| LE LETTERE ANONIME |
IL DOSSIER "LETTERE ANONIME" INIZIA COL 2003 ... ... e pareva chiuso prima delle elezioni 2004; invece ad inizio 2005 sono riprese... ma oggi, luglio 2008 sono tornate !!!!
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COSI' E' INIZIATA LA STORIA NEL DOSSIER DEL 2003
| Nel corso degli ultimi mesi sono giunte nelle cassette postali di alcuni concittadini delle lettere anonime, talvolta firmate con il termine "lega", ovviamente non riconducibili a tale Partito/Gruppo, altre volte firmate con sigle sconosciute o proprio non firmate. In queste lettere i misteriosi estensori hanno inteso mettere piede nella politica locale con metodi che qualcuno ha chiamato "vigliacchi" ed altri "luridi e indegni". Creiamo questa pagina dopo la presa di posizione assunta dal Consigliere comunale leghista Marco Togni che ha reso pubblico il suo personale parere sulla questione.. |
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LETTERA DI TOGNI AL GIORNALE DI BRESCIA DEL 12 MARZO 2003 |
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LETTERE ANONIME Montichiari, la politica e le polemiche Chiedo per la prima volta spazio sul suo giornale per fare delle considerazioni riguardo alcune notizie circolate alcuni giorni fa in quel di Montichiari. Stimo Basilio Rodella come fotografo, meno come nuovo politicante schierato con la vecchia amministrazione, con lAssociazione Cittadini per lattenzione, con lEco della Bassa Bresciana, con lArea Civica Monteclarense e tra un po con la Margherita e compagni vari. Sono invece dalla sua parte nel condannare chi gli ha inviato una o più lettere anonime di minaccia firmate Lega. Conoscendo Rodella solo per la sua figura professionale e non come persona, mi chiedo se effettivamente le lettere anonime e di minaccia gli siano pervenute, oppure non siano state create dallo stesso o, a sua insaputa, da qualche suo amicone e compagno di giochi, giusto per renderle più credibili. Chiedendomi ciò, senza credere tuttavia che certi individui arrivino a tali livelli, sono contento che Rodella abbia denunciato laccaduto alle forze dellordine e mi auguro che il colpevole, sicuramente non esponente o simpatizzante Lega, venga individuato il prima possibile. Simpatico, e al contempo infido lintervento in sua difesa di Daniele Zamboni che, con una lettera inviata al solito settimanale della Bassa, ha dapprima affermato che: "una o due lettere di minaccia firmate Lega non significano per forza che il partito della Lega e i suoi rappresentanti (sindaco compreso) usino e facciano usare tali armi da codice penale ai loro addetti" dopodiché attacca la Lega dicendo che i suoi modi di fare (adesivi incollati sui pali della luce, scritte dipinte sui muri, cori contro tutti e tutto allo stadio) inculcati nelle menti bacate o fragili o adolescenti hanno portato i leghisti agli insulti e alle minacce che oggi arrivano a Rodella. Bravo, bravo, bravo! Innanzi tutto la mente bacata sarà quella di Zamboni. Nessuno ha mai notato in me segni di squilibrio o che la mia mente sia bacata o non funzioni bene, e daltra parte mi sento perfettamente lucido e sano di mente. Come lelegante Zamboni offende me e i miei compagni di partito, offende anche 2.839 monteclarensi che nel 1999 al primo turno hanno dato la loro preferenza al sindaco Rosa. Faccia una bella analisi di coscienza il sig. Zamboni insieme ai suoi amichetti degli atteggiamenti, dei comportamenti e dei modi di operare tenuti dai loro gruppi di passati amministratori, prima di buttare fango sugli altri. Prima quando amministravano loro, neppure ci tenevano in considerazione, eravamo solo quattro gatti che facevano un po di rumore e basta. Ora invece siamo diventati il loro più acerrimo nemico, quello da combattere a tutti i costi anche con le mosse più luride e indegne! Il loro imperativo è riconquistare il potere. E allora avanti, le associazioni civiche, i giornaletti scandalistici della Bassa, nuove margherite che sbocciano insieme a liste civiche che altro non sono che il vecchio Ppm e soprattutto bisogna scrivere, scrivere, scrivere. Dietro a tutto questo, ci sono sempre gli uomini del vecchio regime quali: Zamboni (Associazione Cittadini per Montichiari), Rodella, Badilini (Area Civica), Mosconi (Area Civica e Margherita) i Baronchelli (direttore giornale scandalistico) e i compagni che adesso dopo decenni di lotte storiche contro i democristiani vengono abilmente manovrati in Consiglio comunale e da qui alla prossima primavera saliranno sul nuovo carro appositamente confezionato per le amministrative. Non me ne vogliano coloro che non ho citato; ci saranno comunque altre buone occasioni per farlo. Se i monteclarensi, che Zamboni diffama, decisero di cambiarvi, è perché ne avevano piene le tasche di voi e delle vostre amministrazioni, e non perché fossero diventati, come lo stesso dice, gli pseudo-delinquenti che attaccano adesivi e manifesti abusivi e imbrattano con scritte i muri. MARCO TOGNI Montichiari |
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DA DOVE E' NATA LA POSIZIONE DI TOGNI :

BASILIO RODELLA, NELL'ARTICOLO DI CUI SOPRA PER L'ECO DELL' 1/2/03, SCRIVE :
Sig Sindaco, Le riscrivo per la settima volta, (anche se era mia intenzione chiudere ogni rapporto con Lei, visto che non vale assolutamente la pena di parlare con i muri) perché ho ricevuto una lettera anonima sull'argomento in oggetto e perché credo che la cittadinanza abbia il diritto di essere informata sul modo con cui il Sindaco intende mantenere i rapporti con i "suoi" cittadini. Nell'ultima mia lettera Le chiedevo risposte, confronto... invece un silenzio tombale è quanto ho ricevuto. In compenso mi è pervenuta per posta una lettera anonima, piena di sconcezze e di insulti riguardanti la mia persona e la mia famiglia a firma "LEGA", che tra l'altro dice... "il sindaco non ti risponderà mai... soffri (per questo)... io godo"... Non rendo pubblico il resto della missiva perché ho fatto regolare denuncia presso i Carabinieri, tutto è stato trasmesso alla Procura per cui, finché non saranno terminate le indagini, sono tenuto al segreto istruttorio. Ora, io non credo che Lei abbia "assunto" un nuovo addetto stampa, visto che l'anonimo si prende la briga, firmandosi LEGA, di rispondere per Lei. Credo invece che il Suo silenzio, sulle più elementari domande che un cittadino le può sottoporre, sia un implicito avallo, un sottinteso assenso a dare il via a quella MISEREVOLE SCHIERA DI VIGLIACCHI che si assumono il compito di rispondere in vece Sua in maniera ignobile. SCHIERA DI VIGLIACCHI che si fa onore agendo nell'ombra, che offende e fa danno senza metterci mai la faccia, che si nasconde dietro un'ideologia perché incapace di pensare, che è invidiosa delle iniziative altrui perché inetta, che potrebbe indifferentemente stare al servizio di Stalin, Hitler o Pinochet perché incapace di saper scegliere un qualsiasi credo politico o ideale, che è stata capace di saltare sull'ultimo carro del vincitore, incosciente ed ignorante del fatto che la ricchezza da tutti acquisita è frutto del lavoro di altri. Dopo la lettera anonima ricevuta ho deciso di rafforzare il mio impegno civico, non legato ad alcuna tessera politica. (...eccetera..) |
LA SOLIDARIETA' A BASILIO RODELLA ...

DANIELE ZAMBONI, SULL'ECO DEL 15/02/03, ESPRIME LA SOLIDARIETA' A BASILIO RODELLA:
... (omissis)... Penso che sarebbe errato catalogare (come si potrebbe essere tentati di fare) le vicende delle minacce e degli insulti rivolti a chi si permette con propria coerenza di criticare il "potere" come errori di taluni e isolati cittadini, magari poco acculturati, non rappresentativi. Insomma, qualcuno dirà che una o due lettere di minaccia firmate "LEGA" non significano per forza che il Partito della LEGA e i suoi rappresentanti (Sindaco compreso) usino e facciano usare tali armi da codice penale ai loro addetti. È vero: così come una rondine non fa primavera, così uno stolto non fa la stoltezza del suo popolo. Però .... però, siamo certi che la LEGA, nel caso specifico, non abbia colpe "ideologiche"? Penso che sia più che evidente come la LEGA NORD (a proposito, ora che è al Governo, è ancora .... PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA?) sia nata e cresciuta con una sorta di rabbia propulsiva contro lo Stato, contro il Meridione prima e contro gli immigrati poi. Il non rispetto delle Istituzioni è stato un collante per molti fondatori del movimento. Ad accuse comprensibili contro il malgoverno e all'idea di "cambiamento" si sono nel corso del tempo associate idee di rivolta più o meno sbandierata, sino a giungere alle esternazioni sulla secessione e alla formazione di strutture di partito, quali le camicie verdi che, peraltro, sono sottoposte ad esame della magistratura (cattiva!) e che stanno creando problemi addirittura a Bossi. A proposito di quest'ultimo e di Borghezio (per non parlare del Sindaco di Treviso, che recentemente ha addirittura considerato extracomunitari i cigni presenti nella sua regione), come non notare la loro verve oratoria che dire dissacratoria è poco. E le bandiere tricolori bruciate? E i cori allo stadio contro tutto e tutti? Tutto ciò frutta la sensazione, in menti bacate o fragili o adolescenti, che sia giusto prendersela contro tutti i poteri istituzionali, i luoghi e le persone che li rappresentano. Ne derivano anche cose di piccolo ma comunque moralmente significativo danno come le scritte inneggianti alla LEGA dipinte ovunque, adesivi appiccicati su pali, cassonetti, semafori e bacheche altrui, strappi di manifesti di altri Partiti e propri manifesti illegalmente incollati, eccetera. Aver inculcato nella testa degli elettori che "ROMA è LADRONA" ha portato a squalificare l'importanza del Parlamento, del Presidente della Repubblica, dei Partiti e insomma della politica ... altrui. Di passo in passo si arriva agli insulti e alle minacce, a Basilio oggi, e ieri ad altri (Badilini in primis, magari, ma non solo, ai tempi del minacciato inceneritore). ...(omissis)... |
COME CONSEGUENZA, ZAMBONI RICEVE PURE LUI UNA LETTERA ANONIMA :
Nella lettera anonima si legge, tra le varie sconcezze, la seguente frase : "non difendere Basilio perchè te ne pentirai, smentisci ...". La firma finale, in questo caso, richiamando un passaggio della lettera di solidarietà pubblicata sull'ECO, è : la lega di Borghezio. |
(NEL FRATTEMPO, LE LETTERE ANONIME SONO GIUNTE ANCHE AD ALTRI PERSONAGGI)
IL PARERE DI ZAMBONI IN RISPOSTA ALLA LETTERA DI TOGNI AL G.DI BRESCIA :
| Montichiari, la politica e le polemiche : una risposta
alla lettera di Marco Togni pubblicata il 12/03/03 Confesso che nel leggere la lettera del Consigliere leghista signor Marco Togni, avente per titolo "Montichiari, la politica e le polemiche", pubblicata il 12 marzo, ho avuto quasi un moto d'orgoglio : essere citati per nome 6 volte fa sentire importanti ! Ma poi ho amaramente riflettuto sull'ennesima occasione perduta (non per colpa mia) per un confronto di merito e che potesse interessare tutti i lettori, anche i non-monteclarensi, sull'andamento delle cose della nostra cittadina. Dopo Basilio Rodella (dopo avergli espresso solidarietà per la lettera anonima recapitatagli) ho ricevuto anch'io una pesante missiva di insulti, sconcezze e minacce, stavolta firmata : la lega di Borghezio. Ne ho fatta regolare denuncia e inviata copia per conoscenza alla Lega, al Sindaco e al capogruppo leghista di Montichiari, affinchè possano assumere posizione disconoscendo metodi e contenuti di tali missive anonime. Nel frattempo continuo a considerare del tutto improbabile, anzi impossibile, che la Lega ufficiale sappia e condivida tale modo di fare (?) politica, mentre garantisco che non mi sono autoinviato lettere per fare il martire o l'eroe. Ringrazio Togni per avere riconosciuto nel mio articolo in solidarietà a Basilio, pubblicato sul periodico locale "ECO della Bassa", una certa simpatia e eleganza e posso garantirgli d'aver sempre usato educazione e misura nell'espressione delle mie idee, idee che sono solo mie, quando le firmo col mio nome, o che sono delle associazioni in cui milito, quando sono redazionali. Alcune precisazioni però spettano ai lettori e ai concittadini. Innanzitutto non ho mai inteso offendere gli elettori leghisti o altri elettori e la lettura che Togni fa dei miei scritti è distorta poiché non ritengo bacate le menti di quei cittadini che votano diversamente da me, ma bacate certamente le persone che usano metodi e strumenti che considero sbagliati, siano essi semplicemente adesivi incollati ogni dove o manifesti fuori posto o scritte sui muri o cori allo stadio. E' d'accordo con tali sistemi la Lega o no ? Lo dica e ne prenderò atto. Così come dovrebbe dire Togni se nel merito (e non nell'obbligo dello schierarsi) è d'accordo o meno con le scelte del signor Sindaco o dei suoi Assessori. Ma stia certo Togni (e con lui tutti i lettori) che la mia storia è fatta di onestà intellettuale e sostanziale e pertanto cerco, fin dove posso, di non avere pregiudizi. Sul giornali a suo tempo era apparsa un'altra mia lettera ove scrivevo : "Non penso mai che "quelli di prima" abbiano fatto solo cose giuste e che "quelli di adesso" facciano solo cose sbagliate (come troppo spesso paiono credere i consiglieri della Lega e taluni troppo caldi sostenitori); non opero personalmente per danneggiare le figure istituzionali e le stesse istituzioni, e non considero la vendetta un valore. Facciamo tutti un passo indietro, con umiltà e capacità di dialogo.". Non posso che ripetermi! Nel contempo avrei cento episodi in cui dimostrare la frustrazione che può cogliere il cittadino che cerca risposte dagli Amministratori e un confronto sereno con tutte le parti politiche; li racconterò a Togni, se vorrà, non in questa sede. Mi interessa ora riprendere le sue considerazioni sul panorama politico locale, ove regna un qual certo fermento, con taluni che avevano votato Rosa "per cambiare" e si sono resi conto che non bastano facce nuove per avere un buon governo. Assieme a loro avversari storici (e non "acerrimi nemici") della Lega che fanno politica nelle condizioni in cui è dato farla, col maggioritario che obbliga al bipolarismo (sic!), coi tempi mutati dalla scomparsa dei toni da guerra fredda e con tematiche universali aggreganti. Da parte mio fatico a sentirmi congenitamente parte del "vecchio regime" essendo stato sempre all'opposizione a Montichiari, sino al giugno 1999, quando una convergenza di programma mi ha portato ad accettare cariche amministrative compatibili con le mie conoscenze tecniche e professionali. La mia personale coerenza (che Togni può giustamente non capire né conoscere per età anagrafica e d'impegno politico) sta nell'operare sempre a viso aperto, senza integralismi, scrivendo quello che penso ed esponendomi alla luce del sole, a costo di rischiare minacce anonime e lettere d'insulti sui giornali che mi danno della mente bacata. Mah ! Confesso che dispero sulla possibilità di capirsi, se non si usa la stessa trasparenza e apertura (anche culturale, perché no ?!). |
LA LETTERA DI BASILIO RODELLA IN RISPOSTA A TOGNI INVIATA AL G.DI BRESCIA :
| Egregio Signor
Direttore,
chiedo ospitalità per poter replicare alle affermazioni del signor Marco Togni, consigliere leghista dellattuale Amministrazione di Montichiari. Nella missiva del 12 marzo 03, il signor Togni si lancia contro il sottoscritto con affermazioni calunniose, frutto di palese ignoranza ed impreparazione. Cercherò di rispondere in modo schematico alle parti del testo che mi riguardano, lasciando ad altri le inevitabili risposte di carattere politico.
La collaborazione ha avuto fine quando il sindaco G.A. Rosa mi ha trattato in malo modo per la questione delle passerelle sul fiume Chiese, salvo poi accettare in toto tutti i suggerimenti da me offerti ed andare poi in giro a raccogliere meriti, come gli capita spesso, che non gli appartengono. Le altre cose sono poi note: ho scritto più volte al sindaco sui problemi di Montichiari, in forma circostanziata e precisa, chiedendo lumi al nostro primo cittadino, senza avere mai risposte, non so se per arroganza, incompetenza, negligenza, superficialità od altro. Questa è la mia posizione, senza sotterfugi o secondi fini. A me sta a cuore Montichiari. Se questo e quanto sopra scritto significa essere del" vecchio regime", sottoscrivo laffermazione del signor Marco Togni, che invito a prendere un caffè per approfondire , senza veleni, cosa pensiamo della Montichiari che verrà. Basilio Rodella 12 marzo '03 |
VITTORIO COGNO, SEGRETARIO DEL NUOVO P.S.I HA PRESO UN'INIZIATIVA :
COGNO HA SCRITTO LA SEGUENTE COMUNICAZIONE : |
A TUTTI I SEGRETARI, PRESIDENTI, COORDINATORI DEI PARTITI POLITICI DI MONTICHIARI Egregi Signori, Apprendo oggi 21/2/2002 che nella giornata di ieri è stata nuovamente recapitata ad un noto esponente politico monteclarense una lettera con insulti e minacce nei confronti suoi e della sua famiglia. Questi incresciosi fatti sì susseguono ormai da parecchi mesi prendendo di mira liberi cittadini che intervengono nelle questioni politico amministrative monteclarensi o noti esponenti politici di una ben definita area politica. Credo che qualsiasi soggetto politico con precisi ruoli di responsabilità nelle Istituzioni e nei Partiti che si interessato minimamente ad un civile confronto anche tra opposti schieramenti debba ripudiare questi metodi ignobili ed inqualificabili. L'impegno quotidiano che ognuno di noi mette al servizio della comunità, c'impone, per un preciso senso civico, dì non lasciare continuamente imperversare questi personaggi che si nascondono dietro l'anonimato al contrario di chi, come noi, si assume ogni responsabilità esponendosi in pubblico ed in prima persona. Egregi Signori, con la presente intendo chiedere formalmente a tutti Voi, in rappresentanza d'ogni singolo partito di assumere una precisa ed inequivocabile azione dì condanna e di distacco da simili episodi e chiedo sia resa pubblica la Vostra presa di posizione al fine di isolare e rendere estranea al dibattito politico l'azione denigratoria ed inqualificabile di questi pseudo cittadini. Nell'attesa, porgo Cordiali saluti. Segretario Nuovo PSI Vittorio Cogno |
La risposta del Polo : ![]() |
La risposta di
ACM : ![]() |
La risposta dei DS : ![]() |
La risposta della
Margherita : ![]() |
La risposta di Rif.Com. : ![]() |
La risposta del PPM : ![]() |
La risposta dello S.D.I. : ![]() |
| IL DOCUMENTO CONCLUSIVO REDATTO DA COGNO E SOTTOSCRITTO DA TUTTI I GRUPPI / PARTITO SOPRAELENCATI (PPM, ACM, DS, PRC, FI, UDC, AN, SDI, MARGHERITA, NUOVO PSI) |
| I sottoscritti segretari, presidenti, coordinatori e portavoce dei
partiti e movimenti presenti nella città di Montichiari, nel condannare fermamente i
gravi fatti d'intimidazione e d'intolleranza che si sono manifestati in questi mesi nei
confronti di liberi cittadini e noti esponenti politici, intendono con questa presa di
posizione isolare chi, tramite missive anonime continua la pratica di minacce, insulti e
intimidazioni tese a zittire chi fa dell'impegno civico o politico uno stile, un modello
di vita al servizio dei cittadini. Questa iniziativa vuole inoltre esprimere solidarietà
a chiunque e di qualsiasi parte politica possa aver ricevuto insulti o minacce anonime,
nella speranza che venga cessata questa pratica indegna di persone civili. L'appello dei
partiti intende sottolineare che un confronto anche aspro sui contenuti non può
assolutamente essere interpretato come mancanza di reciproco rispetto e quindi le lettere
anonime non possono essere in nessuno caso considerate un metodo di "fare
politica". Questo documento unitario vuole essere dì forte impatto pubblico e manifesta da parte di tutti una precisa volontà a non far degradare il livello civile di confronto della nostra comunità. |
NON E' ANCORA GIUNTO IL PARERE DELLA LEGA |
GLI ARTICOLI DI BRESCIAOGGI DEL 15 E 16 MARZO 2003

| Missive anonime sono state recapitate a
politici, ex amministratori e cittadini: un clima di veleni Montichiari, volteggia il «corvo» Lettere piene di minacce e insulti: indagano i carabinieri Giorni di veleni a Montichiari. Tutta colpa di un «corvo»,
le cui lettere anonime hanno creato nella cittadina un clima davvero pesante a livello
politico-amministrativo, con sospetti e preoccupazioni che si intrecciano anche in
relazione al quadro delle possibili, future alleanze per le elezioni del prossimo anno. MONTICHIARI. Le missive del «corvo» A Montichiari è il tema del
giorno: si continua a discutere della raffica di lettere anonime, piene di minacce e
insulti, che un «corvo» ha inviato nei giorni scorsi a diversi personaggi impegnati nel
mondo della politica e della cultura. Una vicenda, questa, che ha portato una decina di
gruppi politici prima a firmare un documento unitario di condanna proposto dal nuovo Psi,
e poi a commentare in modo più dettagliato lepisodio. |
LA LETTERA DI TOGNI HA RICEVUTO RISPOSTA ANCHE DA "LA MARGHERITA"
| Inviata al giornale di Brescia Sabato 16 Non ancora
pubblicata... Precisazioni alla lettera del Consigliere Marco Togni (Lega Nord)(GdBs 12/03)!!! Gentile Direttore, chiedo gentilmente spazio nella sua rubrica per alcune precisazioni riguardanti alcuni passaggi che il consigliere di maggioranza della Lega Nord Marco Togni, riferisce nella sua missiva del 12 Marzo. Non entro nemmeno nel merito della lettera riguardante le lettere anonime che da qualche tempo arrivano a chi chiede un confronto democratico, nè mi dilungo sul tono che da essa traspare. Tuttavia riguardo alle "Margherite che sbocciano insieme a liste civiche che altro non sono che il vecchio Ppm", dietro al fatto che alla base di "tutto questo ci sono sempre gli uomini del vecchio regime" penso che alcune puntualizzazioni siano doverose. La Margherita si è presentata per la prima volta a Montichiari in occasione delle Elezioni Politiche del 13 Maggio 2002. Il nuovo simbolo, guidato da Rutelli riportava i simboli dei quattro partiti fondatori: Democratici, PPI, UDEUR e DINI. Bene, la Margherita ricevette dai cittadini monteclarensi 1.735 voti pari a circa il 14% dell'elettorato divenendo, a Montichiari, il terzo partito dietro Forza Italia 3.723 voti (29,8%) - spinta dalla campagna elettorale vittoriosa di Berlusconi - e alla Lega Nord - forte anche dell'attuale Amministrazione - 2.419 (19,4%). Interessante tuttavia ricordare (per avere un quadro completo) che alle regionali dell'anno prima Forza Italia era al 30,9% e la Lega al 26%. Certo ogni campagna elettorale è diversa, a noi comunque qui interessa sottolineare il trend dei voti. Ebbene dopo quella data, e quel risultato per noi lusinghiero, si decise di trasformare la Margherita in un soggetto politico nuovo e chiaro che raccogliesse le tradizioni politiche cattolico democratiche e laico riformiste, insieme a varie realtà della società civile. Un cammino non sempre semplice e privo di discussioni e travagli. Tuttavia, a Montichiari, La Margherita ha formalizzato il circolo Territoriale in pubblica assemblea alla fine di gennaio del 2003, alla presenza del coordinatore provinciale Gaffurini. Suo primo portavoce è Felice Garzetti, mai stato tesserato ad alcun partito politico e proveniente dall'associazionismo. I membri del gruppo di coordinamento sono per quattro quinti trentenni pieni di entusiasmo e senza debiti di sorta con il passato. Certo, nessuno di noi afferma di non aver appoggiato in passato l'esperienza, per noi comunque positiva, dei Popolari Per Montichiari, ma la Margherita vuole essere qualcosa di nuovo, che guarda avanti, una forza moderata, moderna e riformista, che raccoglie grandi tradizioni politiche, ma che intende anche dare rappresentanza alle nuove e dinamiche realtà della società civile, che è aperta al confronto e al dialogo con i giovani e con quanti hanno a cuore il bene del nostro paese, con quanti vedono nella politica una forma alta di servizio alla comunità. Il nostro modo di far politica vuol essere democratico e partecipativo, trasparente e aperto al confronto con tutti, altro che uomini del vecchio regime. Ecco queste precisazioni, seppure per alcuni, forse, scontate e banali mi stavano particolarmente a cuore poiché rappresentano lo spirito che vivo nel gruppo di coordinamento e che a Montichiari ha fatto sbocciare la Margherita. Per il gruppo di coordinamento. Stefano Mutti |
E L'ECO DEL 22 MARZO REPLICA A TOGNI LO SCANDALO DELLA VERITÀ A proposito di una lettera del giovane consigliere leghista Marco TogniProprio una gran brutta lettera quella che il consigliere leghista Marco Togni ha mandato al Giornale di Brescia, pubblicata il 12 marzo 2003.Ce n'è per tutti, con insinuazioni gravi perfino nei confronti di un professionista che egli stesso scrive di non conoscere "come persona". Basterebbe questa abnormità, di denigrare una persona nel momento stesso in cui si dichiara di non conoscerla, per liquidare la faccenda. La lettera del Togni è però lunga, e gronda veleno e rabbia verso associazioni, partiti e persone che non siano alleati della Lega e della sua Amministrazione. Soprattutto verso certe persone, e cioè "gli uomini del vecchio regime", ai quali il giovane Marco Togni sembra riservare la forza maggiore del suo rancore.Togni ci fa pensare a quei giovani che trovandosi improvvisamente ad ereditare una consistente fortuna, anziché dal sentimento della riconoscenza vengono presi da una sorta di complesso e di disprezzo, così che in breve tempo mandano alla malora quello che il padre ha loro lasciato. Altri si difenderanno dalle pesanti denigrazioni del Togni, se riterranno che ne valga la pena. Noi ci soffermiamo sul punto della lettera che più direttamente ci riguarda. Togni definisce il nostro settimanale, L'ECO DELLA BASSA, un "giornaletto scandalistico". E perché? Dove sta lo scandalo? Nel dire la verità, o nell'avere il coraggio di dirla? Certo se avessimo le fette di salame sugli occhi, o i paraocchi dell'ideologia come dimostra di avere il Togni nel giudicare il passato, se ci fossimo anche noi allineati come molti, il nostro giornale avrebbe vita più facile: più pubblicità e forse più abbonati. O magari contributi, anziché ostilità aperte. L'Eco esce da oltre vent'anni e rivendica comunque il diritto di esistere, qualunque sia il regime di turno.Abbiamo scelto la verità, anche quando è scomoda, abbiamo scelto di esprimere liberamente il nostro pensiero senza fermarci nemmeno di fronte alle querele. Lo sappiano, la verità ha un prezzo alto, la verità è spesso motivo di scandalo. Il silenzio è più comodo, e paga forse di più. Però, ci scriva Togni dove e quando l' Eco ha pubblicato notizie non vere, e noi pubblicheremo volentieri. Purtroppo finora non siamo mai stati smentiti, anche quando abbiamo avanzato denunce molto gravi. E questo è il vero scandalo, caro giovane! La tua passione politica dovrebbe aprirsi al sereno confronto, senza pregiudizi, anziché mortificarsi negli angusti schemi dell'ideologia con i suoi scontati luoghi comuni.L'editore |
MA INFINE (?) ANCHE LA LEGA (TOGNI) PRENDE LE DISTANZE DAL "CORVO"
| Secondo Bresciaoggi del 21 marzo 2003, Marco Togni ha firmato un
comunicato contro le lettere anonime "un'iniziativa - le lettere - da cui prende le
distanze la sezione monteclarense della Lega. "In merito alle lettere anonime di minaccia e insulti che da qualche tempo vengono inviate a cittadini e politici monteclarensi - scrive Marco Togni - firmate "Lega" oppure "Lega di Borghezio", la Lega Nord di Montichiari condanna apertamente questi gesti, che nulla hanno a che fare con la nostra cultura e con il nostro spirito di fare politica, che la Lega nord ha sempre preso come insostituibile punto di riferimento. Esprimendo solidarietà a chiunque abbia ricevuto minacce e insulti anonimi, sottolineiamo che noi stessi ci sentiamo vittime, essendo colpiti come movimento da coloro che usano questi metodi denigratori, firmandosi con il nome del nostro partito. Gli stessi consiglieri e militanti della Lega nord di Montichiari di recente hanno ricevuto lettere dello stesso tenore, contenenti calunnie e insulti nei riguardi di un nostro consigliere comunale. Tali lettere hanno trovato immediatamente spazio nel cestino." La Lega fa appello ai cittadini, ai partiti e ai mezzi di informazione affinché non diano ulteriore spazio a questo episodio "per non dare soddisfazione alla smania di protagonismo all'autore di una tale infame campagna". |
LETTERA A BRESCIAOGGI DEL 31 MARZO DA PARTE DI BERTOLINI (DS) "Quale Togni è sincero?" In un documento fatto pervenire a "Brescia Oggi" (vedi edizione del 15/3) il consigliere Togni (che ne aveva dette di tutti i colori pochi giorni prima) firma un documento in cui la Lega Nord prende le distanze dagli estensori delle lettere anonime. Esprime inoltre solidarietà a chiunque abbia ricevuto minacce o insulti anonimi. Guarda caso: allora le lettere non se le sono più sacritte da soli? Certo, meglio tardi che mai. Ma per coerenza non era meglio far firmare detto documento ad altro rappresentante locale della Lega Nord? Così resterà sempre il dubbio : quale dei 2 Togni è credibile? Il primo o il secondo? Ai posteri l'ardua sentenza. |
ARTICOLO DI PAESE MIO : N.31 DELL'APRILE 2003
LA CONTRORISPOSTA DI COGNO, NUOVO PSI, 23 APRILE 2003 Egr. Direttore Non era certo mia intenzione ritornare sulla polemica scatenata dallo sconsiderato autore delle lettere anonime, ma le considerazioni apparse sul periodico localistico "patinato" Paese Mio a firma Maria Teresa Marchioni mi costringono a chiedere a Lei ed al Suo giornale uno spazio per replicare ad un articolo che cerca di trasformare un " Grave fatto politico" in una cronachetta scandalistica. Innanzitutto vorrei citare i fatti correttamente, provando a fare seria informazione. Da circa un anno venivano fatte recapitare a Segretari di partito, a consiglieri comunali, ad ex Assessori di Centro, di Destra e di Sinistra nonchè a semplici Cittadini che intervenivano a mezzo stampa nel dibattito politico-amministrativo locale, lettere anonime colme di insulti e di minacce a firma LEGA NORD e LEGA DI BORGHEZIO. (Questa è la prima grave omissione fatta da Paese Mio). Nel mezzo dellinvio delle lettere Un onorato Cittadino Monteclarense (senza incarichi politici) fatto oggetto di queste missive oltre che denunciare i fatti alle Autorità Competenti scriveva una lettera pubblica (protocollata in Comune) al Signor Sindaco LEGHISTA di Montichiari, dove chiedeva, quale Prima Autorità Politica della Città, di condannare fermamente i gravi fatti accaduti a nome e per conto di tutta la Città di Montichiari. Il Sindaco, come gli capita spesso, quando è consultato da Cittadini che pensa non siano funzionali al suo schieramento politico, non ha dato alcuna risposta. ( Seconda grave omissione fatta da Paese Mio.) Verificato che lautore delle lettere anonime non solo continuava forsennatamente la sua azione ma che i silenzi rischiavano di diventare una sorta di copertura o complicità politica al suo disgraziato modo di fare, mi sono permesso, solo allora, di chiedere a tutte le Forze Politiche un chiaro gesto di condanna attraverso la sottoscrizione di un ormai noto documento politico. Ebbene, mentre ho trovato la piena disponibilità di tutte le forze politiche (eccetto una) a condannare i fatti, con mio grande stupore mi sono trovato invece il gran rifiuto della LEGA NORD a firmare il documento di condanna.(Terza grave omissione fatta da Paese Mio). Come se ciò non bastasse, lo stesso giorno del rifiuto, (fornito in modo ufficiale al Sottoscritto dalla Autorevole voce del vice-Sindaco) a nome della LEGA NORD sul Giornale di Brescia il Consigliere Leghista Marco Togni tentava di fornire giustificazioni alloperato dellautore delle lettere anonime sostenendo che: " Mi chiedo se le lettere anonime o di minaccia siano pervenute, oppure non siano state create dagli stessi, o a loro insaputa, da qualche amicone e compagno di giochi, giusto per renderle più credibili." Accusando di "protagonismo" due ricevitori di tali lettere. ( Quarta grave omissione fatta da Paese Mio.) Poche sere dopo, in Consiglio Comunale, non veniva data dal Presidente del Consiglio Rino DellAglio (Forza Italia) lopportunità di replicare (togliendogli la parola) al Consigliere dellopposizione (D.S.) Bertolini ad un intervento di replica a Togni per fatti lesivi della dignità personale. Solo la pubblicazione sul Bresciaoggi di un autorevole e puntuale articolo di Francesco di Chiara e dopo parecchi giorni, rasentando il ridicolo e facendo perdere la faccia al proprio Consigliere, la LEGA NORD stilava un documento in proprio a firma Marco Togni, il quale, smentendo se stesso condannava i gravi fatti e prendeva le distanze dallautore delle lettere anonime. Come vede,egr. direttore, non era certo un problema di volo di aquile o di corvi ma di un "Grave fatto Politico" che la stragrande maggioranza dei partiti monteclarensi di Destra, di Centro e di Sinistra hanno saputo cogliere e valutare per tempo. Solo il "localistico" Paese Mio (che non ha mai citato la LEGA NORD nellarticolo) e solo una Forza Politica ha balbettato sul tema ed era la stessa, purtroppo, che lo sciagurato autore utilizzava strumentalmente nelle Sue Lettere Anonime cioè la LEGA NORD. Segr. NUOVO PSI Montichiari Cogno Vittorio |
MAGGIO 2003 : NUOVO EPISODIO
| Da Bresciaoggi del 7 maggio IL "CORVO" TORNA A COLPIRE - MINACCE AL NEOCONSIGLIERE Lettera intimidatoria a Danzì subentrato al dimissionario Verzelletti La vicenda del "corvo" di Montichiari approda in Consiglio comunale. Il caso delle lettere anonime che da qualche mese vengono recapitate a persone impegnate in politica e nel sociale è stato sollevato in occasione della surroga di Paolo Verzelletti, consigliere dimissionario per motivi di studio che era stato eletto nel '99 tra le fila della lista Popolari per Montichiari. Il suo posto al compagno di partito Basilio Danzì (Masino), primo dei non eletti ed impiegato all'Ufficio unico delle Entrate del paese. A margine della deliberazione la capogruppo del Ppm, Stefania Mosconi, ha denunciato che Danzì, ancora prima di fare il suo ingresso in consiglio, aveva già ricevuto una lettera anonima intimidatoria, piena di insulti e minacce, rivolte a lui e i suoi familiari. Danzì ha già presentato querela ai carabinieri che stanno indagando. (omissis). |
Dal Giornale di Brescia del 7 maggio
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I "GAP"
"OSCUREREMO IL VOSTRO SPORCO E MARCIO SITO" Questa la minaccia che con tanti altri improperi sta scritta in una lettera inviataci e che riporta in alto a sinistra il logo e la scritta di cui sopra. Non sappiamo se Alberto da Giussano sia contento che lo si utilizzi in tale modo ma ci fa piacere che anche i GAP possano navigare nel nostro sito e verificare il contenuto democratico, aperto, corretto e per nulla minaccioso ne offensivo del sito. Ci pare di poter affermare che invece i GAP hanno un gap culturale 1° settembre 2003 |
LETTO DELLA MINACCIA DI OSCURAMENTO DEL SITO, STEFANO MUTTI CI SCRIVE :
| Ho letto delle intenzioni di oscurare il vostro sito. Dapprima ho pensato di non dare molta importanza alla cosa. Di lasciar correre. Capisco che si tratta dell'opera di mitomani ai quali non bisogna dare molta importanza, tuttavia, dopo aver anche sentito le parole su MUSSOLINI, penso sia necessaria una riflessione ed una condanna ferma di certi comportamenti e di certi modi di pensare, direi quasi di una sottocultura, che anche da noi, le missive di queste persone rivelano. Si tratta, infatti, a mio avviso di veri e propri "germi antidemocratici", che rifiutano il confronto e che vorrebbero zittire, oscurare chi non la pensa come loro. Questo dimostra che la storia ci ha insegnato poco. Da parte mia, nostra (cioè di chi pensa che sia sbagliato oscurare un sito d'informazione), dobbiamo far di tutto per affermare che un modo diverso di pensare, di vedere le cose, è una ricchezza sebbene, forse talvolta, il procedere democratico, per confronto, sia più lento e faticoso. La democrazia, infatti, si arricchisce con le idee e le opinioni di ciascuno, queste poi si devono confrontare in un libero dibattito in cui da ogni parte può sempre venire un arricchimento per il bene di tutti. Dobbiamo riflettere, dunque, e non tacere, non restare inermi su questi segnali. L'avversario politico deve essere considerato una persona intelligente con sensibilità diverse e non un nemico. Mi ha colpito molto la sigla con cui è firmato il volantino minatorio: GAP: Giovani Amministratori Padani. A mio avviso, già un "amministratore" dovrebbe avere una visione e un modo di pensare aperto, se non altro, perché deve rappresentare più persone e perché vive comunque (per sua scelta) nelle istituzioni democratiche di uno Stato che fonda la sua libertà proprio sulla caduta di una dittatura disastrosa; ancor più un "giovane" che ha davanti a se tutta una vita, che guarda ad un futuro in cui le sfide saranno sempre più globali e per essere vinte avranno sempre più bisogno di risposte globali (pena l'estinzione del pianeta); infine "padani" cioè abitanti di una terra che è al centro dell'Europa, che ogni giorno si attiva, si muove e si confronta coraggiosamente con molte realtà e i mercati mondiali, che è attraversata dalle grandi vie di comunicazione nord-sud est ovest, da sempre punto di incontro di culture diverse, ha sempre saputo trarne le energie e le qualità migliori, facendo della nostra pianura uno degli angoli più ricchi del pianeta. Purtroppo non ritrovo invece nessuna di queste cose nel contenuto delle lettere che avete ricevuto. Io spero che tutte queste missive siano uno scherzo, magari di pessimo gusto, ma che nessuno possa credere veramente che l'oscuramento sia una vittoria poiché non serve nemmeno avere una grande levatura intellettuale per capire che rappresenterebbe sempre una sconfitta per tutti. Spero che molti alzino la voce in questo senso. Scusatemi per lo sfogo. Stefano Mutti - membro del gruppo di coordinamento della Margherita. |
| POI UNA
NUOVA LETTERA ANONIMA, UNA NUOVA MINACCIA (lettera anonima giunta ad un nostro collaboratore il giorno 30, spedita il 27 ottobre da Brescia)
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| 11 Novembre - altra lettera : ADESSO BASTA ! Ma se il vigliacco che le scrive non ha faccia, pubblichiamo almeno la sua firma :
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| LA
LEGA DI MONTICHIARI DISTRIBUISCE UN GIORNALETTO LOCALE IL 22/11/2003 Marco Togni firma un articolo sulle lettere anonime e sull'oscuramento del sito. Secondo l'estensore tutto è chiaro (vedi frasi nella seconda parte dell'articolo) invece a noi sembra sì chiaro, ma per l'esatto opposto di quanto vorrebbe far capire tra le righe Togni, e cioè che se scrive certe cose è perchè le conosce .... chi non le conoscesse non potrebbe fare certi commenti e quindi !!!!! "A voi il giudizio finale"e ringrazia per la presa di posizione contro le lettere anonime che tempestano noi e altri cittadini
DINO ALBERTI SCRIVE AL GIORNALE DI BRESCIA IL 28 DELLO STESSO MESE
LA RISPOSTA DELLA ASSOCIAZIONE A TOGNI E ALBERTI INVIATA ALL'ECO
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NEL 2005 TORNANO LE LETTERE ANONIME
Il 4 febbraio è giunta ad un nostro socio la seguente lettera:

Il riferimento è al seguente articolo dell'ECO della BASSA: (clicca qui x articolo totale)
Sto
dalla parte di Roger Roger (chiamiamolo così) ha 28 anni, viene dalla Costa dAvorio; è un bel ragazzone con denti bianchissimi e occhi nero perla. Capita a Montichiari di tanto in tanto, proveniente da un Comune vicino, dove abita con altri due amici in un appartamentino dignitoso. Non sono clandestini, ma adesso solo uno di loro ha un lavoro stabile. Roger ed altri due entro poco tempo devono trovare qualcosa da fare o saranno costretti a tornare a casa in Africa. Si fa per dire... perché Roger è scappato e scampato da un massacro: la sua famiglia stava in una farm una grande cascina governativa dove facevano i contadini con tante altre famiglie. Un giorno di due anni fa sono arrivati i ribelli che si battono contro un governo militare dei tanti e a favore di qualche altro dittatore possibile tra quelli pronti a vendere il loro paese per i ricchi bianchi delle multinazionali. (.... omissis....) Se avete lavoro ditemelo ma se ne va senza darmi un suo recapito... ripasserà, ne sono certo. Ora che se nè andato mi sovviene del nostro Sindaco, che in Consiglio comunale racconta, applaudito dal suo popolo, che fa lo sceriffo che va personalmente a controllare nelle case di chi chiede una residenza, che verifica e riverifica e che poi va nella sua di casa a cambiarsi dabito, perché la permanenza in certi appartamenti gli fa odorare i vestiti delle mercanzie e delle cibarie degli immigrati. Il Sindaco controlla tutto per la nostra sicurezza, per la legalità... lo ringraziamo. Però mi vien da sorridere alla sorpresa di Roger, che sulla carta geografica che gli mostro per cercare il suo Paese, scopre che la mia Italia è più che piccola in confronto alla sua Africa. Roger vorrebbe essere padrone a casa sua e mangiare a casa sua e dormire a casa sua e sposarsi e fare figli a casa sua... non gli è consentito ed è qui nella piccola Italia a mendicare lavoro (Qualsiasi lavoro - mi dice) anche se è quasi laureato. Ed allora mi viene un pensiero, senza inutile buonismo, con tutto il rispetto del mondo. Io sto dalla parte di Roger, caro Sindaco, e mi scuso con lui di tutta larroganza e la prepotenza dei padroni del mondo, e penso che, se qualcosa di cristiano mi è rimasto dentro, questo qualcosa sia il rispetto per Roger e per tutta la gente come lui. D.Z. |
LASCIAMO AD OGNUNO LE VALUTAZIONI DEL CASO !!!
DODICESIMA LETTERA ANONIMA AL NOSTRO GESTORE !!!
8 ottobre 2005
COME SEMPRE A RISPONDERE AI QUESITI CHE VENGONO POSTI DA QUESTO SITO E DA ALTRE FONTI DI INFORMAZIONE (VEDI "ECO") CI PENSA "L'IGNORANTE" SENZA CORAGGIO CHE FINGE (PROBABILMENTE) DI ESSERE PIU' SCEMO E PAZZO DI QUEL CHE E', INSERENDO NELLE LETTERE ANONIME ERRORI MADORNALI E FIRME RIDICOLE (STAVOLTA HA USATO LO PSEUDONIMO DEL CORRISPONDENTE DEL GIORNALE DI BRESCIA, CHE SI FIRMA "GAF"). INSOMMA, IL CLIMA "CULTURALE" PRODOTTO DA UN CERTO MODO DI FAR POLITICA A MONTICHIARI HA SEGNATO UNA NUOVA TAPPA DI BASSEZZA E ROZZEZZA. La lettera si riferisce alla questione della "strada killer", ovvero il tratto di strada che unisce piazza Treccani a Piazza Garibaldi, la via che passa di fronte al negozio del vicesindaco ma soprattutto la via cui un progetto assurdo ha imposto parcheggi su entrambi i lati e nessuna via di sicurezza per le biciclette.
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TREDICESIMA LETTERA ANONIMA AL NOSTRO GESTORE !!!
15 luglio 2008
E STAVOLTA.... la lettera richiama la vicenda "Tanko e Serenissimi" (vedi DOSSIER) e l'attacco portato dal settimanale L'ECO al P.G.T. ovverosia al modo di gestire questa tematica da parte della Amministrazione comunale. SAREBBE BELLO SE L'ANONIMO SI FACESSE VIVO IN UN PUBBLICO DIBATTITO !!!! O L'ANONIMO NON PUO' ILLUSTRARE IN PUBBLICO LE PROPRIE IDEE? Intanto Zamboni, destinatario della lettera di cui sopra, scrive a Rosa e Zanola la seguente lettera e la invia formalmente protocollandola il 16/07/2008 :
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RISPOSTA TARDIVA MA UTILE
ROSA E ZANOLA PRIVATAMENTE SCRIVONO:
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