IL CASO "PERMUTA" AREE

_____________ INDICE DOSSIER ______________

Il giorno 12 ottobre è giunta alla nostra casella postale e-mail la seguente comunicazione per conoscenza :Abbiamo ritenuto molto delicata ma importante la questione postaci e pertanto pubblichiamo la lettera, dopo aver richiesto l'autorizzazione all'estensore che se ne assume ogni responsabilità.
Alla cortese attenzione del Direttore Editoriale

MONTICHIARI : PERMUTA SOSPETTA: gira voce di cambi di proprietà di aree tra il Comune e privati.

Egr. Sig. Sindaco, Signori Assessori,  Rispettabili Consiglieri della Lega, Signori Consiglieri dell’Opposizione

 

Gira voce, una voce insistente, nei bar della piazza, di una permuta di terreni tra l’Amministrazione Comunale di Montichiari e privati.

Le aree interessate sono:

  1. l’area adiacente il Centro Fiera, posta tra il C.S.A. (Centro Servizi Agricoli) , la tangenziale ed il fiume Chiese, di proprietà di privati
  2. l’area cosiddetta della "Cascina Consorzio", posta tra la statale Goitese, la via Napoleonica, l’insediamento industriale di Bossini e la frazione dei Boschetti (vicino al ristorante Nicoli), di proprietà dell’Amministrazione Comunale (lascito ECA).

Si dice anche che la permuta avverrebbe alla pari.  Questi i fatti di cui si parla.

Non sono un esperto del settore, ma due conti si possono facilmente fare.

Ho interpellato due agenzie immobiliari ed un mediatore : il prezzo di mercato dell’area che l’Amministrazione Comunale di Montichiari vorrebbe acquisire per ingrandire il Centro Fiera non supera un valore commerciale di 15.000/25.000 al mq delle vecchie lire. C’è infatti da rilevare che quell’area non ha alcun possibile potenziale sviluppo se non per ingrandire il Centro Fiera; diversamente i proprietari potranno continuare a farne un uso esclusivamente agricolo. Invece l’area della Cascina Consorzio (libera da affittuali) ha un valore non quantificabile perché, pur essendo attualmente area agricola, possiede una vocazione edificatoria immensa, per la sua strategica posizione.  Da qui discende il suo valore enorme, di molte volte superiore all’area adiacente il Centro Fiera che, come già detto, non ha alcuna potenzialità edificatoria. Siamo quindi di fronte ad una permuta che verrebbe effettuata alla pari tra un’area (quella adiacente il Centro Fiera, di proprietà di privati) del valore di circa 20.000 lire al mq ed un’area (quella della Cascina Consorzio, di proprietà del Comune) del possibile valore di 200.000/300.000 lire al mq.

Signor Sindaco, geometra Gianantonio Rosa, qualcosa non quadra.

Come semplice cittadino Le chiedo di intervenire affinchè questa operazione non sia effettuata in quanto, se sono validi gli argomenti sopra esposti, si consumerebbe un danno incalcolabile per il patrimonio comunale di Montichiari. Sarebbe come svendere un gioiello di famiglia in cambio di un "piatto di lenticchie" che il Comune può invece acquistare al prezzo equo stabilito dalle leggi vigenti.  Se poi, come pure gira voce, l’operazione fosse fatta per adempiere ad impegni presi in campagna elettorale, la questione assumerebbe contorni ancora più gravi e chi votasse per questa permuta potrebbe essere chiamato a pagarne di persona le conseguenze.

Basilio Rodella

P.S. Mi permetto Signor Sindaco un suggerimento: acquisti l’area del Centro Fiera con i miliardi di lire (15-16) depositati "inspiegabilmente" presso l’ ASM ed utilizzi la bellissima area della Cascina Consorzio, alle soglie del centro storico, per edilizia economico-popolare, in modo che il Comune diventi soggetto attivo "calmieratore" nel mercato delle aree fabbricabili, che negli ultimi tempi a Montichiari sembra impazzito.

Basilio Rodella - Montichiari 12 ottobre 2002

Intanto l'argomento è andato all'ordine del giorno del Consiglio comunale del 18 ottobre : approvato dai Consiglieri della Lega, di F.I. (astenuto Casella) mentre Bertolini (DS) si è opposto e i Consiglieri del PPM non hanno partecipato al voto dopo aver letto la seguente dichiarazione:  

" L’area necessaria per il potenziamento del Centro Servizi Agricoli del Centro Fiera del Garda è stata trasformata negli anni scorsi con una variante al Piano regolatore generale da area agricola ad area SP per attrezzature pubbliche e di uso pubblico. I proprietari della suddetta area pur avendo ben compreso a suo tempo quali provvedimenti tale trasformazione avrebbe prima o poi determinato hanno legittimamente chiesto nei mesi scorsi al Sindaco di valutare la fattibilità di una permuta con altra area agricola di proprietà comunale.

La richiesta dei proprietari scaturisce quindi da una valutazione personale o forse sarebbe il caso di dire dell’azienda familiare del tutto comprensibile. Molto meno comprensibile appare invece la decisione assunta caparbiamente dal Sindaco di non dare seguito all’unico procedimento fattibile in presenza di un’area classificata come S.P. ovvero l’avvio delle procedure previste dalla normativa al fine di addivenire al raggiungimento del cosiddetto accordo bonario.

Alla legittima richiesta dei proprietari un’Amministrazione Comunale attenta e responsabile avrebbe dovuto a nostro parere fare una valutazione più globale che tenesse conto dell’interesse di tutta la comunità che è chiamata ad amministrare e non limitarsi ad assumere una decisione estranea a qualsiasi logica di programmazione a breve e medio termine, perché in tal modo la violazione dell’interesse di tutti i cittadini monteclarensi si ripeterà anche negli anni futuri dato atto che la scelta di oggi, ovvero la permuta dell’area ex consorzio, impedirà il realizzarsi di altri interventi a favore dell’intera comunità monteclarense.

Abbiamo già chiaramente manifestato la nostra contrarietà alla decisione assunta dal Sindaco e dallo stesso illustrata nella Commissione svoltasi il giorno successivo alla sottoscrizione della convenzione tra proprietari e Comune di Montichiari, contrarietà che questa sera si manifesta nella nostra non partecipazione al voto."

 

vignetta ECO del 19 ottobre 2002

 

LE AREE INTERESSATE

L'AREA DA ACQUISIRE : Zona sud del Centro Fiera oltre il C.S.A. tra la tangenziale e il fiume Chiese

area1a.JPG (8621 byte)

area1b.JPG (8928 byte)

area1c.JPG (9112 byte)

L'AREA DA CEDERE : Zona est tra la Frazione Boschetti e la statale per Castiglione

area2b.JPG (11920 byte)

foto1-19-10-02.jpg (20867 byte)

Area "Consorzio" : Foto BAMS

 

A FINE DICEMBRE BASILIO RODELLA HA SCRITTO UN'ALTRA LETTERA AL SINDACO :

Oggetto: Permuta AREA CONSORZIO con aree dei signori Crescini ed Antonioli con elettrodotti che rimangono quasi totalmente in groppa al terreno rimasto alla comunità.

Ritorno sull'argomento dopo la mia prima lettera sulla questione perché nei giorni scorsi, mentre ero in volo su un elicottero, per servizi fotografici professionali, sono passato sopra l'AREA CONSORZIO interessata alla permuta. Con mio grande stupore ho scoperto che la zona è tagliata in tre pezzi da due enormi elettrodotti che portano 60.000 volts di corrente.

Un dubbio feroce mi ha assalito. Appena tornato a casa ho cercato di capire su quale area insistessero.

Ho così scoperto che un elettrodotto passa interamente sull'area che è rimasta al comune, la seconda linea elettrica attraversa per intero ancora l'area del comune e tocca marginalmente le aree permutate.

In sostanza i due elettrodotti massacrano l'area del comune, rendendola praticamente inedificabile, mentre risultano pressoché ininfluenti per l'area dei Crescini (posta in posizione strategica dietro l'area Bossini) e degli Antonioli. Per verificare la veridicità di quanto detto, invito tutti i consiglieri di maggioranza a fare una passeggiata nella zona perché si rendano conto di cosa ha comportato il loro SÌ alla permuta.

Nella precedente lettera scrivevo:

"...Signor Sindaco, Geometra Gianantonio Rosa, qualcosa non quadra. Come semplice cittadino Le chiedo di intervenire affinché questa operazione non sia effettuata in quanto si consumerebbe un danno incalcolabile per il patrimonio del Comune.

Sarebbe come svendere un gioiello di famiglia in cambio di un "piatto di lenticchie" che il Comune può invece acquistare al prezzo equo stabilito dalle leggi vigenti...".

Per favore, Signor Sindaco, non si trinceri dietro perizie, magari "tecnicamente ineccepibili", Lei sa che il BUON SENSO e la MORALE vieterebbero in ogni modo una simile operazione.

LA NOVITÀ DEGLI ELETTRODOTTI, FINORA MAI EVIDENZIATA, INTRODUCE UN NUOVO ENORME MOTIVO PER DIRE NO A QUESTE PERMUTE.

Signor Sindaco, se non ha ancora firmato gli atti notarili, si fermi, rifletta: tornare indietro, se è per il BENE DELLA COMUNITÀ, non è un disonore.

Sicuro di avere offerto un ulteriore spunto di riflessione positivo, Le auguro buon lavoro e mi permetto di porgere a Lei, alla Sua famiglia ed ai Suoi collaboratori i migliori Auguri di Buon Natale.

Basilio Rodella

P.S. Signor Sindaco, per favore mi risponda, è la quinta volta che Le scrivo e Lei MAI si è degnato di farmi conoscere il Suo parere.

Sto pensando che il Suo silenzio possa avere diversi significati:

1 - Per la prassi del..."silenzio assenso"... Lei è perfettamente d'accordo con me. Se fosse così perché non agisce di conseguenza?

2 - Lei non è assolutamente d'accordo con quanto io penso, e pertanto non mi vuole degnare di una risposta. Ma allora perché in campagna elettorale Lei si è messo a disposizione dei Cittadini, pronto all'ascolto?

3 - Lei non risponde perché...non sa cosa rispondere: la cosa non mi tranquillizza, e se fosse così ritengo la situazione di Montichiari gravissima.

4- Lei non risponde perché............................................................. lascio in bianco queste righe perché vorrei che fosse Lei a darmi una spiegazione a proposito del Suo silenzio. Personalmente ho altre motivazioni, ma per il momento le tengo per me, riservandomi di farLe conoscere il mio pensiero in merito prossimamente.

Le rinnovo i saluti e gli auguri.

Basilio Rodella

 elettrodotti.jpg (21203 byte) 

 

 

UN RICHIAMO DEL P.P.M. DI APRILE 2003

PERMUTE O SVENDITE DI FINE STAGIONE?

Comunicato-stampa a cura del Gruppo Consiliare Popolari per Montichiari

 Nello scorso mese di Ottobre il Consiglio Comunale con il voto favorevole della Lega Nord e dei consiglieri di Forza Italia, Visconti e Dell’Aglio, approvò, nonostante la palese contrarietà di diversi cittadini, la convenzione per la permuta di un’area sita nelle vicinanze del Centro Fiera con una parte dell’area denominata "Cascina Consorzio" posta fra la frazione Boschetti e l’insediamento industriale Bossini.

Nel successivo mese di Novembre, seppur in presenza di una sempre più evidente consapevolezza fra i cittadini monteclarensi del danno economico arrecato alle proprietà comunali, il Consiglio Comunale, sempre con i voti della Lega Nord e del solo consigliere Dell’Aglio (astenuti in questo caso Visconti e Casella di F.I.) ha proceduto caparbiamente nella stessa disastrosa direzione, approvando un’ulteriore permuta di un’area privata, funzionale alla costruzione dello Stadio di calcio con un’ulteriore porzione della "Cascina Consorzio", smembrando in modo a nostro avviso irreparabile questo importante tassello del patrimonio comunale

In entrambe le occasioni i consiglieri del Gruppo "Popolari per Montichiari" hanno energicamente richiamato i colleghi leghisti a valutare attentamente e con il dovuto senso di responsabilità l’inopportunità economica ed urbanistica di tali scelte.

Inopportunità per l’evidente disparità economica ed urbanistica delle aree permutate, in quanto il frazionamento del lascito "Cascina Consorzio" ne precluderà definitivamente la particolare vocazione edificatoria, che avrebbe potuto consentire la costruzione di nuove abitazioni economico-popolari, oppure servizi a favore della Comunità, come ad esempio la tanto attesa Caserma dei Carabinieri, o ancora nuovi insediamenti produttivi con creazione di posti di lavoro.

Dopo aver inutilmente sostenuto queste motivazioni nelle opportune sedi istituzionali, il Gruppo "Popolari per Montichiari", sollecitato in tal senso anche da numerosi cittadini, osservatori increduli e sbalorditi per le decisioni assunte dall’Amministrazione leghista, ha ritenuto doveroso approfondire l’analisi delle deliberazioni suddette, avvalendosi della consulenza di un legale; in particolare è stata richiesta ad un professionista una valutazione tecnico-amministrativa delle delibere suddette e della perizia di stima sul valore delle aree permutate.

Il professionista incaricato ha evidenziato plurimi profili di illegittimità degli atti ed una significativa disparità di valore economico tra le aree permutate.

In considerazione delle osservazioni mosse e delle conseguenti responsabilità che potrebbero discendere in capo ad ogni consigliere comunale che abbia espresso un voto favorevole alle suddette permute, i componenti del Gruppo Popolari per Montichiari nello scorso mese di Dicembre hanno ritenuto doveroso trasmettere, per opportuna informazione, la relazione del professionista incaricato al Sindaco, ai Consiglieri Comunali, al Segretario generale nonché al Responsabile del procedimento, invitando l’Amministrazione ad operare una riflessione critica sui provvedimenti adottati, anche ai fini dell’esercizio della facoltà di autotutela ovvero di annullamento retroattivo delle delibere come se le stesse non fossero mai venute in essere.

La relazione del professionista incaricato evidenzierebbe infatti un danno economico arrecato al Comune di oltre 300.000 euro ovvero 600 milioni di vecchie lire, in gran parte dovuto alla minusvalenza dell’area residua di proprietà comunale, ora eccessivamente frazionata, di forma irregolare ed attraversata da due linee dell’alta tensione che, stranamente, non coinvolgono le aree cedute ai privati.

Il gruppo "Popolari per Montichiari" ha sempre ritenuto che, in entrambe le operazioni, il Sindaco e la Giunta avrebbero dovuto tenacemente perseguire, così come attuato con altri proprietari, la procedura dell’accordo bonario o, in caso estremo, la procedura dell’esproprio per esigenze di "pubblica utilità".

Il nostro gruppo ritiene che l’aver applicato con alcuni proprietari la procedura dell’accordo bonario ed aver attuato invece con altri la procedura della permuta, oltre ad aver creato le condizioni per un danno urbanistico al Comune, ha concretizzato una evidente ingiustizia tra i diversi cittadini interessati, penalizzando di fatto, sul piano economico e patrimoniale, quelli più accondiscendenti e disponibili.

L’invito da parte nostra, verso l’Amministrazione comunale, ad una revisione critica del proprio operato e all’esercizio dell’autotutela dimostra ancora una volta come il Gruppo Popolari per Montichiari abbia scelto di attuare un’opposizione corretta e trasparente nella convinzione che, forse, alcune delle disastrose scelte avvallate dai consiglieri della Lega Nord scaturiscano soprattutto da una loro non conoscenza dei fatti.

Purtroppo però anche in questa occasione la breve risposta scritta ricevuta in via ufficiale dal Sindaco, che evita, a nostro avviso non casualmente, ogni riferimento alla palese differenza di valore fra le aree permutate e si limita ad indicare le modalità con cui l’Amministrazione ha scelto il proprio perito di fiducia, è bastata ancora una volta a sedare le perplessità di quei consiglieri leghisti che, ne siamo certi, ancora oggi nutrono legittimi dubbi sulla bontà dell’operazione condotta.

Rimane nel nostro Gruppo e nei molti cittadini che hanno seguito da vicino questa vicenda e che forse ancora oggi non si sono rassegnati, il sincero rammarico che deriva dalla consapevolezza che questa scelta così come altre assunte più o meno superficialmente da questi amministratori non solo diverrà argomento di contesa nell’ormai prossima campagna elettorale ma accompagnerà negativamente il futuro di Montichiari per molti anni ancora.

Gruppo Consiliare Popolari per Montichiari

Valerio Isola, Stefania Mosconi, Riccardo Tosoni, Paolo Verzelletti

 

INDICE DOSSIER