PONTE DEL CHIESE

PONTE DEL CHIESE : COME INTITOLARLO ? ... ed altro

____________ INDICE DOSSIER ___________

Ultime foto del ponte

AVEVAMO SCRITTO

Questo sito ha lanciato in agosto 2002 questa pagina dedicata all'intitolazione da dare al rinnovato ponte sul fiume Chiese.  Su sollecitazione venuta dalla lettera del dott.Alberti ai quotidiani locali ha preso avvio un dibattito tra i cittadini che talvolta ha portato ad ulteriori prese di posizione.  Si è inteso lanciare quindi un referendum ideale informale tramite posta elettronica e tramite lettura delle lettere ai giornali per verificare la proposta di dedica a Stendhal e altre proposte.  Questa pagina continuerà a promuovere il dibattito sino a che non si avrà una formale presa di posizione da parte di chi ha la possibilità di deliberare qualcosa in merito. (Clicca qui per andare al referendum) -  IN SEGUITO, NEL CORSO DEI MESI, ANCHE IN SEGUITO ALL'ANDAMENTO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DEL PONTE, CON INSERIMENTO DI PASSERELLE PEDONALI, QUESTA PAGINA HA ASSUNTO ANCHE IL RUOLO DI OSSERVATORIO-REGISTRO DEGLI EVENTI. IN TALE FORMA HA ACCOLTO I PARERI ESPRESSI TRAMITE POSTA ELETTRONICA E INVIATI AL SITO.

MA NELL'AGOSTO 2003 UNA NOTIZIA DAI QUOTIDIANI HA CONFERMATO :

ACCONTENTANDO IL DOTT.DINO ALBERTI LA GIUNTA HA DELIBERATO...

IL RINNOVATO PONTE SUL CHIESE (NORD) SARA' INTITOLATO A STENDHAL !!!


(Foto tratta dal libro "Montichiari nel cassetto" a cura della Cassa Rurale ed Artigiana)

 

I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DELLE PASSERELLE A NORD E SUD DEL PONTE SONO INIZIATI NELL'ESTATE DEL 2002 E SONO TERMINATI (?!) NEL SETTEMBRE DELLO STESSO ANNO, MA ......................

Il ponte sul fiume Chiese è stato riaperto al traffico sabato 7 settembre, ma, con un'ordinanza, si è vietato il transito a pedoni, ciclisti e motorini.  Probabilmente ciò è dovuto alla pericolosità di transito nel momento in cui non sono ancora completate e finite le passerelle laterali.  Ci sono mancanze e ritardi (non della ditta che ha l'appalto, che ha tempo sino ad ottobre per completare i lavori) che impediscono di concludere le opere.  Accade perciò che pedoni, ciclisti e motorini transitino (ovviamente) comunque, onde evitare un lungo giro alternativo, sfiorati dagli autoveicoli e meno protetti di quanto non lo fossero sul vecchio ponte.  Si continua a non capire (qualcuno ci informi!) la logica per cui un'opera così importante non è stata realizzata con modalità diverse, tali da essere fatta in minor tempo e tali da dare al più presto la ricercata sicurezza.

ponte0911c.jpg (10946 byte)

ponte0911c.jpg (10946 byte)

ponte0911c.jpg (10946 byte)

foto1-28-09-02.jpg (28470 byte)

Foto apparsa sull'ECO del 28/09/02

bo27-09-02maccione.jpg (167589 byte)

Maccione mette il dito nella piaga : ponte riaperto "ma il Comune se ne lava le mani" ..........................


REFERENDUM

LA LETTERA DA CUI HA PRESO AVVIO IL DIBATTITO

gb20-08-02albertiponte.jpg (155116 byte)

gb23-08-02pontepedini.jpg (94658 byte)

 

 

 

 

 

SIAMO TUTTI D'ACCORDO CON ALBERTI E PEDINI ?

CHI ERA STENDHAL ???

stendhalbeyle.jpg (11021 byte)

 

Fatecelo sapere tramite la nostra posta e-mail at@.gif (12455 byte)

citt_att@libero.it

oppure : attenzione@cittadinimontichiari.it

 

 

UNA PRIMA RISPOSTA AL NOSTRO QUESITO

Il Nuovo Ponte sul Chiese a Montichiari

Leggo la proposta d’intitolare il "Nuovo ponte sul Chiese"allo scrittore Stendhal.  Il tutto motivato dalla memoria dei suoi trascorsi nel bresciano,con evidenti risultanze sulla sua vita di uomo e di scrittore.      Ma,poiché si parla di memoria del passato,sarebbe,a mio avviso,molto piu’ consono ricordare le persone che ivi hanno, tragicamente, perso la vita.

Aggiungendo all’intitolazione un’adeguata stele commemorativa. Un conforto,quindi,per i famigliari,i parenti,gli amici,i conoscenti.  Un segno d’affetto da parte della comunità monteclarense. Per tutti i passanti la possibilità d’una meditazione sulla vita e sulla morte anche considerando quello splendido mistero della fede quale è la"Comunione dei Santi",che unisce i vivi ed i morti nella preghiera,nel ricordo,nel colloquio d’anime.  Mistero che ha pure una valenza laica,come insegna il Foscolo.

Mi pare,inoltre,che il suddetto ponte non abbia particolari pregi culturali,storici e/o artistici,tali da giustificare una dedica a Stendhal, al quale sono grato di splendide letture giovanili e della maturità.  Stendhal,comunque,merita la dovuta attenzione.In diverso e degno contesto. Ad esempio,se si portasse a compimento il recupero del Vecchio Ospedale, con una precisa vocazione a centro culturale…..

Dino Ferronato

Montichiari

 

MACCIONE PROPONE DI INTITOLARLA ALLA SIG.OLFI

bo31-08-02maccioneponte.jpg (134887 byte)

 

GIORNALE DI BRESCIA del 3 settembre 2002

LETTERA SUL NOME DA DARE AL RINNOVATO PONTE DEL CHIESE

Giorni fa due miei illustri concittadini le hanno scritto presentando la proposta di dare un nome al ponte monteclarense sul fiume Chiese. Da semplice cittadino vorrei portare anche la mia opinione. Approvo totalmente l’idea di assegnare ad una costruzione pubblica un ruolo ulteriore a quello fisico per cui è costruita e darle un nome la trasformerebbe in una sorta di «monumento» o di stendardo alla vista di chi la utilizza. Ancora di più apprezzo l’intenzione di commemorare in modo degno un personaggio come Stendhal, figura capace di rappresentare meglio di molte altre il nostro paese. Ho però la sensazione che utilizzare il nome di Stendhal per quel ponte sia in qualche modo riduttivo. Questo perché per commemorare io intendo «rievocare» il personaggio e si sa che difficilmente qualcuno indicherà mai quel ponte per nome ad un passante o mai lo scriverà su un indirizzo a fianco del nome di Montichiari. Più consono a tal scopo io vedrei una via o una piazza, nelle tante zone nuove, che ne so nei pressi dello stadio o del velodromo di prossima costruzione. Così come assegnerei a quel ponte un compito più alto, di monito a chi lo attraversa, dedicandolo ai caduti della strada che proprio in quel luogo hanno pagato dazio negli scorsi anni. Anche Stendhal, da eterno viaggiatore qual era, credo apprezzerebbe un gesto simile. Su questo mi piacerebbe avere una sua opinione e per questo la ringrazio.

ROBERTO FELTER

Una e-mail del 4 settembre 2002 da "Morfeo"

D'accordo con il sig. Ferronato e con con il Sig. Felter sarei dell'idea di dedicare il ponte alla memoria dell'ultima tragica vittima del ponte maledetto: Giovanna Olfi moglie del Sig. Togni Lauro.

Morfeo

Stendhal? Sono contrario.

Lorenzo Gazzina 8/9/2002

Voler sembrare colti è la peggiore azione che si può fare contro la vera cultura. Questo apparire sempre diversi da quello che si è non rappresenta quella sana natura schiva e operosa dei veri monteclarensi che stimo. Se c'è il ponte di brooklin non vedo perchè non ci possa essere il ponte del Chiese.

Una cittadina del mondo.

Erica.

Penso, sia opportuno intitolare alla Signora Olfi Giovanna ,il ponte sul fiume chiese, per ricordare le tante Vittime della strada anche con una adeguata stele in prossimità dello stesso ponte.  Al grande scrittore francese, Stendhal dedicare , il ponte che si trova in Borgosotto (sempre, non sia già stato intitolato ), per accontentare e rispettare le due correnti di pensiero e di vita.

alessandro ferrari
DS -Montichiari
TRE NOMI PER TRE PONTI (Articolo apparso sull'ECO del 28/09/02)

Montichiari. Per quel che si sente e si legge ultimamente, non sarebbe impertinente battezzarlo "Ponte delle Frottole". Ci riferiamo al ponte del Chiese sulla Goitese, quello del vecchio tram, o del Centro fiera, o delle ormai famose "passerelle", le quali sono già storia prima ancora di fare storia.

La prima proposta per la sua intitolazione, di tutto rispetto ma piuttosto peregrina, è per "Ponte Stendhal", in omaggio al grande scrittore francese a cavallo fra '700 e '800, del quale ha recentemente scritto anche il nostro concittadino Dino Alberti. C'è poi stato chi, di contro, quel ponte lo intitolerebbe alle vittime degli incidenti stradali colà avvenuti; proposta comprensibile per l'umanità che sottende, ma in pratica difficilmente percorribile. 

Poiché l'argomento è ormai aperto, ci permettiamo anche noi qualche riflessione quale contributo alla decisione che si andrà eventualmente a prendere. Intanto rileviamo che a Montichiari di ponti sul fiume Chiese ce ne sono tre: oltre al citato, abbiamo infatti l'altrettanto glorioso ponte di Borgosotto, pure recentemente ristrutturato, nonché il nuovo ponte della tangenziale. E per tale considerazione ci sembra episodica la proposta di battezzarne uno solo.

Secoli addietro di ponti ce n'era effettivamente uno solo, all'incirca sulla dirittura fra la frazione di S. Giustina e la cappella dei Morti della Macina, e lì confluivano i viandanti e quanti da oltre il fiume volevano recarsi all'antico borgo ai piedi della rocca medioevale e della Pieve. Restano ancora oggi tracce evidenti dei piloni di quell'antico ponte.

Oggi che i ponti sono tre, e le frazioni interessate sono a loro volta grossi borghi con scuole, chiese e santi patroni, buttiamo una prima proposta globale: "Ponte S. Giovanni" il primo (in relazione al patrono di Vighizzolo), "Ponte S. Giustina" il secondo, "Ponte S. Antonio" o "San Rocco" il ponte più a sud in relazione a Bredazzane (patrono San Rocco) o alla frazione S. Antonio appunto. Ma forse suonerebbe ancor meglio il richiamo ai nomi dei nostri colli, in riferimento così anche allo stemma cittadino.

Se però vogliamo lasciar stare i santi, ma perché?, ricordiamo, per un'altra proposta "organica", che lungo il vaso Reale c'erano il mulino di sopra, quello di mezzo e quello di sotto, e perciò anche i ponti sul nostro fiume, in richiamo di quell'antica classificazione, elementare ma di immediata lettura, potrebbero ben dirsi: Ponte di sopra, di mezzo e di sotto. In questo caso avremmo anche il riferimento ai due principali borghi monteclarensi, da sempre detti di Sopra e di Sotto.

Restando invece nel campo più strettamente storico, per il ponte di sopra si può anche considerare l'ipotesi "Napoleone" (invero parecchio reboante, come un poco suona anche Stendhal), primo o terzo che si preferisca, considerato che per ambedue, stazionando essi in quel di Montichiari per vicende diverse e volgendo a Est verso Castiglione, fu giocoforza passare su quel ponte. Mentre fermandoci al presente l'indentificazione immediata e naturale l'avremmo con "Ponte Fiera".

C'è anche stato chi da quelle parti suppone le terre natali nientedimeno che del grande poeta Virgilio; al di là delle azzardare ipotesi di questo genere, "Ponte Virgilio" potrebbe ben rappresentare la simpatica e significativa metafora della rudezza bresciana che in quel di Montichiari - tramite quel ponte - ama addolcirsi nella mitezza virgiliana della confinante provincia mantovana. E su questa strada l'intitolazione del ponte di Borgosotto a Nicolò Secco d'Aragona, letterato e diplomatico monteclarense del XVI secolo, verrebbe d'obbligo.

I nostri suggerimenti non hanno pretese, se non quella di raccomandare che l'eventuale intitolazione di un ponte non escluda gli altri due, utilizzando possibilmente un criterio che faccia da denominatore comune.

Siamo convinti che i nostri appassionati ricercatori e storici locali, opportunamente coinvolti in merito, potrebbero offrire argomenti imprevedibili nella ricerca di toponimi che abbiano pregnante attinenza storica, geografica o culturale con il nostro territorio.

Intanto anche i nostri lettori potrebbero avanzare proposte, che saremo lieti di pubblicare come contributo in un ideale concorso per l'intitolazione dei tre ponti sul Chiese a Montichiari.

G. Badilini

E POI SUCCEDE CHE :

Giornale di Brescia del 14 agosto 2003

La Giunta comunale ha deciso l’intitolazione del nuovo manufatto costruito sul Chiese
Un ponte chiamato Stendhal
Montichiari: a Borgosotto un’altra struttura sul fiume dedicata a S. Pancrazio

La discussione (attenzione: discussione, non polemica) che nei mesi scorsi ha tenuto banco anche su questo giornale (vedi gli scritti pubblicati nelle lettere al Direttore) sta per chiudersi. Su proposta dell’assessore alla Cultura Elena Zanola, infatti, la Giunta ha deliberato di intitolare allo scrittore francese Henri Beyle, più noto come Stendhal, il ponte sul fiume Chiese, sulla statale Brescia-Mantova. Ricordiamo che, qualche mese fa, la questione sul nome da dare al rinnovato ponte aveva tenuto banco per un bel po’, coinvolgendo non pochi monteclarensi, ciascuno dei quali aveva avanzato la sua proposta. Alla fine è passata quella di dedicare l’opera a Stendhal. La motivazione? «Non solo per l’alto profilo letterario, ma anche per essere stato l’europeo dell’avvenire». Ma non è tutto. In località Borgosotto, infatti, sul prolungamento di via Tito Speri, c’è un altro ponte che passa sul Chiese: la Giunta ha deciso il nome anche per lui. «Considerato che san Pancrazio è il patrono del nostro Comune - si legge nella delibera - risultando il ponte da titolare nel cono panoramico dell’omonima Pieve sita sul colle di San Pancrazio, si delibera di intitolare questa struttura pubblica al patrono del Comune di Montichiari: san Pancrazio». Fatto trenta, assessori e sindaco hanno fatto trentuno, distribuendo nomi ad altre vie e piazze. Ecco i passi delle delibere con le quali si stabiliscono le principali intitolazioni. Uno: «Considerato che la realizzazione di un nuovo insediamento urbano sorto in località Boschetti di Mezzo ha comportato la creazione di una nuova area di circolazione, è stata proposta la titolazione di via Generali Fratelli Lechi». Due: «Considerato che, a seguito dei nuovi svincoli della tangenziale, il tratto vicinale dei Zamboni, che si sviluppa tra la rotatoria prospiciente la Cascina S. Anna di via Brescia e l’innesto con via S. Bernardino, è divenuto un’ampia strada di transito con sede di attività commerciali e artigianali, si propone la titolazione di via Padania. Si tratta di un luogo rappresentativo degli 82 kmq pianeggianti che costituiscono territorialmente Montichiari: una zona dove permangono numerose cascine padane e nei cui pressi è sorto il Centro fiera del Garda». Tre: si ritiene di intitolare «alle Vittime Bresciane Incursioni Aeree la piazza che, nello spazio antistante la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, si trova in località Trivellini». Tutte le proposte sono state inoltrate al Prefetto di Brescia, perché autorizzi i nuovi nomi. (gaf)

 

IL PONTE E' QUINDI DAVVERO STATO INTITOLATO A STENDHAL

E ALLORA GIULIO BERTOLINI SCRIVE AI GIORNALI :

I monteclarensi ora sono felici, raggianti, soddisfatti… finalmente appagati. Le decisioni che da tempo attendevano, quelle che determinano svolte epocali nella tranquilla vita di una cittadina, sono finalmente state assunte. In una comunità di quasi ventimila abitanti ci sono, ovviamente, problemi, difficoltà, preoccupazioni, ostacoli, ansie, apprensioni di vario tipo e natura, ma dopo quanto è stato recentemente deciso dalla Giunta leghista, tutto è ormai alle nostre spalle. Ci sono notizie, infatti, che quando vengono apprese, fanno tirare grossi respiri di sollievo, inducono gli animi al sorriso, ci fanno sentire immensamente grati verso chi ha determinato quelle scelte. Ed è più che motivato riportarle sui quotidiani con titoli a quattro colonne. Ciò avviene, come nel caso di cui stiamo parlando, quando - si può dire - la quasi totalità della popolazione attendeva giorno, ora e minuto di un simile evento. Ora ci siamo! Sindaco e Giunta hanno deciso: l’ex via Zamboni d’ora in poi si chiamerà via Padania e il ponte sul Chiese, posto in prossimità del Centro Fiera, si chiamerà Ponte Stendhal, mentre quello di Borgosotto è stato dedicato a S. Pancrazio. Non resta che augurarci che i giorni dell’inaugurazione vengano proclamati "Festa locale", con tutti i festeggiamenti che ne conseguono.

GIULIO BERTOLINI Montichiari

Giornale di Brescia del 23 agosto 2003

 

 

E ERMANNO MACCIONE AGGIUNGE :

Montichiari e certi lavori

Signor direttore, è ormai opinione diffusa che la giunta leghista guidata dal sindaco Rosa non risponda appieno alle esigenze della cittadinanza monteclarense. In piazza non si sono ancora spenti gli echi per il nuovo Prg, del quale le opposizioni non hanno approvato le maniere «democratiche» usate (segretezza ed altro). La città dei «Tre innocenti» adesso si trova sulla soglia dei 20 mila abitanti, ma è di fatto attanagliata da infiniti cantieri. Nel cantiere di via Trieste la lentezza va a braccetto con la pazienza di diversi operatori commerciali (pasticceri e fioristi), che hanno vertiginosamente visto dimezzati gli introiti. In viale Europa i lavori vanno a rilento e, nonostante il grande tabellone indicasse anche la planimetria, sembra di trovarsi a Lilliput. Via Trieste e viale Europa sono solo due piccoli tratti di strada rifatti. Si tratta di una esibizione progettuale bella, costosa, ma quasi inutile. In via Brescia si vedono i lavori della nuova strada prospiciente la nuova caserma della pubblica sicurezza. Ma anche lì domina la lentezza. Lungo la strada Asolana si vede una infinita riga gialla che congiunge o quasi Montichiari a Carpenedolo. In pratica, si stanno costruendo piazzuole per le fermate d’autobus. L’idea sarebbe giusta ma le piazzuole sono troppo piccole. Il passeggero, una volta sceso dall’autobus, troverà le strisce pedonali surrogate da segnali? Oppure sarà abbandonato a se stesso? In frazione Bredazzane è stato costruito un nuovo svincolo al solo scopo di spostarsi di qualche metro per vedere meglio quando ci si immette sulla sp 29, in un tratto quasi rettilineo, mentre gli incidenti mortali sono avvenuti qualche km più avanti. Questa amministrazione padana vorrebbe intitolare una via alla Padania nelle vicinanze di via Zamboni. La Padania non esiste. Dedica una piazzetta dei Trivellini alle vittime «bresciane» delle incursioni aeree. Ma se le vittime fossero venete o emiliane, cosa cambierebbe? Condivide la dedica del ponte di Borgosotto al patrono S. Pancrazio: riparino quei giunti che al passaggio delle auto fanno un bel rumore! Merita un discorso diverso il ponte sul fiume Chiese di via Brescia. Quel ponte è tristemente famoso per la tragica morte di due donne (ultima vittima la signora Giovanna Olfi). La giunta del sindaco Rosa dopo più di un anno non ha ancora aperto le due passerelle pedonali (quella a nord è incompleta e sbarrata; quella a sud funziona a metà). Esistono ancora i cartelli di divieto di transito per i pedoni. Cosa fa la giunta leghista? Dedica allo scrittore Stendhal il ponte sul fiume Chiese. Stendhal, estimatore del Lombardo-Veneto, delle sue bellezze, delle sue tavole e dei suoi calici ricolmi di nettare. Decisione vergognosa. Vecchie foto degli anni ’50 ritraggono il ponte attraversato dal tram elettrico. Occorre tornare ai tragici giorni della morte della signora Olfi che hanno dato la scossa per la costruzione delle passerelle pedonali. Non si può dedicare ad uno scrittore un ponte dove le vittime della strada hanno scritto la storia con il sangue. Mi auguro che il prefetto di Brescia metta un po’ di ordine. Perchè Stendhal deve passare davanti a tanti italiani? A chi giova?

Lettera a Bresciaoggi pubblicata il 2 settembre 2003

 

FOTO DEL 30 NOVEMBRE 2002

ponte301102a.jpg (39511 byte)

ponte301102b.jpg (28694 byte)

ponte301102c.jpg (42886 byte)

ponte301102g.jpg (26800 byte)

ponte301102f.jpg (32965 byte)

ponte301102l.jpg (13186 byte)

 

 

UN COMMENTO SULLA SITUAZIONE ALL'INIZIO DI DICEMBRE

Credo che il nome del ponte sia assolutamente una non priorità. Parlarne significa spostare la problematica vera. Siamo di fronte allo scandalo nello scandalo: dopo aver perso tre anni per iniziare i lavori ora ci "accorgiamo" che la passerella a nord del ponte non serve a nulla perchè non collegata a "nulla" prima e dopo la passerella stessa.   Ancora una volta il nostro "amabile" sindaco ha incolpato di tutto i predecessori dicendo che le passerelle dovevano essere fatte quando era stato costruito il Centro Fiera dimenticandosi di rilevare che il ponte fino a pochi anni fa era di proprietà dell'ANAS e che solo dopo il trasferimento di proprietà si poteva intervenire.

Per non parlare del cartello che vieta il transito ai pedoni,ai ciclisti ed ai motociclisti: una vera e propria beffa che non risolve il problema visto che tutti passano come se il cartello non esistesse.

Si pongono comunque due domande: 1- Si configura o meno il reato di omissione di atti d'ufficio per il comando Vigili Urbani visto che non hanno elevato nessuna contravvenzione ai cittadini che, nonostante il divieto, continuano a transitare?    2- Il nostro Sindaco si sarà sollevato sufficientemente la coscienza con quello stucchevole cartello?

Rimango in attesa di altri pareri per capire se sono io che che vedo le cose in maniera distorta o se quanto ho scritto ha qualche fondamento.

Basilio Rodella

 

SUL PONTE DEL CHIESE :  e-mail indirizzataci il 3 marzo 2003

Siamo a marzo 2003 e per un'opera che doveva essere pronta nello scorso Agosto non mi sembra male!
Le fotografie scattate in dicembre 2002 sono ancora di stretta attualità e per chi volesse utilizzare l'unica passerella agibile provenendo dalla zona nord di Montichiari, per transitare in sicurezza(?), dovrebbe attraversare via Brescia, se poi la meta fosse il centro commerciale Famila, dopo una proficua variante attraverso i piazzali del Centro Fiera, dovrebbe attraversare nuovamente...
Francamente credo che, ancora una volta, la sicurezza sia delegata alla Divina Provvidenza che fortunatamente sembra più affidabile di chi dovrebbe fare qualcosa in più che apporre un cartello con un divieto.

Bartholomeus

 

SUL PONTE DEL CHIESE :  altra e-mail indirizzataci il 2 luglio 2003 da  Bartholomeus

Montichiari è tutto un fermento di nuovi lavori, sistemazioni, asfaltature, strade da allargare, rotonde da costruire ma quell'incompiuta opera che è la passerella nord sul Chiese rimane li, sempre uguale a se stessa, simbolo d'immobilità ed inconcludenza, a meno che non si consideri un progresso il fatto che le barriere in plastica sono state sostituite da altre in cemento.
La sezione dedicata a quest'argomento inizia con il "problema" del nome per questo ponte, voglio presentare anch'io una proposta: mi sembra adatto dedicarlo a S. Rita da Cascia, notoriamente la Santa delle cause impossibili.

Concludendo spero che tutto questo attivismo pre-elettorale porti anche alla soluzione della scandalosa situazione, magari dopo apposita novena a Santa Rita,
ringrazio per l'ospitalità e cordialmente saluto

Bartholomeus

FOTO DEL 2 LUGLIO 2003

ponte0911c.jpg (10946 byte)

DA COSI' ...

ponte020703-a.jpg (26658 byte)

A COSI' !!!!

ponte020703-c.jpg (15575 byte)

ponte020703-d.jpg (23420 byte)

LA PASSERELLA A SUD E FINITA MA POCO PRATICABILE, COSTRINGENDO ALLA SALITA/DISCESA VERSO I PARCHEGGI CENTRO-FIERA.  INOLTRE CHI VA VERSO VIGHIZZOLO, DOVREBBE ATTRAVERSARE IL PONTE PER ENTRARE SULLA PASSERELLA E POI RIATTRAVERSARE PER RIPORTARSI SULLA DIRETTRICE DESTRA VERSO BRESCIA.  LA PASSERELLA NORD E' IN SE' FINITA MA IMPRATICABILE, DATO CHE MANCANO I COLLEGAMENTI CON LA VIA SIA A EST CHE A OVEST.  INTANTO SUL PONTE PASSANO TUTTI (OVVIAMENTE) IN BARBA AD OGNI DIVIETO.

 

FOTO DEL 4 GIUGNO 2004 (DUE ANNI DALL'INIZIO LAVORI)

2004_0602_174820aa.jpg (14754 byte)

2004_0602_174831aa.jpg (13501 byte)
2004_0603_183650aa.jpg (16205 byte) 2004_0603_183722aa.jpg (16418 byte)

2004_0603_183729aa.jpg (16154 byte)

Confrontare varie foto precedenti e vedere come siano stati tolti i divieti ... ma il pericolo è aumentato.

DUE ANNI DOPO .... A DIECI GIORNI DALLE ELEZIONI ....

 

 

INDICE DOSSIER