto il 'parere favorevole espresso in conferenza dei servizi dal Sindaco di Montichiari Gianantonio Rosa in data 08102/2001, preso atto che il residuo volumetrico ancora da riempire è di 1.690.000 mc. con determinazione Dirigenziale n. 127/2001 del 2110212001 proroga alla data del 20/0612006 gli effetti dell'autorizzazione allo smaltimento.

CONSIDERATO CHE:

* Nella deliberazione n.V/1343 del 21/02/1995 la Regione assegna al sito di discarica denominato Cava Verde una potenzialità di smaltimento pari a t. 1.390.000 con operatività negli anni 1996-2002.

* Nella relazione tecnica di accompagnamento al progetto di AS.M a papi 15 punto 3.1.1.6 "Calcolo della Capacità complessiva della discarica".. al capoverso 3 si legge: "Sulla base dei profili previsti nel Dis. 1278112-13-15, si ricava la volumetria prevista dei rifiuti, pari a I. 853. 000 mc. che in riferimento ad un grado di compattazione ipotizzato, pari a 0,75 t/mc., portano appunto alla capacità in tonnellate della prevista discarica al valore di 1.389.750 t, in linea con quanto fissato nella Deliberazione regionale sopra indicata."

La Provincia di Brescia, in fase di approvazione del progetto, in delibera pag. 13 lett. a) chiarisce che i profili indicati nel progetto sono da intendersi ad avvenuto assestamento secondo quanto contenuto nella relazione allegata alla nota della Provincia di Brescia Settore Ecologia prot n. 11315/94E del 13/06/94 esaminata ed accettata dal C.T.R. ex art.17 L. R. 94/80 del 21/06/94.

* Nella relazione Economico Finanziaria, allegata al progetto, a pag. i cap. 1 - Durata della discarica, si legge, " La capacità complessiva di smaltimento della discarica è pari a 1.390.000 t. Su questi quantitativi si realizza la tariffa di smaltimento (pari a 90.000 lire/t per il 1996) e di ammortamento della discarica. Il costo dello smaltimento in discarica, si legge sempre a pag. 1 nella Premessa, è la somma dei costi da sostenere per l'allestimento dell'impianto, dei costi di esercizio sia nel periodo di apertura dell'impianto che nel periodo di post-chiusura nonché dei costi dì sistemazione finale del sito..

* Nella relazione di accompagnamento, al rinnovo autorizzazione, presentata dall'AS.M. S.p.A in data 29/01/2001 al paragrafo 3.2 Capacità complessiva autorizzata della discarica si legge : alla data del 29/12/2000 il volume occupato è risultato essere pari a 1.300.201 mc. il quantitativo corrispondente di rifiuti smaltiti alla medesima data era pari a I. 137.894 t- con un valore del grado di compattazione pari a 0,875 t/mc. E conclude che sulla base dei nuovi valori , essendo il volume utile della discarica pari a 2.990.000 mc., la capacità residua dell'impianto in termini volumetrici è pani a circa 1.690.000 mc. a tale volume corrisponde un quantitativo di rifiuti ancora smaltibile compreso tra 1.553.106 t. e 2.001.606, nell'ipotesi m cui il grado di compattazione sia compreso rispettivamente tra 0,9 e 1,05 t/mc.

ATTESO CHE:

* la Provincia di Brescia con la Determinazione Dirigenziale n. 127 prende atto , ma non autorizza nuovi quantitativi né nuovi volumi, nè lo fa il Comune di Montichiari che invitato alla Conferenza dei Servizi si limita ad " Esprimere parere favorevole sempre che si rispetti il progetto iniziale".

* non si comprende, come mai nella relazione di rinnovo dell'autorizzazione A S.M. S.p.A. dichiari che le volumetrie precedentemente autorizzate sono pari a circa 2.990.000 mc.

* il rinnovo dell'autorizzazione, si configura come aumento di quantità rispetto al progetto approvato e quindi sottoposto a richiesta di V.I.A

* che gli importi sui maggiori quantitativi non servono più ad ammortizzare la discarica , ma solo a coprire i costi di gestione generando utili elevati rispetto ad un servizio reso alle comunità

VISTO:

* Il Piano Provinciale dei rifiuti della Provincia di Brescia

Il sottoscritto Consigliere Comunale del Comune di Montichiari sottopone all'O.d.g. del Consiglio Comunale l'approvazione del seguente ordine del giorno.

Il Consiglio Comunale del Comune di Montichiari riunitosi in seduta straordinaria il giorno 20 novembre 2001 alle ore 20

DELIBERA

Di impegnare il Sindaco e la giunta Municipale :

l- a chiedere al Presidente della Provincia di Brescia quale potenzialità di smaltimento è s assegnata alla discarica controllata in Comune di Montichiari Località Rò denominata Cava Verde con delibera di Giunta n.290161/96 del 27/08/96.

2- a chiedere alla A.S.M. S.p.A. di Brescia, oltre al dovuto, un contributo pari a lire quindici miliardi per la maggiore quantità di rifiuti che verranno scaricati in Cava Verde rispetto al Piano Provinciale di organizzazione dei rifiuti per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili della Provincia di Brescia approvato con D.C.R. 21102/1995 n. 1343..

 

MA IL PRESENTE O.D.G. VEDEVA CONTRAPPOSTO UN ALTRO O.D.G. PRESENTATO DA LAMPERTI PER LA LEGA NORD

ORDINE DEL GIORNO SULLA DISCARICA "CAVAVERDE" DI MONTICHIARI

Il sottoscritto Luigi Lamperti Capogruppo della Lega Nord per l'indipendenza della Padania a seguito del documento recante: "Ordine del Giorno avente oggetto Indirizzi al Sindaco alla Giunta comunale per: I. chiedere al Presidente della provincia di Brescia quale potenzialità di smaltimento è assegnata alla discarica controllata in Comune di Montichiari Località Rò denominata "Cava Verde" con delibera di Giunta n. 290/61/96; 2. chiedere alla A.S.M. di Brescia, oltre al dovuto, un contributo pari a lire quindici miliardi, per la maggiore quantità di rifiuti che verranno scaricati in Cava Verde rispetto al Piano provinciale dei rifiuti della Provincia di Brescia".

Presenta ai sensi dell'art 65 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale il seguente ordine del giorno:

PREMESSO che al sensi del DPR 915/1982, sotto la cui vigenza è stata rilasciata l'autorizzazione n. 2901'61/96 del 2i,.8.1996, i piani di organizzazione dei rifiuti debbono prevedere: "i tipi e i quantitativi di rifiuti da smaltire, i metodi di trattamento ottimali in relazione ai tipi ed alle quantità; le zone, nonché le modalità di stoccaggio temporaneo e definitivo, ivi comprese le discariche controllate" (art. 6).

CONSIDERATO che tali indicazioni, in quanto contenute nel piano, hanno funzione programmatoria nell'ambito dell'intero territorio di riferimento - in Lombardia, la provincia - in quanto la funzione dei piano è appunto quella di Garantire al territorio, nella sua globalità un'adeguata rete di impianti, sufficiente a fronteggiare la produzione dei rifiuti.

CONSTATATO che il piano corrisponde al modello "a cannocchiale" della programmazione ambientale, che si articola su una serie di atti (attribuiti a competenze diverse), che passano gradualmente dal generale al particolare e, quindi, sono dotati di una diverso grado di concretezza delle relative disposizioni. Infatti la sede in cui si concretizzano, in maniera puntuale e per lo specifico impianto, le indicazioni generali del piano è l'autorizzazione alla costruzione degli impianti di smaltimento dei rifiuti.

RICHIAMATI gli artt.10 e 16 DPR 915/82, con i quali evidenziano che l'autorizzazione alla discarica di rifiuti deve indicare "l'esatta ubicazione e delimitazione della discarica; i tipi e i quantitativi massimi di rifiuti che possono essere discaricati in essa; le opere necessarie per la sistemazione e la preparazione del terreno da destinare alla discarica; le modalità e le cautele da osservare per l'esercizio della discarica, la durata massima dell'esercizio della discarica

RICHIAMATA la legge regionale Lombardia n. 21/1993 ed in particolare l'art.16 con il quale si conferma che i piani provinciali di organizzazione dei servizi per lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilabili devono contenere l'individuazione del fabbisogno globale annuo di smaltimento per i rifiuti urbani delimitazione dei bacini di utenza. in relazione agli abitanti, all'estensione territoriale e alla viabilità, la zonizzazione degli impianti di smaltimento con l'indicazione della loro tipologia, di smaltimento, indicato distintamente per i rifiuti urbani e rifiuti speciali assimilabili, la capacità di smaltimento, durata d'esercizio in conformità alle linee-guida di cui all'allegato B alla legge.

RICHIAMATO, altresì, l'art.23 della medesima legge regionale con il quale si precisa che i progetti esecutivi per la realizzazione dei nuovi impianti previsti dal piano medesimo, devono indicare (tra l'altro) "la capacità di smaltimento in conformità alle linee-guida di cui all'allegato B"; l'art.27 che conferma che l'autorizzazione provinciale dispone per lo specifico impianto (tra l'altro) "i tipi ed i quantitativi dei rifiuti da smaltire".

PRESO ATTO che resta così confermato che l'effettiva e concreta individuazione dei quantitativi (massimi) smaltibili avviene nell'atto puntuale e concreto concernente il singolo impianto - l'atto autorizzativo - in base al quale sono individuati puntualmente i "limiti" temporali e dimensionali dell'impianto.

RILEVATO che il piano provinciale di smaltimento dei rifiuti, adottato con D.C.R. 21.2.1995 n. l')43 prevedeva per l'impianto da ubicarsi nel Comune di Montichiari una potenzialità programmata di l.390.000 tonn., con riferimento al periodo 1996-2009 e che tale programmazione, peraltro, era riferibile ai quantitativi previsti a quella data e a sette identificati a livello provinciale, ma di cui solo 5 concretamente localizzati.

RILEVATO, altresì, che mentre il piano prevedeva un quantitativo "di mutuo soccorso" (l'art. 15, comma 4, della L.R. 21/93) per altre province dell'ordine del 10%, tale quantitativo è stato poi nettamente incrementato a seguito di intese tra la regione e gli enti locali, confermando anche sotto questo profilo la natura indicativa e di massima delle prescrizioni di piano.

CONSIDERATO che in tale quadro di riferimento, il progetto prima presentato al Comune di Montichiari e poi approvato dalla provincia con DGP 290/61/96 del 27.0S. 1996 individuava non già un limite ponderale complessivo, ma - come di norma avviene per gli impianti i questo tipo, attesa la variabilità del tasso di compattazione ottenibile - un limite "verticale", definito con riferimento esclusivo alle quote progettuali massime al termine dell'assestamento dei rifiuti (12 metri fuori terra), oltre ovviamente alla pianta ed alla profondità dello scavo.

EVIDENZIATO che l'approvazione del progetto è avvenuta a seguito di un complesso iter procedurale, che la legge regionale 21/1993 articola sulle seguenti fasi:

  1. presentazione del progetto dell'impianto da parte del Comune promotore (art.23);
  2. istruttoria sul progetto svolta da una conferenza dei servizi, alla quale partecipano: la Regione, la Provincia, l'ente promotore, i comuni del bacino d'utenza (art.24);
  3. atto di approvazione, costituito dalla richiamata DGP 290/61/96 del 27.08.1996 (art.25).

PRESO ATTO che il procedimento - al quale hanno partecipato in particolare il Comune di Montichiari, la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia - risulta essere stato regolarmente e compiutamente portato a termine, senza che sia mai stata sollevata alcuna obiezione da parte di alcun partecipante in relazione al dimensionamento della discarica in relazione alle quote di progetto.

ATTESO che in data 20.5.1997 il progetto esecutivo, predisposto dall'Aprica Studi, con le opere di allestimento dell'impianto (vasche impermeabilizzate e area di servizio con le strutture fuori terra), è stato trasmesso al Comune di Montichiari, confermando le dimensioni delle vasche dei progetto approvato dalla Provincia.

ATTESO, altresì, che in data 27.05.1997 è stato formalmente sottoscritto il disciplinare che regola i rapporti tra il Comune di Montichiari e l'ASM di Brescia, nel testo già approvato in precedenza dalla D.G.P. n. 290/61/96.

CONSIDERATO che in data 17.10.2000 l'ASM di Brescia ha richiesto la proroga temporale dell'autorizzazione iniziale del 1996, senza variare in alcun modo i limiti di quota previsti nel progetto approvato a seguito dell'emanazione del decreto legislativo "Ronchi" n. 22/1997, le cui autorizzazioni rilasciate sotto il DPR 915/82 (come quella in questione) scadevano tutte entro quattro anni dall'entrata in vigore del d.lgs. 22/97 stesso (art.57).

RILEVATO a tal riguardo, che la proroga delle autorizzazioni alle discariche non esaurite è atto dovuto; a maggior ragione ed in particolare ciò vale per il Comune di Montichiari, poiché l'art.15 del disciplinare con l'ASM prevede che, dopo il primo quinquennio e nel caso la discarica non sia esaurita, "le parti si obbligano a prorogare la gestione del servizio e relativo disciplinare alle medesime condizioni per il tempo necessario all'esaurimento della discarica per raggiungimento delle quote di progetto".

PRESO atto che la Provincia di Brescia, dal canto suo, esaminata l'istanza e la documentazione prodotta dall'ASM, con determinazione n. 127/2001 prendeva atto che "ad oggi la discarica non è stata riempita totalmente e che i1 residuo volumetrico ancora da riempire è pari a 1.690.000 mc" e prorogava quindi la durata dell'autorizzazione, fermi restando tutte le altre indicazioni e prescrizioni contenute nell'autorizzazione originaria.

Il Consiglio comunale del Comune di Montichiari

DELIBERA

  1. di non approvare l'ordine del giorno presentato dal consigliere Giuseppe Casella avente oggetto: "Ordine del Giorno avente oggetto Indirizzi al Sindaco alla Giunta comunale per: 1. chiedere al Presidente della provincia di Brescia quale potenzialità di smaltimento è assegnata alla discarica controllata in Comune di Montichiari Località Rò denominata "Cava Verde" con delibera di Giunta n. 290/61/96; 2. chiedere alla A.S.M. di Brescia, oltre al dovuto, un contributo pari a lire quindici miliardi, per la maggiore quantità di rifiuti che verranno scaricati in Cava Verde rispetto al Piano provinciale dei rifiuti della Provincia di Brescia", in quanto:

1) la richiesta al Presidente della Provincia di Brescia di indicare la potenzialità di smaltimento assegnata alla discarica ubicata in Cava Verde nella delibera n. 290/'61/1996 del 27.8.96, si manifesta all'evidenza del tutto superflua tenuto conto:

  1. che nella delibera n. 290/6 1/96 la potenzialità dell'impianto risulta fissata in maniera chiara ed inequivoca con esclusivo riferimento alle quote progettuali;
  2. che il contenuto di tale delibera è frutto di un compiuto e ponderato iter istruttorio, al quale hanno partecipato il Comune di Montichiari, la Regione e la Provincia;
  3. che il riferimento alle quote progettuali è confermato nel disciplinare stipulato tra Comune e ASM;
  4. che l'indicata potenzialità di smaltimento è stata ulteriormente ribadita dalla recente proroga della precedente autorizzazione, in cui la Provincia di Brescia ha preso atto della capacità residua ancora utilizzabile riferita sempre al computo fondato sulle originarie quote progettuali. Non si comprende quindi quali elementi di novità potrebbero essere apportati nei confronti di un atto da sempre e nella sua totalità a disposizione di tutti gli interessati, il cui contenuto quanto al limite dimensionale della discarica appare assolutamente chiaro e già più volte oggetto, anche in tempi diversi, di analisi da parte di tutti gli enti locali interessati.

2) la richiesta di un ulteriore contributo ad ASM di 15 miliardi, non si comprende - al di là dei fondamenti del computo - quale ne sia la base giustificativa, posto che:

  1. i rapporti tra ASM ed il Comune sono compiutamente regolati da un disciplinare perfettamente conforme all'autorizzazione provinciale della discarica;
  2. per l'impianto della discarica le parti hanno pattuito un canone non forfettario, ma direttamente proporzionale al quantitativo di rifiuti conferito in discarica, che ASM ha sempre puntualmente versato; l'asserita maggior capacità di smaltimento non può quindi aver prodotto alcun danno sotto questo aspetto al Comune.
  3. il Comune non ha mancato di richiedere ad ASM un cospicuo incremento di canone allorché è stata proposta un'effettiva variazione in aumento dell'originaria potenzialità di smaltimento.
  1. di prendere atto del comportamento corretto sostenuto dal Sindaco e dall'Amministrazione in carica;
  2. di stigmatizzare l'operato dell'amministrazione precedente che nell'approvare il progetto di discarica con atto di giunta n. 356 del 12 giugno 1996 ha omesso di rendere pubblica la reale dimensione della discarica alla popolazione.

DATO IL CONTRAPPORSI DEI CONTENUTI DEI DUE ORDINI DEL GIORNO, IL CONSIGLIO SOPRASSEDEVA, RINVIANDO LA QUESTIONE

 

PER QUESTI MOTIVI, NEL TENTATIVO DI FARE CHIAREZZA, LA NOSTRA ASSOCIAZIONE CONVOCO' UNA ASSEMBLEA PUBBLICA

Ambiente, Discariche … ed Altro ancora !!!

  • AMPLIAMENTO DISCARICA "CAVA-VERDE"

  • APERTURA NUOVA DISCARICA "SEAC"

VUOI SAPERNE DI PIU' ? VUOI CAPIRNE DI PIU' ? VUOI SAPERE COSA NE PENSA IL COMUNE E COSA I GRUPPI POLITICI ?

L'Associazione "Cittadini per l'Attenzione", per ampliare il confronto attorno a questi temi e farvi partecipare più cittadini possibile, ha organizzato una :

ASSEMBLEA PUBBLICA

aperta a tutta la cittadinanza

MARTEDI' 11 DICEMBRE ORE 20 E 45

presso la Sala grande della Biblioteca in via XXV Aprile

Oltre a tutta la popolazione interessata, sono stati invitati :

l'Amministrazione comunale, tutti i Gruppi consiliari, tutti i partiti locali,

le associazioni locali, l'ASM Brescia S.p.A., l'Assessorato Ecologia della Provincia

e gli organi di informazione.

TUTTI POTRANNO ESPRIMERE LE PROPRIE CONSIDERAZIONI E FORNIRE TUTTI I DATI UTILI ALLA COMPRENSIONE.

 

RESECONTO DELLA ASSEMBLEA PUBBLICA DELL'11 DICEMBRE 2001

 


ALL'O.D.G. DEL C.C. DEL 20 DIC. 2001 APPARIVA AL PUNTO NUM.3 LA SEGUENTE QUESTIONE:

3

107

Istituzione commissione speciale in merito alle autorizzazioni rilasciate per la discarica controllata in località Ro di questo Comune denominata "Cava verde"

LE CONSEGUENZE SECONDO I QUOTIDIANI LOCALI :

Da Bresciaoggi del 22 dicembre 2001

MONTICHIARI. In Consiglio

Una commissione speciale indagherà sull’ampliamento della Cava Verde

In consiglio comunale a Montichiari è tornata la Cava verde. Una questione, quella del grande impianto di smaltimento, per cui si è resa addirittura necessaria la costituzione di una commissione d’indagine. …. (omissis)

Si è inserita l'altra sera anche la costituzione, voluta dal sindaco ed approvata in consiglio, di una commissione d'indagine per fare chiarezza sulla questione Cava verde che al momento vede opinioni e numeri contrastanti tra maggioranza e minoranza. Ne fanno parte sei membri, tre di minoranza (Isola, Casella e Bertolini) e tre di maggioranza (Togni, Chiarini e Lamperti) con Giulio Bertolini dei Ds quale presidente. Altra novità della serata è stato l'esordio del nuovo assessore all'ecologia Sandro Zampedri.
Francesco Di Chiara

 

Dal Giornale di  Brescia del 3 gennaio 2002

MONTICHIARI - Dopo le polemiche politiche in merito all’escavazione nel sito
Inchiesta sulla "Cava Verde"
Varata una commissione composta da maggioranza e opposizione


Si usa dire "Anno nuovo, vita nuova". Adagio quantomai logoro, ma che comunque va benissimo per descrivere l’aria che, da un paio di settimane a questa parte, si respira intorno a una questione che, negli ultimi mesi, un giorno sì e l’altro pure, è stata al centro di vivaci discussioni e violente polemiche a Montichiari: la Cava Verde. Nei giorni prossimi al Natale, infatti, su precisa indicazione del sindaco Gianantonio Rosa, che prima l’ha proposta ai capigruppo delle forze politiche, quindi in assemblea, il Consiglio comunale di Montichiari ha approvato una vera e propria Commissione d’indagine chiamata a far luce su quel grande impianto di smaltimento che tutti conoscono col succitato nome di Cava Verde. I nostri lettori ricorderanno certamente che, negli ultimi mesi, su questo impianto gestito dall’Asm di Brescia s’è combattuta una vera e propria guerra di parole, numeri e responsabilità, che ha visto contrapposte la maggioranza e le forze di opposizione intente a scambiarsi reciproche accuse di non aver detto il vero, di non saper leggere le carte, di pensare al bene di bottega invece che a quello della comunità, eccetera eccetera. La guerra è stata combattuta su più fronti (dai volumi della cava ai soldi chiesti all’Asm passando per la riprofilatura dell’impianto) e con numerose armi: dalle conferenze stampa alle controconferenze stampa, dalle richieste di chiarimento fatte in Consiglio comunale alla convocazione di pubbliche assemblee. Con risultati per altro modesti, anzi, praticamente nulli, visto che ciascuna delle parti in causa era e rimane convinta d’essere dalla parte della ragione. Adesso, dicevamo, la grande svolta, con la costituzione di una Commissione d’inchiesta, che secondo il sindaco Gianantonio Rosa, "servirà certamente a fare chiarezza, anche perché costituita sia da uomini della maggioranza che dell’opposizione". Della Commissione, infatti, fanno parte tre esponenti della maggioranza (Togni, Chiarini e il capogruppo della Lega Lamperti), e tre delle minoranze: Isola del Ppm, Casella di FI, e Giulio Bertolini dei Ds, che è anche stato nominato presidente dell’organismo. "Probabilmente - ammette lo stesso Bertolini - anzi, quasi sicuramente la scelta è caduta sul mio nome per un motivo molto semplice: anche se adesso faccio parte del Consiglio comunale, e anche se ne ho fatto parte in anni passati, non sedevo in questa assemblea nel corso della precedente legislatura, cioè quando è stata data l’autorizzazione per la Cava Verde. Diciamo che, pur avendo ben chiari i termini del problema, sono super partes, o comunque non coinvolto direttamente". Quanto al lavoro da fare, Bertolini dice che "secondo me la Commissione dovrà affrontare tutte le questioni aperte: andare fino in fondo, insomma. Il sindaco ha detto che abbiamo un mandato pieno. Oltretutto abbiamo ottenuto anche possibilità di poter convocare persone esterne, compreso alcuni esperti, così da poter svolgere al meglio il delicato compito che ci è stato affidato. Da parte mia spero che possa prevalere il buon senso, al di là delle legittime appartenenze partitiche. Quanto al lavoro vero e proprio, le prime riunioni si terranno a partire dal 10 gennaio". Gaf

 

 

Dal Giornale di  Brescia del 29 agosto 2002

A Montichiari la Commissione comunale d’indagine sostiene che l’Asm avrebbe aumentato la volumetria di 350mila mc
"La Cava Verde è stata ampliata"

Che fine ha fatto la Commissione d'indagine, deliberata dal Consiglio comunale di Montichiari e composta da consiglieri di maggioranza e di minoranza, che, insediata lo scorso dicembre, era stata chiamata a far luce su quel grande impianto di smaltimento che tutti conoscono col nome di Cava Verde? I lettori ricorderanno che, su questo impianto gestito dall'Asm di Brescia, s'è combattuta una vera e propria guerra di parole, numeri e responsabilità, che ha visto contrapposte maggioranza e minoranza intente a scambiarsi reciproche accuse di aver manipolato i dati, di non saper leggere le carte, di pensare al particulare e non al bene della comunità e via dicendo. La guerra è stata combattuta su più fronti e con numerose armi: conferenze stampa, controconferenze stampa, richieste di chiarimento fatte in consiglio comunale, convocazione di pubbliche assemblee... Così, tra una bega e l'altra, s'era arrivati alla decisione di costituire una Commissione ad hoc, che, formata da 3 esponenti della maggioranza (Togni, Chiarini e Lamperti della Lega) e da 3 delle minoranze (Isola del Ppm, Casella di Fi, e Giulio Bertolini dei Ds, nominato presidente del gruppo) aveva avuto l'incarico di far luce sulla vicenda. I risultati dei primi mesi di lavoro della Commissione non sono ancora stati ufficializzati. Però, attingendo qua e là (precisiamo che si tratta di fonti molto certe, e soprattutto di prima mano), siamo in grado di anticipare alcuni risultati. Da gennaio ad oggi, la Commissione ha analizzato tutti gli atti autorizzativi della discarica Cava Verde, partendo da quelli Regionali per arrivare a quelli provinciali e comunali. La quantità di rifiuti autorizzata nel 1996 è di 1.390.000 tonnellate, a fronte di un volume autorizzato di 1.853.000 metri cubi. La differenza è dovuta al fatto che si prevedeva una compattazione dei rifiuti al 75%. V'è infatti da rilevare che, valutando nel 25% il valore attendibile degli assestamenti totali, con delibera n° 290/61/96 del 27/8/96 la Provincia ha autorizzato un ulteriore volumetria della medesima percentuale (25%). Qui c'è il primo nodo da sciogliere. "Non capivamo assolutamente - racconta un membro della Commissione - da che parte saltava fuori il valore di 2.990.000 metri cubi presentato dall'Asm come volumetria totale della buca all'atto della richiesta di rinnovo dell'autorizzazione nel gennaio del 2001. Calcolando che il milione e 853.000 metri cubi autorizzati nel 1996 corrispondevano al 25% in meno (dovuto alla compattazione) della quantità totale, si arriva a 2.640.000 metri cubi, non ai 2.990.000 che ha detto l'Asm, la quale, evidentemente, deve aver deciso di ampliare motu proprio la capacità ricettiva della cava". Di queste nostre intuizioni, continua il nostro interlucoture, "abbiamo informato, già nel marzo 2002, l'assessorato all'Ecologia della Provincia. Lo scorso 23 aprile, infatti, il direttore dell'Area Ambiente, Riccardo Davini, ha inviato una comunicazione ufficiale all'Asm e al Comune di Montichiari che fissava a 2.640.000 metri (ben 350.000 metri cubi in meno rispetto a quelli fino ad allora stabiliti) il volume di fine conferimento rifiuti della discarica Cava Verde. Comunicazione, questa, che smentisce clamorosamente l'Asm, la quale aveva presentato disegni che portavano la volumetria totale a 2.990.000 metri cubi". Decisione, osserva un altro addetto ai lavori, "che è una vera e propria bacchettata nei confronti di chi doveva controllare i dati della Cava; cosa che, evidentemente, non ha fatto…". Questo è quanto stabilito fino ad ora dalla Commissione. All'interno della quale, però, pare esistano alcune divergenze di non poco conto. Uno dei pomi della discordia potrebbe essere la proposta, da tempo ventilata, soprattutto dalle opposizioni, di chiedere all'Asm un contributo straordinario. Contributo "giustificato dal fatto che i costi d'ammortamento della Cava Verde erano stati originariamente proiettati sul quantitativo di 1.390.000 tonnellate di rifiuti. Ma dal momento che i rifiuti conferiti saranno molti di più, è chiaro che l'azienda bresciana guadagnerà un sacco di soldi in più…". (gaf)

 

Cava Verde nuova intesa (da G.d.Bs del 15/12/02)

Torna d’attualità la Cava Verde, quel grande "bacino" sul quale, da alcuni anni, si sta giocando una partita senza esclusione di colpi. Soprattutto all’interno dell’amministrazione locale (nei mesi scorsi maggioranza e opposizioni hanno lasciato da parte il fioretto per brandire lo spadone), ma anche, con toni leggermente più morbidi, tra la stessa Amministrazione locale e l’Asm (che gestisce la discarica), coinvolgendo, naturalmente, anche la Provincia di Brescia. Nel prossimo consiglio comunale, dopo due interpellanze, una di Giulio Bertolini dei Ds, l’altra di Giuseppe Casella di Forza Italia, si discuterà anche di questo argomento. Come ci ha confermato il sindaco Gianantonio Rosa (il quale, però, ci ha anche detto di voler commentare le interpellanze «direttamente in consiglio comunale»), alcuni giorni fa la Giunta ha approvato un accordo con l’Asm in virtù del quale la riprofilatura della discarica passa da 540.000 metri cubi (è quella approvata dalla Giunta nell’agosto del 2001, per una contropartita di 5 miliardi di lire) a 890.000 metri cubi, per una contropartita di 6.700.000 euro. La capacità ricettiva della Cava Verde passa da 2.640.000 a 3.530.000 metri cubi, mentre i miliardi di lire che il Comune intascherà passano da 5 a 13. In attesa del dibattito ufficiale possiamo anticipare un paio delle obiezioni avanzate dai due consiglieri nelle loro mozioni. Tra l’altro, Bertolini fa notare che «l’accordo tra la Giunta e l’Asm in pratica ingloba i 350.000 mc (che vanno ad aggiungersi ai precedenti 540.000) che la Provincia aveva tolto, avendo riconosciuti errati, dietro nostra segnalazione, i profili della discarica presentati nel febbraio 2001 dall’Asm all’atto della richiesta di proroga». Sintonizzato sulla stessa frequenza, Casella ricorda inoltre al sindaco «che si deve al puntuale quanto meticoloso lavoro svolto con la presentazione del mio ordine del giorno ed al lavoro della Commissione speciale Cava Verde se entreranno nelle casse del nostro Comune 6.700.000 euro (più Iva), pari a circa 13.000.000.000 di vecchie lire». (gaf)

 

LE INTERPELLANZE DI DICEMBRE 2002
ISOLA

Oggetto: Interpellanza in merito alle autorizzazioni rilasciate per la la discarica controllata"Cava verde" in località Rò di Montichiari.

Premesso che

avendo l’apposita Commissione consiliare speciale accertato quanto segue, come si evince dai verbali della Commissione stessa:

  1. Il progetto approvato dalla Giunta Comunale di Montichiari il 19 giugno 1996 prevedeva una capacità ricettiva della discarica di 1.390.000 tonnellate di rifiuti, corrispondenti, con un grado di compattazione di 0,75 ton/m3, ad un volume di 1.853.000 metri cubi,: ciò in coerenza con la deliberazione del Consiglio Regionale Lombardo del 21.2.1996 n° V/1343.
  2. I calcoli effettuati dai membri della Commissione stessa, sia in forma analitica che mediante modello tridimensionale, hanno accertato la sostanziale coerenza tra il volume previsto nel progetto ed i profili di progetto della discarica.
  3. La"Relazione economico-finanziaria" allegata al progetto, dopo aver determinato il costo di allestimento, sistemazione post-chiusura, di gestione in esercizio e di gestione post-chiusura della discarica, , per ricavare la tariffa di smaltimento della discarica fa riferimento al quantitativo di 1.390.000 tonnellate.
  4. Successivamente, la Delibera della Giunta provinciale n° 290/61/46 del 27 agosto 1996 approva la discarica secondo i profili di progetto, ma riferiti all’avvenuto assestamento del rilevato, da prevedersi secondo una nota della stessa provinia di Brescia – Settore Ecologia prot. N° 11315/94E: documento non allegato alla delibera.
  5. Con tale approvazione la Giunta provinciale aumentava di fatto il volume di rifiuti conferibili, senza indicarne l’entità, né le quote e profili di fine conferimento rifiuti, come successivamente riconosciuto dalla stessa Provincia di Brescia (vedi determina n°759 del 17/5/2002).
  6. In base a richiesta scritta della Commissione speciale, la Provincia di Brescia trasmetteva in data 23 aprile 2002 la determina n° 759 del 17 aprile 2002, che fissa il volume autorizzato per la discarica a fine conferimento rifiuti in 2.640.000 m3, annullando di fatto la precedente autorizzazione rilasciata in data 21 febbraio 2001 sulla base di richiesta e relazione tecnica di rinnovo autorizzazione presentata da ASM in nome del Comune di Montichiari., che dichiarava una volumetria utile della discarica misurata secondo i profili di progetto di 2.990.000 m3.
  7. Con successiva nota del 31 ottobre 2002 la Provincia di Brescia riconferma il volume autorizzato di fine conferimento rifiuti di 2.640.000 m3, precisando che il calcolo della volumetria è stato effettuato con riferimento al disegno 1278/12-13-15 allegato al progetto ,"che è l’unico elaborato grafico sul quale vengono indicati i profili della discarica" e la cui volumetria, corrispondente ora alla volumetria di fine compattazione, la Provincia stessa ha determinato in 1.980.000 m3.

il gruppo "Popolari per Montichiari", ribadendo il contenuto della propria interpellanza del 21 settembre 2001,

chiede al sig. Sindaco

  1. Se prende atto del macroscopico errore commesso in occasione del Consiglio Comunale del 21 settembre 2001, quando dichiarò che il volume della discarica era di 3.625.000 m3," che si riduce a 2.990.000 tenendo conto degli smussi e della compattazione" , quando la stessa Provincia di Brescia ha riconosciuto che a fine compattazione il volume è di 1.980.000 m3.
  2. Se prende atto della gratuità e pesante inesattezza delle accuse da lei rivolte nel corso del Consiglio Comunale del 21 settembre 2001 alla precedente Amministrazione e successivamente pubblicate sul periodico "Paese mio" , quando:
    • è accertato che vi è stato un macroscopico errore da parte sua e da parte dell’ASM nel calcolo della volumetria,
    • è accertato che la scelta di riferire i profili di progetto al volume assestato e non a quello conferito è stata assunta dalla Provincia di Brescia, con la propria delibera del 27 agosto 1996, successivamente alla Delibera comunale e senza mai precisare e quindi comunicare al Comune di Montichiari, l’entità dell’aumento autorizzato.

10/12/02

BERTOLINI

OGGETTO: INTERPELLANZA SUI CONTENUTI DELLA DELIBERA DI GIUNTA n° 233 del 28/11/02 RIGUARDANTE LA DISCARICA CAVA VERDE

Ill.mo sig. Sindaco, la Commissione Speciale del Consiglio Comunale, da me presieduta, nominata un anno fa per approfondire gli aspetti controversi relativi alle autorizzazioni concesse, con particolare riferimento alle quantità (volumetriche e di peso) a suo tempo stabilite per la discarica Cava Verde, non fidandosi ciecamente dei dati forniti dall'ASM, ha sviscerato a fondo gli atti e i disegni deliberati negli anni 1995, '96 e '97, riuscendo a far sancire dalla Provincia di Brescia, nell'aprile 2002, l'effettiva volumetria autorizzata: 2.640.000 metri cubi, rigettando così il dato di 2.990.000 mc precisato dall'Azienda. Ciò voleva dire - nella realtà - la diminuzione di 350.000 mc della capienza della discarica.

La commissione, a dir il vero, non è mai stata completamente convinta anche di questo dato, ritenendolo maggiorato di circa 150.000 mc rispetto a quello più presumibile, ottenuto partendo dai disegni a suo tempo presentati.

Da qui anche il ritardo nella conclusione dei lavori: si è tentato di chiarire con la Provincia questi nostri dubbi e si voleva incontrare una delegazione dell'ASM per approfondire anche con loro (che hanno redatto i disegni) i termini della questione.

La Provincia si è fatta viva a metà novembre, a mio avviso in modo un po' contorto, confermando la volumetria specificata in aprile, mentre l'ASM non ha mai risposto alla nostra domanda d'incontro.

Proprio la sera del 21 novembre, data della nostra ultima riunione, ci siamo imbattuti per caso con un importante rappresentante dell'azienda bresciana, appena uscito dal Suo ufficio. Alla mia domanda circa un possibile incontro rispose dicendo che l'Azienda si rapportava e dialogava con l'Amministrazione.

Pochi giorni dopo ho capito ancor meglio il senso di quella affermazione: in data 25 novembre è stata redatto l'accordo tra la Giunta e ASM per una più ampia riprofilatura della discarica, rispetto a quella sancita nell'agosto 2001, che in pratica ingloba i 350.000 mc (che vanno ad aggiungersi ai precedenti 540.000) che la Provincia aveva tolto, avendo riconosciuti errati, dietro nostra segnalazione, i profili della discarica presentati nel febbraio 2001 dall'ASM all'atto della richiesta di proroga.

A fronte di questi presupposti Le chiedo:

  1. Perché non ha consultato ed approfondito le varie problematiche relative alla Cava Verde con la Commissione Speciale, prima di avviare e concludere un nuovo accordo con l'ASM?
  2. Dopo la negativa esperienza del febbraio '01, in cui tutti credettero ciecamente a quanto asserito dall'ASM, non ha pensato che le conoscenze da noi acquisite potessero essere utili all'Amministrazione ai fini di un ancor più positivo esito delle trattative?
  3. Perché, se veramente credeva all'importanza del lavoro della commissione, non ha invitato in modo pressante i rappresentanti dell'azienda bresciana ad accogliere la nostra richiesta d'incontro?
  4. Non ritiene indispensabile ringraziare tutti i componenti della Commissione Speciale dato che, grazie al loro serio e documentato lavoro, permetteranno al nostro Comune di portare a casa ben 8 miliardi di vecchie lire in più, con gli stessi valori volumetrici da Voi accettati nel febbraio 2001?
  5. Come mai, a fronte della doppia possibilità di far cessare prima (febb.2001) e di diminuire ora (nov. 2002) il volume di rifiuti destinati alla Cava Verde, anche in considerazione del Vostro programma elettorale in cui Vi dichiaravate contrari alle discariche, si è battuto per far prorogare le autorizzazioni al 2006 e per decidere 2 successivi aumenti della volumetria?

In fede.  Giulio Bertolini Consigliere Comunale del gruppo D.S.

Montichiari 10/12/02

CASELLA

INTERPELLANZA RIVOLTA AL SIG. SINDACO GEOM. GIANANTONIO ROSA

ART. 59 REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLO STATUTO

DISCARICA CAVA VERDE

Sig. Sindaco,

con delibera di Giunta Comunale n.174 del 02 /08/2001 è stato approvato per quanto di competenza il progetto definitivo di variante sostanziale alla riprofilatura della Discarica Controllata per R.S.U. e R.S.A.U. di Montichiari Località Cava Verde con un aumento di volumetria pari a 540.000 mc.

A fronte del maggior quantitativo ASM Brescia S.p.a all'ottenimento dell'autorizzazione doveva versare al Comune di Montichiari in un'unica rata un corrispettivo di £. 5.000.000.000 Euro 2.582.285,00 + iva oltre ai corrispettivi che restavano confermati anche per l'aumentata capacità di smaltimento.

Al consiglio Comunale del 27 Settembre 2001 delibera n. 84 in risposta alla interpellanza del Consigliere Comunale Stefania Mosconi Lei asseriva che la volumetria autorizzata per la discarica Cava Verde in data 12 giugno 1996 n.356 dalla Giunta Comunale era di mc. 3.625.000 che si sarebbe ridotta a mc.2.990.000 tenuto conto degli smussi e della compattazione.

L'interpellante in data 19 Novembre 2001, per fare chiarezza, presentava ordine del giorno nel quale asseriva che il progetto approvato dalla G.C. in data 12 giugno 1996 n. 356, come descritto da A.S.M. nella relazione tecnica di accompagnamento allo stesso e sulla base dei profili previsti nel Dis. 1278/12-13-15 in riferimento ad un grado di compattazione 0,75 t/mc, presentava un volume utile di 1.853.000 mc.

La Provincia di Brescia in fase di delibera n. 290/61/96 del 27/8/1996 a pag. 13 punto a. chiariva che i profili sono da intendersi ad avvenuto assestamento da considerare nella misura del 25% della volumetria, raggiungendo così a discarica chiusa la volumetria di 2.470.667 mc. e che a compattazione avvenuta doveva ritornare ad essere 1.853.000 mc.

L' ordine del giorno, spedito per conoscenza all'Assessorato Ecologia della Provincia di Brescia, si concludeva impegnando Lei Sig. Sindaco a chiedere al presidente della Provincia quale era la potenzialità della discarica ed alla A.S.M. S.P.A. di Brescia un contributo di quindicimiliardi di vecchie lire pari a 7.746.856,00 Euro.

In conseguenza di ciò il Consiglio Comunale ha deliberato la costituzione di una Commissione Speciale per la Cava Verde, che rassegnerà i suoi lavori a breve, la Provincia di Brescia ha modificato la sua determinazione dirigenziale n. 127/2001 del 21/02/2001 precisando che il volume autorizzato della discarica a fine conferimento è fissato in 2.640.000 mc. e cioè ben 350.000 mc. in meno di quanto dichiarato da A.S.M. nella richiesta di proroga.

Da ultimo, con delibera G.C. n. 233 del 28/11/2002 è stata approvata per quanto di competenza una variante sostanziale alla riprofilatura della discarica, che porta la volumetria fissata dalla Provincia di Brescia in 2.640.000 mc. a 3.530.000 mc. e cioè ai 540.000 mc. deliberati in data 02/08/2001, si aggiungono i 350.000 mc. che la Provincia aveva ritenuto di togliere dalla determina dirigenziale.

A fronte del maggior quantitativo di rifiuti conferibile in discarica il Comune di Montichiari introiterà un ulteriore corrispettivo di 8.000.000.000 di vecchie lire Euro 4.177.715,00 che aggiunti ai 2.582.285,00 sommano Euro 6.7000.000,00 + iva sempre oltre ai corrispettivi che restano confermati per l' aumentata capacità di smaltimento.

Sig. Sindaco, si deve al puntuale quanto meticoloso lavoro svolto con la presentazione del mio ordine del giorno ed al lavoro svolto dalla Commissione Speciale Cava Verde se entreranno nelle casse del Comune di Montichiari Euro 6.700.000.00 + iva, 13.000.000.000 di vecchie lire.

Mi chiedo cosa sarebbe successo se ci fossimo fermati alle Sue affermazioni del 27 Settembre 2001!

E Le domando come mai, nel mentre la Commissione stava lavorando alla unanimità per far luce sulla complicata vicenda Cava Verde, Lei con la Giunta deliberava un ulteriore aumento della discarica , senza sentire il dovere di informare almeno i Capi Gruppo?

Le chiedo non è forse questa una ammissione da parte di A.S.M. che la discarica è stata ammortizzata su 1.390.000 t. e che quindi poteva e doveva riconoscere al Comune delle ulteriori somme?

E finire, ritiene Ella di dover richiedere ad A.S.M. ulteriori somme oltre ai corrispettivi che il Comune incasserà?

Grato se vorrà rispondere nel prossimo Consiglio Comunale porgo cordiali saluti.

Montichiari 11 Dicembre 2002

Consigliere Comunale Giuseppe Casella

 

VICENDA CAVA VERDE : LETTERA DS A "PAESE MIO" DI FEBB.2003

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LA DELIBERA DI CONSIGLIO DEL 26/06/03 CHE "CHIUDE" LA VICENDA "CAVA VERDE"

COMUNICAZIONE IN ORDINE ALLE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE SPECIALE "CAVA VERDE".

PREMESSO CHE

- con delibera di Consiglio Comunale n. 107 del 20/12/2001 è stata istituita, ai sensi dell'art.44 dello Statuto Comunale, una Commissione Speciale Consiliare temporanea ai fini di esperire un'indagine conoscitiva in merito alle autorizzazioni rilasciate ad ASM S.p.a. relative alla discarica Cava Verde;

- che con provvedimento n. 115 in data 19/12/2002 il Consiglio Comunale ha stabilito il termine per la conclusione dei lavori della suddetta Commissione il 20 gennaio 2003;

VISTA la relazione conclusiva redatta dalla già citata Commissione Speciale in data 13/02/2003 che riassume l'operato della stessa e rassegna i propri convincimenti;

DATO ATTO che la stessa è stata trasmessa al Sindaco ed al Presidente del Consic,110 Comunale in data 1 8/02/2003 prot. 4438;

DATO ATTO che il responsabile del procedimento è l'arch. Mario Spagnoli;

VISTO l'allegato parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica reso in data 23/06/2003 sulla proposta in esame al sensi dell'art.49 del D.Lgs 18.08.2000 n. 267 dal Dirigente del Dipartimento Politiche del Territorio

VISTO l'allegato parere favorevole in ordine alla legittimità del procedimento e del provvedimento dal Segretario Generale, ai sensi dell'art.12 del vigente regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi;

LA GIUNTA COMUNALE PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di prendere atto della relazione conclusiva rassegnata dalla Commissione Consiliare Speciale "Cava Verde";

2) di comunicare il contenuto della relazione al Consiglio Comunale;

3) di dare atto che con la conclusione dei lavori della Commissione si intende esaurito il compito della stessa.

Giornale di Brescia 28/06/03

IL VERBALE FINALE DELLA COMMISSIONE "CAVA VERDE" VOTATO ALL'UNANIMITA' DA TUTTI I SUOI MEMBRI

La Commissione si è riunita 9 volte nel corso dell'anno 2002.

Partendo dai 2 OdG dei consiglieri Casella e Lamperti, discussi nella riunione del Consiglio Comunale dei 28/11/01, la Commissione ha analizzato tutti gli atti deliberativi della discarica "Cava Verde", dalla delibera dei Consiglio Regionale della Lombardia del 21/2/95 con cui è stato varato il Piano Provinciale dei Rifiuti urbani per la Provincia di Brescia, fino alla delibera della Giunta Provinciale di Brescia n.290/61/96 con la quale la discarica "Cava Verde" è stata definitivamente approvata.

Ad avvenuta lettura ed approfondimento degli atti autorizzativi, la Commissione, non trovando alcuna rispondenza nei confronti dei dati volurnetrici (mc. 2.990.000) presentati dall'A.S.M. all'atto della richiesta d'i proroga dei gennaio 2001, decide di chiedere ufficialmente all'Amministrazione Provinciale le effettive quantità (volumetriche e di peso) autorizzate con la citata delibera dei 1996.

La risposta al quesito viene acquisita dalla Commissione nella seduta del 8/5/02: volume autorizzato mc. 2.640.000, che - a fine assestamento - dovrà assestarsi su circa mc. 1.980.000. Non si fa alcun cenno alle tonnellate autorizzate, ritenute una conseguenza naturale dei volume stabilito.

La Commissione, non ritenendo del tutto esauriente la risposta dell'Assessorato all'Ecologia della Provincia, decide di chiedere un incontro con l'Assessore ed i suoi tecnici per approfondire ulteriormente i termini delle autorizzazioni concesse.

L'incontro avviene in data 12/6/02 presso la sede dell'Assessorato. La discussione non porta ad un chiarimento definitivo anche perché i tecnici della Provincia dichiarano di non essere in possesso della Convenzione in essere tra Comune di Montichiari ed A.S.M. per la gestione della discarica. La Comnlí5sione si impegna ad inoltrare copia del documento in modo da permettere alla Provincia di rispondere ad un quesito riguardante lo strato vegetale da apporre sui rifiuti a smaltimento ultimato, precisato dall'art.7 di detta Convenzione.

In una successiva riunione la Commissione decide di chiedere un incontro con i rappresentanti dell'A.S.M, per verificare quantità e cubatura autorizzate nel 1996.

In data 21/11/02 la Commissione acquisisce l'ulteriore risposta della Provincia in cui viene ribadita la volumetria di 2.640.000 mc. senza tener conto dello strato vegetale, e verificata la non volontà dei tecnici A.S.M. ad accogliere l'invito ad un incontro, decide di aver esaurito il proprio compito, rilasciando al Consiglio Comunale i seguenti convincimento:

- La volumetria autorizzata dalla Giunta Provinciale nel 1996 è pari a mc. 2.640.000 senza tener conto del recupero ambientate (due metri di strato vegetale);

- volumetria ad assestamento avvenuto pari a mc 1.980.000 senza tener conto delle strato vegetale.

In fede.

I membri della Commissione :

Giulio Bertolini (Presidente)

Marco Togni

Luigi Lamperti

Luigi Chiarini

Valerio Isola

Giuseppe Casella (assente il 13/02/2003)

 

Montichiari 13/02/2003

COMMENTO : In pratica si è sancito ufficialmente che la discarica era autorizzata per 350.000 mc in meno di quanto dichiarato in un primo momento e secondo quanto affermato dal Sindaco all'atto della discussione in Consiglio il 21 settembre 2001.   Tale accertamento ha avuto come conseguenza la ricontrattazione con ASM del compenso da pattuire a fronte dello sfruttamento pieno della discarica.  Da ciò la nuova delibera del 28/11/2002 che ha portato nuove quantità economiche nelle casse comunali.