IL PIANO REGOLATORE GENERALE E LA SUA REVISIONE SOTTO L'AMMINISTRAZIONE LEGHISTA

Questa pagina, è dedicata alla revisione del Piano Regolatore Generale, iniziata per scelta dell'ultima Amministrazione Badilini (1995-1999) e portata in seguito avanti dalla Amministrazione del Sindaco leghista Gianantonio Rosa.  Gli atti qui pubblicati sono il riassunto delle polemiche e del dibattito intercorso a far data dal 2002.

INDICE DOSSIER    

IL CASO "CAMPASS"

 

Un primo documento di F.I. del 20 luglio 2002 Alcuni stralci da documenti dei DS
Una conferenza stampa di F.I. del 14 marzo 2003 Stralcio del documento politico della Assemblea di F.I. del 30 marzo 2003
Il Nuovo PSI non ammesso al confronto dalla LEGA Il parere dell'ECO del 21 giugno 2003
Volantino F.I. del 6 luglio 2003 (PRG) Volantino F.I. del 13 luglio 2003 (PRG)
Le parole del Sindaco sul giornale comunale (07/03) Il parere del Circolo della Margherita del 16/07/03
Da Bresciaoggi del 18 luglio 2003 La diffida di Forza Italia del 16 luglio 2003
Nel Consiglio comunale del 18 luglio 2003 Gli articoli dei quotidiani dopo il C.C. del 18 luglio
La dichiarazione dei DS del 19 luglio 2003 Volantino F.I. del 20 luglio 2003 (PRG)
Il comunicato del capogruppo leghista del 21 luglio Gli articoli dei quotidiani del 22 luglio
Gli articoli dei quotidiani del 23 luglio La MARGHERITA : FI, ma quale vittoria?
Gli articoli dei quotidiani del 26 luglio Dichiarazione DS del 26 luglio dopo il CC
Gli articoli dei quotidiani del 27 luglio Volantino F.I. del 27 luglio 2003 (PRG)
Volantino Area Civica del 27 luglio Gli articoli dei quotidiani del 28 luglio

RESOCONTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 LUGLIO 2003

Testo dichiarazione di voto PPM Testo dichiarazione di voto LEGA

Volantino anonimo pro Sindaco

Gli articoli dei quotidiani del 30 luglio Dichiarazione del Sindaco dopo il CC del 28/7/03
Gli articoli dei quotidiani del 31 luglio Volantino F.I. del 3 agosto 2003 (PRG)
L'avviso di deposito alla variante generale del 6/8/03 Una lettera ai giornali di un cittadino 7/8/03
Una lettera di Quarantini DS ai giornali del 20/08/03 / Una risposta da Brescia a Quarantini  /  La replica
L'articolo su "Paese Mio" n.35 del 2003 Il parere della Coldiretti da Bresciaoggi del 6/9/2003
La MARGHERITA chiede di ritirare il nuovo PRG Lettera di Dino Alberti del 20/09/2003
L'iter del PRG dopo la chiusura dei termini per le osservazioni Lettera di 9 tecnici sul PRG (dall'ECO del 4/10/03)
Le osservazioni presentate dalla MARGHERITA Le linee guida del tecnico per rispondere alle osservazioni (dal C.C. del 27/11/203)
Il volantino di Giliolo Badilini del 20/02/04 La dichiarazione del PPM che abbandona il CC 20/02/04
L'articolo di Bresciaoggi del 22/02/04 Commento dei DS dopo il voto contrario
L'approvazione : Bresciaoggi del 18/12/2004 Il comunicato comunale del 13/01/2005
L'articolo dell'ECO del 5/02/2005

 

Foto della mappa del nuovo PRG

 

 

 

 

Volantino del 20 luglio 2002 distribuito in piazza da Forza Italia

Alcune semplici domande del Partito Forza Italia al Sindaco

Premesso che il Piano Regolatore Generale è lo strumento urbanistico che serve a stabilire lo sviluppo e l'assetto del territorio del nostro Comune (trasforma le aree in artigianali, commerciali, industriali e residenziali),   Forza Italia di Montichiari chiede al Sindaco Rosa:

1. Qual è il suo pensiero politico e quello del Partito Lega Nord riguardo al Piano Regolatore Generale?

2. Quando inizierà il doveroso dibattito politico sull'impostazione che si vuole dare al P.R.G. con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza nelle sue espressioni democratiche (Associazioni di categoria, Partiti, ecc.) ?

Considerando che il P.R.G. deve essere in grado di soddisfare le esigenze ed i bisogni fondamentali della nostra società

(crea posti di lavoro e sviluppo delle attività artigianali, commerciali, industriali ed agricole),

  SINDACO ROSA

  quando diamo queste risposte?

FORZA ITALIA E' PRONTA ad affrontare subito il dibattito con tutte le componenti politiche, sociali ed imprenditoriali del nostro Comune.

 

ALCUNI STRALCI DA DOCUMENTI DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA (DS)

 

Su Brescia Oggi, 25/10/2001

NOSTRE PRECISAZIONI NEL MERITO UN ABUSO DELLA LEGA

Gentile Direttore,

in relazione all'articolo apparso sabato 20/10 su "Brescia Oggi" riportante il sunto della nostra conferenza stampa, intendiamo chiarire alcuni passaggi che, a nostro avviso, risultano poco chiari. ...(omissis)...

Da più di un anno "qualcuno" lavora al nuovo PRG, ma l'Amministrazione non ha pensato di conoscere come la pensano gli altri sullo sviluppo futuro del paese.


Lettera ai quotidiani del 7 novembre 2002

"Spoil system" a Montichiari

L'assemblea convocata dall'associazione 'Cittadini per l'attenzione' per fare pubblicamente il punto sulla situazione amministrativa di Montichiari ha riscontrato un notevole successo di partecipazione ed ha, al tempo stesso, offerto un approfondimento sulle questioni aperte. ... (omissis) ...  la necessità di riportare nelle sedi istituzionali le scelte importanti che oggi vengono prese altrove, la logica del carciofo nel definire i contenuti del nuovo Prg che rimane ben chiuso nel cassetto del sindaco, mentre si costruiscono operazioni disinvolte con permute di aree che andranno ad arricchire solo qualcuno a danno della collettività ecc.

 

Bresciaoggi del 14 marzo 2003

Partendo dalle posizioni espresse sull'eventuale abbattimento del Palasport in Fiera, F.I. fa un primo pubblico intervento sul P.R.G. :

...(omissis)...

"Ma Forza Italia, dicevamo, ha anche espresso il proprio malumore nei confronti di sindaco e Giunta per lo stop che hanno subito altre due operazioni: la modifica dell’articolo 8 del regolamento per la nomina della commissione Edilizia (già approvata in consiglio comunale) e il nuovo Piano regolatore, "che il sindaco non ci ha ancora fatto conoscere e che tiene nel suo cassetto come se fosse un fatto personale".
Gli azzurri propongono in sintesi la costituzione di una commissione mista (tecnici e cittadini) che discuta del nuovo strumento urbanistico tenendo conto del parere dei residenti-amministrati. " da un articolo di FdC

ESTRATTO DEL DOCUMENTO POLITICO PRESENTATO ALL'ASSEMBLEA NELLA PRIMAVERA 2003

...(omissis)... In Consiglio comunale il rapporto politico con la Lega Nord, che attualmente amministra il Comune sarà improntato al rispetto dei ruoli, e ci vedrà particolarmente attenti relativamente alle questioni aperte quali la commissione edilizia, il nuovo Piano Regolatore Generale, il Centro Fiera, la viabilità ed altro ancora.  ...(omissis)...

 

IN GIUGNO 2003, AVENDO AVUTO NOTIZIA CHE IMPROVVISAMENTE LA GIUNTA VUOLE CHIUDERE COL P.R.G., SENZA NEMMENO AVERLO PRESENTATO IN COMMISSIONE URBANISTICA, IL POLO CHIEDE UN INCONTRO CON L'AMMINISTRAZIONE MA ACCADE UN FATTO CHE IRRITA PROFONDAMENTE VITTORIO COGNO, SEGRETARIO DEL NUOVO PSI, NON AMMESSO AL CONFRONTO :

Piano Regolatore e ruolo del P.S.I. nella Casa della Libertà

Durante l’incontro politico, del giorno 18/06/03, delle forze politiche del Polo con l’assessore Leghista al bilancio, del Comune di Montichiari, per chiedere il rinvio della messa all’O.D.G nel prossimo Consiglio Comunale del punto sulla adozione del Nuovo PIANO REGOLATORE GENERALE, il mio partito è stato più volte aggredito verbalmente, a freddo e ad inizio riunione dal Sig. Gelmini, attraverso la reiterata affermazione che il Nuovo Psi non fa parte della Casa delle Libertà e che il mio partito avrebbe frapposto Pregiudiziali nei confronti della Lega.

Essendo ciò palesemente falso, come dimostrano le interviste e le prese di posizione pubbliche assunte dal Sottoscritto (a meno che si sottintenda abrogare per decreto qualsiasi diritto di critica all’operato della Lega) nonchè dalle certificazioni effettuate dal Presidente Berlusconi, circa la piena legittimità dei Socialisti a far parte della Casa delle Libertà, ho provato a contestare tali affermazioni al Gelmini, il quale di rimando ha sostenuto allora che era la Lega ad avere Pregiudiziali nei confronti del Nuovo Psi e maleducatamente ha, per ben 3 volte, Ordinato al mio Partito di lasciare la riunione.

Solo dopo l’insistenza e la prepotenza del mio interlocutore ho deciso di abbandonare la riunione nella speranza che, con un gesto di solidarietà politica (peraltro manifestato e preannunciato nella riunione preliminare del Polo di Lunedì 16/06/03 proprio dal Coordinatore di FORZA ITALIA) i partiti del Polo chiedessero almeno una sospensiva per concordare come proseguire.

Speranza vana, visto che la riunione si è protratta oltre l’ora senza che nessuno si preoccupasse della gravità dell’accaduto e del mio obbligato abbandono.

ESSENDO VENUTA MENO LA PIU’ ELEMENTARE DELLE NORME CHE REGOLANO I RAPPORTI TRA LE FORZE POLITICHE DI ISPIRAZIONE LIBERALE, IL NUOVO PSI RITIENE, A QUESTO PUNTO CHE, SENZA UN CHIARIMENTO PROFONDO SULLE RAGIONI STRATEGICHE DEL POLO ED UNA SALDA E TRASPARENTE COESIONE, QUALSIASI CONFRONTO DIVENTI VANO E SOLO FUNZIONALE A CHI VUOLE TUTELARE INTERESSI DI POCHI.

SEGRETARIO NUOVO P.S.I. - Montichiari - Cogno Vittorio

 

IL PARERE DELL'ECO DELLA BASSA NEL NUMERO CON DATA 21 GIUGNO 2003

MONTICHIARI: URGENTE IL PIANO REGOLATORE

Forse è ospite della trasmissione televisiva "CHI L'HA VISTO?"

... è urgente la stesura di un nuovo Piano Regolatore, il cui studio fu avviato dalla precedente Giunta già nel 1988, e da quando è insediata l'amministrazione Rosa c'è grande attesa. Ma per ora sull'argomento c'è anche un grande silenzio; nessuno sa niente di preciso, nemmeno i consiglieri. Ed è inutile rivolgersi ai tecnici incaricati, i quali hanno per così dire le mani legate (o la bocca cucita), e non sono pertanto in condizione di dare spiegazioni o di sciogliere perplessità, proprio perché sull'importante argomento non c'è ancora stato alcun pronunciamento politico da parte dell'Amministrazione comunale. Il Sindaco Rosa si dichiara garante che il progetto del nuovo Piano è conservato e ben protetto nel suo ufficio, e che a tempo debito verrà presentato.  Sembra, insomma, che tutto sia pronto, ma "nessuno" finora ha potuto esprimere giudizi, mentre il timore di molti è che il nuovo Piano non sia in grado di rispondere alle nuove e molte attese. Intanto, però, come si suol dire, i buoi sono scappati dalla stalla. Sono infatti uscite nel frattempo nuove leggi molto permissive, che avrebbero richiesto una conseguente pronta regolamentazione comunale, magari con qualche delibera transitoria di salvaguardia in attesa del Piano e della sua normativa.  Questo però non è avvenuto, e nel frattempo il Centro e le frazioni di Montichiari sono stati interessati da interventi edilizi molto pesanti e a volte discutibili, sia per nuove costruzioni sia per grandi ristrutturazioni. Ci riferiamo, per esempio, all'utilizzo spesso spregiudicato dei sottotetti, o alle ristrutturazioni nel Centro storico, dove sfruttando ogni metro cubo si ricavano troppe unità abitative senza prevedere sufficienti posti macchina.  Se l'Amministrazione non provvede urgentemente con oppurtune norme, i funzionari non possono negare le concessioni edilizie. Ma continuando l'attuale situazione, il Centro urbano rischia uno sviluppo indiscriminato senza programmazione, con conseguenze gravi sulla sua stessa vivibilità.

 

FORZA ITALIA E IL PIANO REGOLATORE GENERALE

(volantino distribuito domenica 6 luglio 2003)

- In seguito anche il PPM sottoscriverà la richiesta FI per un o.d.g. del CC sul PRG -

PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE IN ARRIVO

Manca poco all'adozione e non ci sono notizie di prossime convocazioni di cittadini, di artigiani, di commercianti, di associazioni per illustrare almeno i linee ed i contenuti generali ed innovativi del Piano. Tutti ne parlano ma nessuno l'ha visto, nemmeno Consiglieri Comunali.

PER TUTELARE GLI INTERESSI DEI CITTADINI ABBIAMO RICHIESTO UN

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO.

SINDACO ROSA il P.R.G. non è un atto PRIVATO ma lo strumento urbanistico che provvede alla gestione del territorio che interessa tutti i cittadini.

SONO QUESTI I METODI DEMOCRATICI DI TRASPARENZA DI PARTECIPAZIONE E DI CONOSCENZA PROMESSI NEL SUO PROGRAMMA ELETTORALE AI CITTADINI DI MONTICHIARI ?

BOZZA DI DELIBERA ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE (allegata al volantino di cui sopra)

Indirizzi al Sindaco ed alla Giunta per:

La conoscenza da parte dei cittadini e dei Consiglieri Comunali delle linee e dei contenuti generali ed innovativi del Piano Regolatore Generale prima della deliberazione di adozione

PREMESSO CHE:

  • Manca meno di un mese all'adozione del Nuovo Piano Regolatore Generale e non ci sono notizie di prossime convocazioni di riunioni per la illustrazione delle linee e dei contenuti del nuovo Piano Regolatore Generale ai Consiglieri Comunali.

CONSIDERATO CHE:

  • Il Piano Regolatore Generale è notoriamente lo strumento, di carattere programmatico, attraverso cui l'ente locale provvede alla corretta gestione ed alla proficua utilizzazione dell'intero territorio.
  • Per una decisione che, vogliamo e dobbiamo ricordarlo, condizionerà lo sviluppo del paese almeno per i prossimi dieci anni, non ci sembra che, I' Amministrazione Comunale abbia fatto propri e concretamente attuati i principi di trasparenza, partecipazione nonché di conoscenza dell'argomento verso i Consiglieri Comunali che dovranno votare l' adozione e la successiva approvazione.

ATTESO CHE:

  • Le scelte urbanistiche escludono, la necessità di una specifica motivazione che tenga conto, anche solo eventualmente, delle aspirazioni dei cittadini, essendo al riguardo sufficiente il semplice riferimento alla relazione di accompagnamento al progetto di piano.
  • In concreto l'unico limite che incontra l'ente locale nell'esercizio della delicata funzione di pianificazione urbanistica e quello della non arbitrarietà- non irragionevolezza e non irrazionalità.

VISTO CHE:

Tra gli obbiettivi al Bilancio anno 2002 incarico PRG l' Arch. Spagnoli scrive:

- sono state completare le procedure relative agli incarichi professionali e si è avviato l'esame della N.T.A. nella Commissione Consiliare II

- Successivamente si provvederà all'esame della documentazione cartografica, non appena consegnata la bozza della stessa

Il Consiglio Comunale del Comune di Montichiari riunitosi in seduta straordinaria il giorno .... alle ore......

DELIBERA

Di impegnare il Sindaco e la giunta Municipale:

  1. A mettere a disposizione della Commissione Urbanistica l'intero Piano Regolatore Generale con i relativi allegati.
  2. A programmare una serie di incontri, con i tecnici estensori del Piano, per la illustrazione delle linee e dei contenuti ai Consiglieri Comunali.
  3. A svolgere iniziative per portare a conoscenza del PRG la popolazione di Montichiari in quanto direttamente interessata dalle scelte.

MA LA LEGA NON CI STA E NON ACCOGLIE LE RICHIESTE DI F.I. ED ALLORA ...

(volantino distribuito domenica 13 luglio 2003)

PIANO REGOLATORE GENERALE

SVOLTA AUTORITARIA

Con un atto arbitrario, irragionevole ed irrazionale viene convocato il

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO

VENERDI' 18 LUGLIO 2003 ALLE ORE 20:00

Esame ed Adozione Variante Generale al P.R G.

SINDACO ROSA! Questa è una provocazione oltraggiosa per i Consiglieri Comunali e per Cittadini che aspettavano di essere consultati Invitiamo tutti a partecipare alla riunione del consiglio per difendere diritti ed interessi nella salvaguardia della libertà e della informazione. La LEGA NORD, quella che si presentava come forza, moralizzatrice, nuova, trasparente, autonoma alla prova dei fatti e del potere sembra ridestare antiche voglie predatrici.

LE PAROLE DEL SINDACO SUL GIORNALE COMUNALE (LUGLIO 2003)

TERRITORIO : SVILUPPO QUALITATIVO ED EQUILIBRATO

Il PRG (Piano Regolatore Generale) è uno strumento fondamentale per la governabilità del territorio comunale negli anni a venire ed è per questo che la pianificazione degli interventi sulla città è stata preceduta da uno studio approfondito sull'evoluzione economica e la necessità della popolazione.  In primo luogo, il PRG conterrà l'esigenza di riqualificare la viabilità esistente e riguadagnare arterie per il traffico locale, oltre che sistemare le zone ancora di difficile percorribilità, con un occhio di riguardo agli sviluppi futuri del Centro fiera e dell'aeroporto, polmoni economici di primaria importanza.  Anche il settore urbanistico - residenziale sarà soggetto a nuovi interventi al fine di soddisfare le nuove e mutate esigenze della popolazione, anche in funzione dell'incremento demografico.  In tema di servizi l'impegno dell'amministrazione comunale nel nuovo PRG sarà prevalentemente orientato a rendere più fruibili ad ogni cittadino i servizi scolastici e socio - assistenziali di base in ogni zona del territorio.  Un ultimo rilievo lo riservo alle aree verdi e a tutela ambientale: su tali settori si procederà ad una salvaguardia dell'esistente e al recupero dei nuclei rurali nella convinzione che lo sviluppo equilibrato del territorio (nel rispetto dell'ambiente) e la necessaria espansione urbanistica possano coincidere se li si integra con saggezza e con un'attenta opera di controllo sulla città.

IL PARERE DELLA MARGHERITA DEL 16/07/03

LA MARGHERITA E IL PRG 16-07-03

Il piano regolatore generale di Montichiari, restato per lungo tempo ben chiuso “nel cassetto del sindaco”, ora esce con un Consiglio Comunale straordinario venerdì 18 Luglio ore 20.00.

In oggetto l’ Esame ed Adozione Variante Generale al P.R G.  senza alcun consulto, senza il coinvolgimento ed il confronto di alcuna forza sociale, o politica; senza alcun parere dei cittadini, delle associazioni; il piano regolatore esce dal cassetto del sindaco per essere adottato. La casa delle Libertà trema dalle fondamenta. Nessuno è stato coinvolto. Come Margherita, siamo antitetici a questo modo di fare politica. Il nostro essere forza moderata, di centro, popolare ci porta a proporre ai cittadini, alle associazioni, alle forze sociali e politiche anche in nostra forte opposizione, il confronto. La ricerca del dialogo, del ragionamento, ognuno con la sua diversa sensibilità, la “fatica della democrazia” del coinvolgimento, anche se talvolta lenta e faticosa, pensiamo sia appagante e da perseguire in ogni modo e ad ogni costo poiché è una via per far crescere anche la società.  Da qui nasce la nostra opposizione a questa amministrazione, al suo decisionismo, ai suoi non valori: “abbiamo vinto, adesso comandiamo!”. Questo lo slogan che ora non deve stupire gli “alleati” della casa delle Libertà. Tuttavia è nostro dovere chiamare i cittadini, le associazioni, le forze sociali e politiche presenti nel nostro paese ad interrogarsi per il loro futuro. E’ questo quello che vogliono veramente? Una politica chiusa, blindata, fatta da pochi, magari nemmeno monteclarensi e magari con interessi primari che non siano coincidenti con quelli dei cittadini. Un vecchi slogan diceva: “se non ti occupi di politica la politica si occuperà di te!”. Mai questo detto è più vero di ora. Ma un altro dubbio s’insinua… Come mai dopo tanta attesa, dopo la lunga “giacenza nel cassetto”, tanta fretta per l’approvazione? Non lo sappiamo di sicuro, possiamo

tuttavia fare delle ipotesi, magari un po’ malevole,  magari solamente suffragate da metodi tipici di queste forze politiche: ricordate quando il ministro Tremonti, alla vigilia delle elezioni in Friuli aveva promesso aiuti europei a pioggia, tranne poi, venire smentito dal Commissario Europeo Monti  due giorni prima delle elezioni stesse?

Orbene, si può supporre che siano stati calcolati i tempi per cui si possono adottare varianti al piano regolatore, in modo da accontentare tutti, ma proprio tutti (anche coloro che non si potrebbe) attendendo poi che con i tempi tecnici, si arrivasse ad avere un fortissimo consenso alle amministrative. Se poi la Regione o la Provincia non potessero riconoscere tutte le promesse “stabilite” nel piano regolatore, poco male… Tanto gli scontentati lo saprebbero solo dopo le amministrative… e comunque la colpa non sarebbe più di questa generosa amministrazione, ma della svista di qualche tecnico o delle norme giudicate troppo restrittive da parte di qualche funzionario della regione o della provincia, comunque non padano. Forse queste sono solo illazioni, fantasie estive… Invitiamo comunque i cittadini, le associazioni le realtà sociali,  a riflettere e a sostenerci, come nuova realtà politica che pensa alla democrazia che si costruisce dal basso, dal territorio e che non si limita al localismo ma si unisce su valori condivisi, a livelli sempre più ampi con le altre realtà limitrofe, provinciali, regionali, nazionali ed europee; questo perché le problematiche che Montichiari dovrà affrontare in futuro (sviluppo dell’Aereoporto, del Centrofiera, crescita delle unità abitative e produttive, sviluppo viario e infrastrutturale ) non riguarderanno solo il nostro territorio ma anche le realtà a noi vicine, la nostra provincia e la nostra regione, ma anche e soprattutto perché la politica non è solo amministrazione ma anche idealità, modello di sviluppo, di crescita di tutta la società.

Il gruppo di coordinamento

INTANTO, ALLA VIGILIA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ADOZIONE, BRESCIAOGGI SCRIVE :

Dopo i volantini "azzurri" stasera stasera si annuncia un Consiglio infuocato

PIANO REGOLATORE FRA DUE FUOCHI - TECNICI E F.I. DIFFIDANO IL SINDACO

Sarà un Consiglio comunale ad alta tensione quello in programma questa sera a Montichiari. ... Il gruppo di F.I. ha fortemente contestato la convocazione, proponendo un rinvio per il mancato rispetto del regolamento comunale. "Abbiamo proposto il rinvio chiedendo in alternativa la convocazione di un Consiglio di consultazione invece il Sindaco si prende gioco di noi convocando il consiglio oggi per l'adozione del Prg e lunedì prossimo per discutere gli indirizzi programmatici di giunta e sindaco. Un fatto assurdo.  Il sindaco ha lanciato una provocazione oltraggiosa e invitiamo tutti a partecipare stasera nella salvaguardia della libertà e della informazione.".   .... Stessa richiesta di partecipazione giunge al sindaco da otto studi tecnici monteclarensi che, chiedevano il rinvio dell'adozione del Prg che "non conoscono: lo strumento deve ritornare in un prossimo consiglio comunale veramente arricchito di contributi fattivi ed operativi".  E minacciano, qualora la proposta non venga accolta "di assumere iniziative nelle sedi opportune".  Pare siano già pronte lettere al Prefetto e la TAR se la riunione di stasera andrà in porto. FdC

 

LA DIFFIDA DI FORZA ITALIA

Oggetto:    Consiglio Comunale del 1810712003 illegittima convocazione, conseguente diffida e messa in mora.  

I sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo di Forza Italia Visconti Daniela, Casella Giuseppe,

 Visto l'art. 88 del vigente regolamento di attuazione dello Statuto Comunale, secondo il quale, in occasione della formazione del Piano Regolatore Generale, debbono essere, preventivamente e obbligatoriamente, effettuate forme di consultazione della popolazione;

 Rilevato che all'ordine del giorno del 18107103. è stata posta la questione riguardante l'esame ed adozione della variante generale al vigente Piano Regolatore Generale;

 Constatato, che nessuna forma di consultazione obbligatoria è stata eseguita nelle more dell'imminente Consiglio Comunale;

 Ritenuto che tale omissione vizia di legittimità il procedimento propedeutico al predetto provvedimento che verrà esaminato in occasione del Consiglio Comunale;

 Atteso che tale violazione appare gravissima laddove nega la previa obbligatoria partecipazione della collettività alla formazione del più importante atto di governo del territorio comunale;

 Tutto ciò premesso,                      

DIFFIDIAMO

 Il Presidente del Consiglio Comunale ed il Sindaco, anche separatamente, a non porre in discussione alla seduta del 1810 712003 il provvedimento indicato in premessa,-

 INVITIAMO

I medesimi, anche separatamente, a ritirare dall'ordine del giorno del suddetto Consiglio la citata proposta di deliberazione, nonché a promuovere, previamente ad ogni provvedimento, le opportune ed obbligatorie forme di consultazione della popolazione;

COMUNICHIAMO

All'Ecc. mo Sig.  Prefetto quanto sopra per la sua competenza

Firmato Visconti Daniela e Casella Giuseppe - 16/07/03

COME PREANNUNCIATO NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 LUGLIO 2003 LE MINORANZE COSI' ILLUSTRANO LE QUESTIONI PREGIUDIZIALI :

Al signor Presidente del Consiglio comunale :

Oggetto : Questioni pregiudiziali e sospensive art.43 Regolamnto per il funzionamento del Consiglio comunale

I sottoscritti Consiglieri del Gruppo di Forza Italia, PPM e DS lamentano la violazione :

dell'art.88 del vigente regolamnto di attuazione dello Statuto comunale ed integrativo di quanto disposto dall'art.16 Legge Regionale 1/2000;

dell'art.11 comma 1 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale;

PREMESSO che, con comunicazione del 16 luglio 2003 protocollo n.18530 per il Gruppo di FI ha diffidato il Presidente del Consiglio comunale ed il Sindaco, anche separatamente, a non porre in discussione nella seduta del 18/07/03 il provvedimento indicato all'odg di questo Consiglio comunale : Esame ed adozione della variante generale al vigente PRG;

ATTESO che in data 30 giugno 2003 a norma dell'art.21 del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale i Consiglieri di Forza Italia e del PPM chiedevano la convocazione di un Consiglio per deliberare :

1- la messa a disposizione della Commissione Urbanistica dell'intera variante al PRG con i relativi allegati;

2- programmare una serie di incontri per la illustrazione del piano ai Consiglieri comunali;

3- iniziative per portare il PRG a conoscenza della popolazione di Montichiari in quanto direttamente interessata dalle scelte;

DATO che in data 10/07/03 alla conferenza dei capigruppo il Presidente del Consiglio convocava per la data odierna il Consiglio comunale con l'adozione della variante al PRG e per il 21 p.v. il Consiglio comunale richiesto da FI e PPM, noncurante della richiesta dei Consiglieri Casella e Mosconi che chiedevano di invertire l'ordine delle sedute;

RILEVATO che la Commissione Urbanistica del 17 luglio 2003 ore 19,30 non è stata convocata nelle 48 ore precedenti la riunione e quindi non ha esaminato preventivamente il provvedimento di competenza del Consiglio esprimendo parere in merito:

INVITANO

Il Consiglio comunale a ritirare dall'ordine del giorno la citata proposta di deliberazione, ed a promuovere, previamente, le opportune ed obbligatorie consultazioni della popolazione, a far visionare il Piano ai Consiglieri prima della adozione e ad acquisire il parere della competente Commissione Urbanistica.

 

MA A SORPRESA IL SINDACO, DOPO CHE LA MAGGIORANZA AVEVA VOTATO CONTRO LA RICHIESTA DELLE MINORANZE (vedi sopra) SOSPENDE LA SEDUTA, RINVIANDO AD ALTRO CONSIGLIO LA ADOZIONE DEL PRG

 

GLI ARTICOLI DEI QUOTIDIANI DEL 20 LUGLIO 2003

BRESCIAOGGI

Colpo di scena in Consiglio comunale: il sindaco sospende l’adozione

Rinviato il Prg, bufera politica

Le minoranze: «Ci hanno presi in giro». Domani si replica

Un Consiglio comunale sorprendente: prima boccia la richiesta delle minoranze, poi la fa propria quando sono uscite dall'aula. Altro appuntamento caldo lunedì sera. Si fa quindi sempre più complicata la strada per l'adozione del Piano regolatore di Montichiari.
La sola maggioranza leghista del Consiglio comunale ha infatti rinviato l'altra sera, in chiusura di riunione, il voto e la discussione in merito all’esame e all’adozione della variante generale al Prg.
Infuriate tutte le minoranze (Forza Italia, Popolari e Ds) che si sentono «prese per i fondelli ed obiettivamente offese» poichè quella richiesta di rinvio l'avevano avanzata a gran voce (Forza Italia con tre volantini e con una lettera di diffida) e la prima votazione, in apertura di consiglio, aveva bocciato proprio la loro proposta e pertanto erano tutti usciti dall'aula.
Il nuovo Piano regolatore di Montichiari - che per tutti era ancora un «segreto chiuso nel cassetto del sindaco» - è stato quindi presentato al numeroso pubblico presente, agli assessori e ai soli consiglieri leghisti.
«Siamo fortemente contrariati e offesi dalla modalità con cui questo sindaco sta conducendo la questione del Prg», hanno spiegato in una infuocata conferenza stampa, successiva al Consiglio comunale, i rappresentanti di Forza Italia (Casella), del Ppm (Mosconi, Isola e Danzì) e dei Ds (Bertolini), cui si è aggregato Caliari di Rifondazione comunista.
«Non sappiamo nulla di quel Piano, abbiamo chiesto a più riprese le dovute consultazioni, il sindaco ce le ha continuamente rifiutate fino alla riunione consiliare per l'adozione, ha lasciato che uscissimo con un voto dei suoi consiglieri e, dopo aver fatto visionare al pubblico presente le numerose mappe esposte, ha rinviato il tutto, facendo lui una magra figura e prendendosi gioco di noi. Perchè non è intervenuto prima che noi uscissimo?».
Si sentono presi in giro anche gli otto studi tecnici che lo scorso 15 luglio, con una lettera al sindaco, avevano chiesto «una riflessione affinchè il Prg tornasse in consiglio arricchito di contributi fattivi e operativi». Sono invece rimasti sbigottiti dal fatto che «le tavole del nuovo Prg sono state esposte prima al pubblico nella sala consiliare che non ai tecnici interessati e che avrebbero potuto dare un contributo fattivo. Da oggi in poi tutto si complica».
Si prevede quindi ancor più calda la riunione di Consiglio comunale prevista per domani sera 21 luglio, alle ore 20, quando all'ordine del giorno ci saranno due temi, richiesti dalle minoranze: gli indirizzi al sindaco e alla giunta per la conoscenza da parte dei cittadini e dei consiglieri comunali delle linee e dei contenuti generali ed innovativi del Piano regolatore generale prima della deliberazione di adozione e la modifica dell'articolo 8 del Regolamento edilizio comunale e della composizione dello stesso.
«Ribadiremo al sindaco e alla sua Giunta il nostro stato d'animo - conferma la capogruppo del Ppm, Stefania Mosconi - arroganza e prepotenza dominano sempre di più questo sindaco. Quello che è successo venerdì sera è la mètafora di questi quattro anni in cui le minoranze sono sempre state prese in giro».
Quanto ai primi contenuti del nuovo Piano regolatore, presentato con dovizia di particolari dallo studio Baronchelli di Rovato, vista la sua ampiezza, ne parleremo in un servizio apposito ma occorre subito dire che il sindaco metterà a disposizione una sala nel palazzo municipale dove i cittadini potranno visionare il tutto e fare le osservazioni che la legge consente, prima che il Prg ritorni ancora in Consiglio comunale e quindi venga inviato in Regione per l'approvazione definitiva.
di FdC

GIORNALE DI BRESCIA

Le minoranze abbandonano il Consiglio comunale ed il sindaco chiede di riconvocare la riunione
Montichiari rinvia l’adozione del Prg
La «variante» è stata comunque illustrata e sarà nuovamente spiegata domani

È stata rinviata, l’altra sera in Consiglio comunale, la votazione per l’adozione della variante al Prg, una modifica di fondo, quasi un nuovo Piano che, in sostanza, prevede un moderato aumento di volumetria: 5.300 vani in più parametrati in maggioranza verso un residenziale di piccola metratura, come indicato dalle ricerche effettuate sul territorio. Il Piano stava per essere presentato al Consiglio, ma le minoranze - Forza Italia e Partito Popolare Monteclarense - hanno abbandonato l’aula per protesta, ritenendo che non fosse stato possibile visionare adeguatamente il documento urbanistico, prima della votazione. Così dopo l’uscita delle minoranze dall’aula il medesimo piano è stato illustrato dal sindaco Gianantonio Rosa e dai tecnici dello staff che fa capo all’architetto Agostino Baronchelli. In conclusione poi la decisone del Consiglio, su preciso invito del primo cittadino, che ha rinviato la votazione ad una successiva adunanza «che convocheremo al più presto - ha precisato Rosa - perché ritengo, vista l’importanza dell’argomento, che venga votato alla presenza di tutte le forze presenti in consiglio». Così c’è stata soddisfazione delle minoranze, in una serata che ha visto il commosso ricordo, da parte del Consiglio, del Senatore Mario Pedini, e dell’ex consigliere Renato Ferrari, recentemente scomparso. «La maggioranza ha riconosciuto quello da noi richiesto - ha spiegato Giuseppe Casella, consigliere di Forza Italia - e cioè un’applicazione del regolamento comunale, che prevede la consultazione dei cittadini su un atto complesso come il Piano regolatore che ordinerà il territorio comunale per almeno 10 anni». Questi i risvolti conclusivi di una polemica che ora sembra essere rientrata in termini meno aspri. Mentre al centro c’è il futuro di Montichiari con la formazione di un Prg «che probabilmente non avrà vita lunga - come ha spiegato il sindaco nella sua relazione - perché abbiamo preferito subordinare le scelte pianificatorie esecutive alle decisioni di portata sovracomunale consolidate (ad esempio il Piano territoriale di coordinamento provinciale ndr). In altri termini significa disponibilità a lasciare aperta la possibilità di dialogo per concorrere in forma interlocutoria alle decisioni importanti i cui effetti si riverseranno sul contesto provinciale e anche oltre». In ogni caso una scelta giudicata utile «per non mortificare le aspettative di un territorio che da qualche tempo soffre di ristrette possibilità edificatorie». Da qui l’aumento contenuto della volumetria: 5.300 vani in più di cui 1.000 già compresi nel precedente piano. Con una particolare attenzione, come si diceva, agli standard, presentati dallo staff dell’architetto Baronchelli, responsabile della variante, che vedono il territorio di Montichiari incrementare notevolmente il numero degli addetti alle imprese produttive. Persone che comunque presentano nelle loro richieste di alloggi, caratteristiche di temporaneità. Ecco allora l’indirizzo verso unità residenziali di dimensioni contenute. Altra linea guida della variante, quella riferita ad un contenimento per quanto riguarda le zone produttive. «E questo - ha spiegato ancora il sindaco Rosa - non per mancanza di attenzione verso il settore, ma per incentivare piani di insediamento di quel tipo su territori da recuperare come le cave dismesse». Inoltre il Prg consentirà di intervenire, nei casi opportuni, in zone antiche, o nei nuclei storici, senza la necessità di predisporre un preventivo piano di recupero, spesso troppo complesso e burocratico, con la garanzia naturalmente del rispetto delle valenze ambientali. Efficacia gestionale nei servizi, che consentano il massimo della fruibilità da parte dei cittadini anche delle categorie più deboli e attenzione alla componente ambientale e di arredo urbano, completano il quadro complessivo insieme alle risorse territoriali agricole da vedere «non come ritaglio del non edificabile - ha confermato Rosa - ma come patrimonio insostituibile e non rinnovabile». Presto sarà fissata la data per la votazione definitiva, mentre domani è in programma il Consiglio «illustrativo» del nuovo Prg richiesto tempo fa dalla minoranza.  di Giuseppe Rocca

 

E I DS, GIA' IL GIORNO DOPO, RILASCIANO LA SEGUENTE DICHIARAZIONE

Dichiarazioni alla Stampa dei Democratici di Sinistra di Montichiari dopo il C.C. del 18/7/03

Di fronte a precise violazioni delle norme statutarie e regolamentari che regolano l’approvazione di atti importanti quali la Variante al PRG (denunciate da tutte le opposizioni nel documento letto dal consigliere Casella) e alla successiva votazione con la quale tutti i componenti leghisti del Consiglio, sindaco compreso, hanno respinto la richiesta di rinvio, il primo cittadino ha proseguito i lavori senza la minima remora, del tutto a suo agio in un consesso addirittura privo del Presidente del Consiglio Comunale, la cui uscita stava proprio a testimoniare l’irregolarità dell’iter imposto dalla maggioranza.

Ci troviamo in presenza di un Sindaco che ha dimostrato, per l’ennesima volta, di privilegiare il rapporto diretto con i cittadini, in assoluto e costante spregio delle prerogative del Consiglio e dei suoi componenti.

L’atteggiamento populistico del primo cittadino si è manifestato in parecchie occasioni: l’insofferenza, noia con cui segue i lavori del Consiglio ed il suo privilegiare i monologhi ( vedi interviste senza contraddittorio o pubblicazione di opuscoli in cui si può leggere la voce della sola Giunta leghista); la sua preferenza a fuggire il confronto con le opposizioni,  per rivolgersi direttamente ai cittadini in riunioni pubbliche .

In questa occasione qualcuno ha parlato addirittura di “Svolta Autoritaria” e di “voglie predatrici”.

Si tratta di accuse gravissime, che imporrebbero immediati chiarimenti tra le forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Invece…tutto scorre e si preferisce andare avanti da soli.

Tutto ciò spiace particolarmente, soprattutto in chi auspicava un sensibile miglioramento della vita democratica nel nostro paese in cui aveva governato lo stesso partito per oltre quarant’anni.

Il Sindaco ha deluso le aspettative di tutti coloro che, pur non essendo simpatizzanti leghisti, hanno votato per lui al ballottaggio, dando fiducia a quanto prometteva in tema di trasparenza, rinnovamento e sensibilità nei confronti dei meno abbienti.

Di  trasparenza non c’è mai stato traccia ( vedi ad es.  intera problematica delle discariche e dei due stadi) e di rinnovamento non ne parliamo ( commissioni consiliari completamente sterili).

Non è certo con il super attivismo ( opere pubbliche che – guarda caso- decollano tutte nell’ultimo anno di legislatura e varo di un  nuovo – personale-  PRG ) che ritroverà la considerazione ed il favore della cittadinanza, soprattutto di quella parte che non si riconosce nei programmi della Lega Nord.

                                                                                    Sezione Marina Fasani

                                                                                    Democratici di Sinistra Montichiari

Montichiari 19/7/03

 

ENNESIMO VOLANTINO DI FORZA ITALIA DEL 20 LUGLIO 2003

PIANO REGOLATORE GENERALE

VINCE FORZA ITALIA !

 Al Consiglio Comunale del 18 Luglio 2003 LA LEGA NORD su proposta del Sindaco NON VOTA il P.R.G.,

 INVITIAMO I CITTADINI A L

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO PROPOSTO DA FORZA ITALIA LUNEDI' 21 LUGLIO 2003 ALLE ORE 20:00 Ordine del giorno, INDIRIZZI AL SINDACO:

 1-       Per portare a conoscenza dei Cittadini e dei Consiglieri Comunali le linee guida, i contenuti generali ed innovativi del P.R.G. prima della sua adozione.

2-      Per la incompatibilità tra la carica e l'esercizio della libera professione nel Comune dei membri elettivi della Commissione Edilizia.

 

ENNESIMO COLPO DI SCENA PRE CONSIGLIO DEL 21 LUGLIO 2003 CONVOCATO SU RICHIESTA DELLE MINORANZE

Dopo il rinvio (in assenza delle minoranze) del 18/07/03, è in programma il C.C. "delle minoranze" ma ...

IL CAPOGRUPPO DELLA LEGA NORD, LUIGI LAMPERTI, LA MATTINA DEL CONSIGLIO PREVISTO PER LE ORE 20, INVIA LA SEGUENTE LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, AL SINDACO E P.c. AI GRUPPI DI FI, PPM, DS :

Montichiari, 21 luglio 2003

 

Oggetto: Consiglio comunale odierno.

Con la presente a nome del gruppo consiliare della Lega Nord per l'indipendenza della Padania di Montichiari sono ad informare che, per le motivazioni di seguito illustrate, non intendiamo partecipare alla seduta dei Consiglio comunale odierno convocato su richiesta delle opposizioni.

Riteniamo, infatti, che con la seduta dei Consiglio comunale dei 18 luglio u.s. si è, di fatto, provveduto alla presentazione dei Nuovo Piano Regolatore Generale; che gli stessi documenti dello strumento urbanistico sono depositati agli atti, secondo quanto la legge prescrive, e perciò consultabili; che gli stessi documenti sono stati oggetto di diverse riunioni della Commissione conciliare urbanistica.

Che pertanto, per quanto attiene al primo punto all'ordine del giorno, lo stesso è nei fatti superato.

Inoltre, per quanto riguarda il secondo punto all'ordine dei giorno riferito alla modifica dell'art. 8 dei vigente regolamento edilizio comunale, non riteniamo la proposta conforme a quanto disposto dal nuovo testo unico sull'edilizia e che pertanto lo riteniamo non proponibile nelle modalità in cui è stato collezionato.

Riteniamo, altresì, che gli argomenti proposti possano ampiamente essere esauriti all'interno della discussione dei Nuovo P.R.G. nella seduta di prossima convocazione.

Credo sia opportuno aggiungere come la Lega Nord abbia ritenuto essenziale rinviare l'adozione dei Nuovo P.R.G., nonostante fosse stata nelle condizioni di approvarlo avendo la maggioranza necessaria, in quanto su un documento così importante è un dovere di tutti i gruppi consiliari, per senso di responsabilità, e nell'interesse della comunità tutta, esprimersi nel merito, senza dirottare l'attenzione su questioni che nulla hanno a che vedere con la proposta dello strumento urbanistico redatto dell'Amministrazione comunale monteclarense.

Colgo l'occasione, altresì, per informare il Presidente dei Consiglio comunale di tener conto, in ragione dei periodo estivo, della possibile assenza di taluni consiglieri comunali. In ragione di quanto sopra chiedo che le riunioni dei prossimi consigli comunali contengano l'indicazione della prima e della seconda convocazione.

IL SEGRETARIO, DOTT.SSA BROGIOLO, FA L'APPELLO ALLE 20 : PRESENTI OLTRE AL SINDACO E AL PRESIDENTE DELL'AGLIO, 6 CONSIGLIERI DELLA MINORANZA.  SI RINVIA AD UN NUOVO APPELLO PER LE ORE 21 : A QUELLA ORA RISULTANO PRESENTI IL PRESIDENTE (NON IL SINDACO), E TUTTI I CONSIGLIERI DI MINORANZA.  LA SEDUTA VIENE CONSIDERATA "DESERTA" MANCANDO IL NUMERO LEGALE.  I GRUPPI FI, PPM E DS, SI RIUNISCONO E DECIDONO CHE, STANTE IL COMPORTAMENTO DELLA MAGGIORANZA E IL MODO IRRIGUARDOSO TENUTO DALLA LEGA E DAL SINDACO, NON PARTECIPERANNO A NUOVE CONVOCAZIONI DELLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO, SINO AL RECUPERO DELLE REGOLE DEMOCRATICHE,  ANNULLANDO COSI' LA POSSIBILITA' PER IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI CONVOCARE (almeno per ora) UNA NUOVA ASSEMBLEA PER ADOTTARE IL PRG.

GLI ARTICOLI SUI QUOTIDIANI DEL 22 LUGLIO 2003

BRESCIAOGGI

Il Prg in consiglio ma senza la Lega

Il nuovo Prg a Montichiari sta diventando una telenovela. Ieri sera è saltata infatti la riunione del Consiglio comunale, quando all'ordine del giorno c'erano, su richiesta delle minoranza, il nuovo Prg e la Commissione edilizia. La maggioranza consiliare della Lega nord non si è presentata, dopo aver inviato una lettera al presidente del consiglio, al sindaco e per conoscenza ai capigruppo delle minoranze, Forza Italia, Popolari Per Montichiari e Democratici di Sinistra.
Secondo colpo di scena in tre giorni, dunque, in Consiglio comunale, che ha avuto come principale oggetto del contendere ancora una volta il nuovo Piano regolatore. Venerdì scorso furono le minoranze a uscire dall'aula prima che lo studio Baronchelli di Rovato iniziasse l'illustrazione del nuovo Prg, destinato a sostituire quello ormai vecchio di oltre dieci anni.
All'inizio di seduta avevano chiesto il rinvio della riunione, avente come oggetto «l'esame ed adozione della variante regolare al vigente Prg», poichè, secondo i tre gruppi di opposizione, non erano state svolte sufficienti riunioni di consultazione coinvolgenti i cittadini, gli studi tecnici e le associazioni.
La loro richiesta era stata respinta dalla maggioranza leghista ma, colpo di scena, dopo l'illustrazione del Prg era il sindaco stesso a proporre il rinvio dell'adozione: «Mi spiace che non si svolga il dibattito politico su un tema tanto importante». Il giorno dopo i tre gruppi di opposizione avevano convocato una conferenza stampa per esprimere il loro sbigottimento.
Appuntamento rinviato quindi a ieri sera, con due richieste portate avanti dalle minoranze ma stavolta snobbate dalla Lega nord. «Riteniamo che con la seduta del consiglio comunale del 18 luglio si è, di fatto, provveduto alla presentazione del nuovo Prg - scrive Luigi Lamperti, capogruppo della Lega a Montichiari - che gli stessi documenti dello strumento urbanistico sono depositati agli atti, secondo quanto la legge prescrive, e perciò consultabili; che gli stessi documenti sono stati oggetto di diverse riunioni della commissione consiliare urbanistica».
Presumibile pensare quindi che il nuovo Prg verrà adottato nella riunione prossima di consiglio, che coinciderà con il rinvio richiesto dal sindaco Gianantonio Rosa. Assenti o presenti le minoranze, che però hanno innescato una dura battaglia, con volantini, conferenze stampa e con una richiesta di «diffida e messa in mora» già presentata al Prefetto di Brescia.
Francesco Di Chiara

GIORNALE DI BRESCIA

Montichiari: la Lega fa mancare il numero legale, annullato il chiarimento sul Prg

Dicono che la notte porti consiglio. Sarà anche vero. Di sicuro la sera non lo porta. Ieri sera, infatti, il Consiglio comunale che aveva all’ordine del giorno «Indirizzi al sindaco e alla Giunta per la conoscenza da parte dei cittadini e dei consiglieri comunali delle linee e dei contenuti generali e innovativi del Prg prima della delibera di adozione» non s’è potuto fare perché i consiglieri di maggioranza (quelli della Lega) non si sono presentati in aula, facendo mancare il numero legale. Questa di cui andiamo a raccontare è solo la più recente battaglia che, sull’adozione della variante generale al Prg, da tempo vede fortemente contrapposti maggioranza e opposizioni. Le quali s’erano infuriate anche e soprattutto perché per venerdì scorso era stato convocato il Consiglio comunale per discutere e approvare lo strumento urbanistico «senza che nessuno abbia avuto la possibilità di vederlo, nemmeno noi consiglieri». Per questo, tempo fa le opposizioni avevano chiesto la convocazione di un consiglio ad hoc con il succitato ordine del giorno: "Indirizzi al sindaco" eccetera eccetera. Il Consiglio era sì stato convocato, ma per ieri sera, cioè tre giorni dopo la seduta nella quale si sarebbe dovuto discutere e approvare il Prg. Convocazione, quella di ieri, che dalle minoranze era stata definita "una presa per i fondelli". Le cose, però, sembravano aver preso una piega diversa, un tantino più conciliante. Venerdì, infatti, dopo che le opposizioni avevano abbandonato l’aula perché la loro richiesta di votare in altra data il Prg non era stata accolta, il Consiglio aveva deciso di non procedere con la votazione (rimandandola, quindi, ad altra data). Ieri sera il colpo di scena: la Lega non si è presentata. Al suo posto è arrivato uno scritto del capogruppo Luigi Lamperti, che spiegava i motivi dell’assenza. Ne citiamo tre: «Con la seduta del Consiglio di venerdì si è di fatto provveduto alla presentazione del nuovo Prg; i documenti dello strumento urbanistico sono depositati agli atti, perciò consultabili; gli stessi documenti sono stati oggetto di diverse riunioni della Commisisone urbanistica». Duri i commenti delle opposizioni. Per Giuseppe Casella e Daniela Visconti di Forza Italia «questo è un grave errore, perché dimostra una totale chiusura, soprattutto nei nostri confronti». Per Stefania Mosconi del Ppm, «grazie a questo atteggiamento non abbiamo perso noi; ha perso l’intero paese, perché il Prg interessa tutti i cittadini». Per Giulio Bertolini dei Ds «è molto grave che questo atteggiamento di disprezzo abbia coinvolto anche il sindaco, che dovrebbe essere super partes». gaf

 

GLI ARTICOLI SUI QUOTIDIANI DEL 23 LUGLIO 2003

BRESCIAOGGI

Sul Piano regolatore lo scontro è frontale Bloccati gli incontri tra i capigruppo

Continua senza esclusione di colpi - da una parte e dall’altra - il confronto di Montichiari tra la maggioranza leghista e la minoranza consiliare. Sullo sfondo, lo ricordiamo, la lite sul nuovo Piano regolatore generale del Comune.
Ieri sera alle 18 avrebbe dovuto riunirsi la conferenza dei capigruppo, ma la riunione è saltata, bissando l’annullamento (lunedì sera) della seduta del consiglio comunale, andata vuota a causa dell’annunciata assenza dei dodici consiglieri leghisti.
L’altra sera, i tre capigruppo delle minoranze (Stefania Mosconi per i Popolari per Montichiari che ha 4 consiglieri, Daniela Visconti per Forza Italia, che ne conta 3, e Giulio Bertolini, unico rappresentante dei Ds), dopo aver atteso un’ora l’arrivo dei 12 esponenti del Carroccio che, come annunciato, non si son fatti vedere (erano presenti solo il sindaco, il presidente del consiglio e i sette rappresentanti della minoranza) hanno presentato una lettera al presidente del consiglio Ettore Dell’Aglio, avvisandolo che non avrebbero più partecipato a nessuna conferenza dei capigruppo se «non verranno rispettate le normali regole democratiche nel confronto politico amministrativo locale».
Come dire: «I prossimi consigli comunali convocateveli da soli, finchè non vedremo un cambiamento di rotta e non ci saranno segnali chiari per l’apertura di un normale confronto democratico», aggiunge la Mosconi.
Incontri dei capigruppo sospesi, insomma, dato che su 4 rappresentanti, tre non sono assolutamente disponibili.
Le prossime mosse? Il presidente del consiglio Dell’Aglio (di Forza Italia) conferma che entro pochi giorni convocherà con il sindaco il consiglio comunale decisivo, che avrà forse all’ordine del giorno un solo punto: l’adozione della variante al Piano regolatore. Che ci siano o no le minoranze, è probabile che stavolta il sindaco non intervenga (come aveva fatto venerdì scorso chiedendo il rinvio della discussione politica, dopo che le opposizioni erano uscite dall’aula consiliare), e lasci che sia il voto della sola maggioranza a decidere l’adozione del Prg.
Un voto che darebbe il via a uno strumento urbanistico contestato (per le modalità con cui ci si è arrivati), e che andrebbe incontro alla «diffida e messa in mora» inviata dai due consiglieri di Forza Italia (Visconti e Casella) al sindaco e per conoscenza al prefetto di Brescia.
Francesco Di Chiara

GIORNALE DI BRESCIA

L’opposizione di Montichiari: «Siano ripristinate le regole democratiche»

LA VICENDA DEL PIANO REGOLATORE

Com’era facile ipotizzare, la battaglia che si sta combattendo dentro e fuori il Consiglio comunale in merito al Piano regolatore generale (venerdì le minoranze hanno abbandonato l’aula per protesta; l’altra sera la maggioranza non s’è presentata, facendo così mancare il nu- mero legale), è destinata ad a- vere ripercussioni negative sui rapporti, peraltro già molto tesi, tra le forze politiche locali. Per protestare contro l’atteggiamento del sindaco Gianantonio Rosa e dell’intera maggioranza, sostanzialmente definito «una presa in giro», Daniela Visconti (capogruppo di Forza Italia), Stefania Mosconi (capogruppo del Ppm) e Giulio Bertolini (capogruppo dei Ds), hanno preso carta e penna, scrivendo una lettera al presidente del Consiglio comunale. Questo il contenuto della missiva: «I gruppi consiliari di Forza Italia, Ppm e Ds, convocati per martedì 22 alle ore 18, preso atto del comportamento tenuto dal sindaco e dalla maggioranza della Lega Nord nella convocazione del Consiglio comunale del 18 luglio, comunicano che non presenzieranno ad alcuna conferenza dei capigruppo consiliari se non verranno rispettate le normali regole democratiche nel confronto politico ed amministrativo locale». L’iniziativa ha un obiettivo ben preciso e dichiarato. «Se è vero che il presidente del Consiglio ha facoltà di convocare il Consiglio comunale - spiegano i rappresentanti delle opposizioni - è anche vero che, statuto alla mano, alla formulazione dell’ordine del giorno deve provvedere la conferenza dei capigruppo. Conferenza che è valida solo se sono presenti almeno due rappresentanti». I conti, secondo le opposizioni, sono presto fatti: «I capigruppo sono quattro; se quello dei Ds, del Ppm e di Forza Italia non si presentano, rimane solo quello della Lega, che quindi, a rigor di logica e di statuto, non potrà procedere con la formulazione dell’ordine del giorno». Si può fare un Consiglio senza ordine del giorno? (gaf)

NUOVO INTERVENTO DEL CIRCOLO DELLA MARGHERITA

FI ma quale vittoria?

E’ stato con molto stupore e un po’ di comicità che domenica scorsa abbiamo letto, in piazza a Montichiari il volantino del coordinamento di FI che dice testualmente:

PIANO REGOLATORE GENERALE

VINCE FORZA ITALIA

Al Consiglio Comunale del 18 Luglio 2003

LA LEGA NORD su proposta del Sindaco NON VOTA il P.R.G..

A parte le considerazioni che tale risultato è dovuto semmai a tutte le opposizioni, DS, PPM e FI, che hanno abbandonato unitariamente l’aula del Consiglio Comunale, di fronte ad un modo di operare che dovrebbe far seriamente riflettere tutti i cittadini (partendo dai Consiglieri comunali della maggioranza, a tutti coloro che hanno votato questa amministrazione). Abbiamo comunque già espresso le nostre considerazioni su questo "modus operandi" che certo non ci stupisce.

Ci stupisce invece l’affermazione della vittoria di FI. A quale scopo, quale vittoria?

Venerdì 18 infatti, il piano regolatore generale, anche se non è stato votato dalla maggioranza leghista è stato ampiamente illustrato, senza chiedere pareri, senza confronti… Chi è vecchio della politica ci spiega che un PRG una volta illustrato pubblicamente è come se fosse già stato votato. Chi, infatti, si assumerebbe la responsabilità di stravolgimenti di aree già destinate ad un tipo di insediamento piuttosto che ad un altro? Quali sospetti, tensioni anche legittime susciterebbero tali eventuali stravolgimenti? E’ quindi già stato tutto deciso… compresi "gli indirizzi" del PRG illustrati lunedì 21 in Consiglio comunale. E allora dov’è la vittoria?

Se ci fosse bisogno di conferma di quanto diciamo ecco l’assenza leghista al Consiglio del 21 (quello degli "indirizzi" del prg). E’ questa la vittoria?

Fa specie che le menti che riteniamo più lucide ed intelligenti di FI, persone che in passato hanno mostrato capacità e fiuto politico, oggi siano costrette ad andare in piazza a Montichiari con un volantino di questo genere: Perché ci chiediamo? Come mai Forza Italia è così in affanno da aver bisogno di spacciare per una vittoria un fatto di così minima importanza? Ricordiamo infatti che la maggioranza leghista può approvare il PRG quando vuole! Forse perché Forza Italia ha bisogno di "ossigeno"! L’amministrazione leghista non tiene in alcuna considerazione gli "alleati"(??!) della CDL, non lascia loro spazi, nemmeno la più piccola concessione. Anzi, spesso li aggredisce e li attacca (vedi il trattamento riservato a Cogno, segretario del nuovo PSI)! Ed allora ci si inventano questi espedienti, un po’ buffi un po’ patetici, per darsi una giustificazione, una foglia di fico, per una futura alleanza a sostegno del sindaco Rosa, che sarà obbligata ed imposta da Brescia da scambiare con il sostegno leghista al candidato di FI, Cavalli, alle prossime provinciali. Già ecco il vero nocciolo: FI locale, i suoi esponenti migliori, costretti ad andare in piazza con questi volantini e magari a giurare fedeltà alla giunta leghista (che gli concede nient’altro che queste "vittorie") in cambio di una promessa d’appoggio a Cavalli alle prossime provinciali. Il bene dei monteclarensi intanto, può passare in secondo piano… tanto l’importante per queste forze sembra più l’apparire che l’essere. Noi invitiamo i cittadini ad una scelta chiara su altri valori, li invitiamo a riflettere, a partecipare e ad aiutarci per costruire un’alternativa democratica ed a misura d’uomo per il nostro paese; poiché, come dice il nostro nome, Democrazia è Libertà.

Gruppo di coordinamento della Margherita di Montichiari 23 luglio 2003

 

GLI ARTICOLI SUI QUOTIDIANI DEL 26 LUGLIO 2003

BRESCIAOGGI

Piano regolatore è scontro aperto

Non ci sono pause, a Montichiari, nel braccio di ferro avviato tra Lega nord e minoranze consiliari sull’approvazione della variante al Piano regolatore. Venerdì scorso, lo ricordiamo, le opposizioni uscirono dall’aula per contestare la mancanza di un iter di consultazioni doveroso; lunedì scorso, al consiglio comunale richiesto dalle minoranze sempre sul Prg non si era presentata la maggioranza. Poi 3 capigruppo su 4 hanno detto basta alle conferenze dei capigruppo. E questa mattina alle 8.30 dovrebbe riunirsi nuovamente il consiglio (richiesto da sindaco e presidente) per l’esame e l’adozione della variante generale a Prg, ma quasi sicuramente il sindaco, il presidente del consiglio e alcuni consiglieri di minoranza attenderanno inutilmente l’arrivo del gruppo di maggioranza leghista.
«Se mancheranno i numeri, come presumiamo, passeremo alla seconda convocazione già prevista per lunedì sera - spiega Riccardo Tosoni, il consigliere dei Popolari (all’opposizione) -; un calcolo che la Lega ha già fatto per far passare il Prg fregandosene delle nostre richieste: in seconda convocazione bastano i voti della maggioranza relativa».
Tutte le minoranze sono sul sentiero di guerra, in particolare Forza Italia, che ha già prodotto tre volantini di protesta e buttato a mare le ultime speranze di nascita della Casa delle libertà col Carroccio. «Lunedì decideremo se votare contro o se uscire dall’aula - spiega il coordinatore Giuseppe Visconti -: la Lega ha dimostrato un totale disprezzo verso tutte le nostre richieste».
I Ds, in minoranza con un consigliere, attaccano duramente il sindaco Gianantonio Rosa. «A fronte di un drammatico impasse che sta bloccando la vita democratica del nostro paese il sindaco che fa? - scrivono in un comunicato - Spetterebbe a lui moderare gli animi, tentare mediazioni per superare le contrapposizioni che bloccano, in prima battuta, proprio la sua volontà di approvare la variante. Invece sta in disparte, vota con gli oltranzisti del suo partito e permette al capogruppo della Lega di dare sonori ceffoni alle minoranze con una lettera».
Francesco Di Chiara

 

LA LEGA NON SI PRESENTA AL C.C. "FARSA" DI SABATO MATTINA 26 LUGLIO E ...

I DS DICHIARANO

Dichiarazione del rappresentante dei D.S. a seguito della non partecipazione dei consiglieri della Lega Nord alla riunione del Consiglio Comunale del 26 luglio 2003. 

Oggi abbiamo assistito al 2° tempo di una tragica farsa di cui sono registi il Presidente del Consiglio ed il Sindaco.

Fanno tutto da soli. Prima forzano la situazione convocando il Consiglio, se non fuori, al limite delle norme regolamentari e poi danno l’indicazione ai componenti della maggioranza di non parteciparvi, come del resto era già successo al Consiglio del 20/7, richiesto dalle minoranze. La palese premeditazione della odierna “pagliacciata” è provata dall’assenza ala riunione dello stesso Primo cittadino,che in questo modo dimostra ancora una volta di essere assolutamente di parte.

In quale altro paese, italiano e non, succedono queste cose? Che vi sia un ostruzionismo praticato da chi ha i numeri per decidere? Solamente a Montichiari, dove chi ci governa intende comportarsi con le minoranze come fa il gatto con il topo, con il beneplacito di chi dovrebbe garantire la regolarità democratica.

Se così non fosse,  vorrebbe dire che sono in gioco interessi così enormi,  per la difesa dei quali si possono anche superare tutti i limiti della decenza. 

 

GLI ARTICOLI SUI QUOTIDIANI DEL 27 LUGLIO 2003

BRESCIAOGGI

MONTICHIARI, alta tensione

Altro Consiglio a vuoto sul Piano regolatore

Quella di ieri è stata una mattinata di volantinaggi (in piazza Garibaldi) per le minoranze di Montichiari; volantinaggi dedicati sempre alla variante al Piano regolatore, e alla protesta di Forza Italia, Popolari per Montichiari e Democratici di sinistra contro la maggioranza leghista e il sindaco, che avrebbero privato le opposizioni della possibilità di partecipare alla stesura del nuovo Prg: la variante verrà probabilmente approvata nel consiglio di domani sera. Anche ieri mattina, infatti, la riunione del consiglio comunale è stata nulla: alle 8.30 in aula si sono presentate solo le minoranze, Dell’Aglio, la segretaria comunale e qualche cittadino. «Non solo mancava è la maggioranza leghista, ma non c’era neppure il sindaco - sottolinea Riccardo Tosoni del Ppm -: ci hanno dato una nuova sberla morale, e Rosa ha dimostrato di non essere più il sindaco dei monteclarensi, ma dei soli leghisti».
I Ds, col capogruppo Bertolini hanno subito commentato: «Abbiamo assistito al secondo tempo di una tragica farsa di cui sono registi il presidente del consiglio e il sindaco. Fanno tutto da soli».
Anche Forza Italia si associa: «Hanno fatto slittare il consiglio in seconda convocazione per avere la maggioranza relativa nell’approvazione del Prg», accusa inviperito il coordinatore Giuseppe Visconti.

Francesco Di Chiara

 

IL VOLANTINO DI FORZA ITALIA DEL 27 LUGLIO 2003

PIANO REGOLATORE GENERALE

ENNESIMA VERGOGNA !

Il Sindaco e la Lega Nord convocano il Consiglio Comunale SABATO 26 LUGLIO 2003 ORE 09:00  E non si presentano lasciando le minoranze ed cittadini ad attendere per un'ora il loro arrivo.

Atto arrogante, irragionevole, irrazionale, lesivo della democrazia.

Il SINDACO non ha gli UNDICI Consiglieri Comunali della Lega Nord per Votare il P.R.G. Forse che molti Consiglieri della LEGA NORD hanno conflitto d'interessi e non possono votare ?

CONSIGLIO COMUNALE DI II^ CONVOCAZIONE

LUNEDI' 28 LUGLIO 2003 ALLE ORE 20:00

Esame ed Adozione Variante Generale Al P.R.G.

Abolizione Commissione Edilizia Comunale

 

 

IL VOLANTINO DELL'AREA CIVICA MONTECLARENSE DEL 27 LUGLIO 2003

PIANO REGOLATORE GENERALE

Questa Amministrazione teme il confronto con la popolazione ?

Lunedì 28 luglio, nel Consiglio Comunale, il Sindaco e la maggioranza leghista porteranno in approvazione la variante Generale al Piano Regolatore del Comune di Montichiari, dopo averla "tenuta nel cassetto" per quattro anni.     Questo:

  • senza che le forze politiche di minoranza abbiano potuto partecipare attivamente alla sua elaborazione;
  • senza che la popolazione, come correttamente prescrive lo Statuto Comunale, abbia potuto diffusamente conoscere e valutare come è stato pensato lo sviluppo del paese nei prossimi anni.

In tutta questa operazione, il Sindaco ha agito come Sindaco dei monteclarensi oppure come Sindaco della Lega?

 

GLI ARTICOLI SUI QUOTIDIANI DEL 28 LUGLIO 2003

BRESCIAOGGI

Questa sera in Consiglio la probabile approvazione della variante

Piano regolatore, la Lega è sempre più isolata

Per questa sera è attesa un'altra puntata della telenovela che sta spopolando a Montichiari in questi giorni, ovvero l'approvazione della variante al nuovo Piano regolatore, che sta infiammando i rapporti tra la maggioranza leghista e tutte le altre forze politiche locali.  Alle 20 si riunirà il consiglio comunale: in seconda convocazione dopo quello andato deserto (senza sindaco, assessori e maggioranza) di sabato mattina.  All'ordine del giorno l'esame e l'adozione della variante e la commissione edilizia.  Temi scottanti che vedono la Lega nord completamente isolata, attaccata da Ppm, Forza Italia, Ds, Rifondazione, Area civica, Alleanza Nazionale e studi tecnici e presa di mira da volantini, locandine, manifesti, denunce al Prefetto e, ora, anche (sembra) con un fiume di ricorsi al Tar.  La patata diventerà ancora più bollente se, come sembra, questa sera i soli consiglieri comunali leghisti superstiti (esclusi quelli che hanno incompatibilità d'interesse con il nuovo Prg) voteranno a maggioranza relativa l'adozione dello strumento urbanistico dopo che le minoranze (come era accaduto venerdì 18 luglio) saranno uscite nuovamente dall'aula per protesta.   La sezione di Forza Italia, che fino a qualche settimana fa era vicina al patto con la Lega per la Casa delle Libertà, ora è la più decisa accusatrice del Carroccio, e nel volantino distribuito ieri in piazza parlava di "atto arrogante, irragionevole, irrazionale e lesivo della democrazia".  Non era da meno l'Area Civica che si chiedeva se "in tutta questa operazione il sindaco ha agito come il sindaco dei monteclarensi o come il sindaco della Lega".

FdC

 

E SI ARRIVA AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 LUGLIO 2003

Cosa è successo circa il PRG nel Consiglio comunale del 28 luglio ?

Ve lo diciamo noi (resoconto quasi stenografico di una vicenda che resterà nella storia del paese)

Il Consiglio è iniziato alle ore 20 con l'appello dei presenti fatta dal Segretario dott.ssa Lia Brogiolo. I presenti sono 8 per la Lega (saranno poi 9), 3 per il PPM (saranno poi 4), 1 DS, 1 FI (Casella) più il Presidente Dell'Aglio. Giunta tutta presente escluso l'assessore Zampedri.

Dell'Aglio dichiara la propria incompatibilità a partecipare al dibattito sul PRG avendo parenti direttamente interessati alle urbanizzazioni proposte in variante; come Consigliere "anziano" gli subentra Riccardo Tosoni del PPM.

Casella chiede sospensiva per concordare :

1° la possibilità di fare interventi più lunghi (30' anziché i 15' regolamentari) = verrà accettato l'allungamento a 20';

2° l'inversione tra i due punti all'odg, con discussione prioritaria delle questioni inerenti la C.Edilizia = proposta votata e bocciata per la contrarietà della Lega;

3° l'iter procedurale di dibattimento = il Sindaco dichiara che non ha nulla da aggiungere dopo quanto già espresso nel Consiglio (sospeso) del 18 luglio.

Casella (FI) = ribadisce le dichiarazioni del Consiglio del 18/7 aggiungendo critiche per la strumentale assenza del Sindaco nel C.C. di sabato mattina 26/7 (che consentirà di votare in seconda convocazione il PRG) e della intera maggioranza il 21/7 e il 26/7; quindi chiede "il ritiro dall'odg del PRG; che il C.C. in corso sia considerato 1° convocazione". Si votano le proposte di Casella (per tutta la minoranza) che vengono bocciate.

Sindaco = rintuzza Casella per l'aggettivo "strumentale" più volte usato e ribadisce che nulla aggiungerà a quanto già dichiarato il 18/7.

Casella (FI) = Replica le accuse di strumentalità "Il Sindaco - dice - sta facendo il Sindaco della sola Lega, che è in realtà minoranza a Montichiari" e le opposizioni unite, che sono vera maggioranza per seguito politico in paese, eleggano un altro Sindaco e facciano C.C. alternativi.

Danzì (PPM) = Conferma la strumentalità di un C.C. (quello del 26/7) che pur convocato su iniziativa dell'Amministrazione ha visto la Lega disertarlo per arrivare oggi alla 2° convocazione.

Bertolini (DS) = Il metodo sin qui seguito a Montichiari è del tutto particolare e "disdicevole"; ben altro atteggiamento ha avuto la Lega a Brescia dove, pur in presenza di un prolungato e approfondito confronto e dibattito, ha avuto il coraggio di accusare l'amministrazione di centrosinistra di scarsa democrazia. A Montichiari il primo coinvolgimento c'è stato solo nell'ottobre 2002 e solo per informare su alcuni principi ispiratori del nuovo Piano. C'è grande delusione in quella sinistra che in parte appoggiò Rosa nel ballottaggio con la speranza di avere vere novità e trasparenza nell'azione di governo locale. "Il Sindaco è sfacciatamente per la parte più retriva della Lega" e non ha mai accolto le ragionevoli proposte DS. Il PRG dovrebbe raggiungere almeno lo scopo di abbattere l'alto costo delle aree. Ci riuscirà ? Oltre alla "mano tecnica" s'intravedono già le mani legate alla "fame" locale per i "contentini a qualcuno". Ha perso tutta Montichiari nella mistificazione leghista. "E' una vittoria di Pirro".

Casella (FI) = Forza Italia avrebbe preferito esprimere un parere di merito ma l'atteggiamento della maggioranza lo impedisce; comunque il PRG ritornerà in Consiglio mentre intanto si farà un attento esame sugli eventuali "favori". Casella legge poi una lunga propria relazione su quelli che dovrebbero essere i principi ispiratori di un moderno attuale PRG.

Sindaco = Conferma a Casella che i principi ispiratori letti dal Consigliere stanno dentro al 90% nel nuovo PRG.

DICHIARAZIONI DI VOTO

Mosconi (PPM) = Tutti ne usciamo sconfitti; il lavoro entusiasmante però comincia ora. La minoranza coinvolgerà nella lettura tutti gli studi tecnici e sarà a disposizione di tutti i cittadini per raccogliere pareri e far visionare il PRG. Commenta la totale inadeguatezza del Presidente del Consiglio Dell'Aglio ad essere super partes tanto che il Consiglio è diventato un "teatro del varietà". Il PPM non parteciperà alla votazione finale.

Bertolini (DS) = Dichiara che non sono "fisime" le tambureggianti critiche sulla scarsa democrazia. Legge il parere dell'architetto Spagnoli (dirigente comunale) che si è dichiarato impossibilitato ad esprimere considerazioni compiute dato che il proprio l'Ufficio non è stato coinvolto (se non per le Norme Tecniche di Attuazione) nella stesura del nuovo Piano. Prima di dichiarare la non partecipazione al voto esprime ancora l'auspicio che il Sindaco, nei mesi che restano verso le elezioni del 2004, sappia e voglia "aprirsi" e aprire il Comune.

Casella (FI) = Dichiara di non voler partecipare alla votazione finale; nel contempo spera che ci sia una prossima apertura della maggioranza.

Togni (LN) = Legge dichiarazione della maggioranza, ovviamente favorevole al PRG, in cui si sostiene che la formulazione del Piano ha teso "a ridisegnare complessivamente il tessuto urbano per riqualificare gli insediamenti già esistenti, con conseguente aumento della qualità della vita"; le scelte compiute hanno privilegiato "uno sviluppo equilibrato e un contenimento delle zone produttive attraverso l'utilizzo delle cave dismesse; interventi in zone storiche senza ricorrere a Piani Integrati di Recupero; espansione residenziale contenuta nell'ambito di uno sviluppo demografico più limitato; una forte tutela ambientale".

VOTAZIONE FINALE

Assenti le minoranze PPM, DS, FI (ovvero 6 Consiglieri) per esplicite dichiarazioni come sopra, la Lega da sola, con i 9 voti dei Consiglieri leghisti presenti più il Sindaco, alle 21.40 del 28 luglio 2003 approva la "Variante generale al vigente PRG".  

 

DICHIARAZIONE DI VOTO PPM

Quale spiegazione fornire al comportamento agito dal Sindaco in questi giorni?

Prima ha dato chiara indicazione alla Sua maggioranza di non accogliere la richiesta di rinvio dell’adozione della variante al Piano regolatore avanzata da tutti i Gruppi consiliare di opposizione: Popolari per Montichiari, Forza Italia e Democratici di Sinistra, richiesta già preceduta da analoga istanza presentata nella Conferenza dei capigruppo e contenuta anche in una lettera di diffida sottoscritta dai consiglieri Visconti e Casella e trasmessa, per quanto di competenza al Prefetto.

Poi, dopo l’abbandono dell’aula consiliare di tutti i gruppi di minoranza incluso il Presidente del Consiglio, e preso atto dell’incompatibilità di due consiglieri di maggioranza ecco che sempre il Sindaco dà avvio alla presentazione del nuovo Piano regolatore in presenza di un risicato numero legale (n°10 consiglieri + lo stesso Sindaco).

Cosa è successo dalle ore 20 alle ore 22.30? Si è trattato di un sussulto di rispetto istituzionale, di un tardivo risveglio di sentimento democratico o come da più voci sostenuto da un calcolo matematico che non dava sufficienti garanzie rispetto all’effettivo numero legale e quindi alla validità della delibera eventualmente votata?

Cosa Le ha impedito di accogliere in quella occasione la Nostra richiesta di rinvio e proporre comunque a tutti i consiglieri di rimanere in Sala per assistere alla prima presentazione pubblica del nuovo P.R.G. anche per rispetto dei tecnici incaricati che a tale scopo oltre ad essere presenti avevano preparato una dettagliata ed articolata esposizione?

Senza nulla voler contestare al volantino legittimamente distribuito nei giorni successivi dal gruppo di Forza Italia, noi riteniamo che in questa tribolata vicenda non vi siano a tutt’oggi vincitori ma solo sconfitti, tutti ne usciamo sconfitti.

Il Suo essere Sindaco di tutti i cittadini ed il nostro essere consiglieri comunali rappresentanti degli interessi presenti e futuri di tutti i residenti avrebbe sicuramente richiesto e meritato in questa particolare situazione la messa in atto di comportamenti permeati da sentimenti di responsabilità, trasparenza e scrupolosa competenza. Purtroppo così fino ad ora non è stato e non per nostra volontà.

Riteniamo che questa sera non si possa adottare il nuovo P.R.G. bensì si debba dare avvio ad un lavoro sicuramente lungo, impegnativo ma senza dubbio entusiasmante perché consentirà ai cittadini, agli operatori locali, alle associazioni di categoria, agli amministratori di scegliere insieme il volto futuro della nostra Montichiari, cercando, con il supporto di tecnici preparati e competenti, di coniugare ed armonizzare fra loro le esigenze dei singoli con quelle di una collettività in crescita ma assai desiderosa di conservare la propria identità di Comunità locale, rispettosa delle esigenze connesse allo sviluppo ed al progresso ma altrettanto attenta alla salvaguardia del territorio.

Desideriamo che l’adozione e l’approvazione del nuovo strumento urbanistico generale vengano adeguatamente precedute da un lavoro di coinvolgimento di tutti e sottolineo tutti i tecnici operanti a Montichiari nella consapevolezza che solo in tal modo potranno essere contenuti e limitati gli inevitabili disagi sempre connessi all’introduzione di nuovi strumenti normativi, evitando di mettere in difficoltà molti, troppi cittadini.

Siamo certi che tale preoccupazione sia condivisa da tutti i progettisti che operano a Montichiari anche perché agli stessi riconosciamo un’onestà ed una dignità professionale tali da indurli a ricercare sempre la tutela i loro clienti e non la loro strumentalizzazione per criticare o legittimare l’attuale maggioranza.

E’ nostra intenzione adottare un Piano regolatore generale che rispetti la normativa vigente (TUTTA LA NORMATIVA VIGENTE) incluso il recente Testo Unico sull’edilizia il quale, ci risulta, in numerosi punti parrebbe addirittura contraddire quanto indicato nelle Norme Tecniche di attuazione questa sera proposte, lasciando quindi facilmente presagire ricorsi, contenziosi ed ulteriori lungaggini burocratiche.

Vogliamo un nuovo Piano regolatore generale che assecondi e governi la crescita della nostra Comunità, un piano che tenga conto delle esigenze abitative delle nuove famiglie e dei bisogni ad esse riconducibili in termini di servizi ed infrastrutture. Un piano che programmi lo sviluppo economico e produttivo sull’intero territorio, capoluogo e frazioni (TUTTE LE FRAZIONI) nella consapevolezza che solo con un’attenta riflessione e pianificazione gli eventi anche di carattere sovracomunale possano essere governati e non subiti, affrontati con quella serietà e competenza amministrativa che difficilmente in passato avrebbe consentito alla città di Montichiari la perdita di importanti opere o la mancata conclusione di accordi strategici con vantaggi oggi raccolti da altri Comuni.

Auspichiamo un Piano Regolatore che non nasca dal nulla o che scaturisca dall’assurdo desiderio di non conservare nulla del passato; la storia non si interrompe ma segue un suo percorso logico; in caso contrario si costruisce un’impalcatura normativa alquanto fragile, senza fondamenta che potrebbe crollare da un momento all’altro.

Ricerchiamo uno strumento urbanistico che riconosca e sancisca uguali diritti e doveri a tutti i cittadini senza più o meno palesi sanatorie per qualcuno, sufficientemente o preventivamente informato, e vincoli restrittivi per altri, ignari delle decisioni assunte e troppo a lungo conservate in un cassetto della scrivania del Sindaco in questi giorni magicamente apertosi.

Vogliamo che il lavoro di stesura del nuovo Piano regolatore sia improntato alla massima trasparenza e consultazione della cittadinanza nel rispetto del principio della autodeterminazione della Comunità locale, principio a quanto pare abusato da questa lega Nord per l’Indipendenza della Padania come slogan ma poi disatteso nei fatti concreti e quotidiani.

Noi non confidiamo nella possibilità di apportare successivamente con lo strumento delle osservazioni tutte le correzioni e modifiche necessarie per rendere minimamente funzionale ed operativo questo Piano Regolatore. Noi crediamo invece debba essere adottato un documento solido e ponderato, scaturito anche dalla partecipazione dei tecnici comunali che dovranno poi applicarlo, un piano che possa entrare in vigore con immediata validità assecondando la crescita della nostra Comunità, di coloro che già la occupano e di quanti ad essa guardano come polo attrattivo residenziale, produttivo ed economico.

Ricordiamo infine a tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza il rispetto del diritto-dovere di rappresentare in questa sede con onestà e responsabilità gli interessi di tutti i monteclarensi. Fino ad ora in questa vicenda non siamo mai stati messi nelle condizioni di assolvere al nostro incarico e per tale negligenza, sicuramente non compensabile con la tardiva convocazione a decisioni già assunte di una serie di commissioni in più occasioni illegittimamente riunite in seduta non aperta al pubblico, non possiamo esimerci dal sottolineare l’inadeguatezza del ruolo fino ad ora agito dal Presidente del Consiglio, Sig. Rino Dell’Aglio (non ha ancora proceduto all’indizione in seconda convocazione del C.C. richiesto dalle minoranze).

A quanto ci è dato sapere, fatti salvi nuovi colpi di scena che stanno però rendendo questa Sala sempre più simile ad un teatrino di varietà, alcuni consiglieri della Lega Nord ed il Sindaco da soli adotteranno questa sera il nuovo P.R.G..

Non erano quindi segnali di dialogo e di ripensamento le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco in occasione del Consiglio Comunale dello scorso 18 Luglio "……vista l’importanza dell’argomento ritengo che venga votato alla presenza di tutte le forze presenti in Consiglio" o le affermazioni contenute nel documento della Lega Nord del 21 Luglio "….La Lega Nord ha ritenuto essenziale rinviare l’adozione nonostante fosse nelle condizioni di approvarlo avendo la maggioranza necessaria"…

In realtà viste le assenze di questa sera abbiamo la conferma che il rinvio così auspicato dal Sindaco non era il frutto di alcun risveglio di sentimento democratico bensì il risultato di un semplice calcolo matematico, il numero dei consiglieri incompatibili con la votazione, a quanto pare, non dava certezza sulla regolarità della delibera.

Per tutto quanto fino ad ora esposto ma soprattutto per l’interesse esclusivo di tutti i monteclarensi il nostro gruppo "Popolari per Montichiari" non parteciperà a questa votazione e conferma fin d’ora a tutti i cittadini interessati la più ampia disponibilità a far consultare e visionare tutta la documentazione in nostro possesso e relativa a questo nuovo P.R.G. presso la nostra sede in via Mantova.

Stefania Mosconi, Valerio Isola, Masino Danzì, Riccardo Tosoni

 

DICHIARAZIONE DI VOTO LEGA NORD

Il Piano Regolatore Comunale che viene proposto all'adozione del Consiglio Comunale è il risultato in termini di scelte e di politiche, dell'analisi del territorio nei suoi vari aspetti, fase che ha costituito momento propedeutico e sostanziale per evidenziare alcuni punti fermi dell'azione da svolgere.

Tale analisi ha messo in rilievo:

  • la vocazione di Montichiari. di sviluppo economico nel settore del terziario e della logistica;
  • lo sviluppo demografico, negli ultimi anni molto consistente, ma che si prevede di dimensioni più contenute nel tempo;
  • un'edificazione del territorio avvenuta nel passato senza programmazione dei servizi e delle infrastrutture viarie di supporto al tessuto urbano;
  • un quadro ormai definito della viabilità principale di collegamento con il territorio circostante.

Tale analisi ha indotto l'amministrazione comunale a formulare un piano regolatore 'teso ad un ridisegno complessivo del tessuto urbano per riqualificare gli insediamenti già esistenti, con conseguente aumento della qualità della vita.

Le scelte da noi compiute in sede di revisione del Prg hanno privilegiato:

  • uno sviluppo equilibrato del territorio con accrescimento della qualità dei servizi e della viabilità locale ;
  • un contenimento delle zone produttive attraverso l'utilizzo delle cave dismesse;
  • interventi in zone storiche del centro e delle frazioni, con interventi di procedure di edilizia diretta senza ricorrere a piani di recupero degli stessi;
  • un'espansione residenziale contenuta nell'ambito di uno sviluppo demografico più limitato;
  • una forte tutela ambientale (anche con la creazione del Parco del Chiese), senza danneggiare in alcun modo le attività agricole, anzi ampliando le destinazioni di fruizione.

Abbiamo, poi, previsto un forte impegno per due dei poli economici più importanti della città: il centro fiera (con il nuovo ampliamento in corso e la futura creazione del centro servizi per le imprese) e l'aeroporto (anche in funzione della futura stazione dell'alta capacità ferroviaria), ricordando che in quest'ultimo caso ci troviamo a interagire su più livelli con enti sovracomunali nella gestione e nello sviluppo della medesima zona. In sostanza, questa amministrazione ha perseguito, come obiettivo primario rispetto a tutto il resto, la riqualificazione e la rimodulazione del tessuto urbano con interventi mirati, tesi a rendere più armoniose e fruibili le varie zone della città, in raccordo con le infrastrutture presenti e le potenzialità che potranno nel futuro essere espresse.

UN VOLANTINO ANONIMO DISTRIBUITO IN CONSIGLIO A FAVORE DEL SINDACO

 

GLI ARTICOLI SUI QUOTIDIANI DEL 30 LUGLIO 2003

BRESCIAOGGI

I partiti hanno avviato la campagna elettorale del 2004

Passa il Prg, Lega assediata  - Le accuse più dure dall’ex alleato Forza Italia

«Vogliamo un nuovo sindaco per le minoranze, che rappresentano la maggioranza di Montichiari». Questa frase indirizzata da Giuseppe Casella, capogruppo di Forza Italia, l'altra sera in consiglio comunale al sindaco Gianantonio Rosa, è destinata a tener banco per molto tempo.
Anche perchè l'attuale sindaco fu eletto anche con i voti di Forza Italia e per i primi due anni la sua giunta ebbe due assessori forzisti, poi mai più sostituiti. «Lei non ci rappresenta più - ha continuato Casella davanti ad un primo cittadino esterrefatto - lei è solo il sindaco di una piccola minoranza cittadina, la Lega Nord».
Oltre che sorpreso, il sindaco Rosa è anche rimasto senza parole, lasciando poi che anche i capigruppo dei Popolari Per Montichiari (Ppm) e dei Democratici di sinistra rincarassero la dose.
Ma cosa si poteva dire di ancor più pesante di quanto uscito dalla bocca di Casella? Forse le parole del capogruppo Ds, Giulio Bertolini: «La delusione più grande è l'opera di mistificazione che lei ha compiuto» oppure quelle di Stefania Mosconi, capogruppo del Ppm: «Il suo è stato un freddo calcolo matematico che non ha tenuto conto della dignità di tanti, tecnici e gente comune».
Parole pesanti: «Lei non ci rappresenta, lei è un mistificatore, lei è un freddo calcolatore», con un unico denominatore comune: la linea sin qui condotta dal sindaco e dalla sua giunta, e quindi dalla maggioranza consiliare leghista, in merito al piano di approvazione della variante per il vecchio Piano regolatore generale.
Una variante che l'altra sera è stata varata da una risicata maggioranza leghista, nata da una riunione del consiglio in seconda convocazione, dopo che quella convocata sabato 26 luglio era saltata per l'assenza della maggioranza e dello stesso sindaco. Un nuovo Prg che però per poter essere applicato ha davanti a sè ancora un lungo e tormentoso cammino poichè deve by-passare le osservazioni del pubblico, deve ritornare in consiglio tra 60 giorni, dovrà tener conto del Piano di coordinamento della Provincia e quindi entrerà nelle stanze del Pirellone in Regione, ammesso che superi le tormente delle diffide che si trovano sul tavolo del Prefetto ed il fuoco di sbarramento di alcune richieste di sospensiva che verranno avanzate al Tribunale amministrativo regionale.
Ma non sarà facile neppure affrontare quella quindicina di studi tecnici professionisti (ingegneri, architetti e geometri, che rappresentano la fetta più ampia dei progettisti monteclarensi) che con un documento di contrarietà al sistema adottato per il nuovo Prg (per il quale non si sono sentiti coinvolti) hanno dichiarato battaglia al sindaco preannunciando di «assumere iniziative nelle sedi opportune».
Per le minoranze in consiglio però la sera del 28 luglio ha rappresentato, con le loro dichiarazioni, un punto di svolta non indifferente nei rapporti con l'Amministrazione Rosa.
È chiaro che non esiste più un rapporto di fiducia, la Lega è isolata, Forza Italia non ha nessuna intenzione di riprendere il dialogo per la Casa delle Libertà, il Polo si consolida, il Ppm sta ormai confluendo decisamente in una vasta area civica ed i Ds strizzano l'occhio alla Margherita per una possibile fase di preparazione all'Ulivo monteclarense.
Intanto la Lega Nord si stringe attorno al suo sindaco e nella bozza di volantino ufficioso che già circolava tra i consiglieri leghisti nella serata del 28 lo ringraziava, quasi affettuosamente, per il «primo vero piano regolatore nella storia di Montichiari». La campagna elettorale è comunque già entrata nel vivo: manca un anno alle prossime elezioni di primavera e il clima si annuncia bollente.
Francesco Di Chiara


GIORNALE DI BRESCIA

Con il solo voto della Lega Nord passa in Consiglio comunale la variante urbanistica. Le opposizioni abbandonano l’aula
Montichiari, approvato il Prg tra le polemiche

È andata. Al terzo tentativo (il quarto, se si considera l’assemblea «virtuale» del 21 luglio, convocata su richiesta delle opposizioni e disertata dalla maggioranza), ma è andata. Con i soli voti della Lega Nord, l’altra sera il Consiglio comunale ha adottato la variante al Piano regolatore generale. Prima di riepilogare brevemente i contenuti del Prg (ne abbiamo riferito ampiamente sul giornale del 20 luglio), soffermiamoci sugli aspetti politici di questa vicenda: tra la Lega da una parte, il Ppm e i Ds dall’altra (fatto, questo, tutto sommato prevedibile, visto che Popolari e diessini appartengono al centrosinistra), ma soprattutto tra la Lega e Forza Italia. Partito, quest’ultimo, che, se in teoria risultava essere all’opposizione, di fatto non aveva mai nascosto di guardare con simpatia al Carroccio nel nome di una futura alleanza nella Casa delle libertà. Ora, invece, le cose sembrano cambiate, anche in vista delle amministrative del 2004. Forza Italia, Ppm e Ds hanno imputato al sindaco Gianantonio Rosa e alla maggioranza di procedere con l’approvazione del Prg quasi alla chetichella, «senza averne mai discusso né con i cittadini, né con gli addetti ai lavori e nemmeno con le minoranze». Naturalmente Rosa è di parere contrario. Non è il caso di ripercorrere i momenti di questa battaglia: servirebbe troppo spazio. Ci limitiamo a dire che, l’altra sera, le parti in causa hanno ribadito le proprie convinzioni. Il sindaco in aula non ha speso una sola parola per illustrare il Prg, «perché ho già spiegato tutto nel Consiglio del 18 luglio». Ieri, però, in un comunicato, ha scritto che «il fatto che le minoranze abbiano contestato la procedura e non il risultato del lavoro svolto mi conforta nella giustezza e nella validità delle scelte effettuate da questa Amministrazione, che si è sempre mossa nel rispetto di tutte le forze sociali e politiche». Dal canto loro, prima di abbandonare l’aula (non hanno partecipato al voto), le minoranze hanno manifestato grande disappunto. Per il Ppm, Stefania Mosconi ha detto che «non diremo niente, perché non ci è stato presentato niente su cui discutere. Stasera non si può adottare il Prg; bisogna invece procedere con quell’opera di informazione che, incredibilmente, su un argomento di grande importanza ancora non è stata fatta». Per i Ds, Giulio Bertolini ha fatto un intervento appassionato, ricordando che «tre anni fa, molti di noi al ballottaggio hanno votato per lei, signor sindaco, perché si pensava che la Lega portasse almeno una ventata di freschezza e trasparenza. Questi i risultati...». Gli interventi più duri, però, sono arrivati da Giuseppe Casella, di Forza Italia, il quale, tra l’altro, ha ricordato a Rosa che «lei è stato eletto anche con i voti di Forza Italia. Doveva rappresentare tutti, non solo la Lega. D’ora in poi non la considereremo più il nostro sindaco». Un’affermazione che, se sommata al commento del coordinatore locale degli azzurri, Giuseppe Visconti («Oramai la rottura è netta»), apre una profonda crepa tra Carroccio e Forza Italia. Certo, Massimo Gelmini, il segretario provinciale della Lega, nonché assessore al Comune di Montichiari, dice che «la speranza è l’ultima a morire». Aggiungendo, però, che «se Forza Italia continua a comportarsi così». Quanto al nuovo Piano regolatore generale, ecco come lo riassume il sindaco Gianantonio Rosa, sempre nello stesso comunicato di ieri. «Abbiamo privilegiato uno sviluppo equilibrato del territorio, un contenimento delle zone produttive per facilitare gli interventi senza addivenire alla predisposizione di piani di recupero, interventi in zone storiche del centro e delle frazioni (mantenendo però le identità degli stessi), un’espansione residenziale contenuta nell’ambito di uno sviluppo demografico più limitato (tramite un maggiore uso dell’edilizia economico-popolare e convenzionata) e una forte tutela ambientale, ma senza danneggiare in alcun modo le attività agricole (ricordo che è prevista la creazione del Parco del Chiese)». Riguardo alle attività artigianali e commerciali, conclude Rosa, «è nostra intenzione riutilizzare le cave dimesse per non sottrarre eccessivo territorio. Abbiamo poi previsto un forte impegno per i due poli economici più importanti: il Centro Fiera e l’aeroporto». (gaf)

 

E DOPO IL CONSIGLIO DEL 28 LUGLIO IL SINDACO DICHIARA :

"Lo strumento urbanistico che abbiamo approvato rappresenta la sintesi migliore tra uno sviluppo economico e commerciale della città e la tutela dell'ambiente e del territorio.  Abbiamo cercato di non privilegiare alcuni a scapito di altri e ciò che mi conforta è il fatto che le minoranze abbiano contestato la procedura e non il risultato del lavoro svolto".

 

 

GLI ARTICOLI SUI QUOTIDIANI DEL 31 LUGLIO 2003, DOPO L'INCONTRO DS-MARGHERITA

BRESCIAOGGI

Continuano le critiche al Prg

La Margherita e i Ds: «Centrosinistra unito per battere la Lega»

«Unirsi, per battere il centrodestra e per ricostruire la cultura del dialogo con la gente», questa è stata una delle motivazioni che ha spinto martedì sera i rappresentanti di Margherita e Ds a ritrovarsi nella sala riunioni della Biblioteca comunale di Montichiari. All'indomani del voto con cui la maggioranza consiliare leghista ha approvato una variante molto contestata del Piano regolatore ed in un contesto nel quale il Carroccio si è trovato di fatto isolato, Ds e Margherita hanno affidato alla stampa le loro prime dichiarazioni ufficiali per un «cammino da fare insieme in vista delle prossime elezioni consiliari, provinciali e del parlamento europeo».   ... (omissis)...
Tutti hanno contestato il metodo seguito dal sindaco Rosa per portare avanti la variante del PRG e Bertolini, per dare un'idea che «quel Prg è cosa del sindaco», ha ricordato che lo stesso architetto Mario Spagnoli, il più esperto dei tecnici in Comune non conosce ancora i contenuti del nuovo documento urbanistico.
Di parere nettamente contrario il sindaco Gianantonio Rosa che in una dichiarazione rilasciata dopo il consiglio di lunedì sera conferma: «Lo strumento urbanistico che abbiamo approvato rappresenta la sintesi migliore tra uno sviluppo economico e commerciale della città e la tutela dell'ambiente e del territorio. Abbiamo cercato di non privilegiare alcuni a scapito di altri e ciò che mi conforta è il fatto che le minoranze abbiano contestato la procedura e non il risultato del lavoro svolto». Ma il problema sta nel fatto che tutte le minoranze, da Forza Italia ai Ds, controbattono dicendo che «quel lavoro non lo conosciamo affatto e la sua procedura ha calpestato la nostra dignità ed ogni possibile intesa».
Francesco Di Chiara


GIORNALE DI BRESCIA

Caso Prg: Ds e Margherita duri contro il sindaco
«Minata la democrazia»

Prima la stoccata al sindaco Gianantonio Rosa e alla Lega Nord, che «a disprezzo delle più elementari regole democratiche, hanno approvato, in perfetta solitudine, il principale atto amministrativo del loro mandato: il Piano regolatore generale. Siamo molto preoccupati perché con questo modo di fare viene minata la base stessa dell’azione politica democratica, fondata sulla partecipazione diffusa, sul dialogo e sulla concertazione». ... (omissis) .... Le elezioni amministrative dell’anno prossimo - è stato detto dai protagonisti - si vinceranno ipotizzando un forte centrosinistra capace di aprirsi alle realtà moderate che, come noi, desiderano il bene di Montichiari: l’Area Civica Monteclarense, ad esempio». Lavori in corso, dunque, nel cantiere della politica monteclarense.

 

UN ULTERIORE VOLANTINO DI F.I.: SARA' L'ULTIMO ?

(volantino distribuito domenica 3 agosto 2003)

PIANO REGOLATORE GENERALE

DIMOSTRANDO GRANDE ARROGANZA

CON SOLO DIECI CONSIGLIERI PRESENTI SU VENTUNO IL SINDACO ROSA HA FATTO VOTARE IL SUO PIANO REGOLATORE SNOBBANDO GLI INTERESSI DEI MONTECLARENSI

FORZA ITALIA "SENTITAMENTE" RINGRAZIA PER NON ESSERE STATA COINVOLTA NEL "MISFATTO" A DANNO DEI CITTADINI!

 

COMUNE DI MONTICHIARI

Provincia di Brescia

AVVISO DI DEPOSITO RELATIVO ALLA VARIANTE GENERALE AL VIGENTE P.R.G. AI SENSI DELLA LEGGE 1150/42 E L.R. 51/75

IL DIRIGENTE DIPARTIMENTO POLITICHE DEL TERRITORIO

Ai sensi e per gli effetti della Legge 1150/42 e L.R. 51/75 e successive varianti ed integrazioni

RENDE NOTO

  • che il Consiglio Comunale con deliberazione n.56 in seduta del 28/07/2003, esecutiva ai sensi di legge, ha adottato ai sensi della L.17/08/1942 n.1150 e L.R. 51/75 e successive modifiche ed integrazioni, la variante generale al vigente P.R.G.
  • che detta delibera, con tutti gli atti ed elaborati annessi è depositata in libera visione al pubblico per trenta giorni consecutivi, dal 06/08/2003 al 04/09/2003 compresi, presso l'Ufficio tecnico dal lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 12.30 e in libera visione al pubblico è esposto nella sala ex Banda Municipale, Piazza Municipio, 1, dove potranno essere richieste le copie, con il seguente orario : da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.30.

Durante il suddetto periodo e nei trenta giorni successivi, chiunque fosse interessato può presentare le proprie osservazioni.

Tali osservazioni dovranno essere redatte in triplice copia, di cui una in carta legale, e presentate all'ufficio protocollo del Comune entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 06/10/2003. Anche i grafici che eventualmente fossero prodotti a corredo di dette osservazioni dovranno essere presentati in triplice copia, di cui una in competente bollo, in relazione alla loro dimensione.

Montichiari, lì 29 luglio 2003

IL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO

POLITICHE DEL TERRITORIO

Arch.Mario Spagnoli 

 

UNA LETTERA AI GIORNALI DEL 7 AGOSTO 2003 ...

A proposito dell'adozione del nuovo P.R.G. di Montichiari

Dirò in sintesi alcune considerazioni sull'episodio topico dell'adozione della cosiddetta variante al Piano Regolatore di Montichiari, adozione avvenuta il 28 luglio scorso con i soli voti di 10 Consiglieri leghisti più il Sindaco su un totale di Consiglieri pari a 20 oltre al Primo Cittadino.

Una spaccatura verticale in cui i toni si sono levati forti e decisi a fronte del decisionismo espresso dall'Amministrazione, per l'appunto decisa ad andare avanti anche da sola (ma soprattutto da sola) costi quel che costi. E mi chiedo proprio cosa costerà.

I cittadini in gran parte (per non dire quasi tutti) non sanno esattamente cosa sia il PRG ne sanno le ricadute che dallo stesso provengono in termini di condizioni di vita, di relazioni sociali e, perché no, di ricchezza collettiva e individuale; molti non sanno del connubio tra urbanistica e qualità della vita. Il Piano Regolatore è il più importante atto che una Amministrazione possa assumere e supera (anche per la durata di un Piano, che è mediamente decennale) il valore di un bilancio annuale o triennale. Assumerlo con pacatezza e apertura mentale, coinvolgendo la gente e i tecnici del settore, parrebbe cosa ovvia. Il Sindaco di Montichiari, geom.Rosa, non ha ritenuto di farlo ed è un peccato che si ostini a dichiarare a parole la sua disponibilità al confronto quando non ha mai voluto organizzare riunioni pubbliche o almeno Commissioni comunali aperte a chi fosse interessato.

La spiegazione starebbe nel bisogno di difendere il "neonato" dagli attacchi dei lupi famelici … famelici di aree, di affari edilizi e di incarichi professionali. Rosa non ha forse voluto (volendo essere io in buona fede) che nessun interesse di parte invadesse la stesura proclamata "neutrale" del PRG; ha invece voluto gestire in forma molto privata (ovvero sua o di pochissimi altri) la fase di direttiva sul progetto di Piano, affinché (sempre stando in buona fede) quel che s'andava a costituire fosse un atto integerrimamente scritto sul suolo monteclarense senza devianza o perversione alcuna.

La piazza poi mormora : sull'ovvietà che l'opposizione s'opponga; sul fatto che Tizio parli a muso duro a Caio onde cercare di dare maggiore peso politico al proprio Gruppo, magari in vista di future obbligate alleanze elettorali; sul fatto che insomma è giusto che la città di Montichiari "rallenti" e magari ritorni paese e che ben venga un Sindaco che frena e modera o armonizza la crescita.

Io penso invece che sarei molto interessato a che qualcuno mi spieghi qualcosa sulla futura viabilità, sull'ampiezza del verde pubblico e non, sul valore che assumeranno le aree edificabili, sui servizi che manterremo o verranno in Montichiari, sulla salvaguardia delle costruzioni storiche e delle cascine, sulla gestione dei poli scolastici, sull'estensione delle aree artigianali e industriali ecc.ecc.

Non ho alcun interesse privato da difendere, non faccio parte di alcuna lobby di presunto potere, non avrò aree in eredità ne intendo realizzare imprese. Vorrei avere conosciuto il PRG prima della sua approvazione e dalla bocca dei miei amministratori e non adesso, che è già adottato e che mi servono fior di tecnici per "aprirmi gli occhi" sul mio futuro come cittadino di questa città di 20.000 abitanti. E poi mi pare difficile che si possano ridurre ventilati vantaggi a chi si sente già favorito dalle scelte proposte e deliberate in adozione e irrealistico che i semplici cittadini possano fare osservazioni ben motivate e documentate.

Sono orfano di un'assistenza morale che doveva venirmi da chi ha il diritto e dovere di amministrarmi e non di considerarmi un fastidioso anonimo cittadino qualsiasi. Credo anche che un Sindaco dovrebbe sostenere con ancora maggiore tranquillità e trasparenza un Piano che ritiene scevro di manipolazioni varie e dovrebbe orgogliosamente aprirlo al confronto pubblico onde raccogliere in maniera ampia consensi o almeno sereno distacco. In realtà l'Amministrazione di Montichiari opera sempre più in maniera arroccata, "autarchica", orgogliosa del proprio isolamento, tant'è che non ha voluto nemmeno informare pubblicamente i cittadini sulle tante opere pubbliche che interessano e interesseranno in particolare il centro storico. Piuttosto che rischiare un dibattito sulle proprie idee ha rinunciato all'eventuale pubblico plauso ed ora ognuno dice la sua senza costrutto e senza informazioni precise. Insomma i monteclarensi (al 99%) non sanno come sarà Montichiari tra qualche mese e tra qualche anno … ma sanno che possono (se vogliono, purtroppo) delegare, infischiarsene, approfittare o lamentarsi a posteriori. L'importante è non partecipare e non far partecipi, poi verranno le elezioni amministrative del 2004 e ognuno giudicherà il Sindaco magari solo in base alle buche tappate e all'asfalto tirato, alle luci e alle manifestazioni gratuite estive. E' per me un dolore (questa la ricaduta anche della stolta gestione del rinnovo PRG) constatare che il paese perderà sempre più passione per la politica (ancora scambiata per la vituperata partitocrazia), per il valore del confronto, del rispetto, della stima per le istituzioni, per un vivere veramente civile e conscio. Peccato !

DANIELE ZAMBONI

 

LETTERA A BRESCIAOGGI del 20 agosto 2003

Montichiari e il futuro

Signor direttore, l'esperienza dell'Amministrazione di Montichiari, retta dalla Lega, sta degradando ogni giorno di più a farsa. Credo che da nessuna parte una giunta leghista si sia distinta come quella di Montichiari per incapacità e arroganza, fino al limite dell'autolesionismo. L'attuale gestione del piano regolatore generale lascia allibiti e stupefatti per i comportamenti che non si riesce a capire se siano dettati più dall'ignoranza e dal pressapochismo nei confronti delle regole democratiche ed istituzionali, che dalla protervia e dal disprezzo nei confronti delle minoranze in consiglio comunale e della maggioranza dei cittadini. Probabilmente tutte due le cose assieme. Una democrazia non è tale senza regole. Queste sono sancite dallo Statuto e dal regolamento comunali, oltre che dalle leggi nazionali sugli enti locali. Per il sindaco Rosa ed i suoi scherani, invece, le regole rappresentano un fastidio, sono incapaci di confrontarsi con idee diverse dalle loro, hanno una cultura totalitaria, intendono piegare le istituzioni e le regole democratiche agli interessi di bottega del proprio partito, perciò se le inventano ad ogni circostanza. Così è per l'iter che porta all'approvazione del piano regolatore generale. Nessuno intende togliere alla maggioranza legittimamente eletta la responsabilità delle scelte di governo, ma questo non deve avvenire calpestando i diritti delle opposizioni ed impedendo loro di svolgere la loro funzione di controllo. Succede così in ogni democrazia moderna. Probabilmente per la Lega 300 anni di evoluzione dello stato democratico sono trascorsi invano, non a caso il suo orizzonte culturale si estende dai Celti al Medio Evo. Speriamo che non lo venga a sapere l'avvocato Cesare Galli, leghista e paladino della democrazia in quel di Brescia, potrebbe avere una crisi di identità con conseguenze imprevedibili. Venendo a cose più serie, il Prg è il principale strumento urbanistico e socio economico di cui un Comune si dota per delineare il proprio sviluppo per circa una decina di anni. Deve innanzitutto soddisfare la vocazione di un territorio, fare sintesi di legittimi interessi privati, sempre più articolati e complessi, spesso contrastanti, e coniugarli con gli interessi più generali di tutti i cittadini, nel rispetto delle compatibilità ambientali e del miglioramento della qualità della vita. Non è quindi solo una questione di aree da inserire o meno come fabbricabili, anche se questo ha la sua importanza, ma di avere un'idea molto precisa dello sviluppo che si intende dare al paese. Per questo è il più importante banco di prova per dimostrare le capacità amministrative di una classe dirigente. Il sindaco Rosa e suoi amministratori, rifiutando il confronto non solo con i consiglieri comunali ma anche con le categorie economiche e sociali e con i cittadini, dimostra o di essere furbo e arrogante, oppure di non essere in grado di sostenere il confronto. Questo è un grave danno per una città come Montichiari, il cui territorio è collocato in una zona strategica per lo sviluppo non solo comunale ma sovracomunale e provinciale, è quindi necessaria una capacità di confronto e dialogo con altri comuni e con altre istituzioni. La vicenda dello stadio del Brescia, ora previsto nel territorio di Castenedolo, dove c'è un sindaco che sa fare bene il suo mestiere, è emblematica del modo di governare di questa Amministrazione. Nel 2004 ci saranno le elezioni amministrative ed è fondamentale costruire le condizioni già da ora per battere la Lega che, presuppongo, andrà da sola al confronto elettorale visti i rapporti con le altre componenti della cosidetta Casa delle libertà. Esistono quindi i presupposti per restituire questi pseudo amministratori alla loro vita privata. É indispensabile però costruire anche a Montichiari un ampio schieramento di centrosinistra, che vada oltre l'Ulivo e cominciare già dopo la pausa estiva a discutere del candidato sindaco e a costruire con lui il programma da sottoporre al confronto con i cittadini, a partire proprio dal Prg. Credo che per vincere bisogna rifuggire da logiche di autosufficienza, che partono dal presupposto che a Montichiari non siano mature le condizioni per un confronto tra schieramenti diversi come avviene in quasi tutti i Comuni bresciani. Anche in questa città si è costituita recentemente la Margherita, che ha trovato consensi ed è presente sulla scena politica, ci sono autorevoli esponenti dello Sdi con significative esperienze amministrative e di governo, ci sono i Ds, ci sono altri movimenti che già fanno parte del centrosinistra. Insieme è necessario aprire un confronto con Rifondazione comunista. Bisogna a mio avviso partire da qui, aperti al confronto programmatico anche con l'area civica, poi ognuno deciderà da che parte stare, sapendo però che la pari dignità vale per tutti e che neanche a Montichiari ci sono alcune forze politiche legittimate a governare e altre no.

Stefano Quarantini
direzione Ds - Brescia


UNA RISPOSTA DA BRESCIA DA UN LETTORE DI BRESCIAOGGI 01/09/2003

Guardiamo i fatti

Gentile direttore, il dirigente diessino Quarantini le ha scritto una lettera pubblicata col titolo «Montichiari e il futuro» sul cui contenuto vorrei esprimere il mio pensiero. Il compagno dai sentimenti cosmopoliti, si è preso a cuore anche la realtà politica di Montichiari, preoccupandosi del regime dittatoriale messo in atto dal sindaco e dalla sua Giunta leghista. Un passaggio della lettera recita così: «Venendo a cose più serie, il Prg è il principale strumento urbanistico e socio economico di cui un Comune si dota per delineare il proprio sviluppo per circa una decina d’anni, deve innanzi tutto soddisfare la vocazione di un territorio, fare sintesi di legittimi interessi privati, sempre più articolati e complessi, spesso contrastanti, e coniugarli con gli interessi più generali di tutti i cittadini, nel rispetto delle compatibilità ambientali e del miglioramento della qualità della vita. Non quindi solo una questione di aree da inserire o meno come fabbricabili, anche se questo ha la sua importanza, ma di avere un’idea molto precisa dello sviluppo che s’intende dare al paese. Per questo è il più importante banco di prova per dimostrare le capacità amministrative di una classe dirigente». Leggendo questi concetti che sono universalmente riconosciuti come fondamentali, mi sorge il sospetto che questo dirigente diessino dalle idee giuste sia stato escluso da Corsini e dai suoi compagni dalle riunioni dove sono state prese le decisioni attinenti il nuovo Prg di Brescia e il perché è facile da capire: gli amministratori di Brescia hanno abbondantemente ignorato i suddetti concetti. Bisogna anche aggiungere a proposito di rapporti con gli alleati che nessuno in questi anni ha avvertito nella stesura del Prg la presenza dei popolari, dei socialisti e della lista civica, considerati come il due di coppe con briscola a bastoni, perché il tutto è stato gestito dai pochi eletti di marca diessina (questi alleati per non uscire dalle grazie del grande capo hanno abbassato la testa ed avallato tutto quello che passava il convento, ma la dignità e l’orgoglio? ...quisquilie). Quando poi il Prg è stato presentato, a molte categorie è risultato subito senza identità, di piccolo cabotaggio, rattoppato e ridotto ai minimi termini, al punto che le minoranze con senso di responsabilità, non hanno infierito più di tanto perché sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa e col risultato di ritardare ulteriormente l’iter dell’approvazione di questo strumento urbanistico, di cui la città ha urgente bisogno e che sta attendendo da ormai troppi anni. A Brescia è successo esattamente quello che, stando alle affermazioni del signor Quarantini, sembra stia accadendo adesso a Montichiari; ed allora prima di avventurarsi in analisi politiche in casa d’altri non sarebbe più assennato farne una molto approfondita su quello che è accaduto ed accade in casa propria? Siccome sbagliare è umano e perseverare sarebbe diabolico, anche a Brescia ora si sono resi conto della inadeguatezza delle scelte urbanistiche fatte e tentano un recupero nell’unico modo possibile ed intelligente, cioè con la progettazione di realtà di grande livello urbanistico come le cittadelle (anche se il primo a rendersi conto di queste necessità è stato Lamberti che è il meno esperto). Anche in questo, però, gli amministratori di Brescia si sono fatti precedere da alcuni paesi della provincia come Nave, Chiari ed altri, i quali queste cittadelle le stanno già realizzando, quindi lo scopiazzare non dovrebbe richiedere grandi capacità amministrative e questo lascia noi cittadini un po’ più tranquilli sulla realizzazione di tutto ciò. Vorrei terminare invitando il dirigente diessino a non scaldarsi troppo e a non farsi prendere dal solito livore classista che distingue già i suoi leaders romani quando aggrediscono sistematicamente il governo eletto democraticamente. I bresciani una volta realizzate le riforme, non commetteranno più l’errore di dare fiducia a forze politiche che ci hanno lasciato in eredità un debito pubblico mostruoso, risultato di una politica clientelare fatta di false pensioni al sud, di facili ed inutili assunzioni per il voto di scambio.

Roberto L. Ghidini


LA REPLICA DI QUARANTINI SU BRESCIAOGGI DELL' 11/09/2003

Montichiari e il Prg

Egregio direttore, vorrei brevemente rispondere alle considerazioni che il signor Roberto L. Ghidini ha fatto sul Suo giornale in merito alla mia lettera riguardate il futuro di Montichiari. Vorrei rassicurarlo che non c'è da parte mia nessuna velleità cosmopolita ne volontà di guardare in casa d'altri, infatti, nonostante io sia un dirigente provinciale dei Democratici di Sinistra, la mia casa è Montichiari dove abito da quando sono nato e dove sono stato per dieci anni Consigliere comunale, quindi se il signore in questione si fosse minimamente informato forse avrebbe scritto una lettera diversa e più appropriata, ma tant'è. Nel merito non vedo come possa essere stato escluso dalla discussione del Prg del comune di Brescia, non avendo io nessun titolo per parteciparvi, ma so che la redazione del Piano è stata preparata nelle apposite commissioni consiliari e da decine di incontri nei quartieri e con le categorie economiche e sociali, quello che non è assolutamente avvenuto a Montichiari, dove la prima adozione è avvenuta in tre sedute del Consiglio Comunale di cui una disertata per la giusta protesta delle minoranze, mai coinvolte nella discussione preparatoria, perché il sindaco Rosa ha tenuto nascosto per mesi il Prg nei suoi cassetti, ed un'altra disertata dalla maggioranza, se ciò e confrontabile con quanto è avvenuto a Brescia, lascio ai lettori il giudizio. Poi non ho capito cosa c'entri il livore classista e cosa intenda per riforme istituzionali, il signor Ghidini, forse riforme ad hoc, che impediscano allo schieramento di centrosinistra l'accesso al governo attraverso libere elezioni e che sanciscano l'occupazione perenne del potere del centrodestra? Io non so a quale partito appartenga il signor Ghidini, presumo si riconosca nello schieramento di centrodestra visto che ne ripete gli slogan, come quello sul buco di bilancio disastroso che il centrosinistra avrebbe lasciato in eredità al governo Berlusconi, buco mai accertato da nessuno degli istituti indipendenti di controllo sia italiani che europei. E' un bel modo di guardare ai fatti, non c'è che dire, complimenti.

Stefano Quarantini
direzione
Provinciale Ds

 

SU PAESE MIO N°35 USCITO AGO/SET 2003pm01-09-03prg.jpg (210952 byte)

 

LA COLDIRETTI PREPARA LE OSSERVAZIONI

Da Bresciaoggi del 6 settembre 2003

Prg, Coldiretti prepara la nuova «stagione»

La campagna autunnale punta sul territorio e l’ambiente

Dopo la pausa estiva, l’azione sindacale di Coldiretti riparte da ambiente e territorio. Tematiche forti che negli ultimi mesi sono state assolutamente centrali nella politica della federazione bresciana, in più occasioni mobilitata per garantire non solo la difesa degli interessi degli agricoltori, ma anche e soprattutto quella del territorio e, in ultima analisi, dell’intera comunità. E questo nella convinzione un ambiente irrimediabilmente compromesso sia un danno per tutti, e non solo per la categoria che più di tutte vive di territorio.
Fra i primi obbiettivi della campagna autunnale di Coldiretti ci sono i Piani regolatori generali in fase di approvazione in molti fra i più importanti e strategici comuni della provincia. In primo piano nelle preoccupazioni della federazione cittadina c’è soprattutto il Prg di Montichiari, attualmente in fase di osservazione. Il motivo di questa particolare attenzione è presto detto: Montichiari è un paese dove sono attualmente attive alcune fra le aziende agricole maggiormente rilevanti della pianura bresciana, ed è quindi necessario verificare che la pianificazione del territorio sia in linea con le osservanze e le esigenze di un settore, l’agricoltura per l’appunto, che per il comune rimane di grande importanza.
A questo proposito la Coldiretti bresciana ha convocato per giovedì prossimo un incontro al Centro Fiera, al quale sono invitati tutti gli agricoltori, associati e non: l’obiettivo, dicono alla federazione provinciale, «è dare a tutti delucidazioni su un Prg che sulle prime sembrava preannunciarsi a sostegno delle aziende agricole, ma che nella realtà contiene alcune disposizioni che potrebbero essere da ostacolo all’attività agricola».
«Nella sostanza - rileva Coldiretti - andando ad approfondire le norme tecnico-attuative, si scopre che le zone agricole contrassegnate come E2 e E3 risultano sottoposte a vincoli molto stretti, che lasciano davvero poco spazio ad ipotesi di sviluppo per il settore. La nostra preoccupazione è quindi relativa al fatto che che si lasci poco spazio all’espansione delle aziende proprio in una zona come Montichiari, dove esistono alcune fra le realtà in assoluto maggiormente dinamiche dell’intero settore. Sappiamo che in tutti i paesi le zone E2 e E3 sono vincolate, ma a Montichiari queste rappresentano aree vastissime».
Ecco quindi che, in vista della prossima scadenza del 6 ottobre, termine entro il quale vanno presentate le osservazioni al Piano regolatore generale, Coldiretti ha deciso di mobilitarsi con l’intenzione di definire una linea comune destinata a far sentire la voce ed il peso dell’agricoltura in una congiuntura delicata. Un’azione che preannuncia una stagione calda, visto che come detto sono numerosi i paesi in provincia di Brescia che stanno approntando i nuovi Prg.

 

LA MARGHERITA CHIEDE LA REVOCA DELLA DELIBERA SUL NUOVO PRG

Al signor Sindaco di Montichiari

e p.c. Coldiretti di Montichiari

LETTERA APERTA

Oggetto: Piano Regolatore Generale: Proposta Operativa

Nel corso dell’Assemblea promossa dalla Coldiretti di Montichiari dell’11 settembre 2003, sono emersi rilievi del tutto condivisibili in merito a norme attinenti i parchi (del Chiese, dei Colli e l’area Aeroporto).

Per cancellare e correggere tali norme i singoli proprietari di aziende agricole dovranno presentare ricorsi individuali avvalendosi del tecnico di fiducia.

Disagi e costi per vedersi riconoscere qualche elementare diritto.

Noi della Margherita - Democrazia è Libertà di Montichiari riteniamo che tali disagi potrebbero essere evitati con un provvedimento molto più semplice, ossia con una delibera che revochi la precedente con la quale il "Piano" è stato adottato.

Ciò consentirebbe anche di aprire un democratico confronto sulle strategie di sviluppo che hanno ispirato le scelte Sue e dei pochi che hanno potuto votare la delibera.

Molto più semplicemente sarebbe l’occasione per dimostrare che un Piano Regolatore non è "cosa di pochi" perché investe ogni singolo cittadino indipendentemente dal fatto che sia o meno fortunato proprietario di aree che hanno, magari inopinatamente, cambiato destinazione.

Considerato che i ricorsi dovrebbero essere presentati entro il 6 ottobre, una risposta riveste carattere d’urgenza.

Montichiari, 12 settembre 2003

Distintamente

Il gruppo di coordinamento della Margherita

Felice Garzetti Lorenzo Frigerio

Stefano Mutti Ferdinanda Busi 

 

 

Lettera a Bresciaoggi del 20/09/2003

L’estate calda di Montichiari

Caro direttore, e tanto tuonò che piovve (almeno dalle nostre parti); un «verso» al celebre proverbio che ben si adegua alle vicende politico-amministrativo di questa torrida estate a Montichiari in occasione di più sedute di Consigli comunali, con alterni abbandoni dell’aula e dibattiti infuocati ben oltre la soglia meteorologica. Si tratta del Prg, uno strumento molto importante, al pari del bilancio, e su cui l’opposizione aveva minacciato ricorsi politici, legali, amministrativi. Alla fine, varato con i voti della maggioranza della Lega nord. Ora, come dichiarato dal sindaco G. A. Rosa, esso fa bella mostra di sè nella vecchia sede della banda musicale, sotto il Municipio, ed «ogni cittadino, nei sessanta giorni di tempo legale, potrà presentare le sue osservazioni». La stampa ha relazionato l’opinione pubblica su questa telenovela, ma non si contano le prese di posizione di forze politiche, i comunicati stampa, i volantini distribuiti alla cittadinanza sfornati a getto continuo dalle rotative con i pistoni roventi. Non intendo minimamente entrare nel merito tecnico-tattico, come direbbe Nicolò Carosio, principe dei cronisti sportivi d’antan, me ne guardo bene, ma, se mi permette, vorrei esprimere alcune mie considerazioni su quanto accaduto, perché, come scrive Dante... «è il modo che ancor m’offende». Senza però che i soliti noti abbiano ad intingere la penna, come sempre, contro chi ha il diritto di dissentire. Dopo la caduta del muro di Berlino, solo nei regimi della Corea del Nord o di Cuba o, prima, di Saddam Hussein, il verboten era o è di rigore. Nel Consiglio comunale di Montichiari, l’opposizione è costituita, principalmente, da coloro che per cinquant’anni ne hanno retto le sorti, e gli addetti ai lavori ben sanno cosa bollisse in pentola, prima di scoperchiarla, in tali occasioni. A rimarcare il cambiamento, a mo’ di esempio, riporto, con il dovuto diritto alla privacy, quanto espresse, in questi giorni, un tecnico in materia: «Non si è mai visto un Prg così preciso nei suoi indirizzi e non a macchie di leopardo come avveniva». Una dichiarazione molto significativa! Ma in tutta la vicenda, ciò che ha sollevato maggior scalpore è stata la grancassa suonata dal rappresentante in Consiglio comunale di Forza Italia, supportato poi con volantini da coloro i quali dovrebbero essere, forse, i futuri compagni di viaggio. Riporto, almeno in parte, il testo di un volantino che ben rispecchia il clima che si è instaurato. «Denunciamo l’ennesima vergogna e facciamo nostre le parole (fra le tante pronunciate, aggiungo io) dal vicecoordinatore azzurro Giuseppe Casella, che in qualità di consigliere e capogruppo (in sostituzione di Daniela Visconti, assente per ferie) si rivolse al sindaco Rosa: lei non è più degno (!) di essere il sindaco di tutta la cittadinanza (...). Si ricordi che le minoranze rappresentate in Consiglio comunale hanno dietro di sè la maggioranza del paese (...)». Parole di fuoco, che, a mio modestissimo avviso, sono state pronunciate dalla persona... meno adatta. Mentre il Casella - nei cui confronti Cicerone contro Catilina davanti al «senatus populusque romanus» o il giacobino che nel Comitato di salute pubblica chiedeva nientemeno che la testa di Robespierre, furon dei dilettanti - lanciava le sue reprimenda mi è tornato alla mente un altro Consiglio comunale, nel quale, il capogruppo, allora come oggi della Lega Nord, geomerea Luigi Lamperti, con una dialettica ben più accetta e chiara nella sostanza chiedeva le dimissioni di Badilini perché, in una precedente consultazione elettorale per il Consiglio d’Europa, la Lega nord a Montichiari rappresentava da sola ben oltre il 30% dell’elettorato locale. Poteva dunque essere quello un motivo ben maggiore di questo! Ma ciò che intendo sottolineare è che, chi ha pronunciato oggi il suo diktat , allora era assiso fra gli scranni di maggioranza di quel primo cittadino dove ha rivestito, ad un tempo, i panni di consigliere comunale, di assessore e addirittura di capogruppo. Successivamente, fulminato come Saulo sulla via di Damasco, sostengono i politologi locali che, aderendo a vari movimenti politici ed approdando ora a Fi (l’ultimo?) abbia quasi eguagliato Odisseo il quale, di ritorno dopo la presa di Ilio all’amata terra di Itaca, fu costretto, vuoi per mari procellosi, vuoi per allettamenti di invitanti sirene, a navigare ed incagliarsi più volte sulle sponde del Mare Nostrum. Ed i segnali più o meno «palpabili» provenienti ancora da Scilla e Cariddi non sembra siano per sempre consegnati alle sole pagine che Omero scrisse. Ma mentre i primi labili prodromi di nuvolaglie, questa volta ben accette, smorzavano la calura estivo-politica locale, e nella piazza centrale, piazza Garibaldi, veniva distribuito l’ultimo volantino al veleno, c’era chi, quasi di soppiatto, cercava di bussare al grande portone borchiato del castello di Canossa. Narrano le cronache che un suo predecessore arrivato a quel maniero, in uno dei più terribili inverni dei secoli passati, dovette rimanere, per penitenza, fuori per lungo tempo, prima di ottenere udienza presso la contessa Matilde. La Storia, con la esse maiuscola, è madre di vita e ben lo sapeva il Manzoni al quale talvolta è meglio far ricorso. Ad un certo punto del suo grande romanzo egli scrive e fa dire per bocca di Ferrer: «Adelante Pedro con juicio». Meglio farne tesoro!

Dino Alberti - Montichiari

 

L'ITER DOPO LA CHIUSURA DEI TERMINI PER LE OSSERVAZIONI

Fino al 30 ottobre, i tecnici incaricati provvederanno alla definizione dei criteri e all’esame delle osservazioni in relazione alle linee guida del Piano regolatore. Successivamente si entrerà nella fase di istruttoria (dal 30 ottobre al 7 novembre) da parte dei tecnici esterni; dal 7 novembre al 15 dicembre, infine, si procederà all’esame del piano da parte della competente commissione urbanistica. Entro il 15 dicembre si terrà il consiglio comunale per l’approvazione definitiva. (Tratto dal sito internet comunale).

 

PROFESSIONISTI E PIANO REGOLATORE:

LETTERA AL SINDACO

Un gruppo di lavoro, composto da una decina di tecnici monteclarensi, ha lavorato alacremente tutto il mese di settembre per esaminare il Piano Regolatore adottato quest'estate dai consiglieri della Lega. L'analisi fatta, riassunta in una lettera inviata al Sindaco che qui pubblichiamo, è molto preoccupante. È facile prevedere che se l'Amministrazione non terrà conto delle molte osservazioni avanzate, il Piano Regolatore di Montichiari non potrà essere approvato dalla Regione.

Un gruppo di tecnici liberi professionisti, che già avevano pubblicamente espresso il loro dissenso e rammarico per non essere stati coinvolti nel processo formativo del nuovo Piano Regolatore, si è riunito per trarre congiuntamente le prime valutazioni su uno strumento che dovrebbe accompagnare la loro vita lavorativa per i prossimi dieci anni.

Unanimemente si è riconosciuta la validità dei lavori preparatori di ricerca.Infatti appaiono molto approfondite le indagini morfologiche, geologiche ed ambientali, nonché l'indagine storica e l'evoluzione antropica del Comune e del territorio, ma a tale lavoro altamente professionale e qualificante non ha corrisposto una adeguata sintesi progettuale.

Sembra quasi che non vi sia stata continuità fra la fase di analisi delle emergenze negative e positive e la progettazione del nuovo Piano Regolatore.

Così, ad esempio, mentre la relazione dell'agronomo esalta la potenzialità agricola del nostro territorio, la zonizzazione e soprattutto la normativa mortificano e sviliscono tutto il mondo agricolo.

Mentre l'indagine paesaggistica consiglia di attribuire all'agricoltore funzioni di controllo e salvaguardia del territorio, la nuova normativa impedisce all'agricoltura di sviluppare la propria attività con norme restrittive e tecnicamente incomprensibili (altezza massima 3,50 ml).

In nome di una presunta tutela ambientale vengono istituite due nuove grandi aree con il pomposo nome di Parco del Chiese.

A chi plaude tale positiva iniziativa si consiglia però di analizzare attentamente la normativa, e si scoprirà con sorpresa che mentre l'attività edilizia legata al mondo agricolo è pesantemente penalizzata si potranno però edificare: alberghi, impianti sportivi, villaggi turistici, scuole, caserme, cimiteri, chiese, case di riposo, teatri, cinema, ecc.

La tutela ambientale si riduce ad una semplice norma che stabilisce che se vuoi sopprimere o realizzare una strada od un canale devi prima chiedere la Concessione Edilizia.

Si è inoltre congiuntamente evidenziato come il criterio di dimensionamento della capacità edificatoria del Comune si sia basato sul fabbisogno volumetrico, dimenticandosi che i concetti Regionali e Provinciali da tempo impongono di basarsi sul consumo di suolo.

L'impostazione adottata comporta la necessità urbanistica di ridurre sensibilmente gli indici volumetrici onde poter avere una più elevata estensione di area da utilizzare ai fini edificatori, così ad esempio zone che con il precedente P.R.G. avevano indice pari a 2 mc/mq se lo vedono ridurre ad 1,6 mc/mq.

Sparse per il territorio, ed avulse da qualsiasi contesto urbano appaiono alcune aree edificabili come pure altre (pur di modesta dimensione) da adibire a nuova discarica.

È vero che parte del territorio è interessata da un piano d'area di livello Regionale, ma un P.R.G. non può non prevedere a tutela della salute pubblica una fascia di rispetto dagli impianti aereoportuali (curva WECPNEL art. 26 L.R. 51/75).

La stessa tutela che il P.R.G. pare dimenticare quando rende edificabili aree limitrofe al fiume Chiese o inserite nelle fasce di piena catastrofica individuate dal Piano di Assetto Idrogeologico del Po.

La normativa tecnica (di difficile lettura) presenta errori ed imprecisioni che necessiterebbero di un attenta rivisitazione (es. cimiteri e depuratori in zona residenziale di tipo B).

La riunione si é conclusa con l'auspicio che l'Amministrazione Comunale (in nome di una vittoria politica) non si intestardisca nel voler approvare a tutti i costi uno strumento che di fatto nei contenuti urbanistici appare molto lontano dalle esigenze della comunità e molto distante se non divergente dalle emergenze analizzate nella ottima fase di ricerca.

Al di là delle osservazioni puntuali che ogni singolo professionista presenterà per soddisfare le esigenze della clientela, si invita l'Amministrazione Pubblica a soppesare ed analizzare per quali ragioni sia emerso da molti operatori del settore tanto dissenso.

Seguono 9 firme

Dall'ECO del 4/10/03

 

LE OSSERVAZIONI DEL CIRCOLO DELLA MARGHERITA DI MONTICHIARI

Consapevoli che il territorio rappresenta uno dei beni più grandi di una comunità, la Margherita di Montichiari, ha ritenuto doveroso analizzare gli indirizzi tracciati dal nuovo PRG, confrontandosi con i cittadini, le associazioni e le realtà sociali che da più parti chiedevano di essere coinvolte, in questo importante strumento di pianificazione della crescita del nostro territorio.
Siamo sempre stati critici con questa amministrazione, per i metodi con i quali il PRG è stato portato
avanti
, e non ci sbagliavamo affatto. I limiti di questa marcia forzata sono stati già messi in evidenza
quando, verificato l'errore commesso, il PRG è già stato ripreso e modificato in Consiglio Comunale per
consentire la riedificazione dei padiglioni del Centro fiera.
Avevamo anche già chiesto il ritiro della Delibera di assunzione del PRG, per non costringere i cittadini e le aziende di Montichiari a presentare una mole notevole di osservazioni, per consentire un sereno confronto con le realtà sociali e con i cittadini.
Volevamo evitare inutili oneri sia al Comune per rispondere alle legittime osservazioni, sia alle associazioni ed ai cittadini costretti a ricorrere ai tecnici di fiducia per redarre le osservazioni stesse.
Purtroppo, ad oggi, non abbiamo nemmeno ricevuto risposta dall'amministrazione, né spiegazioni sul
perché un iter così importante è rimasto nei cassetti per tanto tempo e poi tirato fuori per essere approvato a marce forzate e colpi di maggioranza.
Tuttavia, il nostro partito ha ritenuto doveroso svolgere un lavoro di analisi in riferimento al PRG monteclarense, e abbiamo deciso di avanzare alcune semplici osservazioni, di carattere generale, che hanno a cuore alcuni dei valori che riteniamo fondamentali per lo sviluppo integrale di una
comunità
: e cioè una migliore qualità della vita, la vivibilità e la salvaguardia del territorio, la
valorizzazione degli spazi per le famiglie, con attenzione particolare ai bambini, ai giovani, agli
anziani ed ai disabili. Siamo portatori di una sensibilità particolare, desideriamo uno sviluppo moderno ed efficiente ma anche sostenibile, convinti che quanto abbiamo ereditato dai nostri padri, debba essere tramandato, magari idealmente migliorato per le generazioni future.
Ecco dunque le osservazioni che abbiamo presentato come partito, sicuri che la cittadinanza saprà apprezzare la volontà di lavorare concretamente per il bene comune di Montichiari e di tutta la sua comunità.

VIABILITA’ E RETE PERCORSI CICLABILI

Nell’art. 49 delle NTA si dice che le piste ciclabili sono ammissibili in tutte le aree a destinazione pubblica, ma non c’è alcun riferimento ad un piano di rete ciclabile.

Il PRG dovrebbe contenere precise indicazioni programmatiche in merito a interventi relativi alla pianificazione del traffico (strade, precorsi ciclabili e pedonali, parcheggi), eventualmente analizzati e previsti da piani di settore (come il Piano Generale del Traffico Urbano).

Il tema della mobilità sostenibile, sia per quanto riguarda il territorio già urbanizzato che per le nuove espansioni, deve passare attraverso scelte di base (rete viabile, ciclabile, ecc.) che siano in grado di reggere le previsioni urbanistiche future e garantire una migliore vivibilità nelle aree storiche.

Il PRG dovrebbe prevedere, parallelamente allo sviluppo dello schema stradale, una rete di percorsi ciclabili su tutto il territorio comunale e in particolare curare le connessioni tra i vari nuclei abitati (centro storico, frazioni, comuni limitrofi), in modo da offrire nuove opportunità per gli spostamenti individuali, a breve e medio raggio, alternative all’automobile.

Tale previsione sarebbe anche un’importante occasione per ricucire il tessuto locale gravemente compromesso dai recenti interventi stradali di interesse provinciale e statale, poco attenti alle esigenze ambientali e sociali.

NUOVI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI E TUTELA AMBIENTALE

Si osserva che alcuni nuovi insediamenti residenziali previsti dal PRG sono collocati in zone poco adatte sia dal punto di vista urbanistico che di salvaguardia ambientale.

In certi casi si tratta di zone non urbanizzate e prive di alcuni servizi tecnologici essenziali allo sviluppo di consistenti piani di lottizzazione, in altri casi le aree sono inserite in contesti ambientali che dovrebbero al contrario essere salvaguardati e tramandati integri alle future generazioni. In altri casi ancora non si è tenuto in sufficiente considerazione il disagio che potrebbe essere generato dalla vicinanza di tali aree con la zona aeroportuale piuttosto che con le zone produttive.

Si osserva infine che in ogni caso le scelte di sviluppo urbanistico non possono prescindere da un’adeguata rete di collegamenti stradali, distinta per classi funzionali, in base alle caratteristiche del servizio offerto. Il sistema della mobilità deve essere affrontato, se non prima, almeno contemporaneamente al programma di sviluppo territoriale.

AREE A PARCO PER IL GIOCO E LO SPORT

Molte delle nuove espansioni residenziali previste dal PRG sono prive di idonei spazi a verde dedicati al gioco e al tempo libero per le famiglie e bambini residenti. I pochi spazi a verde previsti, anziché essere collocati in zone baricentriche, sono stati ricavati nelle zone perimetrali dell’espansione, spesso al confine con aree agricole.

Si propone che vengano riconsiderate le previsioni di tali spazi per il gioco e lo svago, sia come posizione che come numero, in modo che possano diventare occasione di aggregazione e di socializzazione all’interno dei nuovi quartieri.

PARCO COLLINE MORENICHE E NUOVI INSEDIAMENTI

Dalle tavole di zonizzazione emerge un certo contrasto tra le esigenze, sostanzialmente condivise, di salvaguardia delle colline moreniche con la previsione di nuove zone "produttive di contenimento" nella zona nord del colle di San Zeno.

Si ritiene che in tale area non si debbano realizzare ulteriori insediamenti e si debba puntare invece a tutelare seriamente uno degli scorci più significativi della nostro patrimonio territoriale.

Se l’esigenza di nuove aree produttive fosse realmente necessaria è opportuno che si proceda a una loro ricollocazione in zone più idonee (per esempio sulla direttrice Montichiari-Brescia).  

 

SECONDO L'ARCHITETTO BARONCHELLI (DAL CONS.COM. DEL 27/11/03)

All'ordine del giorno del Consiglio comunale del 27 novembre, al punto 9, c'è stato il seguente argomento :

"APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER L'ESAME DELLE OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE GENERALE DEL P.R.G."

L'architetto Baronchelli dello studio tecnico incaricato di stendere il P.R.G. ha così spiegato la sua proposta :

Le osservazioni presentate sulla variante generale approvata in data 28/07/03 sono state 552.  Il numero è parso a prima vista notevole ma in seconda istanza, una volta analizzate per tipologia, si è riscontrato che non erano nè per quantità nè per qualità tali da rendere vana l'adozione effettuata del P.R.G.

Le osservazioni sono state divise in due grandi famiglie : quelle riferite alle aree, zone ovvero ZONIZZAZIONE e quelle riferite alle norme tecniche di attuazione ovvero NTA.

ZONIZZAZIONE (sottogruppi)
Richiesta di inserimento di nuove aree residenziali
Richiesta di inserimento di nuove aree artigianali - produttive
Richiesta di modifiche alle perimetrazioni del centro storico e borghi antichi (zona A)
Richiesta di modifiche ai piani attuativi (P.L.)
Osservazioni sulle zone E agricole (a parco) con molte richieste di riperimetrazioni delle zone E1, E2, E3
Richieste per singole modalità d'intervento o cambio di classificazione dell'edificio (zone A)

N.T.A. (sottogruppi)
Richiesta di ridefinizione o rivedere le norme per centro storico e borghi antichi
Richiesta di una maggiore flessibilità per centro storico e borghi antichi
Richiesta su destinazioni d'uso vietate
Richieste di modifica delle schede di rilevazione per P.L.

Alcune osservazioni riguardano tracciati stradali, altre le aree a standard, altre sono molto particolari e non inquadrabili in linee guida generalizzabili. Comunque la direttiva è quella di non stravolgere il PRG adottato ma di rispondere a tutte le osservazioni in maniera che vi sia assolutamente lo stesso metro di valutazione.

ALLA FINE DEL DIBATTITO LA LEGA HA APPROVATO LE LINEE GUIDA VARIANDONE UNA INERENTE LE RICHIESTE DI AUMENTO DI AREE CONCEDIBILI SINO AL LIMITE DEL 3%, MENTRE PPM, DS E FI NON HANNO PARTECIPATO AL VOTO MOTIVANDO QUESTA DECISIONE COL FATTO CHE ANCHE QUESTA DELIBERA NON E' STATA COMPIUTAMENTE CONDIVISA CON LE MINORANZE E DATO CHE HANNO RITENUTO IMPOSSIBILE DELIBERARE LINEE GUIDA SULLE OSSERVAZIONI SENZA CONOSCERE TALI OSSERVAZIONI.  IL SINDACO HA RIBADITO LA GIUSTEZZA DELLA SCELTA FATTA PER TUTELARE ALLO STESSO MODO TUTTI, SENZA CHE "I NOMI E I COGNOMI" POSSANO INFLUENZARE LE SCELTE DELLA COMMISSIONE E/O DEL CONSIGLIO COMUNALE.

IL VOLANTINO DISTRIBUITO DA GILIOLO BADILINI PRIMA DEL C.C. DEL 20/02/04

LA DICHIARAZIONE DEL PPM PRIMA DI USCIRE DAL C.C. DEL 20/02/04

DICHIARAZIONE GRUPPO CONSILIARE POPOLARI PER MONTICHIARI

IN OCCASIONE DELL'APPROVAZIONE DELLA VARIANTE DEL P.R.G.

20 FEBBRAIO 2004

Il 28 Luglio scorso con l'assenza di tutti i gruppi consiliari di minoranza, incluso il Presidente del Consiglio Comunale Sig. Rino Dell'Aglio, nove consiglieri della Lega Nord (per quattro di loro vi è infatti una palese incompatibilità derivante dall'essere direttamente coinvolti nelle aree o negli interventi del P.R.G.) unicamente al Sindaco hanno adottato la variante generale al Piano regolatore.

Nonostante l'atteggiamento di assoluta chiusura e di rifiuto del confronto e del dialogo democratico che sempre dovrebbe essere garantito nelle sedi istituzionali, i rappresentanti del Gruppo Popolari per Montichiari, così come i colleghi degli altri Gruppi di minoranza, hanno partecipato a tutte le successive sedute della Commissione per l'analisi delle oltre 500 osservazioni fatte pervenire da altrettanti cittadini monteclarensi.

La Commissione si è lasciata nell'ultimo incontro con l'impegno di completare in una successiva convocazione alcuni approfondimenti in merito tra l'altro al Campàss in località Borgosotto, alle pertinenze degli edifici agricoli dismessi ed alla possibilità di ricavare appartamenti all'interno degli stessi.

Di tutto questo si è persa ogni traccia....... così come dell'impegno assunto dal Presidente della Commissione Lamperti e dall'Assessore Gelmini in occasione dell'ultima conferenza dei capigruppo di far pervenire ad ogni gruppo conciliare entro la giornata di venerdì scorso (13 Febbraio) la stesura definitiva delle norme tecniche di attuazione e le controdeduzioni redatte dai tecnici incaricati consentendo così all'interno di ogni gruppo l'analisi della documentazione e la preparazione degli interventi e delle relative dichiarazioni di voto per la seduta del Consiglio Comunale.

Solo a Montichiari però assistiamo alla convocazione di una Commissione per completare l'istruttoria degli atti da sottoporre al Consiglio Comunale 24 ore dopo che lo stesso Consiglio si è già riunito.

Infatti Mercoledì 18 Febbraio la maggioranza ha disertato la seduta di prima convocazione del Consiglio Comunale indetta dal Presidente Rino Dell'Aglio ed alle ore 14.00 del giorno successivo ha fatto pervenire al domicilio dei consiglieri l'invito a partecipare tre ore dopo ovvero alle ore 17.00 ad una nuova seduta della Commissione per informare in merito alle ulteriori modifiche introdotte dagli estensori del P.R.G. su indicazione dell'Amministrazione.

Tenuto conto delle stravolgenti novità introdotte senza alcuna discussione quali ad esempio il piano integrato di intervento nell'area del Campàs o il cambio di destinazione della cascina Piccinelle, riteniamo più che legittimo chiederci se i documenti messi in votazione questa sera siano ancora quelli di ieri o se al contrario siano state messe altre pezze o scavate altre voragini!!!

Il comportamento agita anche in questa occasione non dovrebbe tuttavia stupirci, è in perfetta sintonia con tutte le fasi che hanno preceduto ed accompagnato la stesura di questo nuovo Piano regolatore ma sinceramente anche a fronte della disponibilità dimostrata nel lavoro della Commissione ci aspettavamo, illudendoci, una maggior correttezza.

Molte delle osservazioni presentate dai cittadini ripristinano di fatto diritti legittimi ignorati nella prima stesura. Molte altre osservazioni accolte in sede di Commissione migliorano significativamente la stesura del Piano ma ne cambiano altresì in misura determinante l'essenza stessa e l'impostazione generale.

Non vi è alcun dubbio, almeno per il nostro Gruppo conciliare, che l'apporto dei cittadini abbia notevolmente migliorato il Piano ma per quanto sopra affermato appare evidente che il documento ora in discussione non ha nulla a che vedere con quello adottato nello scorso Luglio.

Per questo motivo e soprattutto per garantire la massima correttezza e trasparenza nei confronti di tutti i cittadini chiedono che il Consiglio Comunale annulli la precedente delibera e riadatti il nuovo documento dando altresì l'opportunità a chiunque ritenga di farlo alla luce delle nuove indicazioni di riformulare eventuali osservazioni,

Solo così facendo si potrà a nostro parere ridare dignità ad uno strumento programmatorio che dovrebbe efficacemente prefigurare l'effettivo sviluppo della Comunità monteclarense.

Senza nulla voler contestare ad uno dei numerosi volantini di protesta distribuiti nella scorsa estate dal gruppo di Forza Italia, dobbiamo tristemente confermare che in questa tribolata vicenda, dal suo inizio alla sua conclusione, non vi sono vincitori ma solo sconfitti, tutti ne usciamo sconfitti Montichiari ed i monteclarensi, anche quelli che per veder tutelato un loro legittimo diritto hanno dovuto sostenere ulteriori spese ricorrendo alla consulenza ed al supporto di tecnici del settore.

 

IL 22 FEBBRAIO 2004 IL CONSIGLIO APPROVA IL PRG

BRESCIAOGGI del 22/2/2004 

MONTICHIARI. Evase 552 osservazioni

Variante, passo avanti fra nuove polemiche

È bastata una maratona di oltre sei ore per evadere le 552 osservazioni sulla variante del Piano regolatore di Montichiari. Il consiglio comunale aveva iniziato i lavori venerdì pomeriggio alle ore 18 (in seconda convocazione poichè la riunione di due giorni prima era andata deserta per assenza dei consiglieri leghisti) ed ha terminato dopo la mezzanotte.
Ma occorre dire che gli oppositori più agguerriti, i quattro consiglieri della lista «Popolari per Montichiari» (Ppm), sono usciti dall'aula pochi muniti dopo l'inizio dei lavori consiliari per protesta. Secondo il Ppm nella nuova variante sarebbero state inserite «senza alcuna discussione, radicali novità quali ad esempio il piano integrato nell'area del Campas - a fianco di via Marconi -, o il cambio di destinazione della cascina Piccinelle vicino all'ospedale». Da qui la richiesta all'amministrazione civica di annullare la delibera di luglio e riadottare «il nuovo documento dando l'opportunità di riformulare eventuali osservazioni». La maggioranza si è opposta alla richiesta facendo scattare la protesta. «Una reazione smisurata - ha commentato il presidente del consiglio, Ettore Dell'Aglio -: se i consiglieri fossero rimasti in aula avrebbero ascoltato le motivazioni delle nuove scelte». Scelte che hanno già sollevato la ferma contrarietà dell’associazione politico culturale «Cittadini per l'attenzione» dell'ex sindaco Giliolo Badilini, che si sono espressi con due volantini informativi sull'area del Campas e delle Piccinelle. «Che il Campas resti zona agricola come è sempre stata o venga acquisito dal Comune per diventare un parco - scrive Cittadini per l'attenzione -. Che le Piccinelle siano destinate all'uso pubblico». f.d.c.

 

IL COMMENTO DEI DIESSINI DOPO IL VOTO CONTRARIO

Giudizio complessivo dei Democratici di Sinistra di Montichiari sulla definitiva approvazione della Variante al PRG.

 Al termine della lunga maratona di venerdì 20 u.s. la Variante del PRG è stata approvata con i soli voti  (9 su un totale di 20 consiglieri) dei consiglieri leghisti. Ciò è potuto avvenire perché la stessa maggioranza, consapevole di non avere la metà più uno, non si era presentata alla prima convocazione del consiglio, sfruttando in questo modo la clausola del regolamento che prevede, in seconda convocazione, la possibilità di votare con la maggioranza dei presenti.

 Nel merito abbiamo affermato che il Piano, dopo il lungo lavoro della commissione urbanistica che ha vagliato le 570 osservazioni presentate dai cittadini, ne esce stravolto, fortemente diverso da quello adottato nel luglio del 2003. Hanno subito notevoli modifiche sia le Norme Tecniche di Attuazione, che la consistenza delle aree, sia residenziali che produttive, che sono state inserite. Abbiamo evidenziato come, in questa fase, siano state molto ridimensionate sia  le fasce di rispetto del fiume Chiese, che quelle a difesa delle colline moreniche; inoltre sono stati ridimensionati parecchi vincoli edificatori che riguardavano le zone agricole, a fronte delle proteste di molti coltivatori diretti.

In definitiva sono state introdotte numerosi cambiamenti, probabilmente perché in prossimità delle elezioni. I più rilevanti riguardano l’inserimento di  aree inaspettate quali quelle della Cascina Piccinelle e del Campass, evidentemente risultato di pressioni dell’ultimo minuto, dato che non erano stati discussi in Commissione.

L’eccessiva rigidità precedente, che ha obbligato molti cittadini a dover perdere tempo e denaro per approntare le varie osservazioni, mal si rapporta con l’atteggiamento piuttosto arrendevole dimostrato in seconda battuta.

Da parte nostra, al termine del dibattito, oltre a denunciare l’anomala accettazione di osservazioni  giunte fuori tempo massimo (anche due mesi dopo il termine fissato), abbiamo chiesto che il Piano venisse riadottato, proprio perché stravolto nella fase del vaglio delle osservazioni, in modo da permettere ai cittadini di avanzare nuove osservazioni.

 In ogni caso non va sottaciuto un brillante risultato acquisito a seguito di due osservazioni presentate dal consigliere Bertolini. Si è riusciti, infatti, a portare al 25 % (dal 20) la percentuale dei volumi,  da destinare ad edilizia economico popolare, che sarà possibile realizzare nelle zone C2, così come si è riusciti a snellire le procedure relative alle ristrutturazioni delle abitazioni più recenti dislocate nel centro storico.

21/02/04

 

APPROVATO DALLA REGIONE

Bresciaoggi di sabato 18 dicembre 2004

Approvato lo strumento urbanistico

Disco verde per il Prg ma con qualche ritocco; la Regione interviene, tra l’altro, su alta capacità e aeroporto

La Regione approva il nuovo Prg di Montichiari, ma pone alcune prescrizioni che interessano anche l'aeroporto e l'Alta capacità ferroviaria. Con una relazione dell'assessore regionale al territorio ed all'urbanistica Alessandro Moneta, la giunta lombarda ha approvato ieri il nuovo Piano regolatore generale, allegando però una serie di prescrizioni di cui l'ufficio tecnico dovrà tener conto ed i cui effetti verranno valutati nei prossimi giorni.
Si tratta di un Prg molto sofferto, che ha impegnato non poco per tutto il 2003 la giunta del sindaco Gianantonio Rosa. Gli studi esterni a cui era stato affidato avevano incontrato il fuoco di sbarramento delle opposizioni che contestavano soprattutto "il mancato coinvolgimento delle parti sociali e della cittadinanza nella stesura dei punti più importanti per lo sviluppo futuro della città". Soddisfatto il primo cittadino Rosa per questa delibera "che è avvenuta in tempi molto rapidi e che vedrà operativo il nuovo Prg già a partire da giovedì prossimo, senza tornare in consiglio comunale". Montichiari è dotato di Piano regolatore dal novembre del 1989 e con delibera del consiglio comunale (contestata dalle opposizioni poichè ottenuta con soli nove voti della maggioranza leghista) nel luglio del 2003 aveva adottato il nuovo strumento urbanistico generale. Ieri la giunta regionale l’"ha approvato con prescrizioni". Commenti positivi giungono anche da Luigi Lamperti, presidente della commissione urbanistica, "colpito dalla celerità con cui hanno approvato questo importante strumento urbanistico" e da Giuseppe Visconti, coordinatore politico di Forza Italia, che giudica "urgente l'applicazione del nuovo Prg soprattutto per i cambiamenti che stanno avvenendo nel centro storico del paese". Le prescrizioni regionali di cui nei prossimi giorni dovrà tener conto l'ufficio tecnico del Comune riguardano: l'applicazione della disciplina commerciale e per i rapporti tra il Piano cave della Provincia ed il Prg, lo studio geologico del fiume Chiese, la viabilità considerando il transito della linea ferroviaria dell'Alta capacità; l'industria Agricam considerata a rischio di incidente rilevante, il territorio comunale prossimo al sedime aeroportuale. Valerio Prignachi, assessore provinciale ai Trasporti conferma che "in collaborazione con i miei colleghi assessori ed i Comuni interessati ci stiamo avviando verso la conferenza dei servizi per il piano territoriale che dovrà tener conto delle esigenze aeroportuali e del transito dell'Alta capacità, con la stazione ferroviaria costruita a Montichiari. Penso che potremo concludere la nostra parte in sei mesi".
La Margherita ed i Ds replicano che "quel Prg è falsato da un comportamento non democratico e non coinvolgente da parte della giunta Rosa" e Baratti dei Ds aggiunge che "quelle prescrizioni per l'aeroporto, il piano cave ed il fiume Chiese le avevamo previste e pertanto avevamo votato contro". Più cauta nell'esprimere giudizi l'Area Civica Monteclarense che preferisce prima vedere e studiare nel dettaglio la decisione della Regione.

Francesco Di Chiara

 

ED INFINE ...

NOTIZIE UFFICIALI DAL SITO COMUNALE

13 gennaio 2005

A seguito della pubblicazione sul B.U.R.L. in data 22.12.04 della delibera di Giunta Regionale n. 19811 del 10.12.2004 è stato definitivamente approvato il nuovo PRG del Comune di Montichiari.

Copia della deliberazione, che contiene alcune prescrizioni, è scaricabile dal sito comunale.

E' intenzione di questa A.C., procedere ad una presa d'atto formale e quindi aggiornare gli elaborati del PRG secondo le prescrizioni dettate dalla Regione Lombardia. Fino ad allora la lettura urbanistica del Piano dovrà essere fatta utilizzando gli elaborati esistenti, allegati alla delib. di C.C.n . 2 del 20.02.04 e leggendo la delibera di approvazione della G.R., sopra citata. 

ALLEGATO:  Delib. G.R. n. VII/18911 del 10/12/2004   

ALLEGATO:  Norma Tecniche di Attuazione variante generale PRG

ALLEGATO:  ALLEGATI NTA del CC n. 2 del 20.02.04

ALLEGATO:  Tavola 4.1 (. HP2 841 Kb)

ALLEGATO:  RELAZIONE STRUMENTO GEOLOGICO GENERALE (.PDF 424 Kb)

ALLEGATO:  SCHEDE STRUMENTO GEOLOGICO GENERALE (.PDF 128 Kb)

ALLEGATO:  NTA RETICOLO MINORE (.PDF 365 Kb)

 

SECONDO L'ECO DEL FEBBRAIO 2005

La Regione Lombardia approva con importanti prescrizioni

Il Piano Regolatore di Montichiari

Non tutti possono costruire - Adeguamento al piano territoriale provinciale - Nuove normative nel settore del commercio - Vincolo della "reciprocità" - I ricorsi al Tar

Dopo aver seguito le varie fasi procedurali, riprendiamo la nostra informazione sulla situazione del Piano Regolatore Generale.

La Giunta regionale, con provvedimento n° 19811 del 10 dicembre 2004, ha deliberato di: "approvare con le prescrizioni di cui sopra il nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Montichiari".

Nel manifesto del Comune si informa soltanto che "il Piano Regolatore, completo di tutti gli atti ed elaborati annessi, è depositato in libera visione al pubblico dal 23-12-2004 e per tutto il periodo di validità del Piano medesimo, presso l’Ufficio settore urbanistica dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12.30".

Nessuna comunicazione da parte dell’Amministrazione sulle prescrizioni imposte dalla Regione e di come la Giunta intenda procedere. Non è pertanto ancora completato l’iter di Legge, ma occorre un nuovo incarico formale al progettista per adeguare il Piano alle prescrizioni regionali. Successivamente il PRG dovrà essere nuovamente presentato in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva, con i tempi previsti dalla legge.

Fra le prescrizioni regionali vi sono due elementi importanti di modifica del Piano: il vincolo dell’aeroporto, con conseguente congelamento (almeno tre anni) delle nuove aree edificabili e l’adeguamento al Piano territoriale Provinciale (cave, strade, ferrovia, ecc..).

Inoltre la nuova disciplina commerciale non è stata adeguata ai disposti delle leggi nazionale e regionale vigenti.

Così recita questa prescrizione: "conseguentemente fino a quando l’Amministrazione Comunale non avrà provveduto, con successiva variante, ad adeguare il proprio strumento urbanistico generale ai criteri dettati dalle nuove disposizioni della relativa disciplina commerciale sono consentiti soltanto esercizi di vicinato".

Il nostro lettore non è certo un esperto in materia tecnica, ma è utile informarlo che nelle varie norme approvate vi è quella così detta della "reciprocità", che per ora vincola l’edificazione a 500 metri di distanza, sia dalle stalle che dalle abitazioni, con veto reciproco.

Pertanto le aree di espansione, con distanza inferiore ai 500 metri da una stalla (sono la maggioranza nel piano), non possono per ora essere utilizzate, così come una stalla non può essere costruita in presenza di abitazioni o di aree in espansione.

Solo dopo l’approvazione definitiva del Piano, il Sindaco può chiedere all’Asl la riduzione delle distanze a 300 metri, con un piano articolato e motivato.

Che il Piano Regolatore sia stato approvato nessuno lo nega, ma che in molte zone si possa costruire è tutto da dimostrare. Sono ancora in pendenza diversi ricorsi al Tar che verranno esaminati solo dopo l’approvazione definitiva del piano.

Danilo Mor