RIEPILOGO SINTETICO (IL PIU' POSSIBILE) DELLE COSE SCRITTE SUGLI STADI
GIORNALE DI BRESCIA di sabato 23 marzo 2002 Informazione di garanzia a
Gianantonio Rosa per la costruzione del nuovo stadio Nellinchiesta anche lassessore Gelmini e il tecnico comunale Rosa, Gelmini e Copeta, infatti, avrebbero ricevuto un avviso di garanzia proprio in merito al nuovo stadio (cè chi dice che loggetto del contendere siano le aree su cui dovrebbe nascere la struttura; altri, invece, fanno ipotesi diverse). Da noi interpellati, però, il sindaco e lassessore non confermano. "Non so niente - dice Gianantonio Rosa - me lo state dicendo voi. So solo che, un mese fa, i militi della Guardia di Finanza sono venuti a sequestrare alcuni disegni del progetto; ma, ripeto, è roba vecchia Per il momento, quindi, non faccio alcun commento. Vedremo". Lo stesso vale per Massimo Gelmini: "Me lo state dicendo voi. Per il momento non ho da fare alcuna dichiarazione". BRESCIAOGGI di sabato 23 marzo 2002 Il sindaco ammette: "Per ben due volte ci sono stati
chiesti alcuni atti". Le Fiamme gialle: "È solo normale routine" Il sindaco di Montichiari Gianantonio Rosa, ammette: "Ho consegnato ai funzionari della Finanza le documentazioni richieste in un primo incontro già un mese fa. Nei giorni scorsi sono venuti a prendere altre carte. Non posso dire altro, se non che abbiamo operato sempre nella legalità". BRESCIAOGGI di lunedì 25 marzo 2002 Linchiesta sul progetto del nuovo impianto di C2 Rosa non vuol sentir parlare di
ipotesi di reato. Dice: «Ho appreso la notizia dai giornali, e sono rimasto sorpreso,
oltre che dispiaciuto». L'avviso di garanzia è stato spedito all'intera giunta? «Adesso
poi!». O a lei soltanto? «Non lo so. Domani (oggi, ndr) mi incontrerò con chi sta
indagando, per conoscere i particolari. Noi, comunque, siamo tranquillissimi». E Gelmini
annuisce convinto. BRESCIAOGGI di mercoledì 27 marzo 2002 Pesanti le accuse sulle quali lavora la Procura. Linchiesta coinvolge anche alcuni funzionari Accuse che hanno portato il pubblico ministero Alberto Rossi a spedire alcune informazioni di garanzia (non sarebbero, secondo alcune indiscrezioni, meno di sei) e ad una nutrita serie di perquisizioni a tappeto. La Procura ora vuole fare un po di chiarezza. E per farla ha fatto finire sul registro degli indagati innanzitutto il sindaco leghista di Montichiari Gianantonio Rosa e lassessore al bilancio della cittadina Massimo Gelmini, segretario provinciale della Lega Nord, con loro larchitetto Aldo Copeta, funzionario comunale con responsabilità urbanistiche. Secondo laccusa, quindi, da parte di qualche pubblico funzionario o amministratore ci sarebbero state delle pressioni per condizionare liter delle opere finite nel mirino delle indagini. Cautela e garbati «no comment» arrivano anche dagli indagati Gianantonio Rosa e Massimo Gelmini, che nei giorni scorsi si sono detti tranquilli davanti alle notizie dellinchiesta giudiziaria e ora attendono di conoscere nei dettagli le contestazioni che gli vengono mosse per potersi difendere. GIORNALE DI BRESCIA di mercoledì 27 marzo 2002 Linchiesta del pm Alberto Rossi riguarda entrambi gli impianti sportivi
progettati e coinvolge amministratori e tecnici Lipotesi daccusa è pesante: concussione e abuso dufficio. E ci sono parecchi indagati, amministratori e tecnici. Ieri si è avuta la conferma dellesistenza dellinchiesta e delle ipotesi formulate dal sostituto procuratore Alberto Rossi, appunto concussione e abuso dufficio. E confermata pure liscrizione di almeno una mezza dozzina di nomi sul registro degli indagati, tra i quali il sindaco monteclarense Gianantonio Rosa, lassessore Massimo Gelmini, che è anche segretario provinciale della Lega, e larchitetto del Comune Aldo Copeta. Il titolare dellinchiesta ieri ha solo confermato le ipotesi di reato e ha precisato che lindagine affidata alla Guardia di Finanza riguarda entrambi gli impianti sportivi progettati a Montichiari. Il pm ha anche aggiunto di avere inviato a tutti gli indagati un avviso di garanzia e di avere fino ad ora solo effettuato perquisizioni e acquisito documenti; nessun interrogatorio quindi, nè di indagati nè di testimoni. Dal canto loro il sindaco Gianantonio Rosa e lassessore Massimo Gelmini, che nei giorni scorsi avevano espresso stupore per le notizie sullinchiesta, ieri si sono limitati a un gelido «no comment». CORRIERE DELLA SERA del 27 marzo 2002 Inchiesta sul nuovo stadio del Brescia Indagati il sindaco di Montichiari e il segretario provinciale del Carroccio. L' ipotesi di reato: concussione Il tormentone dello stadio alternativo al vecchio Rigamonti di Mompiano finisce in un fascicolo d' inchiesta con l' ipotesi di reato di concussione e abuso d' ufficio. Il sindaco leghista Gianantonio Rosa, si era limitato a commentare: «Sono sereno e certo del buon operato dei miei uffici». Avev a e scluso che l' indagine potesse riguardare anche lo «stadio maggiore». Convinzione smentita dagli inquirenti: i futuri stadi a Montichiari sono due ed è su due progetti che le Fiamme gialle hanno acceso i riflettori. Quello dello Stadiolino era in dirittura d' arrivo: il 28 febbraio il consiglio comunale ne aveva approvato a maggioranza il progetto definitivo per costruzione e gestione affidata alla Ati, unica società a presentare l' offerta. BRESCIAOGGI del 30/03/02 Il sindaco risponde alle accuse e sottolinea: «Nessuno ha bloccato liter» «Nessuno ha bloccato l'iter già deciso per il nuovo stadio comunale di calcio,
pertanto presto i monteclarensi avranno il loro campo di gioco, come avevo promesso e come
il Consiglio comunale ha già deciso». Parola di Gianantonio Rosa, sindaco leghista di
Montichiari. GIORNALE DI BRESCIA del 07/04/02 MONTICHIARI - Il 18 Consiglio comunale. Una nota dellAmministrazione ("Fino a quando il giudice non mi spiega di cosa si tratta non dico niente", commenta il sindaco Gianantonio Rosa), lAmministrazione comunale ha diffuso una nota in cui si ripercorre quanto fatto finora. "Ognuno - dice il primo cittadino - tragga le conclusioni che crede". "La prossima scadenza - si legge nel comunicato - è il 30 giugno 2002, data entro la quale qualsiasi soggetto privato potrà presentare proposte per la collocazione e la realizzazione dellimpianto allinterno del vasto comparto individuato (questa è la procedura prevista dalla legge Merloni e avviata dallAmministrazione comunale già dal settembre 2001, denominata project-financing). Una volta individuato, il soggetto privato dovrà accollarsi la realizzazione dello stadio, del centro polifunzionale e della viabilità secondaria, naturalmente passando attraverso un bando pubblico di appalto europeo per garantire un minore impatto di attività commerciali (il recupero delle aree sarà invece effettuato attraverso una procedura espropriativa anche per evitare eventuali meccanismi speculativi)". Tutto è partito, si legge ancora nella nota, "da un accordo di intenti stipulato tra il sindaco di Montichiari e il presidente del Brescia Calcio, Luigi Corioni, dove, a grandi linee, si tratteggiavano gli interventi da eseguire. Accanto allimpianto sportivo dovrebbe sorgere una serie di strutture a carattere ludico, ricreativo, terziario e produttivo necessarie alla copertura dellinvestimento. questo accordo dintenti, recepito dalla Giunta municipale il 15 ottobre 2001, dovrà essere integrato e meglio circostanziato con il coinvolgimento di Provincia e Regione. Nel programma delle opere pubbliche 2002-2004 approvato dalla Giunta il 29 settembre 2001, il Centro polifunzionale è indicato a costo zero. Nella relazione allegata si sottolinea che sarà utilizzato lo strumento del pro-ject-financing... GIORNALE DI BRESCIA dell'11 aprile 2002 Stadi di Montichiari: per Gelmini si tratta di «opportune verifiche» lassessore comunale Massimo Gelmini, segretario provinciale di Brescia della Lega Nord, ha dichiarato che «le procedure avviate sono assolutamente trasparenti». «In particolare - prosegue Gelmini in una nota - quella relativa allo stadio per il Brescia Calcio evidenzia come lAmministrazione comunale abbia saputo, attraverso la procedura del project financing, tutelare al meglio linteresse pubblico ... questa soluzione consente di evitare una eccessiva concentrazione di attività sportive o ludico-commerciali eventualmente di completamento allimpianto. È necessario, però garantire che la realizzazione dellimpianto non potrà essere lalibi per la realizzazione di un nuovo centro commerciale». «Ritengo opportuna la verifica disposta dalle autorità competenti, in corso ed ulteriormente prorogata - spiega lassessore Gelmini. Le indagini preliminari non possono che essere di interesse per la collettività monteclarense perché controllano maggiormente lagire della pubblica amministrazione comunale di Montichiari». BRESCIAOGGI del 14 aprile 2002 Il sindaco spiega: «Nessun impedimento per il nostro calcio» Il sindaco Gianantonio Rosa ha rassicurato nei giorni scorsi i suoi concittadini sul fatto che nessun impedimento sta ostacolando l'iter per la realizzazione del nuovo stadio comunale, anche dopo la notizia che la Procura di Brescia sta indagando sull operato del primo cittadino e quello dei suoi collaboratori. Altro nodo da sciogliere è però quello del nuovo Stadio del Brescia Calcio, che dovrebbe sorgere in località Fascia d'Oro. Si tratta di un progetto ancora sulla carta ma già oggetto d'indagine ad opera della Procura della Repubblica. L'Amministrazione comunale di Montichiari ha voluto evidenziare il punto della situazione con un comunicato dettagliato, dove spiega che: «La prossima scadenza certa sarà il 30 giugno 2002. Entro tale data qualsiasi soggetto privato potrà presentare proposte per la collocazione e la realizzazione dell'impianto del nuovo stadio di calcio all'interno del vasto comparto individuato, evidenziando che questa è la procedura prevista dalla legge Merloni e avviata dall'Amministrazione comunale di Montichiari già dal settembre 2001, denominata «project - financing». (In seguito ad una interrogazione dei Gruppi di minoranza) : Dichiarazione del Sindaco nel Consiglio comunale del 18 aprile 2002 Il 19 marzo u.s. la Guardia di Finanza si è presentata presso il Municipio ed ha chiesto copia di tutti gli atti inerenti l'appalto dello stadio dell'A.C. Montichiari e dei carteggio relativo alla costruzione dello stadio dei Brescia Calcio. Voluminosa è stata la documentazione dello stadio dei Montichiari (bandi - progetti - appalti, ecc.), mentre molto più contenuta è quella riferita allo stadio di Brescia (qualche lettera, una relazione, un disegno assonometrico molto schematico). A tutt'oggi: - non so chi abbia presentato denuncia ed il perché
BRESCIAOGGI del 20 aprile 2002 MONTICHIARI. Rosa si difende davanti al Consiglio e
rilancia "Avvisi di garanzia? Io non ho ricevuto niente". Il sindaco di Montichiari Gianantonio Rosa si è difeso così, altra sera in Consiglio comunale, intervevendo "in merito alle indagini preliminari delle autorità competenti su alcuni procedimenti amministrativi". Nella vicenda ieri sono intervenuti anche i parlamentari bresciani della Lega nord, Alessandro Ce, Daniele Molgora, Franco Tirelli, Sergio Agoni e Davide Caparini. In un comunicato, essi si dicono "fiduciosi che lindagine in corso, e ulteriormente prorogata, possa concludersi in tempi ragionevoli. Ci pare evidente che vi sia in atto una strumentalizzazione attivata dalla stampa in particolare circa linvio al sindaco Rosa e allassessore Gelmini, nonchè segretario provinciale della Lega, di avvisi di garanzia. Avvisi che non sono mai arrivati. GIORNALE DI BRESCIA del 20 aprile 2002 MONTICHIARI - Il sindaco parla in Consiglio della vicenda giudiziaria sui due stadi "A tuttoggi nessuno di noi ha ricevuto un avviso di garanzia". Laffermazione è del sindaco Gianantonio Rosa, il quale così si è espresso laltra sera nel corso del Consiglio comunale che, allultimo punto dellordine del giorno, prevedeva le "comunicazioni del sindaco in merito alle indagini preliminari delle autorità competenti su alcuni procedimenti amministrativi". BRESCIAOGGI del 29 giugno 2002 Nella partita-stadio si profila un
«trasloco» e irrompe una nuova ipotesi. Ma il Brescia Calcio ha già deciso da che parte
stare Il progetto Abba si sposta a Castenedolo, a Montichiari spunta Moretti Ora per il nuovo stadio del Brescia Calcio non cè più un solo progetto in discussione: ce ne sono due. E due sono anche le proposte di localizzazione, con un curioso gioco delle parti: lo stadio progettato dagli architetti bresciani Mario Abba, Massimo Marai e Giorgio Rovati, originariamente previsto in territorio di Montichiari nei campi compresi fra la Goitese e il casello autostradale di Brescia Est, è destinato a «traslocare» in territorio di Castenedolo; la nuova proposta - firmata dallarchitetto milanese Giancarlo Marzorati, finanziata da «Terra Moretti» e presentata ieri al Comune di Montichiari - sorgerebbe su 785 mila metri quadrati di aree confinanti proprio con quelle inizialmente scelte dagli altri progettisti (in pratica lampia superficie compresa fra la Cascina Pasqua, la Cascina Lunga e il Bandierino, alla sinistra dellex Statale 236 per chi viaggia da Castenedolo in direzione di Montichiari: si tratta di aree appartenenti alla Fondazione Grazioli e a un privato che, se il progetto dovesse essere approvato, andrebbero espropriate dal Comune di Montichiari). ... Il dubbio, a questo punto, sorge spontaneo: per chi farà lo stadio Moretti se il Brescia, che ne vuole uno tutto suo, non è interessato a utilizzarlo in affitto? BRESCIAOGGI del 3 luglio 2002
Nel "progetto Abba" si trovano tutte le condizioni di un privato che chiede al comune la licenza edilizia, mentre nel secondo caso il costruttore utilizza le opportunità offerte dalla legge 109 del 1994 (meglio conosciuta come Merloni-ter). Una normativa che si fonda essenzialmente sulla formula del "financial project", per realizzare una serie di opere e poi proporle in uso ai fruitori finali, quindi al Brescia Calcio ed a quelle aziende in cerca di nuovi spazi commerciali e di servizio che dovrebbero affiancarsi all'impianto sportivo. Per quanto riguarda la "proposta Moretti" il promotore aveva tempo fino alla data del 30 giugno per presentare il proprio progetto: ora l'ufficio tecnico dell'amministrazione comunale di Montichiari avrà 120 giorni di tempo per valutarlo. BRESCIAOGGI del 7 luglio 2002 La società di via Bazoli scrive al Comune: «Disattesi gli accordi di settembre» Brescia-Montichiari: è divorzio dopo 10 mesi di luna di miele, è stata inviata dal presidente Gino Corioni al sindaco Gianantonio Rosa alla luce di quello che appare un palese tradimento: a settembre la promessa di matrimonio firmata in Broletto, testimone il presidente della Provincia Alberto Cavalli; tre mesi più tardi, il 27 dicembre, la delibera del Consiglio comunale che, inserendo il «centro polivalente» nellelenco dei lavori pubblici a carattere programmatorio, ha aperto la strada a un terzo soggetto, in concreto il Gruppo Terra Moretti di Erbusco, suo malgrado nelle parti dell«amante» grazie allopportunità offerta dalla legge 109 «Merloni ter». Quella che consente a un privato di realizzare e gestire per un determinato numero di anni opere di «pubblica utilità», di fatto anticipandone le spese. La procedura - nota con il termine di project financing - è stata scartata fin dallinizio dal Brescia Calcio, interessato esclusivamente a dotarsi di uno stadio di proprietà. Perché il Comune di Montichiari labbia attivata dopo aver sottoscritto l«accordo di intenti» del 19 settembre Corioni non se lo spiega. Di sicuro - sottolinea nella lettera inviata a Rosa - la scelta dellAmministrazione è «incompatibile con le esigenze formalmente rappresentate dalla società, ribadite negli incontri del 23 novembre e del 30 novembre 2001 e ulteriormente specificate nell'istanza inoltrata il 18 febbraio 2002». Quale che si rivelerà il programma di Moretti, per il Brescia Calcio la partita è finita: «Appresa la volontà pubblicamente espressa dall'Amministrazione comunale di Montichiari di procedere con il project financing previsto dalla legge Merloni - ha scritto Corioni a Rosa - prendiamo atto che l'accordo di intenti sottoscritto il 19 settembre 2001 alla presenza del presidente della Provincia di Brescia è decaduto in ogni suo effetto». La nullità, secondo Corioni, è frutto «delle decisioni e dei comportamenti concludenti assunti dall'Amministrazione comunale di Montichiari, di contenuto contrario agli impegni espressi e sottoscritti nel suddetto atto». Il Brescia assicura la propria disponibilità «a riavviare un confronto» se il Comune farà marcia indietro (ovvero se boccerà il progetto Moretti al termine dei 120 giorni di valutazione previsti per legge), ma intanto progetta di trasferire lintera operazione sul territorio di Castenedolo, nellarea di 500 mila metri quadrati situata di fronte allex base missilistica dellAeronautica, in località Fascia d'Oro. Una localizzazione distante poche centinaia di metri dalla precedente, ma non più in territorio di Montichiari. Dai giornali del 20 luglio 2002 "Anche laereo entrato nel Pirellone - ha precisato il vice sindaco di Montichiari, Boifava, che è anche assessore allo sport - ha frenato liter burocratico della pratica, ma ora possiamo dire che a settembre [2002] le ruspe finalmente entreranno in azione". BRESCIAOGGI del 6 marzo 2003 La società «Opera» di Cervati, Galeazzi e Faustini sè aggiudicata allasta, per 12.926.500 euro, 616.618 metri di superficie Acquistata larea per lo stadio a Castenedolo Adesso serve un accordo di programma fra Comune, Provincia e Regione Il progetto per Montichiari prevedeva
100-150mila metri quadrati per lo stadio e le sue pertinenze, 20mila metri a vocazione
ludico-ricreativa (multisala compresa) e 60mila a destinazione commerciale. Bresciaoggi del 23/01/03 NUOVO STADIO, la LEGA NORD "CONTRO INIZIATIVE SPECULATIVE" Il consigliere Gianmaria Flocchini chiede alla Provincia di intervenire Dal futuro stadio del Brescia solo spine per la Lega nord. Mentre il segretario provinciale Massimo Gelmini è finito sotto inchiesta per una vicenda legata allallora paventata costruzione del nuovo impianto a Montichiari, il consigliere regionale e capogruppo in Broletto del Carroccio Giovanmaria Flocchini vuole vedere più chiaro nella prospettata ipotesi di realizzazione a Castenedolo. La stampa locale parla già di un possibile accordo di programma interistituzionale. Credo sia opportuno che lamministrazione della Provincia di Brescia, consapevole del proprio ruolo di coordinamento, lo eserciti appieno. È necessario che alle legittime aspirazioni imprenditoriali, la politica anteponga la difesa dellinteresse pubblico». In ogni caso, la Lega nord si opporrà a ogni soluzione che preveda iniziative speculative e nuovi centri commerciali». BRESCIAOGGI DEL 6 MARZO 2003 CASTENEDOLO, Il RIGAMONTI-BIS E' PIU' VICINO - Brescia Calcio e Opera hanno illustrato le loro intenzioni agli amministratori del Comune dell'Hinterland e di Loggia, Broletto e Pirellone - Gino Corioni cede all'ottimismo : "Nel 2004-2005 conto di giocare lì" ... L'incontro di ieri, peraltro, ha chiarito dettagliatamente competenze e procedure : alla Regione quelle relative al maxi-centro commerciale, alla Provincia la viabilità e la programmazione territoriale, al Comune di Castenedolo tutte le autorizzazioni urbanistiche e edilizie. Nei prossimi giorni si comincerà a discutere di ciò che sorgerà attorno allo stadio. LA SOLUZIONE-MONTICHIARI UFFICIALMENTE NON E' "MORTA" La soluzione del Rigamonti-bis che porta a Castenedolo avanza a grandi passi, eppure formalmente anche quella di Montichiari non è spenta. Il Comune bassaiolo, si ricorderà, era la prima scelta per lintervento dellaccoppiata Opera-Brescia Calcio: le aree erano quelle della Fascia doro, a nord della Goitese, addossate al confine di Castenedolo. Loperazione, però, è incappata nelle maglie di unindagine giudiziaria che ha investito il Comune di Montichiari, e sè incagliata. A quel punto Corioni e Cervati hanno vòlto lattenzione su Castenedolo. A Montichiari, però, sè fatto avanti un nuovo pretendente: "Terra Moretti", che ha avanzato un progetto di Giancarlo Marzorati su unarea di 785mila metri quadrati, a ridosso dellantica proposta della Fascia doro. In questo caso la procedura prescelta è il project financing. Ma con i diritti del Brescia puntati sulla ruota di Castenedolo, il progetto di Montichiari rischia di rimanere una scatola vuota. E la busta con lofferta non è ancora stata aperta. INTANTO IL PROGETTO PRENDE CORPO ... proprio in Provincia si apre la partita politicamente più delicata : la Lega (che in Broletto è al Governo) continua a dichiararsi contraria alla soluzione Castenedolo e a difendere la vecchia soluzione Montichiari (Comune a guida leghista). Un problema per la coalizione guidata da Alberto Cavalli, che non a caso è stato finora il più abbottonato nel pronunciarsi sullo stadio di Castenedolo. BRESCIAOGGI del 28 marzo 2003 NUOVO STADIO, OPERAZIONE TRASPARENZA Ma l'assessore Gelmini e segretario provinciale della Lega difende Montichiari Il segretario provinciale del Carroccio Massimo Gelmini (che è anche assessore a Montichiari) difende a spada tratta la soluzione Montichiari. Lì "Terra Moretti" ha avanzato la proposta di un polo sportivo, commerciale e industriale su un'area di 785 mila metri quadri alla Fascia d'Oro a nord della Goitese. ECO del 3 maggio 2003 Mentre le ombre della Magistratura paralizzano Montichiari COLPO GROSSO A CASTENEDOLO Si tratta dello Stadio del Brescia, la "Cittadella telematica per le attività sportive, commerciali, culturali, tecnologiche" che doveva sorgere a Montichiari e invece sarà costruita a Castenedolo. La Giunta Rosa tiene inspiegabilmente negli armadi il progetto del mega Centro sportivo commerciale con lo stadio del Brescia, annunciato un anno fa, e già approvato dalla stessa giunta il 15 ottobre 2001, addirittura con l'impegno di "adottare politiche urbanistiche ed edilizie agevolatrici dell'intervento". Lettera a Bresciaoggi del 16 maggio 2003 (Paolo Corsini, Sindaco di Brescia) Mi chiedo: per quale motivo sul ventilato progetto di realizzare il nuovo stadio a Montichiari non furono sollevate particolari obiezioni in sede politica? Cosa differenzia, unicamente in termini di localizzazione, lipotesi Castenedolo da quella di Montichiari, sposata entusiasticamente - ricordo a tale proposito una conferenza stampa ad hoc - dal sindaco di Montichiari Rosa e dal presidente della Provincia Cavalli? Lettera a Bresciaoggi del 23 maggio 2003 (Alberto Cavalli, Presidente della Provincia) La Provincia non ha affatto condiviso un progetto che non conosce perché nessuno ne ha chiesto il parere. Certamente, è opportuno un nuovo stadio che consenta, tra l'altro, a tutti di stare comodamente seduti e riparati dalla pioggia e che permetta ai nonni di accompagnare serenamente i nipotini. Ma questa non è una struttura che possa essere imposta dall'alto. É necessaria la proposta ufficiale e convinta di un'Amministrazione comunale e in tal caso la Provincia eserciterà il ruolo che le spetta, ovvero la verifica del progetto sotto vari aspetti: viabilità, trasporto pubblico, impatto sull'ambiente, «peso» di eventuali strutture commerciali connesse. Giornale di Brescia del 9 agosto 2003 Il sindaco Groli e il presidente Corioni lamentano un rallentamento delle procedure Lo stadio doveva nascere a Montichiari. Poi, difficoltà di varia natura hanno rallentato procedure e progetti. A quel punto il presidente Corioni e la Società Opera si sono rivolti a Castenedolo, il vicino di casa. Per una questione di concretezza. LA SERA DEL 27 NOVEMBRE 2003 IN CONSIGLIO COMUNALE ... Al punto 8 del C.C. c'era : "Revisione delle scelte programmatorie sugli impianti sportivi destinati al giuco del calcio di via Falcone" mentre al punto 17 figurava l'ordine del giorno proposto dal PPM avente per oggetto "Costruzione del nuovo stadio del gioco del calcio a Montichiari". Quest'ultimo punto è stato rinviato data la tarda ora (l'1 di notte) ma di fatto risultava già compromesso dalle scelte fatta dalla maggioranza (astenuti tutti gli altri Gruppi) sul citato punto 8. Infatti il Sindaco rammentava la vicenda dello stadio del Montichiari a partire dal 1999, anno dell'insediamento della Aministrazione Rosa, quando si trovò a dover fronteggiare con urgenza interventi sul vecchio stadio "Romeo Menti" onde affrontare il campionato di C2. Il progetto del nuovo stadio in via Falcone, accanto al Palageorge, risultò nel novembre tale da necessitare di un finanziamento di oltre 7 miliardi di lire. Di fronte a tale ipotesi l'Aministrazione avviò le pratiche per un project financing. Ma - ha detto il Sindaco - ora penso che non sarebbe da "buon amministratore" spendere i quasi 3 miliardi di lire che comunque anche il nuovo progetto richiederebbe anche a fronte della "crisi del calcio e dato che al Menti la domenica ci saranno sì e no 250 spettatori". GIORNALE DI BRESCIA del 29 novembre 2003 «Da tempo - dice Rosa - ci siamo attivati per costruire, in via Falcone, un nuovo stadio capace di ospitare la locale società di calcio: progetto preliminare approvato, progetto esecutivo presentato eccetera. Ultimamente, però, ho avuto dei dubbi. Ad esempio: visto che le partite sono seguite da 250-300 spettatori, vale la pena di spendere qualche milione di euro per realizzare un nuovo campo di calcio?». Giornale di Brescia del 5 febbraio 2004 Secondo i rappresentanti della Lega Nord «larea della Fascia doro è già al centro di un grande programma infrastrutturale che comporterà un notevolo impatto ambientale, sarebbe inaccettabile aggiungere anche uno stadio con tanto di centro commerciale». Tanto più che, come ha ricordato Gelmini «il Consiglio provinciale attraverso un emendamento al Piano territoriale di coordinamento ha previsto che nel Bresciano non possono essere costruiti nuovi centri commerciali». Insomma nella Fascia doro spazio per lo stadio non cè, «se è vero come sembra - ha proseguito Gelmini - che ci sono progetti per allungare la pista dellaeroporto. A quel punto lo stadio sarebbe a ridosso delle pista e quindi non a norma». Per queste ragioni la Lega chiede alla Provincia e al suo presidente di prendere una posizione chiara «senza farsi influenzare da pressioni politiche ed economiche di chi vuole lo stadio a Castenedolo». Ma lappello lanciato da Gelmini è rivolto anche allintera Casa delle libertà. Bresciaoggi del 5 febbraio 2004 I vertici provinciali del partito bocciano il
progetto del nuovo impianto sportivo-commerciale nella zona di Castenedolo La Lega Nord pronuncia due no secchi sullo stadio di calcio a Castenenedolo. Non vuole i centri commerciali che il progetto ha messo a completamento dellimpianto; e non vuole neppure che limpianto sorga alla Fascia DOro. «È lo stesso piano territoriale che prevede la moratoria dei centri commerciali: noi restiamo coerenti con quanto deciso allunanimità in consiglio provinciale». Non va però bene neppure la collocazione. Per la Lega infatti la Fascia DOro promette di diventare un concentrato di infrastrutture. E teme che si ostacolino a vicenda. E nellattesa delle risposte negano la voce che dietro ai loro no ci sia la volontà di portare lo stadio a Montichiari. «Le ragioni dei no a Castenedolo valgono anche per Montichiari». Bresciaoggi del 5 febbraio 2004 Regione, oggi summit con lassessore Moneta È dal versante politico che salzano voci di contrasti: nel centrodestra in particolare è la Lega bresciana (vedi il pezzo a fianco) ad opporsi allo stadio e al centro commerciale. Una contrarietà che pesa perchè in Provincia il presidente Alberto Cavalli conta sullappoggio della Lega per la conferma nelle elezioni di primavera. Non si sbaglia a immaginare che la vicenda sia destinata a diventare motivo di trattatviva (lo è già probabilmente). Sullincontro di oggi peserà quindi come un macigno il parere contrario della Lega. Giornale di Brescia del 6 febbraio 2004 Dovrà
valutare la compatibilità ambientale del progetto che riguarda Castenedolo Dalla riunione milanese è emersa la volontà delle istituzioni di realizzare lo stadio, «fondamentale» per il Brescia (giorni fa il presidente del sodalizio azzurro arrivò a minacciare le dimissioni, nellipotesi lo stadio non si potesse più fare) e sulla cui urgenza hanno sostanzialmente convenuto i rappresentanti degli enti pubblici. Compresa la Provincia, che vive la situazione più delicata per via del «no» pronunciato a chiare lettere (lultima volta laltro ieri) dalla Lega Nord, che fa parte della coalizione che regge le sorti del Broletto. Bresciaoggi del 6 febbraio 2004 In Regione si è riunito il tavolo tecnico: il progetto di
Castenedolo ha ottenuto il primo via libera, ma resta lincognita leghista Il sogno di uno stadio bresciano a Castenedolo è arrivato sui tavoli della Regione. A fare il punto della situazione è lassessore Moneta: «Ho convocato le parti a porte chiuse per chiarire le posizioni e individuare gli elementi di utilità e di criticità. Siamo in una fase istruttoria, terminata la quale si capirà se aderiremo all'Accordo di programma». Soddisfatto del primo incontro è Groli. Su un punto Groli punta i piedi. E cioè la posizione della Lega nord in Provincia: «Mi sorprendono le sue dichiarazioni, dal m omento che anni fa il Carroccio aveva avviato lo stesso progetto nel Comune di Montichiari, con annesso il centro commerciale. Lo stadio - continua - l'ha inventato la Lega. Fatico a comprendere il perché questo stesso progetto non vada bene a Castenedolo, a 600 metri di distanza da Montichiari». Sala: «Tutto bene». E sulla Lega: «Sarà la
politica a venirne a capo» «Per questo l'Amministrazione provinciale
giudica il nuovo Rigamonti una priorità ed è impegnata a risolvere ogni problema che
possa ostacolare la realizzazione del progetto». Giornale di Brescia del 7 febbraio 2004 La Lega Nord mette i paletti ad uno stadio basato sul business commerciale, collocato, dice, in un labirinto di infrastrutture incompatibili, lAlta Velocità, laeroporto, innesti autostradali e di strade di grande corso. La Lega Nord ieri ha alzato il tono sul no ad uno stadio sorretto da affari commerciali e in unarea incompatibile, dopo che, il giorno precedente, giovedi, a Milano, si erano trovati lassessore regionale Moneta, lassessore provinciale Sala, il sindaco di Castenedolo, Groli, il presidente di Opera, Cervati (costruttore dello stadio ipotizzato nellarea di Castenedolo), il consulente del Brescia e consigliere dellaeroporto DAnnunnzio, Bettinsoli, lassessore al Comune di Brescia, Venturini. E, ultimo, ma certamente non ultimo, il presidente del Brescia, Corioni. In campo è entrato direttamente il segretario provinciale della Lega Nord, Massimo Gelmini, accanto a lui il consigliere provinciale, Giovan Maria Flocchini. Gelmini: «Lo diciamo per lennesima volta: la Lega è favorevole ad uno stadio nuovo. Ma, nello stesso tempo, la Lega Nord è contraria alla nascita di uno stadio sorretto dalle risorse di un business commerciale. Lo stadio non va bene a Montichiari e lo stadio non va bene a Castenedolo. Giornale di Brescia del 7 febbraio 2004 Sono a conoscenza che potrebbero esistere due progetti, uno per Montichiari, un altro per Castenedolo. Chiedo che ne è del primo e qual è il secondo». Mi è stato risposto che ora sul tavolo esiste solo la proposta di Castenedolo. Bresciaoggi del 7 febbraio 2004 Sul progetto dellimpianto calcistico a Castenedolo il
partito di Bossi minaccia di ritirare lappoggio per la rielezione di Cavalli «Se lassessore Alessandro Sala non rivedrà la sua posizione sullo stadio a Castenedolo, la Lega Nord potrebbe ritirare il suo appoggio alla candidatura di Cavalli». «Eretica» dunque per Giovan Maria Flocchini, consigliere regonale, non è la Lega nord. «Eretico è lassessore allo Sport che, appoggiando il progetto alla Fascia dOro, si chiama di fatto fuori dalla linea adottata dalla maggioranza». Per il Carroccio infatti una cosa è certa: «Il semaforo verde a Castenedolo è un semaforo verde anche al centro commerciale». Ma la questione della localizzazione viene dopo. «Prima cè da ribadire che limpianto deve essere solo sportivo». E se il punto è questo, «allora la Lega è disposta a discutere diverse soluzioni: la ristrutturazione di Mompiano o un altro sito in provincia». Flocchini, inoltre, rispedisce al mittente laccusa del sindaco di Castenedolo, Groli, secondo il quale a Montichiari la Lega aveva appoggiato uno stadio con centro commerciale, mentre ora lo osteggia. «Faccio a Groli la stessa domanda: perchè era contro quel progetto per la presenza del centro commerciale e adesso invece sostiene quello in campo che ha caratteristiche analoghe?». E precisa: «A Montichiari il progetto lo presentò un privato (Terra Moretti ndr) e il Comune lo lasciò cadere». Giornale di Brescia dell'8 febbraio 2004 «Esterrefatto». Giambattista Groli, sindaco di Castenedolo, non trova altri termini per descrivere il suo stato danimo di fronte alla presa di posizione della Lega Nord in merito al progetto per il nuovo stadio del Brescia Calcio. «I leghisti Gelmini e Flocchini dicono di non essere contrari alla realizzazione di un nuovo impianto calcistico, ma di non volere il centro commerciale. Ma dovrebbero ben sapere che senza infrastrutture collaterali che garantiscano un ritorno economico ai privati che investono, è impossibile sostenere la spesa di un centinaio di miliardi di lire per uno stadio edificato ex novo». In merito alla questione del centro commerciale, il Consiglio provinciale ha approvato un documento in cui si chiede che non se ne costruiscano di nuovi. «Tuttavia - osserva il sindaco castenedolese - la Giunta regionale, che ha lo stesso colore politico di quella provinciale, ha chiesto al Broletto di modificare larticolo 134 delle Norme tecniche di attuazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale per rischio di illegittimità e contrasto con le leggi regionali». Tornando allo stadio, ciò che più sorprende Groli è la differente valutazione da parte leghista di due progetti sostanzialmente uguali: perchè a Montichiari un paio danni fa andava bene e a Castenedolo non più? «Lidea di stadio nella brughiera lhanno avuta loro per primi (la Lega amministra il Comune di Montichiari. ndr). Poi non hanno più potuto realizzarla e non perchè abbiano cambiato idea sul progetto, ma perchè loperazione è stata bloccata in seguito a unindagine giudiziaria». Bresciaoggi dell'8 febbraio 2004 Il sindaco Groli rispode alle critiche della Lega Nord e
rilancia: «Sono contrapposizioni strumentali» Groli, prima di qualsiasi replica, mostra un
documento dal valore oggettivo: «Si tratta della delibera emessa dalla Regione cinque
giorni fa, della quale probabilmente, visto che non ne hanno fatto cenno, neppure
Flocchini e Gelmini sono a conoscenza». La delibera cassa il famoso emendamento al Piano
territoriale di coordinamento, quello che vietava la realizzazione di nuovi centri
commerciali in provincia di Brescia. Sì della Giunta al documento
presentato dal presidente Cavalli: dovrà esaminare il progetto e valutare le criticità Sì della Provincia al progetto del nuovo stadio del Brescia calcio a Castenedolo. Una delibera su questo argomento, presentata dal presidente Alberto Cavalli ai colleghi che con lui reggono le sorti del Broletto, è stata approvata allunanimità nella seduta della Giunta tenutasi lunedì. Bresciaoggi del 12 febbraio 2004 Passa il progetto-Castenedolo Il nuovo stadio del Brescia a
Castenedolo? Avanti con le valutazioni tecniche in rapporto alle altre infrastrutture
esistenti e previste nellarea. Nessun accenno invece alla posizione della Lega che
ha acceso il semaforo rosso al progetto. Bresciaoggi del 13 febbraio 2004 Il centrosinistra replica allottimismo del presidente provinciale LUlivo replica mettendo in chiaro che «la delibera numero 26 del 10 febbraio 2004, sbandierata dal presidente Cavalli, non è altro che una mera presa datto del verbale di un incontro tenutosi a Milano il 6 febbraio 2004, nel corso del quale lassessore Moneta ha detto testualmente "di non poter prevedere i tempi, ma comunque saranno lunghi", ripetendo che "servirà forse un anno solo per evadere tutte le criticità"». Bresciaoggi del 15 febbraio 2004 Si accende nuovamente la polemica. Lassessore alla Sport: «È il Brescia che
vuole un nuovo impianto» «Non avrebbe senso costruire uno stadio col rischio di non trovare poi d'accordo il diretto interessato: il Brescia calcio». Il quale invece ha detto sì a Castenedolo, come ha detto sì al centro commerciale. Bresciaoggi del 15 febbraio 2004 Lega nord: «La nuova struttura sportiva è utile Ma
si faccia altrove» Bresciaoggi 23 luglio 2004 Il declino del nuovo stadio "Il Menti è sufficiente", ma arriveranno due campi dallenamento Il nuovo stadio di calcio a Montichiari sembra non essere più oggetto
di discussioni, perchè non lo si farà. Lo è stato per tutta la campagna elettorale,
dove le liste di opposizione al sindaco Gianantonio Rosa, poi riconfermato, si sono
battute per spiegare ai cittadini che questa poteva essere una promessa non mantenuta da
parte dell'amministrazione leghista. La quale ha risposto subito, tramite l'assessore allo
sport Peppino Boifava, dandosi da fare attivamente per risolvere il problema degli
allenamenti dei giovani e trovando una soluzione con la realizzazione di due campi di
calcio sintetici adiacenti il Palageorge. Il tutto con l'aiuto finanziario del Gruppo
Systema, sponsor della squadra di calcio di C2 del Montichiari che da poche settimane è
presieduto da Maurizio Soloni, presidente anche della squadra di pallanuoto della Systema,
detentrice di uno scudetto e di due coppe europee. "Il nostro primo pensiero è ora
rivolto al settore giovanile - conferma il vicepresidente della squadra Leonardo Chiarini,
prendendo anche la parte di Soloni - il Romeo Menti per ora è a posto e con i due campi
di calcio nuovi possiamo proseguire con i nostri piani". Francesco Di Chiara Vedi anche G.di Brescia del 07/10/2004 Vedi anche Bresciaoggi del 07/10/2004 Vedi anche G.di Brescia dell'08/10/2004 Bresciaoggi 6 novembre 2004 Stadio: la Giunta Provinciale "prende atto" dellaccordo
Bresciaoggi 13 novembre 2004 Dopo il «sì» della Provincia e dei Comuni di Castenedolo e
di Brescia allaccordo di programma Gli enti bresciani che dovevano
pronunciarsi hanno detto sì. Il Comune di Castenedolo ha raccolto lassenso di
Provincia e Comune di Brescia e allinizio della settimana li ha puntualmente
«girati» allassessorato regionale al Territorio e urbanistica, retto da Alessandro
Moneta. |