PONTE DEL CHIESE |
PONTE DEL CHIESE : COME INTITOLARLO ? ... ed altro |
____________ INDICE DOSSIER ___________
AVEVAMO SCRITTO
Questo sito ha lanciato in agosto 2002 questa pagina dedicata all'intitolazione da dare al rinnovato ponte sul fiume Chiese. Su sollecitazione venuta dalla lettera del dott.Alberti ai quotidiani locali ha preso avvio un dibattito tra i cittadini che talvolta ha portato ad ulteriori prese di posizione. Si è inteso lanciare quindi un referendum ideale informale tramite posta elettronica e tramite lettura delle lettere ai giornali per verificare la proposta di dedica a Stendhal e altre proposte. Questa pagina continuerà a promuovere il dibattito sino a che non si avrà una formale presa di posizione da parte di chi ha la possibilità di deliberare qualcosa in merito. (Clicca qui per andare al referendum) - IN SEGUITO, NEL CORSO DEI MESI, ANCHE IN SEGUITO ALL'ANDAMENTO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DEL PONTE, CON INSERIMENTO DI PASSERELLE PEDONALI, QUESTA PAGINA HA ASSUNTO ANCHE IL RUOLO DI OSSERVATORIO-REGISTRO DEGLI EVENTI. IN TALE FORMA HA ACCOLTO I PARERI ESPRESSI TRAMITE POSTA ELETTRONICA E INVIATI AL SITO. |
MA NELL'AGOSTO 2003 UNA NOTIZIA DAI QUOTIDIANI HA CONFERMATO :
ACCONTENTANDO IL DOTT.DINO ALBERTI LA GIUNTA HA DELIBERATO...
IL RINNOVATO PONTE SUL CHIESE (NORD) SARA' INTITOLATO A STENDHAL !!!
(Foto tratta dal libro "Montichiari nel cassetto" a cura della Cassa Rurale ed Artigiana)
I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DELLE PASSERELLE A NORD E SUD DEL PONTE SONO INIZIATI NELL'ESTATE DEL 2002 E SONO TERMINATI (?!) NEL SETTEMBRE DELLO STESSO ANNO, MA ......................
Il ponte sul fiume Chiese è stato riaperto al traffico sabato 7 settembre, ma, con un'ordinanza, si è vietato il transito a pedoni, ciclisti e motorini. Probabilmente ciò è dovuto alla pericolosità di transito nel momento in cui non sono ancora completate e finite le passerelle laterali. Ci sono mancanze e ritardi (non della ditta che ha l'appalto, che ha tempo sino ad ottobre per completare i lavori) che impediscono di concludere le opere. Accade perciò che pedoni, ciclisti e motorini transitino (ovviamente) comunque, onde evitare un lungo giro alternativo, sfiorati dagli autoveicoli e meno protetti di quanto non lo fossero sul vecchio ponte. Si continua a non capire (qualcuno ci informi!) la logica per cui un'opera così importante non è stata realizzata con modalità diverse, tali da essere fatta in minor tempo e tali da dare al più presto la ricercata sicurezza. |
Foto apparsa sull'ECO del 28/09/02
Maccione mette il dito nella piaga : ponte riaperto "ma il Comune se ne lava le mani" .......................... |
REFERENDUM
LA LETTERA DA CUI HA PRESO AVVIO IL DIBATTITO |
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SIAMO TUTTI D'ACCORDO CON ALBERTI E PEDINI ? |
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Fatecelo sapere tramite la nostra posta e-mail oppure : attenzione@cittadinimontichiari.it
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UNA PRIMA RISPOSTA AL NOSTRO QUESITO |
Il Nuovo Ponte sul Chiese a
Montichiari Leggo la proposta dintitolare il "Nuovo ponte sul Chiese"allo scrittore Stendhal. Il tutto motivato dalla memoria dei suoi trascorsi nel bresciano,con evidenti risultanze sulla sua vita di uomo e di scrittore. Ma,poiché si parla di memoria del passato,sarebbe,a mio avviso,molto piu consono ricordare le persone che ivi hanno, tragicamente, perso la vita. Aggiungendo allintitolazione unadeguata stele commemorativa. Un conforto,quindi,per i famigliari,i parenti,gli amici,i conoscenti. Un segno daffetto da parte della comunità monteclarense. Per tutti i passanti la possibilità duna meditazione sulla vita e sulla morte anche considerando quello splendido mistero della fede quale è la"Comunione dei Santi",che unisce i vivi ed i morti nella preghiera,nel ricordo,nel colloquio danime. Mistero che ha pure una valenza laica,come insegna il Foscolo. Mi pare,inoltre,che il suddetto ponte non abbia particolari pregi culturali,storici e/o artistici,tali da giustificare una dedica a Stendhal, al quale sono grato di splendide letture giovanili e della maturità. Stendhal,comunque,merita la dovuta attenzione.In diverso e degno contesto. Ad esempio,se si portasse a compimento il recupero del Vecchio Ospedale, con una precisa vocazione a centro culturale .. Dino Ferronato Montichiari |
MACCIONE PROPONE DI INTITOLARLA ALLA SIG.OLFI |
GIORNALE DI BRESCIA del 3
settembre 2002 LETTERA SUL NOME DA DARE AL RINNOVATO PONTE DEL CHIESE Giorni fa due miei illustri concittadini le hanno scritto presentando la proposta di dare un nome al ponte monteclarense sul fiume Chiese. Da semplice cittadino vorrei portare anche la mia opinione. Approvo totalmente lidea di assegnare ad una costruzione pubblica un ruolo ulteriore a quello fisico per cui è costruita e darle un nome la trasformerebbe in una sorta di «monumento» o di stendardo alla vista di chi la utilizza. Ancora di più apprezzo lintenzione di commemorare in modo degno un personaggio come Stendhal, figura capace di rappresentare meglio di molte altre il nostro paese. Ho però la sensazione che utilizzare il nome di Stendhal per quel ponte sia in qualche modo riduttivo. Questo perché per commemorare io intendo «rievocare» il personaggio e si sa che difficilmente qualcuno indicherà mai quel ponte per nome ad un passante o mai lo scriverà su un indirizzo a fianco del nome di Montichiari. Più consono a tal scopo io vedrei una via o una piazza, nelle tante zone nuove, che ne so nei pressi dello stadio o del velodromo di prossima costruzione. Così come assegnerei a quel ponte un compito più alto, di monito a chi lo attraversa, dedicandolo ai caduti della strada che proprio in quel luogo hanno pagato dazio negli scorsi anni. Anche Stendhal, da eterno viaggiatore qual era, credo apprezzerebbe un gesto simile. Su questo mi piacerebbe avere una sua opinione e per questo la ringrazio. ROBERTO FELTER |
Una e-mail del 4
settembre 2002 da "Morfeo" D'accordo con il sig. Ferronato e con con il Sig. Felter sarei dell'idea di dedicare il ponte alla memoria dell'ultima tragica vittima del ponte maledetto: Giovanna Olfi moglie del Sig. Togni Lauro. Morfeo |
Stendhal?
Sono contrario. Lorenzo Gazzina 8/9/2002 |
Voler sembrare colti è la peggiore azione che si può fare contro la
vera cultura. Questo apparire sempre diversi da quello che si è non rappresenta quella
sana natura schiva e operosa dei veri monteclarensi che stimo. Se c'è il ponte di
brooklin non vedo perchè non ci possa essere il ponte del Chiese. Una cittadina del mondo. Erica. |
Penso, sia opportuno intitolare alla Signora Olfi Giovanna ,il ponte sul
fiume chiese, per ricordare le tante Vittime della strada anche con una adeguata stele in
prossimità dello stesso ponte. Al grande scrittore francese, Stendhal dedicare , il
ponte che si trova in Borgosotto (sempre, non sia già stato intitolato ), per
accontentare e rispettare le due correnti di pensiero e di vita. alessandro ferrari DS -Montichiari |
TRE NOMI PER TRE PONTI (Articolo apparso sull'ECO del 28/09/02)
M ontichiari. Per quel che si sente e si legge ultimamente, non sarebbe impertinente battezzarlo "Ponte delle Frottole". Ci riferiamo al ponte del Chiese sulla Goitese, quello del vecchio tram, o del Centro fiera, o delle ormai famose "passerelle", le quali sono già storia prima ancora di fare storia.La prima proposta per la sua intitolazione, di tutto rispetto ma piuttosto peregrina, è per "Ponte Stendhal", in omaggio al grande scrittore francese a cavallo fra '700 e '800, del quale ha recentemente scritto anche il nostro concittadino Dino Alberti. C'è poi stato chi, di contro, quel ponte lo intitolerebbe alle vittime degli incidenti stradali colà avvenuti; proposta comprensibile per l'umanità che sottende, ma in pratica difficilmente percorribile. Poiché l'argomento è ormai aperto, ci permettiamo anche noi qualche riflessione quale contributo alla decisione che si andrà eventualmente a prendere. Intanto rileviamo che a Montichiari di ponti sul fiume Chiese ce ne sono tre: oltre al citato, abbiamo infatti l'altrettanto glorioso ponte di Borgosotto, pure recentemente ristrutturato, nonché il nuovo ponte della tangenziale. E per tale considerazione ci sembra episodica la proposta di battezzarne uno solo. Secoli addietro di ponti ce n'era effettivamente uno solo, all'incirca sulla dirittura fra la frazione di S. Giustina e la cappella dei Morti della Macina, e lì confluivano i viandanti e quanti da oltre il fiume volevano recarsi all'antico borgo ai piedi della rocca medioevale e della Pieve. Restano ancora oggi tracce evidenti dei piloni di quell'antico ponte. Oggi che i ponti sono tre, e le frazioni interessate sono a loro volta grossi borghi con scuole, chiese e santi patroni, buttiamo una prima proposta globale: "Ponte S. Giovanni" il primo (in relazione al patrono di Vighizzolo), "Ponte S. Giustina" il secondo, "Ponte S. Antonio" o "San Rocco" il ponte più a sud in relazione a Bredazzane (patrono San Rocco) o alla frazione S. Antonio appunto. Ma forse suonerebbe ancor meglio il richiamo ai nomi dei nostri colli, in riferimento così anche allo stemma cittadino. Se però vogliamo lasciar stare i santi, ma perché?, ricordiamo, per un'altra proposta "organica", che lungo il vaso Reale c'erano il mulino di sopra, quello di mezzo e quello di sotto, e perciò anche i ponti sul nostro fiume, in richiamo di quell'antica classificazione, elementare ma di immediata lettura, potrebbero ben dirsi: Ponte di sopra, di mezzo e di sotto. In questo caso avremmo anche il riferimento ai due principali borghi monteclarensi, da sempre detti di Sopra e di Sotto. Restando invece nel campo più strettamente storico, per il ponte di sopra si può anche considerare l'ipotesi "Napoleone" (invero parecchio reboante, come un poco suona anche Stendhal), primo o terzo che si preferisca, considerato che per ambedue, stazionando essi in quel di Montichiari per vicende diverse e volgendo a Est verso Castiglione, fu giocoforza passare su quel ponte. Mentre fermandoci al presente l'indentificazione immediata e naturale l'avremmo con "Ponte Fiera". C'è anche stato chi da quelle parti suppone le terre natali nientedimeno che del grande poeta Virgilio; al di là delle azzardare ipotesi di questo genere, "Ponte Virgilio" potrebbe ben rappresentare la simpatica e significativa metafora della rudezza bresciana che in quel di Montichiari - tramite quel ponte - ama addolcirsi nella mitezza virgiliana della confinante provincia mantovana. E su questa strada l'intitolazione del ponte di Borgosotto a Nicolò Secco d'Aragona, letterato e diplomatico monteclarense del XVI secolo, verrebbe d'obbligo. I nostri suggerimenti non hanno pretese, se non quella di raccomandare che l'eventuale intitolazione di un ponte non escluda gli altri due, utilizzando possibilmente un criterio che faccia da denominatore comune. Siamo convinti che i nostri appassionati ricercatori e storici locali, opportunamente coinvolti in merito, potrebbero offrire argomenti imprevedibili nella ricerca di toponimi che abbiano pregnante attinenza storica, geografica o culturale con il nostro territorio. Intanto anche i nostri lettori potrebbero avanzare proposte, che saremo lieti di pubblicare come contributo in un ideale concorso per l'intitolazione dei tre ponti sul Chiese a Montichiari. G. Badilini |
E POI SUCCEDE CHE :
Giornale di Brescia del 14 agosto 2003 La Giunta comunale
ha deciso lintitolazione del nuovo manufatto costruito sul Chiese Montichiari: a Borgosotto unaltra struttura sul fiume dedicata a S. Pancrazio La discussione (attenzione: discussione, non polemica) che nei mesi scorsi ha tenuto banco anche su questo giornale (vedi gli scritti pubblicati nelle lettere al Direttore) sta per chiudersi. Su proposta dellassessore alla Cultura Elena Zanola, infatti, la Giunta ha deliberato di intitolare allo scrittore francese Henri Beyle, più noto come Stendhal, il ponte sul fiume Chiese, sulla statale Brescia-Mantova. Ricordiamo che, qualche mese fa, la questione sul nome da dare al rinnovato ponte aveva tenuto banco per un bel po, coinvolgendo non pochi monteclarensi, ciascuno dei quali aveva avanzato la sua proposta. Alla fine è passata quella di dedicare lopera a Stendhal. La motivazione? «Non solo per lalto profilo letterario, ma anche per essere stato leuropeo dellavvenire». Ma non è tutto. In località Borgosotto, infatti, sul prolungamento di via Tito Speri, cè un altro ponte che passa sul Chiese: la Giunta ha deciso il nome anche per lui. «Considerato che san Pancrazio è il patrono del nostro Comune - si legge nella delibera - risultando il ponte da titolare nel cono panoramico dellomonima Pieve sita sul colle di San Pancrazio, si delibera di intitolare questa struttura pubblica al patrono del Comune di Montichiari: san Pancrazio». Fatto trenta, assessori e sindaco hanno fatto trentuno, distribuendo nomi ad altre vie e piazze. Ecco i passi delle delibere con le quali si stabiliscono le principali intitolazioni. Uno: «Considerato che la realizzazione di un nuovo insediamento urbano sorto in località Boschetti di Mezzo ha comportato la creazione di una nuova area di circolazione, è stata proposta la titolazione di via Generali Fratelli Lechi». Due: «Considerato che, a seguito dei nuovi svincoli della tangenziale, il tratto vicinale dei Zamboni, che si sviluppa tra la rotatoria prospiciente la Cascina S. Anna di via Brescia e linnesto con via S. Bernardino, è divenuto unampia strada di transito con sede di attività commerciali e artigianali, si propone la titolazione di via Padania. Si tratta di un luogo rappresentativo degli 82 kmq pianeggianti che costituiscono territorialmente Montichiari: una zona dove permangono numerose cascine padane e nei cui pressi è sorto il Centro fiera del Garda». Tre: si ritiene di intitolare «alle Vittime Bresciane Incursioni Aeree la piazza che, nello spazio antistante la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, si trova in località Trivellini». Tutte le proposte sono state inoltrate al Prefetto di Brescia, perché autorizzi i nuovi nomi. (gaf) |
IL PONTE E' QUINDI DAVVERO STATO INTITOLATO A STENDHAL E ALLORA GIULIO BERTOLINI SCRIVE AI GIORNALI : I monteclarensi ora sono felici, raggianti, soddisfatti finalmente appagati. Le decisioni che da tempo attendevano, quelle che determinano svolte epocali nella tranquilla vita di una cittadina, sono finalmente state assunte. In una comunità di quasi ventimila abitanti ci sono, ovviamente, problemi, difficoltà, preoccupazioni, ostacoli, ansie, apprensioni di vario tipo e natura, ma dopo quanto è stato recentemente deciso dalla Giunta leghista, tutto è ormai alle nostre spalle. Ci sono notizie, infatti, che quando vengono apprese, fanno tirare grossi respiri di sollievo, inducono gli animi al sorriso, ci fanno sentire immensamente grati verso chi ha determinato quelle scelte. Ed è più che motivato riportarle sui quotidiani con titoli a quattro colonne. Ciò avviene, come nel caso di cui stiamo parlando, quando - si può dire - la quasi totalità della popolazione attendeva giorno, ora e minuto di un simile evento. Ora ci siamo! Sindaco e Giunta hanno deciso: lex via Zamboni dora in poi si chiamerà via Padania e il ponte sul Chiese, posto in prossimità del Centro Fiera, si chiamerà Ponte Stendhal, mentre quello di Borgosotto è stato dedicato a S. Pancrazio. Non resta che augurarci che i giorni dellinaugurazione vengano proclamati "Festa locale", con tutti i festeggiamenti che ne conseguono. GIULIO BERTOLINI Montichiari Giornale di Brescia del 23 agosto 2003
E ERMANNO MACCIONE AGGIUNGE : Montichiari e certi
lavori Lettera a Bresciaoggi pubblicata il 2 settembre 2003 |
FOTO DEL 30 NOVEMBRE 2002
UN COMMENTO SULLA SITUAZIONE ALL'INIZIO DI DICEMBRE Credo che il nome del ponte sia assolutamente una non priorità. Parlarne significa spostare la problematica vera. Siamo di fronte allo scandalo nello scandalo: dopo aver perso tre anni per iniziare i lavori ora ci "accorgiamo" che la passerella a nord del ponte non serve a nulla perchè non collegata a "nulla" prima e dopo la passerella stessa. Ancora una volta il nostro "amabile" sindaco ha incolpato di tutto i predecessori dicendo che le passerelle dovevano essere fatte quando era stato costruito il Centro Fiera dimenticandosi di rilevare che il ponte fino a pochi anni fa era di proprietà dell'ANAS e che solo dopo il trasferimento di proprietà si poteva intervenire.Per non parlare del cartello che vieta il transito ai pedoni,ai ciclisti ed ai motociclisti: una vera e propria beffa che non risolve il problema visto che tutti passano come se il cartello non esistesse. Si pongono comunque due domande: 1- Si configura o meno il reato di omissione di atti d'ufficio per il comando Vigili Urbani visto che non hanno elevato nessuna contravvenzione ai cittadini che, nonostante il divieto, continuano a transitare? 2- Il nostro Sindaco si sarà sollevato sufficientemente la coscienza con quello stucchevole cartello? Rimango in attesa di altri pareri per capire se sono io che che vedo le cose in maniera distorta o se quanto ho scritto ha qualche fondamento. Basilio Rodella |
SUL PONTE DEL CHIESE : e-mail indirizzataci il 3 marzo 2003 Siamo
a marzo 2003 e per un'opera che doveva essere pronta nello scorso Agosto non mi sembra
male! |
SUL PONTE DEL CHIESE : altra e-mail indirizzataci il 2 luglio 2003
da Bartholomeus Montichiari è tutto un fermento di nuovi lavori, sistemazioni,
asfaltature, strade da allargare, rotonde da costruire ma quell'incompiuta opera che è la
passerella nord sul Chiese rimane li, sempre uguale a se stessa, simbolo d'immobilità ed
inconcludenza, a meno che non si consideri un progresso il fatto che le barriere in
plastica sono state sostituite da altre in cemento. |
FOTO DEL 2 LUGLIO 2003
DA COSI' ... |
A COSI' !!!! |
LA PASSERELLA A SUD E FINITA MA POCO PRATICABILE, COSTRINGENDO ALLA SALITA/DISCESA VERSO I PARCHEGGI CENTRO-FIERA. INOLTRE CHI VA VERSO VIGHIZZOLO, DOVREBBE ATTRAVERSARE IL PONTE PER ENTRARE SULLA PASSERELLA E POI RIATTRAVERSARE PER RIPORTARSI SULLA DIRETTRICE DESTRA VERSO BRESCIA. LA PASSERELLA NORD E' IN SE' FINITA MA IMPRATICABILE, DATO CHE MANCANO I COLLEGAMENTI CON LA VIA SIA A EST CHE A OVEST. INTANTO SUL PONTE PASSANO TUTTI (OVVIAMENTE) IN BARBA AD OGNI DIVIETO. |
FOTO DEL 4 GIUGNO 2004 (DUE ANNI DALL'INIZIO LAVORI)
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Confrontare varie foto precedenti e vedere come siano stati tolti i divieti ... ma il pericolo è aumentato.
DUE ANNI DOPO .... A DIECI GIORNI DALLE ELEZIONI ....