IL PARCO "CITY" Una vicenda emblematica |
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| Il cosiddetto parco "City" è un'ampia area posta a nord del nuovo Municipio di Montichiari, nell'area dell'ex foro boario, interessata negli anni '90 ad un intervento nell'ambito di un P.I.R. (Piano Integrato di Recupero) che ha costituito motivo di ampio e variegato dibattito comprendente una denuncia del gruppo politico P.C.I. contro l'allora Amministrazione che risultò poi definitivamente e completamente assolta dalle accuse di cattiva amministrazione nel convenzionamento con i terzi gestori e realizzatori dell'intervento. Dallo stesso P.I.R. proviene il nuovo Municipio realizzato su progetto Albini-Helg e il parco in oggetto. Dal 1999 l'area, dopo un primo intervento di scavo e formazione parcheggi, con posa pavimentazioni, marciapiedi e illuminazione, è rimasto intoccato e privo del verde, di panchine, di fontana, di cestini ed altre finiture atte a renderlo "concluso" e vivibile. La nostra Associazione si è interessata e si interessa ad esso come punto qualificante per la vivibilità del centro storico e per valutare l'operato della Amministrazione del Sindaco Rosa, chiaramente non interessata al parco e forse desiderosa di destinarlo ad altre iniziative. Questo dossier cerca di memorizzare i vari aspetti della vicenda e di registrare i vari interventi pubblici da ogni parte provenienti. |
FOTO DEL 19 MAGGIO 2002 ... INIZIA LA PIANTUMAZIONE !!!!!!!
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| IL BOLLETTINO INFORMATIVO N.6 DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE AVEVA PUBBLICATO IN PRIMA PAGINA UN ARTICOLO PROVOCATORIO SULLA "LEGGENDA METROPOLITANA" DEL PARCO "CITY" DI MONTICHIARI |
| In seguito il dottor Dino Alberti, tra l'altro ex cronista
per il quotidiano "Bresciaoggi", scrittore amante di Stendhal, replicò dalle
colonne delle "Lettere al Direttore" del citato giornale, introducendo argomenti
per i quali ritenemmo di non essere chiamati a rispondere, dato che Alberti aveva avuto
l'intento di far sentire l'ex Sindaco Badilini in dovere di rispondere. Martedì 17 Luglio 2001 - Lettera al Direttore di Bresciaoggi di Dino Alberti Il Parco City a Montichiari Gentile direttore, mi riferisco al servizio apparso su Bresciaoggi in data 30 giugno ed in particolare ad una interpellanza del gruppo d'opposizione Ppm in merito "ai lavori di sistemazione e completamento del parco denominato City" a Montichiari. Ed al riguardo desidero fare alcune considerazioni con i retroscena che stanno a monte dell'intera vicenda e su cui, l'Associazione "Cittadini per l'attenzione" non ha speso una parola, anzi. Tanto che, al contrario del loro volantino, dal titolo: "Il Parco City, l'ultima leggenda metropolitana", io, se mi permette, vorrei definirla come: "Una storia vera... monteclarense", affinché proprio i cittadini, su di essa, pongano la loro attenzione. Quando fu decisa la costruzione del così detto Parco City, ci fu chi avanzò, oltre i ragionevoli dubbi sulla necessità di detta opera, e sulla spesa che questa avrebbe comportato, alcune proposte. Queste si sarebbero concretizzate nel fatto che, alcune ditte, in cambio dell'asportazione della ghiaia, per una profondità di una decina di metri, avevano avanzato una accettabile controfferta. Esse avrebbero costruito, in cambio ed a compenso della ghiaia asportata, vale a dire gratuitamente, una struttura in cemento armato sotterranea, da cedere in proprietà all'Amministrazione comunale. Nella struttura così ricavata si poteva prevedere la collocazione di un parcheggio, pensando anche al futuro, quando Montichiari avrà bisogno di un autosilo, o vani da destinare a magazzini per gli automezzi comunali o per altre attività. Con una cifra abbordabile, l'Amministrazione comunale, in un prosieguo di tempo, avrebbe potuto procedere alla ultimazione della struttura, secondo la necessità ed i tempi. La ghiaia è stata ugualmente asportata ed in cambio, non gratuitamente, ma dietro ad una ben consistente spesa, il cittadino di Montichiari si è trovato ad avere una cosa "indefinibile", dove, alla sera, d'estate, non c'è persona viva e tutto si presenta in uno stato di completo abbandono. Il progetto proposto, in alternativa a quello comunale, prevedeva in aggiunta alla struttura sotterranea, la sistemazione in superficie. Qui, oltre ad un'area adibita a razionale giardino, era prevista anche una piazza che desse ossigeno agli asfittici negozi posti sul lato nord della City e si prevedeva una grande novità; una stazione delle autocorriere per le linee provenienti e con destinazione per Calcinato, Desenzano, Brescia, Parma, Novagli e Carpenedolo. Agli utenti, ai quali invece sono stati ora "riservati" come luoghi di attesa dei mezzi pubblici i giardini ed i portici del Municipio ed il marciapiede delle Quattro Vie, avrebbero potuto usufruire di locali dove sostare nei periodi freddi e di intemperie avverse ed acquistare i biglietti, senza dover affannosamente ora cercarli presso le varie rivendite. Un parcheggio affiancato avrebbe consentito, per quegli abitanti in luoghi distanti, di lasciare la vettura od altro mezzo utilizzato e servirsi poi del mezzo pubblico. Si sarebbe evitato, come avviene in certi film afro-americani, la visione di cittadini in attesa del mezzo pubblico in un contesto degno di un pueblo dell'America Latina o di un villaggio dell'Africa subequatoriale. Tale proposta non era, ovviamente, di facile attuazione, poichè richiedeva pure la soluzione di alcuni problemi, che, fra l'altro, erano già stati risolti in un progetto di massima redatto da un tecnico monteclarense. E proprio questo intervento ben studiato, avrebbe fatto da contraltare ed in parte "coperto" ciò che, invece, è attualmente sotto gli occhi di tutti (ed almeno di chi vuol vedere). Alla luce di quanto sopra esposto, un tale intervento a costi contenuti per il contribuente avrebbe dato ovvero potrebbe dare alla Comunità di Montichiari alcune di quelle opere di cui si apra bene le orecchie - sente la necessità e non un parco di cui, sicuramente, la maggioranza dei cittadini non sa che cosa farsene. Infine, in qualità di cittadino, mi permetto di chiedere all'ex sindaco di voler precisare perchè tali proposte non sono state rese di pubblico dominio, e scartate a priori senza, magari, volerle - democraticamente - lasciare alla volontà di un referendum popolare; inoltre, presentare analitica documentazione sulla quantità di ghiaia asportata e da chi venne effettuato l'asporto ed, infine, a quali opere erano state destinate le somme introitate. |
| In data 4
settembre Alberti replica lamentandosi della mancata risposta di Badilini e criticando le
opposizioni, "...gli altri partiti, associazioni, comitati vari ..., che ora si
accodano a lettere, proclami, siti internet ..." colpevoli di mancanza
d'attenzione. Lasporto della ghiaia Gentile direttore, mi riferisco alla mia lettera cui si era dato il titolo "Il Parco City a Montichiari" pubblicata in data 17 luglio. Ho atteso questo lasso di tempo in quanto pensavo che qualcuno della passata Amministrazione accusasse ricevuta. Ma tantè. Largomento riguardava uninterpellanza del PPM in merito al citato Parco su cui mi ero permesso di fare una cronistoria. A questo punto vorrei ricordare quanto da me scritto a conclusione di quella lettera, che a mio avviso rappresenta la base di tutto largomentare. "(....). Infine, in qualità di cittadino, mi permetto di chiedere (è un diritto, o no!) allex sindaco di voler presentare analitica documentazione sulla quantità di ghiaia asportata e da chi venne effettuato lasporto, nonché a quali opere pubbliche erano state destinate le somme introitate". Nel contempo alla bacheca dei DS - nei pressi del Municipio - è apparso un manifesto relativo al voto favorevole "con riserva" espresso dal loro unico consigliere comunale circa lintervento su quella che viene denominata "Piazzetta di Borgosotto" attigua allomonima chiesa. Non entro nel merito della questione, ma un passaggio mi ha fatto sobbalzare alla sua lettura e che qui vorrei riportare: "Vigileremo perché questi due punti vengano realizzati. Saremo pronti a rifarci sentire qualora ciò non accadesse". Ebbé, ci si è dotati anche di un cannocchiale da marina? Se nella fattispecie la questione è solo di "visione" politica, nel caso sopra riportato è di ben altra sostanza e spessore. Perché allora non si erano usati - e non è molto tempo fa - soltanto gli occhi che, invece di essere "guardinghi" sono stati completamente chiusi? E dove sono gli altri partiti, associazioni, comitati vari che si impegnavano, per altri versi, a raccogliere firme, mentre ora si accodano a lettere, proclami, siti internet, proprio con coloro che la ghiaia hanno permesso di asportarla? |
| Il
dottor Alberti insiste sull'argomento parco-ghiaia e ancora nuovamente scrive : Ghiaia e discariche . Mi permetto di chiedere a PPM e DS di presentare un'interpellanza per conoscere l'ammontare introitato per la ghiaia asportata dal parco City, poiché tanto l'ex sindaco quanto l'ex assessore all'Ecologia non hanno ritenuto opportuno rispondere in merito alla lettera e ai solleciti effettuati dal sottoscritto. Dino Alberti - Montichiari Bresciaoggi del 12 dic.2001 |
LE RISPOSTE |
| LETTERA A BRESCIAOGGI Ghiaia e discariche : il dott.Dino Alberti s'attende risposte Il dottor Alberti, ex cronista di Bresciaoggi, ora letterato amante di Stendhal ed in questa veste autore di alcuni libri balzati agli onori della cronaca, tramite le lettere inviate a Bresciaoggi ripropone (tra l'altro) per la terza volta almeno, una questione per la quale mi chiama in causa come ex assessore all'ecologia nell'ultima giunta Badilini. Si tratta dell'asportazione di ghiaia, che a suo avviso sarebbe avvenuta in modo incontrollato o comunque improvvido per il Comune, durante i lavori di scavo per la realizzazione del cosiddetto parco "City". Sono dell'opinione che l'argomento interessi ben poche persone tra i lettori del quotidiano e da tempo evito di ribattere ad affermazioni che il signor Alberti od altri fanno, sia perché ritengo d'aver concluso la mia presenza pubblica nelle cose amministrative di Montichiari, sia per rispetto a persone che mi paiono purtroppo talvolta guardare di sguercio il passato e farsi con l'età faziose (ovvero incapaci di essere oggettive) oltre logica. Comunque eccomi a rispondere sintetizzando l'argomentazione del nostro interlocutore : la ditta che agiva nel contesto della citata opera pubblica avrebbe illegalmente asportato ghiaia, senza che l'assessore competente intervenisse a sanzionare il misfatto o senza che l'allora Sindaco regolarizzasse con un contratto tale aspetto dell'opera. Dunque: la competenza sul caso non era dell'assessore all'ecologia (semmai di quello ai lavori pubblici) né del Sindaco ma del funzionario responsabile dell'ufficio tecnico. Ciò detto, e con grande stima per tale funzionario, so che tutto fu fatto con perfezione sia tecnica che amministrativa, ovvero, non c'è proprio nulla su cui menar scandalo. Il dottor Alberti, o chi per lui, potrà, con lo stesso diritto di qualsiasi altro cittadino, richiedere l'accesso agli atti di cui si parla e/o chiedere un appuntamento con i dirigenti dell'ufficio tecnico comunale, così da risolvere il dubbio che lo attanaglia e senza far perdere tempo al direttore del giornale e ai suoi lettori. E' ovvio che per ogni scorrettezza che avesse a trovare (e non troverà) sarà suo preciso dovere scrivere stavolta non ai quotidiani ma alla Procura della Repubblica. Grazie. Daniele Zamboni, Montichiari 13/12/01. |
| LETTERA A BRESCIAOGGILa replica di
Badilini Gentile direttore, in qualità di ex sindaco del Comune di Montichiari sono stato ripetutamente «tirato in ballo» da svariate lettere inviate dal dottor Alberti su un episodio che evidentemente lo appassiona, relativo alla presunta «asportazione di ghiaia» avvenuta durante i lavori di scavo per la realizzazione del cosiddetto «Parco City». Poiché ero, da anni, abituato alle critiche del dottor Alberti, e poiché non le ritenevo, in generale, meritevoli di alcuna risposta, per linfondatezza del merito e lincongruenza dei torni, ho ritenuto, fino ad oggi, di non accettare la polemica. Mi sembra, ora, che linsistenza del dottor Alberti meriti una precisazione. Anzitutto, un consiglio: come già ha scritto lex assessore Zamboni nella lettera pubblicata il 13 dicembre 2001, se Alberti ritiene che vi siano state illegittimità compiute dallAmministrazione da me presieduta, si assuma la responsabilità di prendere carta e penna e, anziché scrivere ad un giornale, presentare una formale denuncia alla Procura della Repubblica. Ciò in modo tale che, se la Procura accerterà che nessun reato e nessuna scorrettezza sono stati compiuti, sia consentito, a chi di tali scorrettezze o di tali reati è accusato, di richiedere allAlberti medesimo il giusto ristoro dei danni patiti. Ma poiché non credo che il dottor Alberti sceglierà quella strada, che sarebbe più diretta e corretta, trovo giusto, una volta per tutte, rispondere alle infondate insinuazioni dellAlberti. Il «Parco City» è stato realizzato a seguito di una gara dappalto alla quale hanno partecipato diverse imprese sulla scorta del progetto approvato dallAmministrazione comunale. Questo progetto fu motivo di un approfondito dibattito, che coinvolse lintero Consiglio comunale e le commissioni competenti. Come per ogni opera pubblica, landamento dei lavori fu oggetto di controllo, verifiche ed indicazioni da parte del direttore dei lavori che, nel caso in esame, si avvalse pure dellausilio di un assistente alla direzione dei lavori. Le figure del direttore dei lavori e dellassistente garantiscono allAmministrazione che i lavori vengono eseguiti secondo quanto previsto dal progetto e dalle eventuali varianti. Per tutte le lavorazioni eseguite viene redatta una contabilità che quantifica i crediti maturati dallimpresa per la successiva liquidazione. Così, e diversamente non poteva essere, si è verificato per la realizzazione del Parco City. Invito pertanto il dottor Alberti a rivolgersi agli uffici comunali competenti dove troverà certamente risposta al tema della ghiaia che tanto pare appassionarlo ed è «la base di tutto largomentare» (Bresciaoggi 4.09.01). Quanto al «progetto proposto in alternativa a quello comunale ( Bresciaoggi 17.7.01), rispondo al dottor Alberti che durante la mia amministrazione non ne presentato alcuno al di fuori di quello realizzato. Chiedo dunque al dottor Alberti di smentirmi, se ne è in grado, indicando data e numero di protocollo della presentazione, le ditte proponenti ed il nominativo del «tecnico monteclarense» che lo avrebbe redatto. Per quanto riguarda invece lutilità del parco, di cui «la maggioranza dei cittadini non sa cosa farsene» (Bresciaoggi, 17.7.01), invito il dottor Alberti a sospendere quanto meno il suo giudizio fin quando lopera non sarà completata, ammesso che lattuale amministrazione la voglia mai completare. Le opere eseguite, infatti, sono ferme alla primavera del 1999, così come le lasciò la mia amministrazione, abbandonate da tre anni al totale degrado. È quindi comprensibile che finora nessuna abbia potuto apprezzare quel parco o godere dellombra di alberi che non sono mai stati piantati. Giliolo Badilini, Montichiari 11/01/2002. |
| ... ma ALBERTI non si dà per vinto e
Bresciaoggi il 15/01/2002 pubblica una sua nuova lettera : L'asporto della ghiaia Gentile direttore, intendo rispondere alla lettera del prof.Giliolo Badilini, pubblicata da Bresciaoggi lo scorso 11 gennaio e nel contempo a quella del sig.Daniele Zamboni, pubblicata da Bresciaoggi lo scorso 14 dicembre sullo stesso argomento. Nelle mie lettere, appellandomi al diritto fondamentale del cittadino di essere edotto - se richiesto - in materia amministrativa da parte dei reggitori della 'res pubblica', chiedevo soltanto che si portasse a conoscenza "quanto si era introitato dall'asporto della ghiaia (un bene così prezioso a Montichiari!) e per quali opere fossero stati utilizzate le somme introitate". Al contrario di quanto sostengono i miei due interlocutori, la risposta non deve essere demandata all'Ufficio tecnico - né tanto meno dover io scartabellare 'capitolati' d'appalto, contratti o fatture - ma, essendo di natura 'politica' riguarda gli amministratori. Purtroppo si è fatto ricorso ad una dissertazione aggirando l'ostacolo e dando addosso all'untore (cioè al sottoscritto). Poco importa: la mia richiesta di una interpellanza in merito da parte della opposizione rimane valida, mentre ringrazio i sigg.Badilini e Zamboni per le 'cortesi' risposte. Ai posteri l'ardua sentenza. |
I GIOVANI DELLA LISTA CIVICA P.P.M. E IL PARCO "CITY" |
Durante il concerto organizzato in settembre del 2001 per stimolare l'attenzione di tutti sull'area semi abbandonata e che non trova in un preciso programma di completamento, i giovani distribuirono il seguente comunicato. "Un concerto per il Parco della City" Nel ringraziare quanti hanno reso possibile questa manifestazione, il Gruppo Giovani della lista civica PPM vuole porre l'attenzione sulle condizioni dei parco (sito nel nuovo quartiere direzionale-commerciale di Montichiari, comunemente chiamato "city") la cui costruzione ebbe inizio negli anni '96/97 con l'amministrazione Badilini.Nonostante i soldi necessari siano stati messi a bilancio e l'incarico per il progetto assegnato già da tempo, non vorremmo che un 9 altra estate (la terza) passasse senza che il parco sia stato completato con piantumazione, arredo urbano e impianto di irrigazione (visto che la leghista amministrazione Gelmini-Boifava-Rosa non si è mai pronunciata sui relativi tempi di realizzazione). Con i suoi i 17.000 mq ed i 240 posti auto degli adiacenti parcheggi, infatti, il Parco della City, una volta ultimato, sarebbe ampiamente vivibile dall'intera comunità sia come zona ricreativa quotidiana, che come luogo per manifestazioni culturali e artistiche. Questa sera avremmo voluto tenere il concerto nel parco (tra l'altro con un minor disturbo) ma purtroppo il Sindaco Rosa, in data 28 Agosto, ha negato l'autorizzazione cosi giustificandosi: "come norma di indirizzo generale l'amministrazione non autorizza lo svolgimento di manifestazioni, e in ispecie quelle musicali, presso il Parco City per il disturbo che verrebbe arrecato ai numerosi residenti della zona". |
E SE ANZICHE' CHIAMARLO "PARCO" LO CHIAMASSIMO "GIARDINO" ?
Fotografie del 10 novembre 2002 : qualcosa si è fatto finalmente !!!
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Fotografie del 29 giugno 2003 : il parco è un bel giardino !!!
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