LA PACE A MONTICHIARI

INDICE DOSSIER


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IN MARZO 2003 USCI' IL SEGUENTE VOLANTINO

No alla guerra "senza se, e senza ma"

Lo SPI - CGIL e la FNP - CISL, di Montichiari invitano i Cittadini/e

a partecipare alla Marcia per la Pace, che si terrà Domenica 23 marzo

con partenza da Piazza Garibaldi alle ore 19.00, dopo una riflessione con Monsignor Abate, il corteo si avvierà, per le vie del Paese con arrivo nella Piazza antistante il Municipio, dove sarà allestito un punto di ristoro, alla conclusione della marcia si terrà un discorso di chiusura.

Siamo sicuri di manifestare, con quest'iniziativa, i sentimenti d'angoscia e preoccupazione che animano gran parte dei nostri concittadini, si vuole esprimere contrarietà alla guerra, indipendentemente dalle differenti opinioni politiche e fedi religiose.

La condanna del regime Irakeno, del terrorismo, che noi condividiamo, non può essere usata come pretesto per una guerra preventiva e tanto meno Unilaterale, delegittimando il ruolo delle istituzioni internazionali come l'ONU.

La guerra approfondisce le divisioni e le incomprensioni fra i Popoli.

E' una catastrofe umanitaria, distrugge risorse vitali, e aumenta ancor di più la forbice fra ricchezza e povertà.

È una catastrofe morale, annienta ogni possibilità di dialogo, genera intolleranza, alimenta l'odio, scatena le vendette e si può aggiungere, motiva e sostiene il terrorismo stesso.

Diamo, alla Pace un'altra Possibilità! Impegniamoci per costruire un mondo di giustizia e solidarietà, da cui sia bandita la guerra come strumento di soluzione delle controversie internazionali, così come intende

L'Art -11, della nostra Costituzione: " l'Italia Ripudia, la Guerra! ".


Aderiscono: le Parrocchie di Montichiari, Acli Montichiari, Acli zonale

San Vincenzo, associazione ONLUS"compagni di strada", Emergengy, Attac, circolo LA Margherita, Democratici di Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Area Civica, PPM, gruppo Liberacion (Carpenedolo), Donne in Nero, ARCI, gruppo Alpini Montichiari, associazione Botteghe dei Popoli, associazione Missionari Mivo.

LE FOTOGRAFIE

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ALL'INIZIATIVA SONO SEGUITE POLEMICHE SCATENATE DA UNA LETTERA DEL DOTT.ALBERTI

Il commento di Alberti : "Le fila della manifestazione di Montichiari"

"Sono antimilitarista e non ho prestato servizio militare.  Domenica 23 febbraio si è svolta a Montichiari con anticipato e capillare volantinaggio, a sottolineare gli scopi, una marcia per la pace.  Sul volantino si potevano leggere i nomi della associazioni e dei partiti che si ramificano nella ed all'ombra della Quercia e dei petali della Margherita.  Peccato che il concorso della popolazione chiamata ad una massiccia partecipazione, questa, invece, è stata secondo le stime più accreditate, inferiore alle rosee aspettative. Non intendo minimamente entrare nel merito delle motivazioni che furono alla base della manifestazione (ci vorrebbe altro!).  Però, qualche considerazione, sulle sigle partecipanti, quella sì.  Il motivo è sin troppo chiaro, anzi cristallino, perchè, coloro che hanno retto le fila tra le quinte hanno inteso utilizzare a mio modesto intendimento, un appuntamento di portata globale, per prove tecniche di elezioni amministrative, la cui posta in gioco, il prossimo anno a Montichiari, è molto alta.  Si son così visti andare a braccetto (si fa per dire, s'intende) personaggi che già appartennero alla DC ora PPI, PPM o Lista area civica o Margherita, con coloro i quali furono acerrimi nemici PCI, poi DS e Rifondazione comunista.  In sostanza, le stesse persone fisiche d'antan, con qualche capello bianco in più quando non addirittura cranio pelato.   Gli esempi di quanto profonde fossero le divisioni politiche sono millanta, ma per ora, vorrei soltanto citarne uno, desunto da un intervento scritto dall'ex sindaco e dallo stesso letto nella seduta consigliare del 12 dicembre 1995...(omissis)... 'Possiamo fare appello alle forze politiche di sinistra? Temiamo purtroppo di no, perchè proprio la sinistra italiana è stata l'artefice storico principale del deleterio impianto burocratico costruito in 40 anni in tutti i centri di potere del Paese...(omissis)...'.   Sono sicuro che gli elettori di Montichiari dagli occhi ben aperti ci penseranno più di una volta prima di porre la loro firma sulla 'lista nozze' a tale eventuale matrimonio.  .... (omissis)...".


MA I DS, COL LORO SEGRETARIO, E LA MARGHERITA, COSI' RISPONDONO :

Egregio direttore,

in riferimento alla lettera ospitata il giorno 02 marzo nelle "lettere al Direttore", vorrei poter rispondere al Signor Dino Alberti.

Innanzitutto , per dar sfogo alle recondite intenzioni, l'autore della lettera non ha precisato che la manifestazione è stata organizzata dal Sindacato dei Pensionati della Cisl e della Cgil, chiedendo l'adesione a tutte le forze politiche, compresa quella che guida l'amministrazione, e alle varie Parrocchie presenti sul territorio.

Sul numero dei partecipanti siamo alle solite: per Alberti poche decine di vecchi più o meno decrepiti; per me - presente alla manifestazione, mentre il sig. Alberti nessuno lo ha visto- più di trecento cittadini tra cui tanti bambini e giovani. Certo, non siamo ai numeri di altre realtà, ma per il nostro paese si tratta di un risultato positivo, dato che mai, in precedenza, si era tentato una simile iniziativa.

Mi sembra davvero meschino voler approfittare anche di una così nobile manifestazione, per continuare una ormai sterile polemica contro la Giunta precedente, il partito che la sosteneva ed…ora anche verso il mio partito per il solo timore che un'eventuale accordo potrebbe riportarla al comando.

Si tranquillizzi il signor Alberti: di quest'intenti nessuno, quantomeno monsignor Bertoni, ha parlato, né tantomeno ipotizzato.

Non c'è bisogno che Lei vada a riprendere discorsi del 1996: noi conosciamo altri colori oltre il "tutto bianco" o il "tutto nero".

Quando criticava la giunta Badilini ( giorno sì e l'altro ancora) ci trovava spesso dalla sua parte. Quello che ci risulta strano, invece, è il constatare che nessuna- tra la ricca produzione di missive a quotidiani- dico in nessuna, è stata mai avanzata una pur piccola critica all'attuale amministrazione.

Due sono i casi: o Lei è prevenuto, oppure viviamo nel migliore dei mondi possibile.

Insomma: ha perso un'altra occasione per starsene zitto; inoltre, con le sue considerazioni contro la manifestazione, ha offeso i cattolici, invitati a partecipare dalle belle parole di Monsignor Abate, che ha benedetto i partecipanti e letto alcune riflessioni del Santo Padre; ha offeso tutti coloro (e sono numerosissimi anche a Montichiari) che da tempo espongono la bandiera della pace alle proprie finestre; ha offeso i militanti di sinistra (nelle sue varie articolazioni) che nella pace vedono il loro obiettivo primario.

Non si preoccupi signor Alberti: i cittadini monteclarensi non si lasciano di certo influenzare dalle sue lettere, anche perché hanno ormai capito quali sono i suoi intenti. Lei è uno degli ultimi che crede ancora di poter strumentalizzare o cambiare gli eventi della politica, non rendendosi conto che i nostri concittadini non sono stupidi.

Cordiali saluti

Direttivo DS Montichiari

Alessandro Ferrari

La Margherita e la Marcia della Pace di Montichiari

Egregio Direttore,

Chiediamo gentilmente ospitalità alla sua rubrica per poter rispondere alla lettera del sig. Dino Alberti, apparsa in questa rubrica nel mese di marzo, circa la marcia della pace svoltasi a Montichiari il 23 febbraio del 2003. Innanzi tutto occorre precisare che la Marcia della Pace è stata organizzata dalle associazioni sindacali SPI - CGIL e la FNP - CISL di Montichiari. Hanno poi aderito all’iniziativa varie realtà sociali, politiche e religiose tra cui (vorrei elencare alcune di quelle apparse sul volantino) le Parrocchie di Montichiari, Acli Montichiari, Acli zonale, San Vincenzo, associazione ONLUS "compagni di strada", Emergency, Attac, i Democratici di Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Area Civica, PPM, gruppo Liberacion (Carpenedolo), Donne in Nero, ARCI, gruppo Alpini Montichiari, associazione Botteghe dei Popoli, associazione Missionari Mivo, e infine in nostro Circolo Territoriale de "La Margherita Democrazia è Libertà", costituitosi ufficialmente a Montichiari da Gennaio di quest’anno. Per quanto riguarda la partecipazione, abbiamo provato anche a fare una stima (sempre difficile in questi casi) e sicuramente si potevano contare alcune centinaia di persone, pensiamo più di trecento (dato tutt’altro che insignificante dati i pochi mezzi a disposizione degli organizzatori dell’evento, per il poco tempo a disposizione e per il fatto che a Montichiari era la prima volta che si svolgeva una manifestazione del genere). Eppure abbiamo camminato insieme, con le fiaccole e le bandiere della pace, con gli scout, i consiglieri comunali, i volontari delle parrocchie, le bandiere dei partiti, gli ambientalisti, i sindacati, gli agricoltori. Abbiamo camminato tra i canti di De Andrè e di Vecchioni, tra il silenzio composto della riflessione e della legittima preoccupazione. C'erano tante famiglie e tanti bambini e anziani, tanta gente semplice che partecipava per dare il proprio piccolo concreto contributo…. Ma, perché? Per che cosa? Questo è un interrogativo che in tanti si sono posti criticando il significato delle varie Marce per la Pace. L’arguzia del sig. Alberti ci suggerisce "per prove tecniche di elezioni amministrative"… Certo una tesi suggestiva e originale! Magari, con l’invito di mons. Abate che invitando i partecipanti a vivere "sempre in una dimensione di pace, anche nel semplice e nel quotidiano" indicava una nuova via. Certo oramai siamo abituati a mirabolanti e strampalate ipotesi diffuse ai più alti livelli dai mass-media nel nostro Paese, ai tentativi di delegittimazione e di stravolgimento della realtà per chiari intenti politici, se è vero che il Presidente della Repubblica il 25 Febbraio ha invitato i giornalisti e quanti utilizzano la carta stampata a non essere servili: "Bisogna lavorare - ha detto il Presidente della Repubblica - con la schiena dritta e la testa alta, bisogna sentire la responsabilità di informare correttamente e di penetrare nell'animo e nella mente altrui". Queste parole ci sono tornate alla mente leggendo la lettera di Dino Alberti. Infatti, in piazza a Montichiari, come in molte piazze d’Italia è scesa semplicemente, la genuinità e la spontaneità dei sentimenti dei partecipanti, lo stare insieme, senza far tanto caso al passato e alle varie sensibilità tra i vicini di cammino. Certo sappiamo di avere una storia, fatta di battaglie aspre e dure, di errori e di personalismi, ma dove le forze in campo furono sempre rispettose del ruolo e del confronto democratico. Oggi invece, nelle attuali forze di governo, sembra prevalere una sorta di cesarismo cui sembrano dar fastidio certe espressioni democratiche, certe partecipazioni di cittadinanza attiva, certe sensibilità diverse dalle proprie. Oggi sembra prevalere l’idea che chi ha vinto ha diritto a comandare e non a governare! Certo uno le convinzioni sulla pace se le può anche tener dentro signor Alberti, e può essere dalla parte della pace anche senza mettere bandiere alle finestre; certo che poi, come diceva una signora alla marcia di Montichiari "quando uno sente il proprio Presidente del Consiglio da tutti i telegiornali nazionali dire che il numero delle persone che vogliono la pace è infinitamente piccolo anche rispetto ai dati diffusi dai suoi organi di stampa, una certa voglia di partecipare attivamente e di mobilitarsi la fa venire". Questo va sottolineato a chi questa voglia se la vuol tenere dentro, privata, recondita. Scelta certo legittima, ma in una situazione drammatica riteniamo certo più necessario agire e manifestare civilmente. Ecco il valore della partecipazione dei corpi intermedi, dei sindacati e dei partiti: che altro non sono che gruppi di cittadini organizzati democraticamente e che democraticamente decidono di aderire o meno a manifestazioni legittime e civili. Non accettiamo nemmeno l’etichetta di antiamericani, visto che proprio da New York, dai parenti delle vittime dell’ 11 Settembre è salito alto il richiamo alla pace, sfidando anche i manganelli della polizia. Siamo coscienti che la guerra sarebbe prima di tutto un disastro umanitario ma anche che si potrebbe trasformare in una terribile causa di scontro fra culture e religioni. Siamo per il disarmo dell’Iraq e siamo contro il terrorismo per questo la Margherita ha sostenuto l’invio dei nostri Alpini in Afganistan. Siamo contro ogni forma di terrorismo. Anche a noi sig. Alberti, non piacciono i dittatori, "italiani, tedeschi, sovietici ed ora serbi o arabi" e nemmeno quelli sudamericani. Riconosciamo il valore di quei cittadini che si mobilitarono attivamente per la Resistenza (e che non si tennero certo dentro di se quei sentimenti) e diciamo no alla guerra fedeli all’ art.11 della nostra Costituzione, cercando ed ottenendo in altri modi il disarmo del dittatore Iracheno. Agli Usa dobbiamo dire chiaro e forte che siamo loro amici e alleati, ma non sudditi. E lo dobbiamo dire con una voce sola: l’Europa deve essere protagonista della scena internazionale, non può continuare ad essere un gigante economico e un nano politico. Ci riconosciamo nelle parole coraggiose del Papa contro l’ idea pericolosa della "guerra preventiva" che potrebbe estendersi ed adattarsi facilmente ad altre situazioni internazionali (vedi la Corea del Nord). Crediamo che la mobilitazione pacifica mondiale fin qui sia servita (e il Washington Post lo conferma) ad allontanare, almeno per un po’ i venti di guerra dando all’ ONU ancora un pur flebile spiraglio. Siamo sempre per la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del proprio paese aperti al confronto democratico con tutte le forze politiche presenti sul nostro territorio e con quanti hanno a cuore il bene comune del nostro Paese. Siamo certi, signor Alberti, che queste nostre convinzioni saranno valutate opportunamente dai nostri concittadini.

Stefano Mutti

Per il Gruppo di Coordinamento

Circolo Territoriale La Margherita di Montichiari

 

...E A ALBERTI RISPONDE ANCHE CALIARI (RIF.COMUNISTA) :

La politica è ben altro

Gentile direttore,
non credevo che l’ipocrisia umana potesse arrivare a tanto! Quale cittadino di Montichiari sono indignato! Mi riferisco alla missiva del sig. Dino Alberti pubblicata da Bresciaoggi. Ma come si fa a trasformare una manifestazione per la pace in, cito, «prove tecniche di elezioni amministrative»?
Evidentemente il sig. Alberti ha una concezione molto bassa della politica, quella politica che la gente aborrisce! Ma quello che più colpisce è la considerazione che ha dei suoi concittadini, della loro sensibilità, della loro voglia espressa di protagonismo e di partecipazione che ha segnato quella manifestazione che va ben al di là delle sigle di associazioni e partiti che ben volentieri hanno aderito all’invito loro rivolto dai sindacati dei pensionati Cisl e Cgil; nella sua lettera ne ha volutamente tralasciata qualcuna, come le parrocchie di Montichiari, varie associazioni di volontariato e missionarie, gli alpini, ecc. E s’è ben guardato dal dire che la manifestazione è stata aperta da un bel discorso di monsignore Abate, che ovviamente nulla aveva a che fare con le prossime elezioni amministrative; oppure anche le parrocchie, gli alpini, i missionari e di il monsignore si trovano «all’ombra della Quercia e dei petali della Margherita?».
Vede sig. Alberti, la politica non è quella piccola e meschina cosa che lei descrive, ma, nella sua più alta percezione, è l’argine che si dispiega e prende forma nella partecipazione dei cittadini, pregnante di sensibilità diverse che si rispettano e si confrontano con l’intento di dissipare dubbi e trovare possibili soluzioni. Quindi il suo agire, da antimilitarista quale si è definito, invece di cercare di sminuire e mortificare un evento straordinario per i suoi alti contenuti morali ed etici, qual è stata la manifestazione per la pace, avrebbe dovuto essere quello di partecipare e di portare in piazza il suo contributo, anche se critico, la sua sensibilità, la sua differenza e la sua testimonianza per un comune impegno sulla pace, bene supremo ed unico perché «nulla è perduto con la pace. Tutto può essere perduto con la guerra» (Pio XII).
Questo è stato ed è l’unica ragione che ci ha spinto e ci spinge a manifestare, a protestare ed a sperare affinché la pace sia possibile. Questa è la Politica (con la P grande) per la quale io mi spendo assieme a centinaia di milioni di persone sparse in tutto il mondo, sospinte dall’impegno che va ben oltre ai credo di appartenenza religiosi o politici che siano, l’impegno per la pace! (Oppure anche tutte queste persone ordiscono nel buio per rovesciare l’attuale governo comunale alle prossime elezioni amministrative?).
Giovanni Caliari


ED ANCHE I SINDACATI DEI PENSIONATI (ORGANIZZATORI) CHIARISCONO :

Con la presente, in qualità di promotori della «Marcia per la Pace», svoltasi a Montichiari il 23 febbraio intendiamo fare alcune precisazioni in merito alla lettera del sig. Dino Alberti, pubblicata in questa rubrica domenica 2 marzo: 1) Questa iniziativa non è stata in alcun modo eterodiretta da nessuna delle varie associazioni, soprattutto partiti, che hanno semplicemente dato la loro adesione. È stata promossa dai nostri due sindacati dei pensionati: Spi Cgil e Fnp Cisl poiché abbiamo ritenuto utile e opportuno, così come scritto nel volantino, dare a tutti i cittadini di Montichiari, la possibilità di esprimere la propria disapprovazione ad una guerra variamente motivata, e la propria volontà di pace come strumento attivo per costruire assieme un mondo di maggior giustizia e solidarietà. 2) I tempi stretti a cui siamo stati obbligati, non ci hanno però impedito di rivolgere anche all’Amministrazione di Montichiari, formale invito di adesione e patrocinio: invito che è stato declinato con motivazioni di natura formale. 3) La lettura di comodo che ne è stata fatta quindi, sulla base delle adesioni elencate, è cosa che lasciamo al sig. Alberti. Questa dimostra per altro, un atteggiamento diffuso e trasversale, di chi guarda alla realtà politico-amministrativa di Montichiari come all’ombelico del Mondo, senza voler capire che tutto nel frattempo è cambiato, e senza aspettare che anche Montichiari si decida di dare il proprio assenso. 4) Ringraziamo il sig. Alberti per aver definito capillare la pubblicazione dell’iniziativa, un merito che non ci sentiamo di aver guadagnato, perché molte cose utili non siamo riusciti a farle proprio per i tempi brevi che prima ricordavamo. Siamo però soddisfatti per la partecipazione dei cittadini giovani e meno giovani, che nuovamente ringraziamo per il valore della loro presenza, proprio per il contesto socio-culturale particolarmente difficile che il paese soffre. Ci convince inoltre della bontà e del successo dell’iniziativa, proprio il senso di fastidio che percorre tutta la lettera in questione, scritta con l’intento dissimulato (?) di ridimensionare e ridicolizzare la stessa e quanti vi hanno partecipato. Se questo era l’obiettivo, noi siamo più che tranquilli. Ognuno rimane naturalmente libero di pensarla come più gli fa comodo, ma non di attribuire a soggetti, oltretutto sbagliati, intenzioni, meriti o demeriti, con gli stantii e distruttivi criteri della dietrologia più manichea e illiberale solo per (mal) partito preso!

CARLO FAVALLI capo Lega Spi Cgil Montichiari

ALDA OLDOFREDI Capo Lega Fnp Cisl Montichiari


ED INFINE (FORSE) IL PARERE DEL SEGRETARIO DI ZONA DEI D.S. (12/03/03)

No alla guerra da Montichiari
Gentile direttore,
desidero replicare al signor Dino Alberti, scrivente da Montichiari, che in un passaggio della lettera - pubblicata da Bresciaoggi - ama definirsi antimilitarista e uomo pacifico, salvo poi essere aduso, quando scende nell'agone politico, comportarsi come se stesse andando alla guerra e ciò avviene ogniqualvolta " il nostro" interviene sulle vicende politiche locali.
Sarebbe il caso che qualcuno, negli ambienti a lui vicino, lo informasse - per il suo bene - che il mondo, e con esso la politica, cambia. Infatti chiunque sia sereno nei giudizi, e oggettivo nelle valutazioni, non si sognerebbe di mettere "all'ombra della Quercia o sotto i petali della Margherita", o di altre forze politiche, i cittadini che in modo convinto e composto, hanno espresso il loro No alla guerra partecipando alla fiaccolata per le vie di Montichiari.
Una manifestazione, questa, promossa dalle Organizzazioni sindacali dei pensionati, che ha visto l'adesione di varie forze politiche - tra le altre, anche la nostra - e del mondo cattolico monteclarense. Una manifestazione che ha visto l'abate mons. Bertoni ricordare le ragioni della pace. Ma soprattutto una manifestazione riuscita - quando altre simili nella storia della città? - con la presenza di famiglie con bambini, uomini e donne di ogni età ed un pluralismo di opinioni politiche che su un punto come il No alla guerra trova una comunanza di vedute.
Per fortuna il sig. Alberti , grazie ad un residuo pudore, non si è azzardato ad entrare nel merito delle motivazioni che sono state alla base della manifestazione, anche se quelle…. virgolette…. dentro le quali confina, nel suo scritto, la "marcia della pace" possono essere cariche di diversi contenuti e significati.
Quel che è certo è l'esplicito fastidio per l'iniziativa e la sua riuscita.
Equivoci non vi sono e, convinti di essere in buona compagnia, vogliamo affermare che la marcia della pace - senza virgolette - ha inteso affermare la volontà dei cittadini per la preminenza della "forza della ragione" nella soluzione delle controversie.
La vera strumentalità , in tutta questa vicenda, accompagnata da una buona dose di cinismo e rozzezza, è quella di voler immeschinire questo evento, scaturito dall'apprensione con la quale guardano i cittadini alla guerra, riducendolo a " prove tecniche di future alleanze amministrative."
Invitiamo il sig. Alberti a compiere un gesto riparatore ed a chiedere pubblicamente scusa a quanti hanno partecipato alla marcia e dei quali ha offeso intelligenza e sentimenti.
Su una cosa però, anche se posta in un contesto grottesco quale è il contenuto della suo scritto, conveniamo con il sig. Alberti: l'alta posta in gioco alle prossime elezioni amministrative.
La lettera infatti, pur prendendo a pretesto la marcia per la pace, nasce da qui ed è mossa e tradisce un'ossessione, quella della paura di una sconfitta elettorale.
Le forze politiche che fanno riferimento all'Ulivo ed al Centrosinistra - vorremmo fosse ben chiaro al sig. Alberti - non hanno bisogno di nascondersi dietro manifestazioni organizzate da altri.
Esse sono già oggi unite da una volontà politica, verificata in incontri nei quali è emerso un unanime giudizio negativo sulla gestione dell'Amministrazione leghista: mandare a casa un sindaco - con buona pace del sig. Alberti e del suo ruolo - che sin dalle prime battute s'è caratterizzato come sindaco di una sola parte della Città e che ha dato una pessima prova di governo. Fatti, questi, che rimangono lontani dalla positiva tradizione amministrativa che ha caratterizzato Montichiari.

Leone Orizio segretario DS Bassa Orientale

IN SEGUITO GLI ORGANIZZATORI DELLA MARCIA ASSUMONO UN'INIZIATIVA

IL 26 MARZO, COLORO CHE PROPOSERO LA MARCIA DELLA PACE, HANNO ORGANIZZATO UN "PRESIDIO PER LA PACE" : ECCO IL TESTO DEL VOLANTINO

FERMIAMO LA GUERRA

Mentre arrivano nelle nostre case le immagini della dura realtà di una guerra che non è spettacolo mediatico, ne un videogioco, ma azione di distruzione e morte; non possiamo dimenticare che la guerra in corso è fuori dalle regole del diritto internazionale ed è illegittima. Essa, infatti, è stata decisa senza dare tempo al lavoro iniziato dagli Ispettori ONU e che avrebbe portato ad un disarmo certo, graduale e pacifico; senza tenero conto dell’opinione di tanti Governi, dell’alto richiamo del Santo Padre e dell’opinione pubblica mondiale che è schierata contro la guerra.

Unilateralmente le amministrazioni Bush e Blair hanno avviato un conflitto che aggraverà la situazione nei rapporti con tutti i paesi Arabi , porterà a incontrollabili tensioni in tutto il mondo e prima di tutto ucciderà tanti civili innocenti e indifesi.

Noi condanniamo la dittatura di Saddam Hussein, al pari di tante altre che in vari Paesi sacrificano libertà e diritti di interi popoli e che possiedono armi non consentite. Ma se il mondo accettasse che per disarmare un dittatore servono le guerre preventive, quella che ci attende sarebbe una catastrofe di dimensioni inimmaginabili.

Ribadiamo il nostro NO

  • Alla guerra
  • Ai massacri delle popolazioni
  • Ad alcun supporto politico, diplomatico operativo ed a qualunque azione che configuri un coinvolgimento dell’Italia
  • Al terrorismo

Vogliamo riaffermare che un mondo ingiusto non sarà mai un mondo sicuro e pacifico e che nessuno può pensare di regolare i conflitti con l’uso della forza.

Continueremo ogni giorno a chiedere che questo conflitto abbia termine con tutti i mezzi pacifici a nostra disposizione.

Solo risolvendo le pesanti ingiustizie economiche -sociali e la mancanza di diritti certi per molti popoli, si può governare un mondo cosi complesso .
Solo un governo democratico del mondo e una globalizzazione giusta , unitamente a sedi autorevoli e multilaterali, possono dare al pianeta un nuovo ordine.

Chiediamo che venga riconfermata la centralità dell’ONU come unico luogo legittimo per risolvere le controversie internazionali.


Promuovono questa iniziativa: Le Parrocchie di Montichiari,Acli, San Vincenzo,associazione ONLUS"compagni di strada", Emergency, Attac, circolo LA Margherita, Democratici di Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Area Civica, PPM, gruppo Liberacion (Carpenedolo), Donne in Nero, ARCI, gruppo Alpini Montichiari, associazione Botteghe dei Popoli, associazione Missionari Mivo.

... ED ANCORA :

INCONTRO PUBBLICO – DIBATTITO APERTO

E’ POSSIBILE COSTRUIRE UN FUTURO DI PACE?

Interventi

DON RUGGERO ZANI

Presidente Commissione Giustizia e Pace della Diocesi di Brescia

ANGELO PATTI

Presidente Provinciale delle ACLI

On. FRANCO TOLOTTI

DEPUTATO Democratici di Sinistra

LUIGI GAFFURINI

Coordinatore provinciale della Margherita
Dott. MARCO GARATTI

Medico chirurgo di Emergency

MARIA GRAZIA LONGHI MEAZZI

Segreteria provinciale SPI - CGIL BS

ALDA OLDOFREDI

Coordinatrice Femminile FNP - CISL BS

NICOLETTA PIROTTA

Segreteria Regionale - Rifondazione comunista

Saluto introduttivo

Mons. Franco Bertoni

Abate di Montichiari – Vicario Zonale della Diocesi di Brescia

Coordina

Prof. Giliolo Badilini

MERCOLEDI’ 30 APRILE 2003

ore 20,30 - Montichiari

SALA BIBLIOTECA Via XXV Aprile

Durante la serata si prevedono possibili interventi di relatori delle associazioni che appoggiano l’iniziativa

Promuovono quest'iniziativa: le Parrocchie di Montichiari, Acli, associazione ONLUS"compagni di strada", Emergency, Attac, circolo la Margherita, Democratici di Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, gruppo Liberacion (Carpenedolo),ARCI, associazione Botteghe dei Popoli, associazione Missionari Mivo, Sindacato SPI -CGIL, Sindacato FNP -CISL.

IL CONVEGNO HA AVUTO UN BUON SUCCESSO

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NEL FRATTEMPO LA GUERRA IN IRAQ C'E' STATA

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