C'E' XENOFOBIA A MONTICHIARI? IL CASO POSTO ALL'ATTENZIONE DA FAMIGLIA CRISTINA n.4 del 23 gennaio 2005

 

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L'ECO E L'ARTICOLO DI FAMIGLIA CRISTIANA

L'ARTICOLO DI FAMIGLIA CRISTIANA

LA POSIZIONE DI GARZETTI CAPOGRUPPO DELLA MARGHERITA

LA LETTERA DI UN CONCITTADINO SU DI UN CASO SPECIFICO

 

L'ECO DELLA BASSA N.2 DEL 29 GENNAIO 2005

Da Famiglia Cristiana un appello alla coscienza del sindaco Rosa

Noi non sappiamo se il sindaco leghista di Montichiari, geometra Gian Antonio Rosa, agisca effettivamente per sentimenti di xenofobia. Stando a quanto leggiamo su Famiglia Cristiana si direbbe di sì, e ciò possono verificare anche i nostri lettori, per i quali riportiamo nel riquadro sotto la lettera di un extracomunitario di Montichiari e la risposta a lui data nella rubrica "Colloqui col Padre" alle pagine 8 e 9 del n° 4 di Famiglia Cristiana del 23 gennaio 2005.

Del significato di xenofobia ci occupiamo a pagina 2 nella rubrica "Parole in libertà...", ma che il sindaco Rosa si comporti come riferito in quella risposta pare che a Montichiari lo sappiano in molti.

Pare che in molti sappiano, cioè, delle pratiche di residenza (e non solo di quelle) pretestuosamente bloccate, dell’impossibilità delle persone interessate ad ottenere un appuntamento per un colloquio, per una spiegazione, per un chiarimento... Sempre più sono coloro che patiscono gravi disagi dovuti a tale comportamento... Molti saprebbero, ma nessuno parla di questi fatti di discriminazioni compiute coi "guanti bianchi".

Rosa è forte dei suoi voti e del consenso del popolo leghista: quelli di Famiglia Cristiana evidentemente non lo sanno, e non sanno che la sua regola dichiarata è di non rispondere mai... per non alimentare le polemiche!

 

Da FAMIGLIA CRISTIANA del 23 gennaio 2005

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LA POSIZIONE DI GARZETTI PER LA MARGHERITA

Un Comune Aperto a tutti

Famiglia Cristiana sul numero del 23/01/05 ha avuto il coraggio di pubblicare una lettera di un cittadino extracomunitario che dimostra il suo disagio a Montichiari. E’ un fatto che non era mai accaduto nella nostra cittadina. Il Circolo Territoriale la Margherita di Montichiari, denuncia da tempo la totale mancanza di attenzione alle persone, soprattutto quelle che si sono stabilite da poco a Montichiari e che, solo per questa ragione non godono, al di là dei loro reali bisogni, dei diritti di tutti i cittadini che abitano qui da anni. Denunciamo inoltre la totale mancanza di qualsiasi politica di integrazione a favore di questi cittadini che sono visti come merce (braccia da lavoro) e non come persone (nello stesso spirito della legge Bossi Fini). Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti quei nuovi cittadini che hanno scelto la nostra città per vivere e lavorare onestamente e condanniamo qualsiasi tipo di discriminazione, anche mascherata da lungaggini burocratiche o amministrative. Proponiamo fin da subito che il nostro Comune

-esponga immediatamente la bandiera italiana e quella europea poiché esso è un’istituzione del nostro Paese;

- modifichi gli orari degli uffici comunali in modo da renderli più accessibili a chi lavora (consapevoli che questo avvantaggia anche le imprese e i commercianti del nostro Comune) e

- nomini in Consiglio un rappresentante consultivo eletto dagli extracomunitari, per rappresentare anche i bisogni di queste persone che lavorano e pagano le tasse al nostro comune.

Invitiamo tutti i cittadini monteclarensi a sostenere le nostre proposte scrivendo al nostro indirizzo di posta sedemargherita@libero.it o mandando un fax al circolo allo 030-9583112004.

 

Il Gruppo di Coordinamento del Circolo La Margherita di Montichiari

 

 

UN CASO CONCRETO SEGNALATO ALL'ECO

ECO del 5/02/05

Lettere al giornale:

Montichiari: bimbo indiano di 4 anni non è ammesso alla scuola materna

Mi riferisco alla lettera dell’extracomunitario di Montichiari apparsa su Famiglia Cristiana (n° 4 del 23 gennaio) sotto il titolo "Discriminazioni coi guanti bianchi", la quale non fa certo onore alla nostra Giunta comunale.  Sono pienamente d’accordo su quanto dice e lamenta quell’aspirante nostro concittadino, in quanto anch’io sono testimone diretto di un altro fatto simile. Nel mese di settembre 2004 mi sono personalmente interessato di un bambino di 4 anni appartenente ad una famiglia indiana che abita vicino a me, perché il piccolo fosse iscritto ad una scuola materna del nostro paese.  Ciò non è stato possibile, perché il padre del bimbo, che vive e lavora in Italia da oltre dieci anni, non era in possesso del certificato di residenza, anche se proprio in quei giorni ne aveva fatto regolare richiesta in Comune, sembra con tutti i documenti in regola (pratica n° 517).   Per tentare di risolvere il problema mi sono recato dall’Assessore competente, chiedendo che il bambino potesse iniziare la scuola fintanto che la pratica avesse fatto il suo corso, ma la signora è stata irremovibile in quanto così diceva la legge! Amareggiato, ho dovuto dire al padre del bambino che per suo figlio non c’era posto a scuola, e che pertanto doveva restare tutto il giorno a casa con la mamma.  In questi giorni il piccolo è stato iscritto alla scuola materna per l’anno 2005-2006, ma tutto rimane in sospeso perché la pratica è ancora ferma negli uffici comunali.  Spero proprio che prima di settembre, quando inizieranno le scuole, sia tutto definito, perché penso che un bambino abbia il sacrosanto diritto di inserirsi nel nostro paese, stando a contatto con altri bambini, e non debba pagare per le lungaggini della burocrazia, o meglio per "discriminazioni fatte coi guanti bianchi".

Vincenzo Pini, Montichiari

Il commento dell'ECO :

Su questo caso segnalato dal signor Pini, che presenta sospetti di discriminazione, sarebbe molto utile e opportuno un parere delle autorità effettivamente competenti, scolastiche e istituzionali.

Non ci sembra che l’assessore comunale, signora Zanola, abbia alcuna competenza in merito, e non si capisce con quale potere ella impedisce ad un bimbo di quattro anni la frequenza alla scuola materna. Infatti nel comune di Montichiari ci sono soltanto scuole materne statali, private o rette da Enti Morali.

Non ci sono scuole comunali, e in ogni caso i diritti dei minori rappresentano una delle conquiste più avanzate dei Paesi democratici e liberali.

A meno che a Montichiari non sia incominciato un processo antistorico: le leggi alle quali fa riferimento l’assessore Zanola non le conosciamo, e se qualche norma esiste, non è certamente insuperabile.