LE LETTERE ANONIME

 

IL DOSSIER "LETTERE ANONIME" INIZIA COL 2003 ...

... e pareva chiuso prima delle elezioni 2004; invece ad inizio 2005 sono riprese...

ma oggi, luglio 2008 sono tornate !!!!

(clicca qui)

 

 


COSI' E' INIZIATA LA STORIA NEL DOSSIER DEL 2003

 

Nel corso degli ultimi mesi sono giunte nelle cassette postali di alcuni concittadini delle lettere anonime, talvolta firmate con il termine "lega", ovviamente non riconducibili a tale Partito/Gruppo, altre volte firmate con sigle sconosciute o proprio non firmate. In queste lettere i misteriosi estensori hanno inteso mettere piede nella politica locale con metodi che qualcuno ha chiamato "vigliacchi" ed altri "luridi e indegni".  Creiamo questa pagina dopo la presa di posizione assunta dal Consigliere comunale leghista Marco Togni che ha reso pubblico il suo personale parere sulla questione..

lettereanonime.gif (5118 byte)ULTIMORA (del 2003): Nuove lettere sono giunte nelle ultime settimane ancora anonime ma confezionate dalla stessa ignobile mano.  Numerose ormai le denunce ai Carabinieri di Montichiari. A fine agosto 2003 è giunta la minaccia di oscurare questo sito.

 

LETTERA DI TOGNI AL GIORNALE DI BRESCIA DEL 12 MARZO 2003

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LE LETTERE ANONIME
Montichiari, la politica e le polemiche

Chiedo per la prima volta spazio sul suo giornale per fare delle considerazioni riguardo alcune notizie circolate alcuni giorni fa in quel di Montichiari. Stimo Basilio Rodella come fotografo, meno come nuovo politicante schierato con la vecchia amministrazione, con l’Associazione Cittadini per l’attenzione, con l’Eco della Bassa Bresciana, con l’Area Civica Monteclarense e tra un po’ con la Margherita e compagni vari. Sono invece dalla sua parte nel condannare chi gli ha inviato una o più lettere anonime di minaccia firmate Lega. Conoscendo Rodella solo per la sua figura professionale e non come persona, mi chiedo se effettivamente le lettere anonime e di minaccia gli siano pervenute, oppure non siano state create dallo stesso o, a sua insaputa, da qualche suo amicone e compagno di giochi, giusto per renderle più credibili. Chiedendomi ciò, senza credere tuttavia che certi individui arrivino a tali livelli, sono contento che Rodella abbia denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine e mi auguro che il colpevole, sicuramente non esponente o simpatizzante Lega, venga individuato il prima possibile. Simpatico, e al contempo infido l’intervento in sua difesa di Daniele Zamboni che, con una lettera inviata al solito settimanale della Bassa, ha dapprima affermato che: "una o due lettere di minaccia firmate Lega non significano per forza che il partito della Lega e i suoi rappresentanti (sindaco compreso) usino e facciano usare tali armi da codice penale ai loro addetti" dopodiché attacca la Lega dicendo che i suoi modi di fare (adesivi incollati sui pali della luce, scritte dipinte sui muri, cori contro tutti e tutto allo stadio) inculcati nelle menti bacate o fragili o adolescenti hanno portato i leghisti agli insulti e alle minacce che oggi arrivano a Rodella. Bravo, bravo, bravo! Innanzi tutto la mente bacata sarà quella di Zamboni. Nessuno ha mai notato in me segni di squilibrio o che la mia mente sia bacata o non funzioni bene, e d’altra parte mi sento perfettamente lucido e sano di mente. Come l’elegante Zamboni offende me e i miei compagni di partito, offende anche 2.839 monteclarensi che nel 1999 al primo turno hanno dato la loro preferenza al sindaco Rosa. Faccia una bella analisi di coscienza il sig. Zamboni insieme ai suoi amichetti degli atteggiamenti, dei comportamenti e dei modi di operare tenuti dai loro gruppi di passati amministratori, prima di buttare fango sugli altri. Prima quando amministravano loro, neppure ci tenevano in considerazione, eravamo solo quattro gatti che facevano un po’ di rumore e basta. Ora invece siamo diventati il loro più acerrimo nemico, quello da combattere a tutti i costi anche con le mosse più luride e indegne! Il loro imperativo è riconquistare il potere. E allora avanti, le associazioni civiche, i giornaletti scandalistici della Bassa, nuove margherite che sbocciano insieme a liste civiche che altro non sono che il vecchio Ppm e soprattutto bisogna scrivere, scrivere, scrivere. Dietro a tutto questo, ci sono sempre gli uomini del vecchio regime quali: Zamboni (Associazione Cittadini per Montichiari), Rodella, Badilini (Area Civica), Mosconi (Area Civica e Margherita) i Baronchelli (direttore giornale scandalistico) e i compagni che adesso dopo decenni di lotte storiche contro i democristiani vengono abilmente manovrati in Consiglio comunale e da qui alla prossima primavera saliranno sul nuovo carro appositamente confezionato per le amministrative. Non me ne vogliano coloro che non ho citato; ci saranno comunque altre buone occasioni per farlo. Se i monteclarensi, che Zamboni diffama, decisero di cambiarvi, è perché ne avevano piene le tasche di voi e delle vostre amministrazioni, e non perché fossero diventati, come lo stesso dice, gli pseudo-delinquenti che attaccano adesivi e manifesti abusivi e imbrattano con scritte i muri.

MARCO TOGNI Montichiari

DA DOVE E' NATA LA POSIZIONE DI TOGNI :

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BASILIO RODELLA, NELL'ARTICOLO DI CUI SOPRA PER L'ECO DELL' 1/2/03, SCRIVE :

Sig Sindaco,

Le riscrivo per la settima volta, (anche se era mia intenzione chiudere ogni rapporto con Lei, visto che non vale assolutamente la pena di parlare con i muri) perché ho ricevuto una lettera anonima sull'argomento in oggetto e perché credo che la cittadinanza abbia il diritto di essere informata sul modo con cui il Sindaco intende mantenere i rapporti con i "suoi" cittadini.

Nell'ultima mia lettera Le chiedevo risposte, confronto... invece un silenzio tombale è quanto ho ricevuto. In compenso mi è pervenuta per posta una lettera anonima, piena di sconcezze e di insulti riguardanti la mia persona e la mia famiglia a firma "LEGA", che tra l'altro dice... "il sindaco non ti risponderà mai... soffri (per questo)... io godo"...

Non rendo pubblico il resto della missiva perché ho fatto regolare denuncia presso i Carabinieri, tutto è stato trasmesso alla Procura per cui, finché non saranno terminate le indagini, sono tenuto al segreto istruttorio.

Ora, io non credo che Lei abbia "assunto" un nuovo addetto stampa, visto che l'anonimo si prende la briga, firmandosi LEGA, di rispondere per Lei.

Credo invece che il Suo silenzio, sulle più elementari domande che un cittadino le può sottoporre, sia un implicito avallo, un sottinteso assenso a dare il via a quella MISEREVOLE SCHIERA DI VIGLIACCHI che si assumono il compito di rispondere in vece Sua in maniera ignobile.

SCHIERA DI VIGLIACCHI che si fa onore agendo nell'ombra, che offende e fa danno senza metterci mai la faccia, che si nasconde dietro un'ideologia perché incapace di pensare, che è invidiosa delle iniziative altrui perché inetta, che potrebbe indifferentemente stare al servizio di Stalin, Hitler o Pinochet perché incapace di saper scegliere un qualsiasi credo politico o ideale, che è stata capace di saltare sull'ultimo carro del vincitore, incosciente ed ignorante del fatto che la ricchezza da tutti acquisita è frutto del lavoro di altri.

Dopo la lettera anonima ricevuta ho deciso di rafforzare il mio impegno civico, non legato ad alcuna tessera politica.   (...eccetera..)

LA SOLIDARIETA' A BASILIO RODELLA ...

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DANIELE ZAMBONI, SULL'ECO DEL 15/02/03, ESPRIME LA SOLIDARIETA' A BASILIO RODELLA:

... (omissis)... Penso che sarebbe errato catalogare (come si potrebbe essere tentati di fare) le vicende delle minacce e degli insulti rivolti a chi si permette con propria coerenza di criticare il "potere" come errori di taluni e isolati cittadini, magari poco acculturati, non rappresentativi. Insomma, qualcuno dirà che una o due lettere di minaccia firmate "LEGA" non significano per forza che il Partito della LEGA e i suoi rappresentanti (Sindaco compreso) usino e facciano usare tali armi da codice penale ai loro addetti.

È vero: così come una rondine non fa primavera, così uno stolto non fa la stoltezza del suo popolo. Però .... però, siamo certi che la LEGA, nel caso specifico, non abbia colpe "ideologiche"? Penso che sia più che evidente come la LEGA NORD (a proposito, ora che è al Governo, è ancora .... PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA?) sia nata e cresciuta con una sorta di rabbia propulsiva contro lo Stato, contro il Meridione prima e contro gli immigrati poi. Il non rispetto delle Istituzioni è stato un collante per molti fondatori del movimento. Ad accuse comprensibili contro il malgoverno e all'idea di "cambiamento" si sono nel corso del tempo associate idee di rivolta più o meno sbandierata, sino a giungere alle esternazioni sulla secessione e alla formazione di strutture di partito, quali le camicie verdi che, peraltro, sono sottoposte ad esame della magistratura (cattiva!) e che stanno creando problemi addirittura a Bossi.

A proposito di quest'ultimo e di Borghezio (per non parlare del Sindaco di Treviso, che recentemente ha addirittura considerato extracomunitari i cigni presenti nella sua regione), come non notare la loro verve oratoria che dire dissacratoria è poco. E le bandiere tricolori bruciate? E i cori allo stadio contro tutto e tutti? Tutto ciò frutta la sensazione, in menti bacate o fragili o adolescenti, che sia giusto prendersela contro tutti i poteri istituzionali, i luoghi e le persone che li rappresentano. Ne derivano anche cose di piccolo ma comunque moralmente significativo danno come le scritte inneggianti alla LEGA dipinte ovunque, adesivi appiccicati su pali, cassonetti, semafori e bacheche altrui, strappi di manifesti di altri Partiti e propri manifesti illegalmente incollati, eccetera.

Aver inculcato nella testa degli elettori che "ROMA è LADRONA" ha portato a squalificare l'importanza del Parlamento, del Presidente della Repubblica, dei Partiti e insomma della politica ... altrui. Di passo in passo si arriva agli insulti e alle minacce, a Basilio oggi, e ieri ad altri (Badilini in primis, magari, ma non solo, ai tempi del minacciato inceneritore).  ...(omissis)...

COME CONSEGUENZA, ZAMBONI RICEVE PURE LUI UNA LETTERA ANONIMA :

Nella lettera anonima si legge, tra le varie sconcezze, la seguente frase : "non difendere Basilio perchè te ne pentirai, smentisci ...".  La firma finale, in questo caso, richiamando un passaggio della lettera di solidarietà pubblicata sull'ECO, è : la lega di Borghezio.

(NEL FRATTEMPO, LE LETTERE ANONIME SONO GIUNTE ANCHE AD ALTRI PERSONAGGI)

IL PARERE DI ZAMBONI IN RISPOSTA ALLA LETTERA DI TOGNI AL G.DI BRESCIA :

Montichiari, la politica e le polemiche : una risposta alla lettera di Marco Togni pubblicata il 12/03/03

Confesso che nel leggere la lettera del Consigliere leghista signor Marco Togni, avente per titolo "Montichiari, la politica e le polemiche", pubblicata il 12 marzo, ho avuto quasi un moto d'orgoglio : essere citati per nome 6 volte fa sentire importanti ! Ma poi ho amaramente riflettuto sull'ennesima occasione perduta (non per colpa mia) per un confronto di merito e che potesse interessare tutti i lettori, anche i non-monteclarensi, sull'andamento delle cose della nostra cittadina.

Dopo Basilio Rodella (dopo avergli espresso solidarietà per la lettera anonima recapitatagli) ho ricevuto anch'io una pesante missiva di insulti, sconcezze e minacce, stavolta firmata : la lega di Borghezio. Ne ho fatta regolare denuncia e inviata copia per conoscenza alla Lega, al Sindaco e al capogruppo leghista di Montichiari, affinchè possano assumere posizione disconoscendo metodi e contenuti di tali missive anonime. Nel frattempo continuo a considerare del tutto improbabile, anzi impossibile, che la Lega ufficiale sappia e condivida tale modo di fare (?) politica, mentre garantisco che non mi sono autoinviato lettere per fare il martire o l'eroe. Ringrazio Togni per avere riconosciuto nel mio articolo in solidarietà a Basilio, pubblicato sul periodico locale "ECO della Bassa", una certa simpatia e eleganza e posso garantirgli d'aver sempre usato educazione e misura nell'espressione delle mie idee, idee che sono solo mie, quando le firmo col mio nome, o che sono delle associazioni in cui milito, quando sono redazionali. Alcune precisazioni però spettano ai lettori e ai concittadini. Innanzitutto non ho mai inteso offendere gli elettori leghisti o altri elettori e la lettura che Togni fa dei miei scritti è distorta poiché non ritengo bacate le menti di quei cittadini che votano diversamente da me, ma bacate certamente le persone che usano metodi e strumenti che considero sbagliati, siano essi semplicemente adesivi incollati ogni dove o manifesti fuori posto o scritte sui muri o cori allo stadio. E' d'accordo con tali sistemi la Lega o no ? Lo dica e ne prenderò atto. Così come dovrebbe dire Togni se nel merito (e non nell'obbligo dello schierarsi) è d'accordo o meno con le scelte del signor Sindaco o dei suoi Assessori. Ma stia certo Togni (e con lui tutti i lettori) che la mia storia è fatta di onestà intellettuale e sostanziale e pertanto cerco, fin dove posso, di non avere pregiudizi. Sul giornali a suo tempo era apparsa un'altra mia lettera ove scrivevo : "Non penso mai che "quelli di prima" abbiano fatto solo cose giuste e che "quelli di adesso" facciano solo cose sbagliate (come troppo spesso paiono credere i consiglieri della Lega e taluni troppo caldi sostenitori); non opero personalmente per danneggiare le figure istituzionali e le stesse istituzioni, e non considero la vendetta un valore. Facciamo tutti un passo indietro, con umiltà e capacità di dialogo.". Non posso che ripetermi! Nel contempo avrei cento episodi in cui dimostrare la frustrazione che può cogliere il cittadino che cerca risposte dagli Amministratori e un confronto sereno con tutte le parti politiche; li racconterò a Togni, se vorrà, non in questa sede. Mi interessa ora riprendere le sue considerazioni sul panorama politico locale, ove regna un qual certo fermento, con taluni che avevano votato Rosa "per cambiare" e si sono resi conto che non bastano facce nuove per avere un buon governo. Assieme a loro avversari storici (e non "acerrimi nemici") della Lega che fanno politica nelle condizioni in cui è dato farla, col maggioritario che obbliga al bipolarismo (sic!), coi tempi mutati dalla scomparsa dei toni da guerra fredda e con tematiche universali aggreganti. Da parte mio fatico a sentirmi congenitamente parte del "vecchio regime" essendo stato sempre all'opposizione a Montichiari, sino al giugno 1999, quando una convergenza di programma mi ha portato ad accettare cariche amministrative compatibili con le mie conoscenze tecniche e professionali. La mia personale coerenza (che Togni può giustamente non capire né conoscere per età anagrafica e d'impegno politico) sta nell'operare sempre a viso aperto, senza integralismi, scrivendo quello che penso ed esponendomi alla luce del sole, a costo di rischiare minacce anonime e lettere d'insulti sui giornali che mi danno della mente bacata. Mah ! Confesso che dispero sulla possibilità di capirsi, se non si usa la stessa trasparenza e apertura (anche culturale, perché no ?!).

LA LETTERA DI BASILIO RODELLA IN RISPOSTA A TOGNI INVIATA AL G.DI BRESCIA :

Egregio Signor Direttore,

chiedo ospitalità per poter replicare alle affermazioni del signor Marco Togni, consigliere leghista dell’attuale Amministrazione di Montichiari.

Nella missiva del 12 marzo ’03, il signor Togni si lancia contro il sottoscritto con affermazioni calunniose, frutto di palese ignoranza ed impreparazione.

Cercherò di rispondere in modo schematico alle parti del testo che mi riguardano, lasciando ad altri le inevitabili risposte di carattere politico.

  1. Il signor Togni afferma che non gli piaccio come "…nuovo politicante schierato con la vecchia Amministrazione…" ; tengo a precisare che mai ho avuto tessera politica, né mai aderirò, per questioni personali, ad alcuna aggregazione di carattere partitico.
  2. Il signor Togni insinua che la lettera anonima, giuntami nel gennaio scorso, sarebbe stata scritta dal sottoscritto o da persona a me vicina. Evidentemente, come del resto afferma nella sua lettera, il signor Togni non mi conosce personalmente, diversamente si guarderebbe bene anche dal solo pensare una simile stupidaggine.
  3. Il signor Togni accomuna il mio nome a quello di altri, definendomi "…uomo del vecchio regime…". A parte il fatto che posso solo sentirmi onorato di essere affiancato a persone che hanno reso grande Montichiari, ritengo di dover entrare più compiutamente nel merito. In passato mi sono molto impegnato sia sul piano culturale ( con pubblicazioni, mostre ecc…) sia sul piano sociale , organizzando raccolte di fondi ed iniziative di vario tipo, appoggiandomi all’Amministrazione allora in carica, in spirito di collaborazione.

La stessa cosa ho cercato di fare con l’attuale sindaco, offrendogli la mia disponibilità a collaborare per tutte quelle iniziative che fossero indirizzate alla crescita umana e culturale di Montichiari. Per sei mesi la collaborazione in qualche modo ha funzionato, cito ad esempio :

  1. La presentazione del calendario in grande formato sulla pieve di San Pancrazio, offerto alla comunità, con la partecipazione del sindaco Rosa e degli assessori Cipriani e Zanola.
  2. La consulenza e l’ideazione fornite, in forma gratuita, alla Pro-Loco per la realizzazione della mostra sugli oggetti della collezione Bergomi.
  3. La fornitura gratuita di immagini per l’attuazione di stand, striscioni ,ecc…
  4. La proposta dell’entrata di Montichiari nel circuito gardesano, in collaborazione con la Comunità del Garda, per portare nella nostra città spettacoli di grande levatura; anche questo da me effettuato in forma assolutamente gratuita.

La collaborazione ha avuto fine quando il sindaco G.A. Rosa mi ha trattato in malo modo per la questione delle passerelle sul fiume Chiese, salvo poi accettare in toto tutti i suggerimenti da me offerti ed andare poi in giro a raccogliere meriti, come gli capita spesso, che non gli appartengono.

Le altre cose sono poi note: ho scritto più volte al sindaco sui problemi di Montichiari, in forma circostanziata e precisa, chiedendo lumi al nostro primo cittadino, senza avere mai risposte, non so se per arroganza, incompetenza, negligenza, superficialità od altro.

Questa è la mia posizione, senza sotterfugi o secondi fini.

A me sta a cuore Montichiari.

Se questo e quanto sopra scritto significa essere del"…vecchio regime", sottoscrivo l’affermazione del signor Marco Togni, che invito a prendere un caffè per approfondire , senza veleni, cosa pensiamo della Montichiari che verrà.

Basilio Rodella 12 marzo '03

VITTORIO COGNO, SEGRETARIO DEL NUOVO P.S.I HA PRESO UN'INIZIATIVA :

COGNO HA SCRITTO LA SEGUENTE COMUNICAZIONE :

A TUTTI I SEGRETARI, PRESIDENTI, COORDINATORI DEI PARTITI POLITICI DI MONTICHIARI

Egregi Signori,

Apprendo oggi 21/2/2002 che nella giornata di ieri è stata nuovamente recapitata ad un noto esponente politico monteclarense una lettera con insulti e minacce nei confronti suoi e della sua famiglia.

Questi incresciosi fatti sì susseguono ormai da parecchi mesi prendendo di mira liberi cittadini che intervengono nelle questioni politico amministrative monteclarensi o noti esponenti politici di una ben definita area politica.

Credo che qualsiasi soggetto politico con precisi ruoli di responsabilità nelle Istituzioni e nei Partiti che si interessato minimamente ad un civile confronto anche tra opposti schieramenti debba ripudiare questi metodi ignobili ed inqualificabili.

L'impegno quotidiano che ognuno di noi mette al servizio della comunità, c'impone, per un preciso senso civico, dì non lasciare continuamente imperversare questi personaggi che si nascondono dietro l'anonimato al contrario di chi, come noi, si assume ogni responsabilità esponendosi in pubblico ed in prima persona.

Egregi Signori, con la presente intendo chiedere formalmente a tutti Voi, in rappresentanza d'ogni singolo partito di assumere una precisa ed inequivocabile azione dì condanna e di distacco da simili episodi e chiedo sia resa pubblica la Vostra presa di posizione al fine di isolare e rendere estranea al dibattito politico l'azione denigratoria ed inqualificabile di questi pseudo cittadini.

Nell'attesa, porgo Cordiali saluti.

Segretario Nuovo PSI Vittorio Cogno

La risposta del Polo  : la-polo.jpg (39144 byte)
La risposta di ACM   : la-acm.jpg (61507 byte)
La risposta dei DS :     la-ds.jpg (22966 byte)
La risposta della Margherita : la-marg.jpg (38587 byte)
La risposta di Rif.Com. : la-prc.jpg (36836 byte)
La risposta del PPM :      la-ppm.jpg (69384 byte)
La risposta dello S.D.I. : la-sdi.jpg (55743 byte)

IL DOCUMENTO CONCLUSIVO REDATTO DA COGNO E SOTTOSCRITTO DA TUTTI I GRUPPI / PARTITO SOPRAELENCATI (PPM, ACM, DS, PRC, FI, UDC, AN, SDI, MARGHERITA, NUOVO PSI)

I sottoscritti segretari, presidenti, coordinatori e portavoce dei partiti e movimenti presenti nella città di Montichiari, nel condannare fermamente i gravi fatti d'intimidazione e d'intolleranza che si sono manifestati in questi mesi nei confronti di liberi cittadini e noti esponenti politici, intendono con questa presa di posizione isolare chi, tramite missive anonime continua la pratica di minacce, insulti e intimidazioni tese a zittire chi fa dell'impegno civico o politico uno stile, un modello di vita al servizio dei cittadini. Questa iniziativa vuole inoltre esprimere solidarietà a chiunque e di qualsiasi parte politica possa aver ricevuto insulti o minacce anonime, nella speranza che venga cessata questa pratica indegna di persone civili. L'appello dei partiti intende sottolineare che un confronto anche aspro sui contenuti non può assolutamente essere interpretato come mancanza di reciproco rispetto e quindi le lettere anonime non possono essere in nessuno caso considerate un metodo di "fare politica".

Questo documento unitario vuole essere dì forte impatto pubblico e manifesta da parte di tutti una precisa volontà a non far degradare il livello civile di confronto della nostra comunità.

NON E' ANCORA GIUNTO IL PARERE DELLA LEGA

 

GLI ARTICOLI DI BRESCIAOGGI DEL 15 E 16 MARZO 2003

ENTRA IN SCENA IL TERMINE "CORVO"

Missive anonime sono state recapitate a politici, ex amministratori e cittadini: un clima di veleni

Montichiari, volteggia il «corvo»

Lettere piene di minacce e insulti: indagano i carabinieri

Giorni di veleni a Montichiari. Tutta colpa di un «corvo», le cui lettere anonime hanno creato nella cittadina un clima davvero pesante a livello politico-amministrativo, con sospetti e preoccupazioni che si intrecciano anche in relazione al quadro delle possibili, future alleanze per le elezioni del prossimo anno.
Le missive del «corvo» - sulle quali è stata avviata una indagine dei carabinieri - sono state recapitate nelle case di alcuni monteclarensi: hanno raggiunto segretari di partito, consiglieri comunali, ex assessori e semplici cittadini, coinvolti però nelle attività culturali e sociali di Montichiari, sia di sinistra che di centro, ma anche di destra.
Lettere scritte in un rozzo italiano, talvolta con l'inchiostro di una stampante e talvolta con caratteri ritagliati e incollati in perfetto stile mafioso, dai contenuti offensivi ed estremamente minacciosi, sia nei confronti del destinatario che dei suoi familiari. Al punto che, per paura e per difendere la propria privacy, le vittime al momento hanno deciso di non esporsi di persona.
I fatti sono stati regolarmente denunciati all’autorità giudiziaria, ma hanno anche sollevato lo sdegno di molti monteclarensi, che hanno scritto lettere di condanna «per un atto così vile», poi pubblicate su un settimanale locale. Quindi si è mosso con decisione Vittorio Cogno, segretario del nuovo Psi di Montichiari, che ha inviato una lettera a tutti i gruppi politici chiedendo «di assumere una precisa ed inequivocabile azione di condanna e distacco da simili episodi», aggiungendo: «Sia resa pubblica la vostra presa di posizione al fine di isolare e rendere estranea al dibattito politico l'azione denigratoria ed inqualificabile di questi pseudo cittadini».
Tra gli undici destinatari dell'appello di Cogno solo uno non ha ancora risposto: la Lega nord, la cui segreteria è attualmente in un momento di stallo dopo le dimissioni di Gianni Tonoli. Si sono affiancate alla firma di Cogno per il nuovo Psi la solidarietà fattiva (con una lettera di sdegno e la firma di un comunicato) dei segretari Alessandro Ferrari (Ds), Andrea Lanfranchi (An), Giuseppe Visconti (Forza Italia), Costantino Manzi (Udc), Felice Garzetti (Margherita), Giovanni Caliari (Rifondazione), Mauro Bettenzoli (Area Civica), Valerio Isola (Ppm) e Daniele Zamboni (Sdi).
Il comunicato diffuso condanna «fermamente i gravi fatti d'intimidazione e d'intolleranza che si sono manifestati in questi mesi nei confronti di liberi cittadini e noti esponenti politici, intendendo con questa presa di posizione isolare chi, tramite missive anonime, continua la pratica di minacce, insulti e intimidazioni tese a zittire chi fa dell'impegno civico o politico uno stile, un modello di vita al servizio dei cittadini».
Esprime inoltre solidarietà «a chiunque e di qualsiasi parte politica possa aver ricevuto insulti o minacce anonime, nella speranza che venga cessata questa pratica indegna di persone civili».
In riferimento poi a un eventuale confronto politico che può essere aspro, il comunicato specifica che tale atto «non può assolutamente essere interpretato come mancanza di reciproco rispetto e quindi le lettere anonime non possono essere in nessun caso considerate un metodo per fare politica. Questo documento unitario vuole essere di forte impatto pubblico e manifesta da parte di tutti una precisa volontà a non far degradare il livello civile di confronto della nostra comunità».


MONTICHIARI. Le missive del «corvo»

«Le lettere anonime inquinano la politica»

Un coro unanime. Anche la Lega nord si dissocia

A Montichiari è il tema del giorno: si continua a discutere della raffica di lettere anonime, piene di minacce e insulti, che un «corvo» ha inviato nei giorni scorsi a diversi personaggi impegnati nel mondo della politica e della cultura. Una vicenda, questa, che ha portato una decina di gruppi politici prima a firmare un documento unitario di condanna proposto dal nuovo Psi, e poi a commentare in modo più dettagliato l’episodio.
«Si tratta di fenomeni lontani dal nostro patrimonio storico e culturale - afferma Valerio Isola, coordinatore dei Popolari per Montichiari -. Dobbiamo isolare e combattere questi gesti ignobili che inquinano la civile convivenza».
Altrettanto fermo Alessandro Ferrari, segretario dei Ds, nel sottolineare «il netto distacco volto ad isolare questi pseudo-cittadini che usano l’anonimato». Guido Lanfranchi di An, Giuseppe Visconti di Forza Italia e Costantino Manzi dell’Udc hanno rilasciato una dichiarazione collegiale di condanna «per un grave fatto che nulla ha a che vedere con una normale dialettica democratica».
Anche il direttivo dello Sdi, con Daniele Zamboni, si è fatto sentire «ringraziando il nuovo Psi per l’iniziativa; ci auguriamo che possa generare un diverso modo di operare, anche in vista delle elezioni del prossimo anno». Giovanni Caliari di Rifondazione non ha remore nel dire che «questi infami provocatori vanno isolati e condannati senza reticenza, in difesa della democrazia e della dignità umana».
«Questi meschini attacchi personali - aggiunge Mauro Bettenzoli, coordinatore di Area civica - non hanno nulla a che vedere con un corretto, seppur aspro, confronto politico». A nome della Margherita, il portavoce Felice Garzetti ricorda che «l’invio di lettere piene di insulti e minacce arreca grave danno al dibattito politico».
Un dibattito che, su questo tema, ha già avuto una coda nell’ultimo consiglio comunale, quando il diessino Giulio Bertolini ha attaccato le dichiarazioni del leghista Marco Togni, che in una sua comunicazione alla stampa sulle lettere anonime aveva parlato di «compagni che adesso, dopo decenni di lotte storiche contro i democristiani, vengono abilmente manovrati in consiglio comunale, e che da qui alla prossima primavera saliranno sul nuovo carro appositamente confezionato per le amministrative».
Un paio di lettere anonime portano la firma «Lega» e «Lega di Borghezio», e si può immaginare il clima che la situazione ha creato. La Lega nord si è naturalmente dissociata, e ha annunciato una dichiarazione del partito. Intanto, però, non ha aderito al comunicato unitario.
f.d.c.

LA LETTERA DI TOGNI HA RICEVUTO RISPOSTA ANCHE DA "LA MARGHERITA"

Inviata al giornale di Brescia Sabato 16 Non ancora pubblicata...

Precisazioni alla lettera del Consigliere Marco Togni (Lega Nord)(GdBs 12/03)!!!

Gentile Direttore,

chiedo gentilmente spazio nella sua rubrica per alcune precisazioni riguardanti alcuni passaggi che il consigliere di maggioranza della Lega Nord   Marco Togni, riferisce nella sua missiva del 12 Marzo. Non entro nemmeno nel merito della lettera riguardante le lettere anonime che da qualche tempo arrivano a chi chiede un confronto democratico, nè mi dilungo sul tono che da essa traspare.   Tuttavia riguardo alle "Margherite che sbocciano insieme a liste civiche che altro non sono che il vecchio Ppm", dietro al fatto che alla base di "tutto questo ci sono sempre gli uomini del vecchio regime" penso che alcune puntualizzazioni siano doverose. La Margherita si è presentata per la prima volta a Montichiari in occasione delle Elezioni Politiche del 13 Maggio 2002. Il nuovo simbolo, guidato da Rutelli riportava i simboli dei quattro partiti fondatori: Democratici, PPI, UDEUR e DINI. Bene, la Margherita ricevette dai cittadini monteclarensi 1.735 voti pari a circa il 14% dell'elettorato divenendo, a Montichiari, il terzo partito dietro Forza Italia 3.723 voti  (29,8%) - spinta dalla campagna elettorale vittoriosa di Berlusconi - e alla Lega Nord - forte anche dell'attuale Amministrazione - 2.419 (19,4%). Interessante tuttavia ricordare (per avere un quadro completo) che alle regionali dell'anno prima Forza Italia era al 30,9% e la Lega al 26%. Certo ogni campagna elettorale è diversa, a noi comunque qui interessa sottolineare il trend dei voti. Ebbene dopo quella data, e quel risultato per noi lusinghiero, si decise di trasformare la Margherita in un soggetto politico nuovo e chiaro che raccogliesse le tradizioni politiche cattolico democratiche e laico riformiste, insieme a varie realtà della società civile. Un cammino non sempre semplice e privo di discussioni e travagli. Tuttavia, a Montichiari, La Margherita ha formalizzato il circolo Territoriale in pubblica assemblea alla fine di gennaio del 2003, alla presenza del coordinatore provinciale Gaffurini. Suo primo portavoce è Felice Garzetti, mai stato tesserato ad alcun partito politico e proveniente dall'associazionismo. I membri del gruppo di coordinamento sono per quattro quinti trentenni pieni di entusiasmo e senza debiti di sorta con il passato. Certo, nessuno di noi afferma di non aver appoggiato in passato l'esperienza, per noi comunque positiva, dei Popolari Per Montichiari, ma la Margherita vuole essere qualcosa di nuovo, che guarda avanti, una forza moderata, moderna e riformista, che raccoglie grandi tradizioni politiche, ma che intende anche dare rappresentanza alle nuove e dinamiche realtà della società civile, che è aperta al confronto e al dialogo con i giovani e con quanti hanno a cuore il bene del nostro paese, con quanti vedono nella politica una forma alta di servizio alla comunità. Il nostro modo di far politica vuol essere democratico e partecipativo, trasparente e aperto al confronto con tutti, altro che “uomini del vecchio regime”. Ecco queste precisazioni, seppure per alcuni, forse, scontate e banali mi stavano particolarmente a cuore poiché rappresentano lo spirito che vivo nel gruppo di coordinamento e che a Montichiari ha fatto sbocciare la Margherita.

Per il gruppo di coordinamento.

Stefano Mutti

 

E L'ECO DEL 22 MARZO REPLICA A TOGNI

LO SCANDALO DELLA VERITÀ

A proposito di una lettera del giovane consigliere leghista Marco Togni

Proprio una gran brutta lettera quella che il consigliere leghista Marco Togni ha mandato al Giornale di Brescia, pubblicata il 12 marzo 2003.

Ce n'è per tutti, con insinuazioni gravi perfino nei confronti di un professionista che egli stesso scrive di non conoscere "come persona". Basterebbe questa abnormità, di denigrare una persona nel momento stesso in cui si dichiara di non conoscerla, per liquidare la faccenda.

La lettera del Togni è però lunga, e gronda veleno e rabbia verso associazioni, partiti e persone che non siano alleati della Lega e della sua Amministrazione. Soprattutto verso certe persone, e cioè "gli uomini del vecchio regime", ai quali il giovane Marco Togni sembra riservare la forza maggiore del suo rancore.

Togni ci fa pensare a quei giovani che trovandosi improvvisamente ad ereditare una consistente fortuna, anziché dal sentimento della riconoscenza vengono presi da una sorta di complesso e di disprezzo, così che in breve tempo mandano alla malora quello che il padre ha loro lasciato.

Altri si difenderanno dalle pesanti denigrazioni del Togni, se riterranno che ne valga la pena. Noi ci soffermiamo sul punto della lettera che più direttamente ci riguarda.

Togni definisce il nostro settimanale, L'ECO DELLA BASSA, un "giornaletto scandalistico". E perché? Dove sta lo scandalo? Nel dire la verità, o nell'avere il coraggio di dirla? Certo se avessimo le fette di salame sugli occhi, o i paraocchi dell'ideologia come dimostra di avere il Togni nel giudicare il passato, se ci fossimo anche noi allineati come molti, il nostro giornale avrebbe vita più facile: più pubblicità e forse più abbonati. O magari contributi, anziché ostilità aperte. L'Eco esce da oltre vent'anni e rivendica comunque il diritto di esistere, qualunque sia il regime di turno.

Abbiamo scelto la verità, anche quando è scomoda, abbiamo scelto di esprimere liberamente il nostro pensiero senza fermarci nemmeno di fronte alle querele. Lo sappiano, la verità ha un prezzo alto, la verità è spesso motivo di scandalo. Il silenzio è più comodo, e paga forse di più.

Però, ci scriva Togni dove e quando l'Eco ha pubblicato notizie non vere, e noi pubblicheremo volentieri. Purtroppo finora non siamo mai stati smentiti, anche quando abbiamo avanzato denunce molto gravi. E questo è il vero scandalo, caro giovane! La tua passione politica dovrebbe aprirsi al sereno confronto, senza pregiudizi, anziché mortificarsi negli angusti schemi dell'ideologia con i suoi scontati luoghi comuni.

L'editore

 

MA INFINE (?) ANCHE LA LEGA (TOGNI) PRENDE LE DISTANZE DAL "CORVO"

Secondo Bresciaoggi del 21 marzo 2003, Marco Togni ha firmato un comunicato contro le lettere anonime "un'iniziativa - le lettere - da cui prende le distanze la sezione monteclarense della Lega.

"In merito alle lettere anonime di minaccia e insulti che da qualche tempo vengono inviate a cittadini e politici monteclarensi - scrive Marco Togni  - firmate "Lega" oppure "Lega di Borghezio", la Lega Nord di Montichiari condanna apertamente questi gesti, che nulla hanno a che fare con la nostra cultura e con il nostro spirito di fare politica, che la Lega nord ha sempre preso come insostituibile punto di riferimento.  Esprimendo solidarietà a chiunque abbia ricevuto minacce e insulti anonimi, sottolineiamo che noi stessi ci sentiamo vittime, essendo colpiti come movimento da coloro che usano questi metodi denigratori, firmandosi con il nome del nostro partito.  Gli stessi consiglieri e militanti della Lega nord di Montichiari di recente hanno ricevuto lettere dello stesso tenore, contenenti calunnie e insulti nei riguardi di un nostro consigliere comunale.  Tali lettere hanno trovato immediatamente spazio nel cestino."   La Lega fa appello ai cittadini, ai partiti e ai mezzi di informazione affinché non diano ulteriore spazio a questo episodio "per non dare soddisfazione alla smania di protagonismo all'autore di una tale infame campagna".

 

LETTERA A BRESCIAOGGI DEL 31 MARZO DA PARTE DI BERTOLINI (DS)

"Quale Togni è sincero?"

In un documento fatto pervenire a "Brescia Oggi" (vedi edizione del 15/3) il consigliere Togni (che ne aveva dette di tutti i colori pochi giorni prima) firma un documento in cui la Lega Nord prende le distanze dagli estensori delle lettere anonime.  Esprime inoltre solidarietà a chiunque abbia ricevuto minacce o insulti anonimi.  Guarda caso: allora le lettere non se le sono più sacritte da soli?  Certo, meglio tardi che mai.  Ma per coerenza non era meglio far firmare detto documento ad altro rappresentante locale della Lega Nord?   Così resterà sempre il dubbio : quale dei 2 Togni è credibile? Il primo o il secondo?  Ai posteri l'ardua sentenza.

 

ARTICOLO DI PAESE MIO : N.31 DELL'APRILE 2003

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LA CONTRORISPOSTA DI COGNO, NUOVO PSI, 23 APRILE 2003

Egr. Direttore

Non era certo mia intenzione ritornare sulla polemica scatenata dallo sconsiderato autore delle lettere anonime, ma le considerazioni apparse sul periodico localistico "patinato" Paese Mio a firma Maria Teresa Marchioni mi costringono a chiedere a Lei ed al Suo giornale uno spazio per replicare ad un articolo che cerca di trasformare un " Grave fatto politico" in una cronachetta scandalistica.

Innanzitutto vorrei citare i fatti correttamente, provando a fare seria informazione.

Da circa un anno venivano fatte recapitare a Segretari di partito, a consiglieri comunali, ad ex Assessori di Centro, di Destra e di Sinistra nonchè a semplici Cittadini che intervenivano a mezzo stampa nel dibattito politico-amministrativo locale, lettere anonime colme di insulti e di minacce a firma LEGA NORD e LEGA DI BORGHEZIO. (Questa è la prima grave omissione fatta da Paese Mio).

Nel mezzo dell’invio delle lettere Un onorato Cittadino Monteclarense (senza incarichi politici) fatto oggetto di queste missive oltre che denunciare i fatti alle Autorità Competenti scriveva una lettera pubblica (protocollata in Comune) al Signor Sindaco LEGHISTA di Montichiari, dove chiedeva, quale Prima Autorità Politica della Città, di condannare fermamente i gravi fatti accaduti a nome e per conto di tutta la Città di Montichiari.

Il Sindaco, come gli capita spesso, quando è consultato da Cittadini che pensa non siano funzionali al suo schieramento politico, non ha dato alcuna risposta. ( Seconda grave omissione fatta da Paese Mio.)

Verificato che l’autore delle lettere anonime non solo continuava forsennatamente la sua azione ma che i silenzi rischiavano di diventare una sorta di copertura o complicità politica al suo disgraziato modo di fare, mi sono permesso, solo allora, di chiedere a tutte le Forze Politiche un chiaro gesto di condanna attraverso la sottoscrizione di un ormai noto documento politico.

Ebbene, mentre ho trovato la piena disponibilità di tutte le forze politiche (eccetto una) a condannare i fatti, con mio grande stupore mi sono trovato invece il gran rifiuto della LEGA NORD a firmare il documento di condanna.(Terza grave omissione fatta da Paese Mio).

Come se ciò non bastasse, lo stesso giorno del rifiuto, (fornito in modo ufficiale al Sottoscritto dalla Autorevole voce del vice-Sindaco) a nome della LEGA NORD sul Giornale di Brescia il Consigliere Leghista Marco Togni tentava di fornire giustificazioni all’operato dell’autore delle lettere anonime sostenendo che: " Mi chiedo se le lettere anonime o di minaccia siano pervenute, oppure non siano state create dagli stessi, o a loro insaputa, da qualche amicone e compagno di giochi, giusto per renderle più credibili." Accusando di "protagonismo" due ricevitori di tali lettere. ( Quarta grave omissione fatta da Paese Mio.)

Poche sere dopo, in Consiglio Comunale, non veniva data dal Presidente del Consiglio Rino Dell’Aglio (Forza Italia) l’opportunità di replicare (togliendogli la parola) al Consigliere dell’opposizione (D.S.) Bertolini ad un intervento di replica a Togni per fatti lesivi della dignità personale.

Solo la pubblicazione sul Bresciaoggi di un autorevole e puntuale articolo di Francesco di Chiara e dopo parecchi giorni, rasentando il ridicolo e facendo perdere la faccia al proprio Consigliere, la LEGA NORD stilava un documento in proprio a firma Marco Togni, il quale, smentendo se stesso

condannava i gravi fatti e prendeva le distanze dall’autore delle lettere anonime.

Come vede,egr. direttore, non era certo un problema di volo di aquile o di corvi ma di un "Grave fatto Politico" che la stragrande maggioranza dei partiti monteclarensi di Destra, di Centro e di Sinistra hanno saputo cogliere e valutare per tempo.

Solo il "localistico" Paese Mio (che non ha mai citato la LEGA NORD nell’articolo) e solo una Forza Politica ha balbettato sul tema ed era la stessa, purtroppo, che lo sciagurato autore utilizzava strumentalmente nelle Sue Lettere Anonime cioè la LEGA NORD.

Segr. NUOVO PSI Montichiari

Cogno Vittorio 

MAGGIO 2003 : NUOVO EPISODIO

Da Bresciaoggi del 7 maggio

IL "CORVO" TORNA A COLPIRE - MINACCE AL NEOCONSIGLIERE

Lettera intimidatoria a Danzì subentrato al dimissionario Verzelletti

La vicenda del "corvo" di Montichiari approda in Consiglio comunale.  Il caso delle lettere anonime che da qualche mese vengono recapitate a persone impegnate in politica e nel sociale è stato sollevato in occasione della surroga di Paolo Verzelletti, consigliere dimissionario per motivi di studio che era stato eletto nel '99 tra le fila della lista Popolari per Montichiari.  Il suo posto al compagno di partito Basilio Danzì (Masino), primo dei non eletti ed impiegato all'Ufficio unico delle Entrate del paese.  A margine della deliberazione la capogruppo del Ppm, Stefania Mosconi, ha denunciato che Danzì, ancora prima di fare il suo ingresso in consiglio, aveva già ricevuto una lettera anonima intimidatoria, piena di insulti e minacce, rivolte a lui e i suoi familiari.  Danzì ha già presentato querela ai carabinieri che stanno indagando. (omissis).

Dal Giornale di Brescia del 7 maggio

Il «corvo» colpisce ancora
LETTERA ANONIMA CONTRO UN NEOCONSIGLIERE COMUNALE
Un «corvo» con un tempismo incredibile, secondo qualcuno addirittura sospetto. Ci riferiamo all'anonimo che, da qualche mese a questa parte, con lettere anonime piene di minacce e insulti, sta avvelenando la vita pubblica e privata di alcuni monteclarensi. Pochi giorni fa è tornato a colpire. La rivelazione arriva lunedì sera, in Consiglio comunale, quando l'assemblea s'appresta a discutere l'ottavo punto all'ordine del giorno: «Surroga del consigliere comunale dimissionario, Paolo Verzelletti», sostituito dal primo dei non eletti nella lista dei Popolari per Montichiari: Basilio Masino Danzì. Non appena il presidente Ettore Dell'Aglio chiude con le domande di rito, prende la parola Stefania Mosconi, il capogruppo del Ppm. Oltre a ringraziare il consigliere dimissionario, dice: «Con un tempismo davvero insolito, nei giorni scorsi a casa di Masino Danzì è arrivata una lettera anonima, già consegnata ai carabinieri, piena di insulti (gli unici che si possono riferire in questa sede sono tangentaro e socialista) e di minacce. Nella lettera, inoltre, si intima al neo consigliere di non presentarsi in Consiglio, altrimenti ci andranno di mezzo lui e i familiari». Per quanto esecrabile, ha continuato Stefania Mosconi, «questa lettera, firmata da una sedicente "Lega Padana non perdona", non è molto diversa da quelle che nei mesi scorsi sono arrivate ad altri esponenti politici. Stavolta, però, ci sono due differenze. La prima è che, essendo Basilio Masino Danzì in Sicilia per questioni personali, la lettera è stata aperta dalla moglie: lascio intuire il suo stato, visto che nella missiva sono contenute minacce che la riguardano direttamente». La seconda particolarità «è il tempismo del corvo. La lettera è arrivata qualche giorno dopo che la sottoscritta, nella conferenza dei capigruppo, aveva annunciato la surroga. Di più non so, ma è ovvio supporre che, visto che la questione non era ancora stata ufficializzata pubblicamente, erano in pochi (e non incolpo i capigruppo) a sapere che a Verzelletti sarebbe subentrato Masino Danzì». Tutti i gruppi politici hanno ringraziato Paolo Verzelletti per il lavoro svolto, nel contempo è stata unanimemente condannata la nuova azione del corvo. (gaf)

 

 

I "GAP"

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"OSCUREREMO IL VOSTRO SPORCO E MARCIO SITO"

Questa la minaccia che con tanti altri improperi sta scritta in una lettera inviataci e che riporta in alto a sinistra il logo e la scritta di cui sopra.

Non sappiamo se Alberto da Giussano sia contento che lo si utilizzi in tale modo ma ci fa piacere che anche i GAP possano navigare nel nostro sito e verificare il contenuto democratico, aperto, corretto e per nulla minaccioso ne offensivo del sito.

Ci pare di poter affermare che invece i GAP hanno un gap culturale

1° settembre 2003

LETTO DELLA MINACCIA DI OSCURAMENTO DEL SITO, STEFANO MUTTI CI SCRIVE :

Ho letto delle intenzioni di oscurare il vostro sito. 
Dapprima ho pensato di non dare molta importanza alla cosa. Di lasciar correre.
Capisco che si tratta dell'opera di mitomani ai quali non bisogna dare molta importanza, tuttavia, dopo aver anche sentito le parole su MUSSOLINI, penso sia necessaria una riflessione ed una condanna ferma di certi comportamenti e di certi modi di pensare, direi quasi di una sottocultura, che anche da noi, le missive di queste persone rivelano.
Si tratta, infatti, a mio avviso di veri e propri "germi antidemocratici", che rifiutano il confronto e che vorrebbero zittire, oscurare chi non la pensa come loro.
Questo dimostra che la storia ci ha insegnato poco. 
Da parte mia, nostra (cioè di chi pensa che sia sbagliato oscurare un sito d'informazione), dobbiamo far di tutto per affermare che un modo diverso di pensare, di vedere le cose, è una ricchezza sebbene, forse talvolta, il procedere democratico, per confronto, sia più lento e faticoso.
La democrazia, infatti, si arricchisce con le idee e le opinioni di ciascuno, queste poi si devono confrontare in un libero dibattito in cui da ogni parte può sempre venire un arricchimento per il bene di tutti.
Dobbiamo riflettere, dunque, e non tacere, non restare inermi su questi segnali.
L'avversario politico deve essere considerato una persona intelligente con sensibilità diverse e non un nemico. Mi ha colpito molto la sigla con cui è firmato il volantino minatorio: GAP: Giovani Amministratori Padani. A mio avviso, già un "amministratore" dovrebbe avere una visione e un modo di pensare aperto, se non altro, perché deve rappresentare più persone e perché vive comunque (per sua scelta) nelle istituzioni democratiche di uno Stato che fonda la sua libertà proprio sulla caduta di una dittatura disastrosa; ancor più un "giovane" che ha davanti a se tutta una vita, che guarda ad un futuro in cui le sfide saranno sempre più globali e per essere vinte avranno sempre più bisogno di risposte globali (pena l'estinzione del pianeta); infine "padani" cioè abitanti di una terra che è al centro dell'Europa, che ogni giorno si attiva, si muove e si confronta coraggiosamente con molte realtà e i mercati mondiali, che è attraversata dalle grandi vie di comunicazione nord-sud est ovest, da sempre punto di incontro di culture diverse, ha sempre saputo trarne le energie e le qualità migliori, facendo della nostra pianura uno degli angoli più ricchi del pianeta. Purtroppo non ritrovo invece nessuna di queste cose nel contenuto delle lettere che avete ricevuto.  Io spero che tutte queste missive siano uno scherzo, magari di pessimo gusto, ma che nessuno possa credere veramente che l'oscuramento sia una vittoria poiché non serve nemmeno avere una grande levatura intellettuale per capire che rappresenterebbe sempre una sconfitta per tutti. Spero che molti alzino la voce in questo senso. Scusatemi per lo sfogo.

Stefano Mutti  - membro del gruppo di coordinamento della Margherita.

 

POI UNA NUOVA LETTERA ANONIMA, UNA NUOVA MINACCIA

(lettera anonima giunta ad un nostro collaboratore il giorno 30, spedita il 27 ottobre da Brescia)

 

 

11 Novembre - altra lettera : ADESSO BASTA !

Ma se il vigliacco che le scrive non ha faccia, pubblichiamo almeno la sua firma :

 

 

LA LEGA DI MONTICHIARI DISTRIBUISCE UN GIORNALETTO LOCALE IL 22/11/2003

Marco Togni firma un articolo sulle lettere anonime e sull'oscuramento del sito.

Secondo l'estensore tutto è chiaro (vedi frasi nella seconda parte dell'articolo) invece a noi sembra sì chiaro, ma per l'esatto opposto di quanto vorrebbe far capire tra le righe Togni,  e cioè che se scrive certe cose è perchè le conosce .... chi non le conoscesse non potrebbe fare certi commenti e quindi !!!!!

"A voi il giudizio finale"e ringrazia per la presa di posizione contro le lettere anonime che tempestano noi e altri cittadini


DINO ALBERTI SCRIVE AL GIORNALE DI BRESCIA IL 28 DELLO STESSO MESE

Il server galeotto

Da diverso tempo è in atto a Montichiari, quella che, a mio modesto avviso, si potrebbe configurare come una «strategia», per colpire l’attuale sistema di Amministrazione. Tanto per fare un esempio, prendendo nel mazzo, intendo esporre alcuni fatti sin troppo «sconvolgenti», che non poco turbamento hanno creato nell’opinione pubblica locale a seguito del clamore suscitato con la pubblicazione di interviste o lettere al direttore sugli organi di stampa, fra cui pure questo quotidiano, da parte dei «soliti noti» e relative a missive, anonime ovviamente, ricevute da alcune persone della località e per le quali, manco a dirlo si è inteso - come per i monatti - puntare il dito contro la maggioranza ravvisata a giudizio di lorsignori, quale mandante se non addirittura esecutrice delle stesse. Rendo noto, ad onor del vero, che pure il sottoscritto ne è stato destinatario, senza per questo avanzare strombazzamenti, giudicandola solo frutto di una mente «malata». Il contenuto, comunque, da sfiorare il Codice Penale. Questa «strategia della tensione» non è rimasta soltanto nell’ambito della carta stampata giornalistica ma è approdata pure nell’aula consiliare, dove, a gran voce, si è chiesto al partito di maggioranza, la Lega Nord, di dichiarare il suo non coinvolgimento e quindi la sua estraneità. E perché? Alla fine val bene ancora quel proverbio che recita «il diavolo insegna a fare le pentole ma non i coperchi» oppure l’altro «chi la fa l’aspetti», perché, alla fine, è il tempo che è galantuomo. Se per il momento, il corvo od il suo pluralismo, non è ancora stato scoperto, vorrei, se mi permette Signor Direttore, segnalare un qualcosa che mi ha indotto, come una molla, a scrivere questa lettera. Domenica scorsa 23 novembre alcuni incaricati della Lega, nella piazza principale della cittadina, hanno distribuito il periodico della sezione, «Montichiari Padana». Sono rimasto esterrefatto per un «servizio» a firma di Marco Togni consigliere comunale del Carroccio e delegato responsabile del settore Stampa e Comunicazione. Il titolo: «Lettere anonime, siti Internet bloccati, la Lega non c’entra. Duro attacco contro di noi. Quando finirà?». Dallo stesso e per maggior discernimento dell’opinione pubblica, intendo trascrivere e un passaggio, a mio parere molto significativo. Recita testualmente: «Rassicuriamo chi è stato colpito da queste lettere e annunciamo che nei prossimi giorni sarà sporta una denuncia contro ignoti per tali avvenimenti. In ultimo, il sito Internet dell’Associazione per l’attenzione dei cittadini sorta a Montichiari un paio d’anni orsono (dai contorni più politici che altro). Il perché sia stato temporaneamente chiuso - prosegue il servizio - non mi riguarda, ma alla sua riapertura ho notato con stupore che ha cambiato server di appoggio! «Per spiegare in parole semplici, ai non addetti ai lavori, un sito internet per essere visibile in rete, deve essere pubblicato o meglio installato su di un computer (server) adibito allo specifico scopo. Bene! Prima della chiusura il sito Internet dell’Associazione era pubblicato sul server dell’Asm di Brescia. Risulta quindi che una società pubblica, sostenuta dal Comune di Brescia, dava spazio ad un’associazione politica all’interno della quale c’è un esponente di un partito locale nonché dipendente dell’Asm stessa! Alla riapertura, il sito non risulta più pubblicato sul server dell’Asm. A voi il giudizio finale». Signor direttore, a questo punto mi permetta rivolgermi all’Asm per chiedere maggiori delucidazioni in merito, come d’altra parte avranno pensato pure gli altri cittadini alla lettura del foglio in questione.

DINO ALBERTI

LA RISPOSTA DELLA ASSOCIAZIONE A TOGNI E ALBERTI INVIATA ALL'ECO

Lettere anonime e siti internet oscurati :

la risposta dell’Associazione "Cittadini per l’Attenzione" a Togni e Alberti

"Montichiari Padania" datato Novembre 2003, distribuito al gazebo della Lega alcuni giorni fa, ha tra gli altri pubblicato un articolo a firma del Consigliere comunale Marco Togni. Detto articolo s’intitola "Lettere anonime, siti internet bloccati: la Lega non c’entra" e tocca per l’appunto i due argomenti del titolo. In particolare Togni, denunciando il fatto che la Lega subisce duri attacchi e chiedendosi quando finirà, esprime la condanna ferma contro gli "psicolabili" che, scrivendo le lettere minacciose e oltraggiose a vari cittadini che non la pensano da leghista, compiono "atti intimidatori di stampo mafioso" firmati Lega nelle sue varianti. Tramite il Consigliere la Lega locale prende le distanze dai vigliacchi e rassicura che verrà sporta denuncia contro ignoti. Ne prendiamo volentieri atto. Ma alla Associazione "Cittadini per l’Attenzione" preme qui chiarire la questione "oscuramento" del nostro sito internet che ha interessato molti cittadini che ci avevano espresso la loro solidarietà per gli accadimenti per i quali si temevano grane insuperabili ma già superatissime. Ecco cosa scrive in merito l’esponente leghista :

"Il perché il sito internet sia stato temporaneamente chiuso non mi riguarda, ma alla sua riapertura ho notato con stupore che ha cambiato server di appoggio, ovvero il computer che deve essere adibito a tale scopo per le pubblicazioni in internet. Bene! Prima della chiusura il sito era pubblicato sul server della Società *** di Brescia. Risulta quindi che una società pubblica, sostenuta dal Comune di Brescia, dava spazio ad una associazione politica all’interno della quale c’è un esponente di un partito locale nonché dipendente della Società stessa! Alla riapertura, il sito non risulta essere più pubblicato sul server del provider ***. A voi il giudizio finale…….".

Ne approfittiamo per precisare quanto segue.

Con lo scritto sul giornalino della Lega si può dire che è confermato che c’è stato un intervento esterno da parte di terzi nel merito. Dato che non è vero che entrando nel sito si veda in chiaro il server di appoggio (semmai l’indirizzo logico ma non è collegabile ad alcuno senza ulteriori ispezioni motivate e d’autorità) mi chiedo come possa avere il signor Consigliere Togni prima rilevato che era presso il provider *** e che poi non lo era più. Ammesso e non concesso che così sia successo, a chi ha dato fastidio che il sito fosse ospitato in "una società pubblica, sostenuta dal Comune di Brescia" ? Perché non lo potrebbe essere ?

C’è qualcuno che in tempi di liberismo possa avere motivi e titolo affinchè un provider non abbia a concedere commercialmente dello spazio fisico ad un sito non pornografico, aperto e civile ? Per altro il sito non è riconducibile ad un singolo ma ad una Associazione politico-culturale regolarmente registrata e attiva dal 2000, con scopi del tutto leciti e apartitici, condotta da un Direttivo con un proprio presidente.

Ed infine : i dipendenti della azienda *** hanno diritti costituzionali diversi da quelli di altri cittadini ? Non possono fare politica o essere iscritti a Partiti e/o Associazioni ? Hanno doveri particolari verso qualche amministrazione e in particolare verso quella di Montichiari ? Cosa dire poi del fatto che prima del "dispetto" che voleva ostacolarci fosse giunta una lettera di minaccia di oscuramento e che dopo tale presunto oscuramento un’altra abbia inneggiato alla vittoria ? Che connessione ci potrebbe essere ? Come è venuto in testa al mentecatto grafomane di pensare ad un oscuramento ? Non è da tutti ! Infatti, un cittadino qualsiasi, un elettore qualsiasi, simpatizzante o meno per la Lega, non si cura di sapere dove è ospitato un sito, non chiede al provider che ospita tale sito di intervenire per creargli problemi, non pretende che altri liberi concittadini non facciano (eventualmente) politica. Quindi : è proprio il caso di dire "A voi il giudizio finale". Un’ultima precisazione : non è mai esistito un "server galeotto" e in tal senso ci pare del tutto fuorviante la lettera del dott.Dino Alberti al Giornale di Brescia pubblicata il 28 novembre, nella quale il concittadino riprende le frasi di Togni e le fa sue in tono accusatorio in termini chiari solo a lui ma che palesano una preoccupante mancanza di democraticità; ribadiamo che il sito ha tutti i crismi della legalità e della regolarità, non è stato imposto o distorto ad alcun provider, rispetta le clausole contrattuali di base e soprattutto gli scopi sociali della Associazione. Ci poniamo una domanda : ma chi teme o ostacola o giudica solo "politico" il nostro sito l’ha mai veramente navigato ? Andremmo semmai ringraziati, non ostacolati !

ASSOCIAZIONE "CITTADINI PER L’ATTENZIONE"

Montichiari

 

 

 


 

NEL 2005 TORNANO LE LETTERE ANONIME

Il 4 febbraio è giunta ad un nostro socio la seguente lettera:

Il riferimento è al seguente articolo dell'ECO della BASSA:  (clicca qui x articolo totale)

Sto dalla parte di Roger

Roger (chiamiamolo così) ha 28 anni, viene dalla Costa d’Avorio; è un bel ragazzone con denti bianchissimi e occhi nero perla.  Capita a Montichiari di tanto in tanto, proveniente da un Comune vicino, dove abita con altri due amici in un appartamentino dignitoso. Non sono clandestini, ma adesso solo uno di loro ha un lavoro stabile. Roger ed altri due entro poco tempo devono trovare qualcosa da fare o saranno costretti a tornare a casa in Africa. Si fa per dire... perché Roger è scappato e scampato da un massacro: la sua famiglia stava in una “farm” una grande cascina governativa dove facevano i contadini con tante altre famiglie. Un giorno di due anni fa sono arrivati i ribelli che si battono contro un governo militare dei tanti e a favore di qualche altro dittatore possibile tra quelli pronti a vendere il loro paese per i ricchi bianchi delle multinazionali.  (.... omissis....)  “Se avete lavoro ditemelo” ma se ne va senza darmi un suo recapito... ripasserà, ne sono certo.

Ora che se n’è andato mi sovviene del nostro Sindaco, che in Consiglio comunale racconta, applaudito dal “suo” popolo, che fa lo sceriffo che va personalmente a controllare nelle case di chi chiede una residenza, che verifica e riverifica e che poi va nella sua di casa a cambiarsi d’abito, perché la permanenza in certi appartamenti gli fa odorare i vestiti delle mercanzie e delle cibarie degli immigrati. Il Sindaco controlla tutto per la nostra sicurezza, per la legalità... lo ringraziamo.

Però mi vien da sorridere alla sorpresa di Roger, che sulla carta geografica che gli mostro per cercare il suo Paese, scopre che la mia Italia è più che piccola in confronto alla sua Africa. Roger vorrebbe essere “padrone a casa sua” e mangiare a casa sua e dormire a casa sua e sposarsi e fare figli a casa sua... non gli è consentito ed è qui nella piccola Italia a mendicare lavoro (“Qualsiasi lavoro” - mi dice) anche se è quasi laureato.

Ed allora mi viene un pensiero, senza inutile buonismo, con tutto il rispetto del mondo. Io sto dalla parte di Roger, caro Sindaco, e mi scuso con lui di tutta l’arroganza e la prepotenza dei padroni del mondo, e penso che, se qualcosa di cristiano mi è rimasto dentro, questo qualcosa sia il rispetto per Roger e per tutta la gente come lui.

 D.Z.

 LASCIAMO AD OGNUNO LE VALUTAZIONI DEL CASO !!!

 


DODICESIMA LETTERA ANONIMA AL NOSTRO GESTORE !!!

8 ottobre 2005

COME SEMPRE A RISPONDERE AI QUESITI CHE VENGONO POSTI DA QUESTO SITO E DA ALTRE FONTI DI INFORMAZIONE (VEDI "ECO") CI PENSA "L'IGNORANTE" SENZA CORAGGIO CHE FINGE (PROBABILMENTE) DI ESSERE PIU' SCEMO E PAZZO DI QUEL CHE E', INSERENDO NELLE LETTERE ANONIME ERRORI MADORNALI E FIRME RIDICOLE (STAVOLTA HA USATO LO PSEUDONIMO DEL CORRISPONDENTE DEL GIORNALE DI BRESCIA, CHE SI FIRMA "GAF").  INSOMMA, IL CLIMA "CULTURALE" PRODOTTO DA UN CERTO MODO DI FAR POLITICA A MONTICHIARI HA SEGNATO UNA NUOVA TAPPA DI BASSEZZA E ROZZEZZA.

La lettera si riferisce alla questione della "strada killer", ovvero il tratto di strada che unisce piazza Treccani a Piazza Garibaldi, la via che passa di fronte al negozio del vicesindaco ma soprattutto la via cui un progetto assurdo ha imposto parcheggi su entrambi i lati e nessuna via di sicurezza per le biciclette.

 

 

 


 

TREDICESIMA LETTERA ANONIMA AL NOSTRO GESTORE !!!

15 luglio 2008

E STAVOLTA....

la lettera richiama la vicenda "Tanko e Serenissimi" (vedi DOSSIER) e l'attacco portato dal settimanale L'ECO al P.G.T. ovverosia al modo di gestire questa tematica da parte della Amministrazione comunale.

SAREBBE BELLO SE L'ANONIMO SI FACESSE VIVO IN UN PUBBLICO DIBATTITO !!!!

O L'ANONIMO NON PUO' ILLUSTRARE IN PUBBLICO LE PROPRIE IDEE?

Intanto Zamboni, destinatario della lettera di cui sopra, scrive a Rosa e Zanola la seguente lettera e la invia formalmente protocollandola il 16/07/2008 :

Oggetto : 13ª lettera anonima indirizzata al sottoscritto

 "Egregi Signori, mi rivolgo a voi nella duplice qualifica di amministratori e di Cittadini del nostro paese.

 Ho ricevuto la 13ª lettera anonima, dello stesso stile e conformazione di gran parte delle precedenti, molte delle quali già di vostra conoscenza dato che ho avuto modo di scrivere sull’argomento al sig.Sindaco, che non mi ha mai risposto e nemmeno è intervenuto in una qualsiasi sede pubblica per denigrare il fatto.

 Speravo che, dopo una pausa durata circa 3 anni, la “moda” fosse cessata; invece rieccola..."

CLICCA QUI PER L'INTERA LETTERA

 

 

 

 

RISPOSTA TARDIVA MA UTILE

 

ROSA E ZANOLA PRIVATAMENTE SCRIVONO: