RIEPILOGO SINTETICO (IL PIU' POSSIBILE) DELLE COSE SCRITTE SUGLI STADI

GIORNALE DI BRESCIA di sabato 23 marzo 2002

Informazione di garanzia a Gianantonio Rosa per la costruzione del nuovo stadio
Montichiari, sindaco "avvisato"
Nell’inchiesta anche l’assessore Gelmini e il tecnico comunale

Rosa, Gelmini e Copeta, infatti, avrebbero ricevuto un avviso di garanzia proprio in merito al nuovo stadio (c’è chi dice che l’oggetto del contendere siano le aree su cui dovrebbe nascere la struttura; altri, invece, fanno ipotesi diverse). Da noi interpellati, però, il sindaco e l’assessore non confermano. "Non so niente - dice Gianantonio Rosa - me lo state dicendo voi. So solo che, un mese fa, i militi della Guardia di Finanza sono venuti a sequestrare alcuni disegni del progetto; ma, ripeto, è roba vecchia… Per il momento, quindi, non faccio alcun commento. Vedremo". Lo stesso vale per Massimo Gelmini: "Me lo state dicendo voi. Per il momento non ho da fare alcuna dichiarazione".


BRESCIAOGGI di sabato 23 marzo 2002

Il sindaco ammette: "Per ben due volte ci sono stati chiesti alcuni atti". Le Fiamme gialle: "È solo normale routine"
Montichiari, due stadi e un’inchiesta
La Guardia di finanza ha sequestrato in municipio una serie di documenti

Il sindaco di Montichiari Gianantonio Rosa, ammette: "Ho consegnato ai funzionari della Finanza le documentazioni richieste in un primo incontro già un mese fa. Nei giorni scorsi sono venuti a prendere altre carte. Non posso dire altro, se non che abbiamo operato sempre nella legalità".


BRESCIAOGGI di lunedì 25 marzo 2002

L’inchiesta sul progetto del nuovo impianto di C2
Stadio di Montichiari: oggi il sindaco Rosa incontrerà i magistrati

Rosa non vuol sentir parlare di ipotesi di reato. Dice: «Ho appreso la notizia dai giornali, e sono rimasto sorpreso, oltre che dispiaciuto». L'avviso di garanzia è stato spedito all'intera giunta? «Adesso poi!». O a lei soltanto? «Non lo so. Domani (oggi, ndr) mi incontrerò con chi sta indagando, per conoscere i particolari. Noi, comunque, siamo tranquillissimi». E Gelmini annuisce convinto.
Il sindaco smentisce che l'incartamento riguardi lo stadio che il Brescia intende costruire sempre a Montichiari, con albergo da 125 stanze, supermercato, attività commerciali specializzate (bricolage, abbigliamento, giocattoli, prodotti multimediali, cosmetici, arredamento, ecc.), palestre, centri fitness, sale giochi, ristoranti, multisale cinematografiche.


BRESCIAOGGI di mercoledì 27 marzo 2002

Pesanti le accuse sulle quali lavora la Procura.

L’inchiesta coinvolge anche alcuni funzionari
Stadi, l’ombra della concussione
Montichiari: indagati il sindaco Rosa e l’assessore Gelmini

Accuse che hanno portato il pubblico ministero Alberto Rossi a spedire alcune informazioni di garanzia (non sarebbero, secondo alcune indiscrezioni, meno di sei) e ad una nutrita serie di perquisizioni a tappeto. La Procura ora vuole fare un po’ di chiarezza. E per farla ha fatto finire sul registro degli indagati innanzitutto il sindaco leghista di Montichiari Gianantonio Rosa e l’assessore al bilancio della cittadina Massimo Gelmini, segretario provinciale della Lega Nord, con loro l’architetto Aldo Copeta, funzionario comunale con responsabilità urbanistiche.  Secondo l’accusa, quindi, da parte di qualche pubblico funzionario o amministratore ci sarebbero state delle pressioni per condizionare l’iter delle opere finite nel mirino delle indagini.  Cautela e garbati «no comment» arrivano anche dagli indagati Gianantonio Rosa e Massimo Gelmini, che nei giorni scorsi si sono detti tranquilli davanti alle notizie dell’inchiesta giudiziaria e ora attendono di conoscere nei dettagli le contestazioni che gli vengono mosse per potersi difendere.


GIORNALE DI BRESCIA di mercoledì 27 marzo 2002

L’inchiesta del pm Alberto Rossi riguarda entrambi gli impianti sportivi progettati e coinvolge amministratori e tecnici
Nuovi stadi, l’accusa è concussione

L’ipotesi d’accusa è pesante: concussione e abuso d’ufficio. E ci sono parecchi indagati, amministratori e tecnici. Ieri si è avuta la conferma dell’esistenza dell’inchiesta e delle ipotesi formulate dal sostituto procuratore Alberto Rossi, appunto concussione e abuso d’ufficio. E confermata pure l’iscrizione di almeno una mezza dozzina di nomi sul registro degli indagati, tra i quali il sindaco monteclarense Gianantonio Rosa, l’assessore Massimo Gelmini, che è anche segretario provinciale della Lega, e l’architetto del Comune Aldo Copeta. Il titolare dell’inchiesta ieri ha solo confermato le ipotesi di reato e ha precisato che l’indagine affidata alla Guardia di Finanza riguarda entrambi gli impianti sportivi progettati a Montichiari. Il pm ha anche aggiunto di avere inviato a tutti gli indagati un avviso di garanzia e di avere fino ad ora solo effettuato perquisizioni e acquisito documenti; nessun interrogatorio quindi, nè di indagati nè di testimoni. Dal canto loro il sindaco Gianantonio Rosa e l’assessore Massimo Gelmini, che nei giorni scorsi avevano espresso stupore per le notizie sull’inchiesta, ieri si sono limitati a un gelido «no comment».


CORRIERE DELLA SERA del 27 marzo 2002

Inchiesta sul nuovo stadio del Brescia

Indagati il sindaco di Montichiari e il segretario provinciale del Carroccio. L' ipotesi di reato: concussione

Il tormentone dello stadio alternativo al vecchio Rigamonti di Mompiano finisce in un fascicolo d' inchiesta con l' ipotesi di reato di concussione e abuso d' ufficio. Il sindaco leghista Gianantonio Rosa, si era limitato a commentare: «Sono sereno e certo del buon operato dei miei uffici». Avev a e scluso che l' indagine potesse riguardare anche lo «stadio maggiore». Convinzione smentita dagli inquirenti: i futuri stadi a Montichiari sono due ed è su due progetti che le Fiamme gialle hanno acceso i riflettori. Quello dello Stadiolino era in dirittura d' arrivo: il 28 febbraio il consiglio comunale ne aveva approvato a maggioranza il progetto definitivo per costruzione e gestione affidata alla Ati, unica società a presentare l' offerta.


BRESCIAOGGI del 30/03/02  

Il sindaco risponde alle accuse e sottolinea: «Nessuno ha bloccato l’iter»
«Stadio, presto al via i lavori»
Rosa: «Se ho sbagliato, mi dicano qual è il mio errore»

«Nessuno ha bloccato l'iter già deciso per il nuovo stadio comunale di calcio, pertanto presto i monteclarensi avranno il loro campo di gioco, come avevo promesso e come il Consiglio comunale ha già deciso». Parola di Gianantonio Rosa, sindaco leghista di Montichiari.
Il primo cittadino, pochi giorni dopo l'avvio dell'indagine a suo carico da parte della Procura di Brescia, prende posizione sulla delicata faccenda. L'ombra delle pesanti ipotesi d'accusa - i capi d’imputazione ipotizzati sono abuso d'ufficio e concussione - incombe gettando un velo sull'operato della sua amministrazione, che ha superato il traguardo della metà del mandato. Ma il sindaco Rosa non demorde e dichiara apertamente la sua innocenza.  E rilancia: «Il mio avvocato ha già chiesto al giudice Rossi (incaricato dell'indagine) che io venga convocato al più presto per essere ascoltato. Che almeno sappia contro chi e cosa devo difendermi», sottolinea Rosa. Quanto allo stadio comunale, la conferma che i lavori procedono arriva anche dal vicensidaco e assessore allo Sport Peppino Boifava, che annuncia come «manchi solo un ultimo terreno da acquisire e poi si procederà subito con le ruspe per sistemare in fretta i due campi di allenamento».
Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo ai dirigenti del Montichiari calcio, dopo le recenti insinuazioni circa possibili ritardi...


GIORNALE DI BRESCIA del 07/04/02  

MONTICHIARI - Il 18 Consiglio comunale. Una nota dell’Amministrazione
"Ecco l’iter del nuovo stadio del Brescia"

("Fino a quando il giudice non mi spiega di cosa si tratta non dico niente", commenta il sindaco Gianantonio Rosa), l’Amministrazione comunale ha diffuso una nota in cui si ripercorre quanto fatto finora. "Ognuno - dice il primo cittadino - tragga le conclusioni che crede". "La prossima scadenza - si legge nel comunicato - è il 30 giugno 2002, data entro la quale qualsiasi soggetto privato potrà presentare proposte per la collocazione e la realizzazione dell’impianto all’interno del vasto comparto individuato (questa è la procedura prevista dalla legge Merloni e avviata dall’Amministrazione comunale già dal settembre 2001, denominata project-financing). Una volta individuato, il soggetto privato dovrà accollarsi la realizzazione dello stadio, del centro polifunzionale e della viabilità secondaria, naturalmente passando attraverso un bando pubblico di appalto europeo per garantire un minore impatto di attività commerciali (il recupero delle aree sarà invece effettuato attraverso una procedura espropriativa anche per evitare eventuali meccanismi speculativi)". Tutto è partito, si legge ancora nella nota, "da un accordo di intenti stipulato tra il sindaco di Montichiari e il presidente del Brescia Calcio, Luigi Corioni, dove, a grandi linee, si tratteggiavano gli interventi da eseguire. Accanto all’impianto sportivo dovrebbe sorgere una serie di strutture a carattere ludico, ricreativo, terziario e produttivo necessarie alla copertura dell’investimento. questo accordo d’intenti, recepito dalla Giunta municipale il 15 ottobre 2001, dovrà essere integrato e meglio circostanziato con il coinvolgimento di Provincia e Regione.  Nel programma delle opere pubbliche 2002-2004 approvato dalla Giunta il 29 settembre 2001, il Centro polifunzionale è indicato a costo zero. Nella relazione allegata si sottolinea che sarà utilizzato lo strumento del pro-ject-financing...


GIORNALE DI BRESCIA dell'11 aprile 2002

Stadi di Montichiari: per Gelmini si tratta di «opportune verifiche»

l’assessore comunale Massimo Gelmini, segretario provinciale di Brescia della Lega Nord, ha dichiarato che «le procedure avviate sono assolutamente trasparenti». «In particolare - prosegue Gelmini in una nota - quella relativa allo stadio per il Brescia Calcio evidenzia come l’Amministrazione comunale abbia saputo, attraverso la procedura del project financing, tutelare al meglio l’interesse pubblico ... questa soluzione consente di evitare una eccessiva concentrazione di attività sportive o ludico-commerciali eventualmente di completamento all’impianto. È necessario, però garantire che la realizzazione dell’impianto non potrà essere l’alibi per la realizzazione di un nuovo centro commerciale». «Ritengo opportuna la verifica disposta dalle autorità competenti, in corso ed ulteriormente prorogata - spiega l’assessore Gelmini. Le indagini preliminari non possono che essere di interesse per la collettività monteclarense perché controllano maggiormente l’agire della pubblica amministrazione comunale di Montichiari».


BRESCIAOGGI del 14 aprile 2002

Il sindaco spiega: «Nessun impedimento per il nostro calcio»
Lo stadio? Il tempo stringe

Il sindaco Gianantonio Rosa ha rassicurato nei giorni scorsi i suoi concittadini sul fatto che nessun impedimento sta ostacolando l'iter per la realizzazione del nuovo stadio comunale, anche dopo la notizia che la Procura di Brescia sta indagando sull’ operato del primo cittadino e quello dei suoi collaboratori. Altro nodo da sciogliere è però quello del nuovo Stadio del Brescia Calcio, che dovrebbe sorgere in località Fascia d'Oro. Si tratta di un progetto ancora sulla carta ma già oggetto d'indagine ad opera della Procura della Repubblica. L'Amministrazione comunale di Montichiari ha voluto evidenziare il punto della situazione con un comunicato dettagliato, dove spiega che: «La prossima scadenza certa sarà il 30 giugno 2002. Entro tale data qualsiasi soggetto privato potrà presentare proposte per la collocazione e la realizzazione dell'impianto del nuovo stadio di calcio all'interno del vasto comparto individuato, evidenziando che questa è la procedura prevista dalla legge Merloni e avviata dall'Amministrazione comunale di Montichiari già dal settembre 2001, denominata «project - financing».


(In seguito ad una interrogazione dei Gruppi di minoranza) :

Dichiarazione del Sindaco nel Consiglio comunale del 18 aprile 2002

Il 19 marzo u.s. la Guardia di Finanza si è presentata presso il Municipio ed ha chiesto copia di tutti gli atti inerenti l'appalto dello stadio dell'A.C. Montichiari e dei carteggio relativo alla costruzione dello stadio dei Brescia Calcio. Voluminosa è stata la documentazione dello stadio dei Montichiari (bandi - progetti - appalti, ecc.), mentre molto più contenuta è quella riferita allo stadio di Brescia (qualche lettera, una relazione, un disegno assonometrico molto schematico). 

A tutt'oggi:

- non so chi abbia presentato denuncia ed il perché
- nessuno di noi ha ricevuto avviso di garanzia
- contrariamente a quanto scritto da alcuni giornali
- non sono stato interpellato dal Giudice, pur avendo fatta richiesta di essere sentito


Mi auguro che tutto si concluda al più presto e garantisco che terrò informato il Consiglio sugli sviluppi futuri dell'indagine.  .....


BRESCIAOGGI del 20 aprile 2002

MONTICHIARI. Rosa si difende davanti al Consiglio e rilancia
Il sindaco: "Non ho ricevuto nessun avviso di garanzia"
Parlamentari leghisti solidali col primo cittadino e con l’assessore Gelmini

"Avvisi di garanzia? Io non ho ricevuto niente". Il sindaco di Montichiari Gianantonio Rosa si è difeso così, altra sera in Consiglio comunale, intervevendo "in merito alle indagini preliminari delle autorità competenti su alcuni procedimenti amministrativi".  Nella vicenda ieri sono intervenuti anche i parlamentari bresciani della Lega nord, Alessandro Ce’, Daniele Molgora, Franco Tirelli, Sergio Agoni e Davide Caparini. In un comunicato, essi si dicono "fiduciosi che l’indagine in corso, e ulteriormente prorogata, possa concludersi in tempi ragionevoli. Ci pare evidente che vi sia in atto una strumentalizzazione attivata dalla stampa in particolare circa l’invio al sindaco Rosa e all’assessore Gelmini, nonchè segretario provinciale della Lega, di avvisi di garanzia. Avvisi che non sono mai arrivati.


GIORNALE DI BRESCIA del 20 aprile 2002

MONTICHIARI - Il sindaco parla in Consiglio della vicenda giudiziaria sui due stadi
"Cittadini, sostenetemi"
Gianantonio Rosa esprime "la massima fiducia nella giustizia"

"A tutt’oggi nessuno di noi ha ricevuto un avviso di garanzia". L’affermazione è del sindaco Gianantonio Rosa, il quale così si è espresso l’altra sera nel corso del Consiglio comunale che, all’ultimo punto dell’ordine del giorno, prevedeva le "comunicazioni del sindaco in merito alle indagini preliminari delle autorità competenti su alcuni procedimenti amministrativi".


BRESCIAOGGI del 29 giugno 2002

Nella partita-stadio si profila un «trasloco» e irrompe una nuova ipotesi. Ma il Brescia Calcio ha già deciso da che parte stare
Nuovo Rigamonti: ora è una corsa a due

Il progetto Abba si sposta a Castenedolo, a Montichiari spunta Moretti

Ora per il nuovo stadio del Brescia Calcio non c’è più un solo progetto in discussione: ce ne sono due. E due sono anche le proposte di localizzazione, con un curioso gioco delle parti: lo stadio progettato dagli architetti bresciani Mario Abba, Massimo Marai e Giorgio Rovati, originariamente previsto in territorio di Montichiari nei campi compresi fra la Goitese e il casello autostradale di Brescia Est, è destinato a «traslocare» in territorio di Castenedolo; la nuova proposta - firmata dall’architetto milanese Giancarlo Marzorati, finanziata da «Terra Moretti» e presentata ieri al Comune di Montichiari - sorgerebbe su 785 mila metri quadrati di aree confinanti proprio con quelle inizialmente scelte dagli altri progettisti (in pratica l’ampia superficie compresa fra la Cascina Pasqua, la Cascina Lunga e il Bandierino, alla sinistra dell’ex Statale 236 per chi viaggia da Castenedolo in direzione di Montichiari: si tratta di aree appartenenti alla Fondazione Grazioli e a un privato che, se il progetto dovesse essere approvato, andrebbero espropriate dal Comune di Montichiari). ... Il dubbio, a questo punto, sorge spontaneo: per chi farà lo stadio Moretti se il Brescia, che ne vuole uno tutto suo, non è interessato a utilizzarlo in affitto?


BRESCIAOGGI del 3 luglio 2002


NUOVO STADIO : corsa a due.   Montichiari rilancia, ma Castenedolo è favorito

Nel "progetto Abba" si trovano tutte le condizioni di un privato che chiede al comune la licenza edilizia, mentre nel secondo caso il costruttore utilizza le opportunità offerte dalla legge 109 del 1994 (meglio conosciuta come Merloni-ter).   Una normativa che si fonda essenzialmente sulla formula del "financial project", per realizzare una serie di opere e poi proporle in uso ai fruitori finali, quindi al Brescia Calcio ed a quelle aziende in cerca di nuovi spazi commerciali e di servizio che dovrebbero affiancarsi all'impianto sportivo.  Per quanto riguarda la "proposta Moretti" il promotore aveva tempo fino alla data del 30 giugno per presentare il proprio progetto: ora l'ufficio tecnico dell'amministrazione comunale di Montichiari avrà 120 giorni di tempo per valutarlo.


BRESCIAOGGI del 7 luglio 2002

La società di via Bazoli scrive al Comune: «Disattesi gli accordi di settembre»

Brescia-Montichiari: è divorzio

dopo 10 mesi di luna di miele, è stata inviata dal presidente Gino Corioni al sindaco Gianantonio Rosa alla luce di quello che appare un palese tradimento: a settembre la promessa di matrimonio firmata in Broletto, testimone il presidente della Provincia Alberto Cavalli; tre mesi più tardi, il 27 dicembre, la delibera del Consiglio comunale che, inserendo il «centro polivalente» nell’elenco dei lavori pubblici a carattere programmatorio, ha aperto la strada a un terzo soggetto, in concreto il Gruppo Terra Moretti di Erbusco, suo malgrado nelle parti dell’«amante» grazie all’opportunità offerta dalla legge 109 «Merloni ter». Quella che consente a un privato di realizzare e gestire per un determinato numero di anni opere di «pubblica utilità», di fatto anticipandone le spese. La procedura - nota con il termine di project financing - è stata scartata fin dall’inizio dal Brescia Calcio, interessato esclusivamente a dotarsi di uno stadio di proprietà. Perché il Comune di Montichiari l’abbia attivata dopo aver sottoscritto l’«accordo di intenti» del 19 settembre Corioni non se lo spiega. Di sicuro - sottolinea nella lettera inviata a Rosa - la scelta dell’Amministrazione è «incompatibile con le esigenze formalmente rappresentate dalla società, ribadite negli incontri del 23 novembre e del 30 novembre 2001 e ulteriormente specificate nell'istanza inoltrata il 18 febbraio 2002».  Quale che si rivelerà il programma di Moretti, per il Brescia Calcio la partita è finita: «Appresa la volontà pubblicamente espressa dall'Amministrazione comunale di Montichiari di procedere con il project financing previsto dalla legge Merloni - ha scritto Corioni a Rosa - prendiamo atto che l'accordo di intenti sottoscritto il 19 settembre 2001 alla presenza del presidente della Provincia di Brescia è decaduto in ogni suo effetto». La nullità, secondo Corioni, è frutto «delle decisioni e dei comportamenti concludenti assunti dall'Amministrazione comunale di Montichiari, di contenuto contrario agli impegni espressi e sottoscritti nel suddetto atto». Il Brescia assicura la propria disponibilità «a riavviare un confronto» se il Comune farà marcia indietro (ovvero se boccerà il progetto Moretti al termine dei 120 giorni di valutazione previsti per legge), ma intanto progetta di trasferire l’intera operazione sul territorio di Castenedolo, nell’area di 500 mila metri quadrati situata di fronte all’ex base missilistica dell’Aeronautica, in località Fascia d'Oro. Una localizzazione distante poche centinaia di metri dalla precedente, ma non più in territorio di Montichiari.


Dai giornali del 20 luglio 2002

"Anche l’aereo entrato nel Pirellone - ha precisato il vice sindaco di Montichiari, Boifava, che è anche assessore allo sport - ha frenato l’iter burocratico della pratica, ma ora possiamo dire che a settembre [2002] le ruspe finalmente entreranno in azione".


BRESCIAOGGI del 6 marzo 2003

La società «Opera» di Cervati, Galeazzi e Faustini s’è aggiudicata all’asta, per 12.926.500 euro, 616.618 metri di superficie Acquistata l’area per lo stadio a Castenedolo Adesso serve un accordo di programma fra Comune, Provincia e Regione

Il progetto per Montichiari prevedeva 100-150mila metri quadrati per lo stadio e le sue pertinenze, 20mila metri a vocazione ludico-ricreativa (multisala compresa) e 60mila a destinazione commerciale.
Il Rigamonti-bis, comunque, da ieri s’è rimesso in moto.


Bresciaoggi del 23/01/03

NUOVO STADIO, la LEGA NORD "CONTRO INIZIATIVE SPECULATIVE"

Il consigliere Gianmaria Flocchini chiede alla Provincia di intervenire

Dal futuro stadio del Brescia solo spine per la Lega nord. Mentre il segretario provinciale Massimo Gelmini è finito sotto inchiesta per una vicenda legata all’allora paventata costruzione del nuovo impianto a Montichiari, il consigliere regionale e capogruppo in Broletto del Carroccio Giovanmaria Flocchini vuole vedere più chiaro nella prospettata ipotesi di realizzazione a Castenedolo.  La stampa locale parla già di un possibile accordo di programma interistituzionale. Credo sia opportuno che l’amministrazione della Provincia di Brescia, consapevole del proprio ruolo di coordinamento, lo eserciti appieno. È necessario che alle legittime aspirazioni imprenditoriali, la politica anteponga la difesa dell’interesse pubblico». In ogni caso, la Lega nord si opporrà a ogni soluzione che preveda iniziative speculative e nuovi centri commerciali».


BRESCIAOGGI DEL 6 MARZO 2003

CASTENEDOLO, Il RIGAMONTI-BIS E' PIU' VICINO - Brescia Calcio e Opera hanno illustrato le loro intenzioni agli amministratori del Comune dell'Hinterland e di Loggia, Broletto e Pirellone - Gino Corioni cede all'ottimismo : "Nel 2004-2005 conto di giocare lì"

... L'incontro di ieri, peraltro, ha chiarito dettagliatamente competenze e procedure : alla Regione quelle relative al maxi-centro commerciale, alla Provincia la viabilità e la programmazione territoriale, al Comune di Castenedolo tutte le autorizzazioni urbanistiche e edilizie.  Nei prossimi giorni si comincerà a discutere di ciò che sorgerà attorno allo stadio.

LA SOLUZIONE-MONTICHIARI UFFICIALMENTE NON E' "MORTA"

La soluzione del Rigamonti-bis che porta a Castenedolo avanza a grandi passi, eppure formalmente anche quella di Montichiari non è spenta. Il Comune bassaiolo, si ricorderà, era la prima scelta per l’intervento dell’accoppiata Opera-Brescia Calcio: le aree erano quelle della Fascia d’oro, a nord della Goitese, addossate al confine di Castenedolo. L’operazione, però, è incappata nelle maglie di un’indagine giudiziaria che ha investito il Comune di Montichiari, e s’è incagliata. A quel punto Corioni e Cervati hanno vòlto l’attenzione su Castenedolo. A Montichiari, però, s’è fatto avanti un nuovo pretendente: "Terra Moretti", che ha avanzato un progetto di Giancarlo Marzorati su un’area di 785mila metri quadrati, a ridosso dell’antica proposta della Fascia d’oro. In questo caso la procedura prescelta è il project financing. Ma con i diritti del Brescia puntati sulla ruota di Castenedolo, il progetto di Montichiari rischia di rimanere una scatola vuota. E la busta con l’offerta non è ancora stata aperta.

INTANTO IL PROGETTO PRENDE CORPO

... proprio in Provincia si apre la partita politicamente più delicata : la Lega (che in Broletto è al Governo) continua a dichiararsi contraria alla soluzione Castenedolo e a difendere la vecchia soluzione Montichiari (Comune a guida leghista). Un problema per la coalizione guidata da Alberto Cavalli, che non a caso è stato finora il più abbottonato nel pronunciarsi sullo stadio di Castenedolo.


BRESCIAOGGI del 28 marzo 2003

NUOVO STADIO, OPERAZIONE TRASPARENZA

Ma l'assessore Gelmini e segretario provinciale della Lega difende Montichiari

Il segretario provinciale del Carroccio Massimo Gelmini (che è anche assessore a Montichiari) difende a spada tratta la soluzione Montichiari. Lì "Terra Moretti" ha avanzato la proposta di un polo sportivo, commerciale e industriale su un'area di 785 mila metri quadri alla Fascia d'Oro a nord della Goitese.


ECO del 3 maggio 2003

Mentre le ombre della Magistratura paralizzano Montichiari

COLPO GROSSO A CASTENEDOLO

Si tratta dello Stadio del Brescia, la "Cittadella telematica per le attività sportive, commerciali, culturali, tecnologiche" che doveva sorgere a Montichiari e invece sarà costruita a Castenedolo.

La Giunta Rosa tiene inspiegabilmente negli armadi il progetto del mega Centro sportivo commerciale con lo stadio del Brescia, annunciato un anno fa, e già approvato dalla stessa giunta il 15 ottobre 2001, addirittura con l'impegno di "adottare politiche urbanistiche ed edilizie agevolatrici dell'intervento".


Lettera a Bresciaoggi del 16 maggio 2003 (Paolo Corsini, Sindaco di Brescia)

Mi chiedo: per quale motivo sul ventilato progetto di realizzare il nuovo stadio a Montichiari non furono sollevate particolari obiezioni in sede politica? Cosa differenzia, unicamente in termini di localizzazione, l’ipotesi Castenedolo da quella di Montichiari, sposata entusiasticamente - ricordo a tale proposito una conferenza stampa ad hoc - dal sindaco di Montichiari Rosa e dal presidente della Provincia Cavalli?


Lettera a Bresciaoggi del 23 maggio 2003 (Alberto Cavalli, Presidente della Provincia)

La Provincia non ha affatto condiviso un progetto che non conosce perché nessuno ne ha chiesto il parere. Certamente, è opportuno un nuovo stadio che consenta, tra l'altro, a tutti di stare comodamente seduti e riparati dalla pioggia e che permetta ai nonni di accompagnare serenamente i nipotini. Ma questa non è una struttura che possa essere imposta dall'alto. É necessaria la proposta ufficiale e convinta di un'Amministrazione comunale e in tal caso la Provincia eserciterà il ruolo che le spetta, ovvero la verifica del progetto sotto vari aspetti: viabilità, trasporto pubblico, impatto sull'ambiente, «peso» di eventuali strutture commerciali connesse.


Giornale di Brescia del 9 agosto 2003

Il sindaco Groli e il presidente Corioni lamentano un rallentamento delle procedure
Troppo silenzio intorno allo stadio
Si attendono i nomi della Regione e della Provincia alla Conferenza dei servizi

Lo stadio doveva nascere a Montichiari. Poi, difficoltà di varia natura hanno rallentato procedure e progetti. A quel punto il presidente Corioni e la Società Opera si sono rivolti a Castenedolo, il vicino di casa. Per una questione di concretezza.


LA SERA DEL 27 NOVEMBRE 2003 IN CONSIGLIO COMUNALE ...

Al punto 8 del C.C. c'era : "Revisione delle scelte programmatorie sugli impianti sportivi destinati al giuco del calcio di via Falcone" mentre al punto 17 figurava l'ordine del giorno proposto dal PPM avente per oggetto "Costruzione del nuovo stadio del gioco del calcio a Montichiari".  Quest'ultimo punto è stato rinviato data la tarda ora (l'1 di notte) ma di fatto risultava già compromesso dalle scelte fatta dalla maggioranza (astenuti tutti gli altri Gruppi) sul citato punto 8.   Infatti il Sindaco rammentava la vicenda dello stadio del Montichiari a partire dal 1999, anno dell'insediamento della Aministrazione Rosa, quando si trovò a dover fronteggiare con urgenza interventi sul vecchio stadio "Romeo Menti" onde affrontare il campionato di C2.   Il progetto del nuovo stadio in via Falcone, accanto al Palageorge, risultò nel novembre tale da necessitare di un finanziamento di oltre 7 miliardi di lire.  Di fronte a tale ipotesi l'Aministrazione avviò le pratiche per un project financing.  Ma - ha detto il Sindaco - ora penso che non sarebbe da "buon amministratore" spendere i quasi 3 miliardi di lire che comunque anche il nuovo progetto richiederebbe anche a fronte della "crisi del calcio e dato che al Menti la domenica ci saranno sì e no 250 spettatori".


GIORNALE DI BRESCIA del 29 novembre 2003

In Consiglio comunale dibattito sulla scelta programmata: il sindaco chiama un tecnico della Figc
Dubbi sullo stadio del Montichiari
Si verifica se è possibile sistemare con poca spesa il vecchio «Menti»

«Da tempo - dice Rosa - ci siamo attivati per costruire, in via Falcone, un nuovo stadio capace di ospitare la locale società di calcio: progetto preliminare approvato, progetto esecutivo presentato eccetera. Ultimamente, però, ho avuto dei dubbi. Ad esempio: visto che le partite sono seguite da 250-300 spettatori, vale la pena di spendere qualche milione di euro per realizzare un nuovo campo di calcio?».


Giornale di Brescia del 5 febbraio 2004

Presa di posizione del consigliere Flocchini e del coordinatore Gelmini
Stadio alla Fascia d’oro: secco no della Lega Nord

Secondo i rappresentanti della Lega Nord «l’area della Fascia d’oro è già al centro di un grande programma infrastrutturale che comporterà un notevolo impatto ambientale, sarebbe inaccettabile aggiungere anche uno stadio con tanto di centro commerciale». Tanto più che, come ha ricordato Gelmini «il Consiglio provinciale attraverso un emendamento al Piano territoriale di coordinamento ha previsto che nel Bresciano non possono essere costruiti nuovi centri commerciali». Insomma nella Fascia d’oro spazio per lo stadio non c’è, «se è vero come sembra - ha proseguito Gelmini - che ci sono progetti per allungare la pista dell’aeroporto. A quel punto lo stadio sarebbe a ridosso delle pista e quindi non a norma». Per queste ragioni la Lega chiede alla Provincia e al suo presidente di prendere una posizione chiara «senza farsi influenzare da pressioni politiche ed economiche di chi vuole lo stadio a Castenedolo». Ma l’appello lanciato da Gelmini è rivolto anche all’intera Casa delle libertà.


Bresciaoggi del 5 febbraio 2004

I vertici provinciali del partito bocciano il progetto del nuovo impianto sportivo-commerciale nella zona di Castenedolo

Lega, uno sgambetto allo stadio

«Alla Fascia d’Oro troppe infrastrutture, preoccupati per l’aeroporto»

La Lega Nord pronuncia due no secchi sullo stadio di calcio a Castenenedolo. Non vuole i centri commerciali che il progetto ha messo a completamento dell’impianto; e non vuole neppure che l’impianto sorga alla Fascia D’Oro.  «È lo stesso piano territoriale che prevede la moratoria dei centri commerciali: noi restiamo coerenti con quanto deciso all’unanimità in consiglio provinciale». Non va però bene neppure la collocazione. Per la Lega infatti la Fascia D’Oro promette di diventare un concentrato di infrastrutture. E teme che si ostacolino a vicenda. E nell’attesa delle risposte negano la voce che dietro ai loro no ci sia la volontà di portare lo stadio a Montichiari. «Le ragioni dei no a Castenedolo valgono anche per Montichiari».


Bresciaoggi del 5 febbraio 2004

Regione, oggi summit con l’assessore Moneta

Saranno valutate le compatibilità del progetto

È dal versante politico che s’alzano voci di contrasti: nel centrodestra in particolare è la Lega bresciana (vedi il pezzo a fianco) ad opporsi allo stadio e al centro commerciale. Una contrarietà che pesa perchè in Provincia il presidente Alberto Cavalli conta sull’appoggio della Lega per la conferma nelle elezioni di primavera. Non si sbaglia a immaginare che la vicenda sia destinata a diventare motivo di trattatviva (lo è già probabilmente). Sull’incontro di oggi peserà quindi come un macigno il parere contrario della Lega.


Giornale di Brescia del 6 febbraio 2004

Dovrà valutare la compatibilità ambientale del progetto che riguarda Castenedolo
«Tavolo istituzionale» per lo stadio
Stadio, il primo «via libera»
L’assessore provinciale Sala: è indispensabile e non si può rimandare

Dalla riunione milanese è emersa la volontà delle istituzioni di realizzare lo stadio, «fondamentale» per il Brescia (giorni fa il presidente del sodalizio azzurro arrivò a minacciare le dimissioni, nell’ipotesi lo stadio non si potesse più fare) e sulla cui urgenza hanno sostanzialmente convenuto i rappresentanti degli enti pubblici. Compresa la Provincia, che vive la situazione più delicata per via del «no» pronunciato a chiare lettere (l’ultima volta l’altro ieri) dalla Lega Nord, che fa parte della coalizione che regge le sorti del Broletto.


Bresciaoggi del 6 febbraio 2004

In Regione si è riunito il tavolo tecnico: il progetto di Castenedolo ha ottenuto il primo via libera, ma resta l’incognita leghista

Stadio, per ora tutti dicono «sì»

Groli ottimista: «E’ stato un buon inizio». Bettinsoli attacca i «duri e puri»

Il sogno di uno stadio bresciano a Castenedolo è arrivato sui tavoli della RegioneA fare il punto della situazione è l’assessore Moneta: «Ho convocato le parti a porte chiuse per chiarire le posizioni e individuare gli elementi di utilità e di criticità. Siamo in una fase istruttoria, terminata la quale si capirà se aderiremo all'Accordo di programma».  Soddisfatto del primo incontro è Groli. Su un punto Groli punta i piedi. E cioè la posizione della Lega nord in Provincia: «Mi sorprendono le sue dichiarazioni, dal m omento che anni fa il Carroccio aveva avviato lo stesso progetto nel Comune di Montichiari, con annesso il centro commerciale. Lo stadio - continua - l'ha inventato la Lega. Fatico a comprendere il perché questo stesso progetto non vada bene a Castenedolo, a 600 metri di distanza da Montichiari».


Sala: «Tutto bene». E sulla Lega: «Sarà la politica a venirne a capo»

L’assessore provinciale alla Sport (Forza Italia): «Sediamoci intorno a un tavolo per risolvere gli aspetti tecnici»

«Per questo l'Amministrazione provinciale giudica il nuovo Rigamonti una priorità ed è impegnata a risolvere ogni problema che possa ostacolare la realizzazione del progetto».
Fra le «criticità» Sala non comprende la posizione della Lega Nord, partito che pure è al governo in Provincia (e in Regione): «Durante la riunione - assicura - nessuno ha parlato della Lega. In ogni caso, i problemi della politica, se esistono, li risolverà la politica...».


Giornale di Brescia del 7 febbraio 2004

Il segretario provinciale Gelmini e il consigliere provinciale Flocchini: nella riunione milanese non sono state mantenute le deliberazioni fatte in Broletto
La Lega: lo stadio né a Montichiari, né a Castenedolo
Sì al nuovo impianto, ma non in quell’area interessata da aeroporto e Alta capacità

La Lega Nord mette i paletti ad uno stadio basato sul business commerciale, collocato, dice, in un labirinto di infrastrutture incompatibili, l’Alta Velocità, l’aeroporto, innesti autostradali e di strade di grande corso. La Lega Nord ieri ha alzato il tono sul no ad uno stadio sorretto da affari commerciali e in un’area incompatibile, dopo che, il giorno precedente, giovedi, a Milano, si erano trovati l’assessore regionale Moneta, l’assessore provinciale Sala, il sindaco di Castenedolo, Groli, il presidente di Opera, Cervati (costruttore dello stadio ipotizzato nell’area di Castenedolo), il consulente del Brescia e consigliere dell’aeroporto D’Annunnzio, Bettinsoli, l’assessore al Comune di Brescia, Venturini. E, ultimo, ma certamente non ultimo, il presidente del Brescia, Corioni. In campo è entrato direttamente il segretario provinciale della Lega Nord, Massimo Gelmini, accanto a lui il consigliere provinciale, Giovan Maria Flocchini. Gelmini: «Lo diciamo per l’ennesima volta: la Lega è favorevole ad uno stadio nuovo. Ma, nello stesso tempo, la Lega Nord è contraria alla nascita di uno stadio sorretto dalle risorse di un business commerciale. Lo stadio non va bene a Montichiari e lo stadio non va bene a Castenedolo.


Giornale di Brescia del 7 febbraio 2004

Le spiegazioni di Sala

Sono a conoscenza che potrebbero esistere due progetti, uno per Montichiari, un altro per Castenedolo. Chiedo che ne è del primo e qual è il secondo». Mi è stato risposto che ora sul tavolo esiste solo la proposta di Castenedolo.


Bresciaoggi del 7 febbraio 2004

Sul progetto dell’impianto calcistico a Castenedolo il partito di Bossi minaccia di ritirare l’appoggio per la rielezione di Cavalli

Stadio, la Lega chiede la verifica

Il nodo è il centro commerciale. L’assessore Sala: «Sediamoci a un tavolo»

«Se l’assessore Alessandro Sala non rivedrà la sua posizione sullo stadio a Castenedolo, la Lega Nord potrebbe ritirare il suo appoggio alla candidatura di Cavalli». «Eretica» dunque per Giovan Maria Flocchini, consigliere regonale, non è la Lega nord. «Eretico è l’assessore allo Sport che, appoggiando il progetto alla Fascia d’Oro, si chiama di fatto fuori dalla linea adottata dalla maggioranza». Per il Carroccio infatti una cosa è certa: «Il semaforo verde a Castenedolo è un semaforo verde anche al centro commerciale». Ma la questione della localizzazione viene dopo. «Prima c’è da ribadire che l’impianto deve essere solo sportivo». E se il punto è questo, «allora la Lega è disposta a discutere diverse soluzioni: la ristrutturazione di Mompiano o un altro sito in provincia».   Flocchini, inoltre, rispedisce al mittente l’accusa del sindaco di Castenedolo, Groli, secondo il quale a Montichiari la Lega aveva appoggiato uno stadio con centro commerciale, mentre ora lo osteggia. «Faccio a Groli la stessa domanda: perchè era contro quel progetto per la presenza del centro commerciale e adesso invece sostiene quello in campo che ha caratteristiche analoghe?». E precisa: «A Montichiari il progetto lo presentò un privato (Terra Moretti ndr) e il Comune lo lasciò cadere».


Giornale di Brescia dell'8 febbraio 2004

Il sindaco: «Strumentale la polemica leghista: a Montichiari l’impianto andava bene, perchè lo bocciano a un chilometro di distanza?»
Castenedolo difende lo stadio
«Centro commerciale? È necessario per costruire l’impianto sportivo»

«Esterrefatto». Giambattista Groli, sindaco di Castenedolo, non trova altri termini per descrivere il suo stato d’animo di fronte alla presa di posizione della Lega Nord in merito al progetto per il nuovo stadio del Brescia Calcio. «I leghisti Gelmini e Flocchini dicono di non essere contrari alla realizzazione di un nuovo impianto calcistico, ma di non volere il centro commerciale. Ma dovrebbero ben sapere che senza infrastrutture collaterali che garantiscano un ritorno economico ai privati che investono, è impossibile sostenere la spesa di un centinaio di miliardi di lire per uno stadio edificato ex novo». In merito alla questione del centro commerciale, il Consiglio provinciale ha approvato un documento in cui si chiede che non se ne costruiscano di nuovi. «Tuttavia - osserva il sindaco castenedolese - la Giunta regionale, che ha lo stesso colore politico di quella provinciale, ha chiesto al Broletto di modificare l’articolo 134 delle Norme tecniche di attuazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale per rischio di illegittimità e contrasto con le leggi regionali». Tornando allo stadio, ciò che più sorprende Groli è la differente valutazione da parte leghista di due progetti sostanzialmente uguali: perchè a Montichiari un paio d’anni fa andava bene e a Castenedolo non più? «L’idea di stadio nella brughiera l’hanno avuta loro per primi (la Lega amministra il Comune di Montichiari. ndr). Poi non hanno più potuto realizzarla e non perchè abbiano cambiato idea sul progetto, ma perchè l’operazione è stata bloccata in seguito a un’indagine giudiziaria».


Bresciaoggi dell'8 febbraio 2004

Il sindaco Groli rispode alle critiche della Lega Nord e rilancia: «Sono contrapposizioni strumentali»

Castenedolo difende lo stadio

«Stop al centro commerciale? La Provincia non è competente»

Groli, prima di qualsiasi replica, mostra un documento dal valore oggettivo: «Si tratta della delibera emessa dalla Regione cinque giorni fa, della quale probabilmente, visto che non ne hanno fatto cenno, neppure Flocchini e Gelmini sono a conoscenza». La delibera cassa il famoso emendamento al Piano territoriale di coordinamento, quello che vietava la realizzazione di nuovi centri commerciali in provincia di Brescia.
Cosa scrive il Pirellone nella delibera? «Che la disposizione del Piano di coordinamento che impone divieti localizzativi all’intero territorio provinciale contenuta nel punto 1 dell’art. 134 (quello emendato con il blocco ndr) (...) risulta in contrasto con i contenuti di cui al Programma triennale per lo sviluppo del settore commerciale (...) e pertanto deve essere eliminata con l’adeguamento alle previsioni del Programma triennale attraverso la definizione di criteri che tengono conto dello stesso».
  Groli passa al contrattacco. Non ha gradito, si diceva, quanto dichiarato da Flocchini. Non solo, non lo ritiene vero. «Non mi sono mai pronunciato - dice il primo cittadino di Castenedolo - sul precedente progetto di localizzazione in territorio di Montichiari. Il mio interessamento a quell’impianto si è limitato a una telefonata al sindaco Rosa per chiedere che l’Amministrazione di Castenedolo fosse coinvolta nelle eventuali soluzioni di viabilità legate all’infrastruttura».   Una telefonata che non ebbe seguito: «L’ipotesi di Montichiari decadde per via dell’indagine della magistratura che bloccò tutto».   Allora, cosa ha spinto la Lega su queste posizioni? «A parte questioni interne alla coalizione sulle quali è inutile stare qui a ragionare, la Lega deve giustificare in qualche modo il fallimento dell’operazione su Montichiari, operazione sulla quale si era esposta agli occhi dell’elettorato e che invece è finita in flop».


GdB del 12 febbraio 2004

Sì della Giunta al documento presentato dal presidente Cavalli: dovrà esaminare il progetto e valutare le criticità
Stadio: la Provincia approva la delibera

Sì della Provincia al progetto del nuovo stadio del Brescia calcio a Castenedolo. Una delibera  su questo argomento, presentata dal presidente Alberto Cavalli ai colleghi che con lui reggono le sorti del Broletto, è stata approvata all’unanimità nella seduta della Giunta tenutasi lunedì.


Bresciaoggi del 12 febbraio 2004

Passa il progetto-Castenedolo

Nuovo stadio: la Provincia dà il via libera

Il nuovo stadio del Brescia a Castenedolo? Avanti con le valutazioni tecniche in rapporto alle altre infrastrutture esistenti e previste nell’area. Nessun accenno invece alla posizione della Lega che ha acceso il semaforo rosso al progetto.
L’argomento è stato oggetto di una delibera della Giunta provinciale, presentata dal presidente Alberto Cavalli e approvata all'unanimità.


Bresciaoggi del 13 febbraio 2004

Il centrosinistra replica all’ottimismo del presidente provinciale

«Stadio, servirà almeno un anno per discutere su tutte le criticità»

L’Ulivo replica mettendo in chiaro che «la delibera numero 26 del 10 febbraio 2004, sbandierata dal presidente Cavalli, non è altro che una mera presa d’atto del verbale di un incontro tenutosi a Milano il 6 febbraio 2004, nel corso del quale l’assessore Moneta ha detto testualmente "di non poter prevedere i tempi, ma comunque saranno lunghi", ripetendo che "servirà forse un anno solo per evadere tutte le criticità"».


Bresciaoggi del 15 febbraio 2004

Si accende nuovamente la polemica. L’assessore alla Sport: «È il Brescia che vuole un nuovo impianto»

Stadio, Loggia contro Cavalli

Lamberti: «Alternative a Castenedolo? Le indichi il Broletto»

«Non avrebbe senso costruire uno stadio col rischio di non trovare poi d'accordo il diretto interessato: il Brescia calcio». Il quale invece ha detto sì a Castenedolo, come ha detto sì al centro commerciale.


Bresciaoggi del 15 febbraio 2004

Lega nord: «La nuova struttura sportiva è utile Ma si faccia altrove»

La Segreteria Provinciale della Lega Nord puntualizza, attraverso le parole del segretario provinciale Massimo Gelmini, del consigliere Giovanmaria Flocchini e dell’assessore Roberto Faustinelli, la sua posizione in merito al tema del nuovo stadio.
«Desideriamo precisare che nella delibera approvata dalla giunta provinciale, votata anche dai rappresentanti della Lega, non si esprimeva un’approvazione, ma si affermava che è necessario approfondire il progetto e verificare le criticità che possono incidere sulla realizzazione dello stadio a Castenedolo», hanno affermato ieri in una conferenza stampa. «Per quanto ci riguarda, diciamo sì al nuovo stadio, ma questa soluzione non è seria perchè si inquadra in un’area che non è vocata a questo progetto. Abbiamo, inoltre, già più volte sottolineato la nostra contrarietà alle strutture collaterali, ed in particolare al centro commerciale ad alto impatto sul territorio , la cui costruzione è vietata anche da una norma del Prc».


Bresciaoggi 23 luglio 2004

MONTICHIARI. Si spengono i riflettori sulle polemiche che accompagnarono l’ipotesi di un impianto

Il declino del nuovo stadio

"Il Menti è sufficiente", ma arriveranno due campi d’allenamento

Il nuovo stadio di calcio a Montichiari sembra non essere più oggetto di discussioni, perchè non lo si farà. Lo è stato per tutta la campagna elettorale, dove le liste di opposizione al sindaco Gianantonio Rosa, poi riconfermato, si sono battute per spiegare ai cittadini che questa poteva essere una promessa non mantenuta da parte dell'amministrazione leghista. La quale ha risposto subito, tramite l'assessore allo sport Peppino Boifava, dandosi da fare attivamente per risolvere il problema degli allenamenti dei giovani e trovando una soluzione con la realizzazione di due campi di calcio sintetici adiacenti il Palageorge. Il tutto con l'aiuto finanziario del Gruppo Systema, sponsor della squadra di calcio di C2 del Montichiari che da poche settimane è presieduto da Maurizio Soloni, presidente anche della squadra di pallanuoto della Systema, detentrice di uno scudetto e di due coppe europee. "Il nostro primo pensiero è ora rivolto al settore giovanile - conferma il vicepresidente della squadra Leonardo Chiarini, prendendo anche la parte di Soloni - il Romeo Menti per ora è a posto e con i due campi di calcio nuovi possiamo proseguire con i nostri piani".
Vincendo quindi le elezioni, l'amministrazione Rosa ha anche vinto la diatriba riferita allo stadio nuovo, che difficilmente verrà realizzato in questi prossimi cinque anni, mentre presto saranno pronti quei due campi di allenamento. "Saranno pronti per fine anno e risolveranno totalmente il problema dei giovani che prima erano costretti ad andare ad allenarsi nei comuni limitrofi - spiega il vicensidaco Peppino Boifava - inoltre, vi sono molti parcheggi e accanto a questi due campi nuovi sarà possibile in futuro realizzarne un terzo in terra battuta".
Alla presentazione ufficiale della squadra di C2 erano, però, assenti il sindaco Rosa ed il suo vice Boifava. Un'assenza voluta? "Non c'è stato il tempo per incontrarci prima" pare sia stata la spiegazione. Che la collaborazione tra l'amministrazione Rosa e i vertici della Systema non possa che essere positiva lo dimostra il fatto che 5 anni fa l'azienda (leader nel settore ecologico e nel trattamento dei rifiuti) donò a Vighizzolo una scuola materna ed ora si è fatta carico di due milioni di euro per i campi di allenamento e relativi servizi, donati al Comune di Montichiari. E se la nuova squadra presieduta da Soloni dovesse salire in C1? Ritornerebbe l'idea dello stadio nuovo? Non è detto. "Potrebbe accadere che la società monteclarense faccia un accordo per l'utilizzo in tandem del futuro stadio del Brescia Calcio - afferma un dirigente locale che vuole restare anonimo. Il via libera per l'insediamento del complesso sportivo del Brescia Calcio verrà dato nel prossimo consiglio provinciale previsto per fine mese. L'unico problema rimasto sembra quello della "compatibilità con le infrastrutture limitrofe, quali aeroporto e transito dell'alta capacità ferroviaria", mentre l'area di costruzione sarà sul territorio di Castenedolo ma a due passi dal confine con Montichiari. L'idea dell'utilizzo di uno stadio per due squadre era già stata accarezzata dai diessini e potrebbe non essere una chimera, visti gli elevati costi per la costruzione di un nuovo stadio. Considerato anche che le partite in C2 non attirano per ora più di 300 spettatori e che sistemare a dovere il vecchio stadio Romeo Menti, oltre alla spesa, non risolverebbe il grave problema dei parcheggi.

Francesco Di Chiara


Vedi anche G.di Brescia del 07/10/2004

Vedi anche Bresciaoggi del 07/10/2004

Vedi anche G.di Brescia dell'08/10/2004


Bresciaoggi 6 novembre 2004

Stadio: la Giunta Provinciale "prende atto" dell’accordo


BRESCIA - Dopo l’incontro del mese scorso in Regione a Milano, al termine del quale gli enti coinvolti hanno manifestato la volontà di dare avvio alle procedure dell’accordo di programma per la costruzione del nuovo stadio di calcio del Brescia a Castenedolo, la Giunta provinciale di Brescia ha deliberato "di prendere atto del verbale sottoscritto dai rappresentanti di Regione, Provincia, Comune di Brescia e Castenedolo, per la realizzazione di una Cittadella telematica per le attività sportive, commerciali, culturali e tecnologiche". La Giunta Cavalli, sottolineando che il progetto non è vincolante ai fini dell’accordo stesso, ha confermato come le criticità evidenziate debbano essere tenute in considerazione anche nel rispetto degli indirizzi e delle prescrizioni del Piano territoriale di coordinamento. "Tra l’altro - si legge nel documento - l’oggetto dell’accordo dovrà essere compatibile con le infrastrutture esistenti e programmate nel territorio. Nella delibera si prende atto del verbale scaturito dalla riunione in Regione e si ribadisce la volontà di aderire all’accordo rispettando i vincoli descritti.


Bresciaoggi 13 novembre 2004

Dopo il «sì» della Provincia e dei Comuni di Castenedolo e di Brescia all’accordo di programma

Stadio, palla alla Regione

La delibera del Pirellone è attesa entro fine mese
di Massimo Tedeschi

Gli enti bresciani che dovevano pronunciarsi hanno detto sì. Il Comune di Castenedolo ha raccolto l’assenso di Provincia e Comune di Brescia e all’inizio della settimana li ha puntualmente «girati» all’assessorato regionale al Territorio e urbanistica, retto da Alessandro Moneta.
A questo punto manca solo la delibera della giunta regionale perchè la Conferenza per l’accordo di programma sul nuovo stadio del Brescia calcio, previsto a Castenedolo, prenda corpo e inizi i propri lavori. Se non sorgeranno problemi particolari, per la prossima primavera l’accordo di programma potrebbe essere cosa fatta: la decisione regionale, a quel punto, comporterà una variante al Piano regolatore di Castenedolo e segnerà il nuovo destino degli 800mila metri quadrati di area (oggi agricola) di proprietà di Opera all’estremità orientale di Castenedolo: una porzione di territorio che sarà intersecata dalla linea ferroviaria ad Alta velocità con la relativa stazione. Il Rigamonti bis è solo un tassello di un intervento molto più vasto e complesso, denominato «Cittadella telematica per le attività sportive, commerciali, culturali e tecnologiche».
A nord dei binari è previsto infatti uno shopping center da 110mila metri quadrati, a sud lo stadio e le relative pertinenze. Il tutto servito da 20mila posti auto. Se si aggiunge che l’area sorge a ridosso dell’aeroporto di Montichiari, e che qui si attesterà anche l’innesto della Provinciale 19 con la Goitese, è evidente che la zona è destinata a diventare uno snodo per le comunicazioni stradali, ferroviarie e aeroportuali bresciane.
Il crocevia di arterie così numerose e differenti (a cui potrebbe aggiungersi un raccordo ferroviario di natura metropolitana con la stazione di Brescia) comporta grosse complicazioni progettuali e conflitti delle compatibilità, ma offre anche straordinarie chances di valorizzazione dell’area per gli operatori che intervengono.
Le criticità maggiori, peraltro, sembrano ormai superate: i proponenti dell’iniziativa (Opera, appunto) hanno già raggiunto accordi con l’Alta velocità, accollandosi la realizzazione della stazione, e con l’aeroporto. La recente acquisizione - da parte della srl di Cervati, Galeazzi e Faustini - di quasi 200mila metri quadrati di area adiacenti ai 610mila già acquistati in precedenza, risponde infatti alla necessità di far slittare stadio e «cittadella dello svago» lontano dall’area di rispetto aeroportuale.
A questo punto, si diceva, la delicata e complessa partita dell’intero intervento, stadio compreso, dovrebbe essere affrontata nella seduta di giunta regionale di venerdì prossimo, e deliberata definitivamente il 26 novembre. Fatta la delibera, la Conferenza per l’accordo di programma sarà formalmente aperta e tutti i nodi (urbanistici, viabilistici, infrastrutturali) dovranno trovare una composizione condivisa da privati ed enti pubblici. L’ostacolo politico maggiore, rappresentato dall’opposizione della Lega, sembra superato: il fatto che in Broletto la delibera, che segna l’adesione all’iter dell’accordo di programma, sia stata presentata dall’assessore del Carroccio Aristide Peli, è un segnale non equivoco in questa direzione.
Nel frattempo il quadro generale dello sport italiano segna un punto a favore del progetto del nuovo stadio «a cinque stelle» del Brescia. L’altro giorno, a margine dei lavori del Consiglio federale, il presidente Franco Carraro ha confermato l’intenzione di candidare l’Italia a ospitare gli Europei 2012 di calcio. Ma mancano all’appello gli stadi di qualità. Il progetto di Castenedolo potrebbe colmare la prima lacuna, e intercettare sgravi e facilitazioni da parte del governo.