IL CAMBIO NOME DI PIAZZA "GARIBALDI" IN "SANTA MARIA"

Questa pagina, è dedicata al cambio nome della piazza principale di Montichiari da "Garibaldi" a "Santa Maria"

L'articolo di Bresciaoggi dell'8/05/2005 L'articolo del Giornale di   Brescia  dell'8/05/2005
L'articolo di Bresciaoggi del 10/05/2005 L'articolo del Giornale di   Brescia  del 10/05/2005
L'articolo di Bresciaoggi del 11/05/2005 L'articolo del Giornale di   Brescia  del 13/05/2005
Il parere della Lega dal sito del Gruppo consiliare La delibera N°106 che intitola la piazza Santa Maria
Il parere di DS e Margherita uniti nell'Ulivo Il parere dell'Area Civica Monteclarense
Vari articoli e lettere dall'ECO di maggio / giugno 2005 La posizione di Rifondazione Comunista (Caliari)
L'esposto di ACM al Prefetto di giugno 2005 La delibera finale ... ora è proprio "Santa Maria"
L'ultima ora di "Giuseppe Garibaldi" ... 12 aprile 2006 Il primo minuto di "Santa Maria"... 12 aprile 2006

E' finita: ormai è "Santa Maria"

Poi è arrivata la statua della Madonna ed è stata posta sulla colonna


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Nella foto del Giornale di Brescia del 10/05/05

Mons.Bertoni col Sindaco Rosa, l'on.Cè, il Vicepresidente Provincia Gelmini, l'Ass.Reg.Albertoni e gli Ass.com.Zanola e Imperadori

 


L'articolo di Bresciaoggi dell'8 maggio 2005

La giunta modifica il toponimo dello storico slargo. Incerto il destino delle lapidi dedicate all’Eroe dei due mondi

Montichiari scaccia Garibaldi

La piazza principale sarà dedicata a Santa Maria in onore di Papa Wojtyla
La giunta di Montichiari manda in pensione il generale Giuseppe Garibaldi.
La piazza principale del paese non sarà più intitolata all’"Eroe dei due mondi" ma a Santa Maria. La variazione toponomastica è stata ufficialmente sancita da una delibera che messo nero su bianco una decisione che era nell’aria sin dallo scorso gennaio.
L’atto amministrativo giunge non a caso alla vigilia dell’apertura del "Maggio medioevale monteclarense", le festività dedicate al patrono San Pancrazio, iniziate ieri e che si concluderanno domenica prossima. La piazza, che si allarga davanti al sagrato del Duomo di Santa Maria Assunta e da dove diparte la salita pubblica per il Castello Bonoris, è stata oggetto recente di un rifacimento totale della pavimentazione, con nuovi lampioni, il posizionamento di una colonna con la statua del Leone di San Marco ed il divieto di transito e parcheggio per tutti gli autoveicoli.
Nella parte sud, dove confluisce con via Cavallotti e l’altro spalto, posto dietro il Duomo dedicato al Conte Treccani, si trova una seconda colonna su cui verrà posizionata una statua della Vergine Maria.
"Stiamo valutando tre bozzetti di monumento - spiega il sindaco - ma non abbiamo ancora deciso l’artista a cui affidare ". Per ora il fatto certo è che Montichiari cambia il nome alla sua piazza principale e, come afferma la delibera "l’intitolazione a Santa Maria riporta il pensiero al passato facendo riemergere una memoria storica per le generazioni presenti e future e onora il testamento spirituale di Papa Giovanni Paolo II che invita alla devozione della Madonna". Un tributo alla fede mariana che coincide anche con la visita del Vescovo a Montichiari. Il viaggio pastorale, che proseguirà fino al 5 giugno, prevede uno storico momento di preghiera alle Fontanelle di Montichiari venerdi 27 maggio, alle 15,30 con la recita del rosario.
Ironia della sorte la delibera che cancella Garibaldi dalla toponomastica monteclarense è stata approvata il 5 maggio, anniversario dell’impresa dei Mille (1860). Un’impresa che nel paese della Bassa venne ricordata 50 anni dopo con una lapide deposta sotto l’orologio della Loggia della piazza, che riporta l’effige del generale e una dedica emblematica: "la terra di Montichiari...solo ad armi liberatrici diede il cuore".
Una seconda lapide fu posizionata nel 1882 sopra il balcone, al numero 25 della piazza, dove Garibaldi vent’anni prima "ravvivò nel popolo la fede e l’azione per l’Italia una libera". Non è ancora chiaro se le due lapidi saranno rimosse, certo è che la delibera di giunta sottolinea come "il nuovo nome meglio rispecchi la tradizione della comunità monteclarense". In attesa delle fisiologiche reazioni politiche alla decisione dell’esecutivo è tutto pronto per le feste medievali che si aprono stamattina con la benedizione del corteo storico in piazza Santa Maria. A seguire sono previsti momenti di animazione nelle sale e nel parco del Castello Bonoris e nelle vie del centro dove sarà allestito un mercato di antiche arti e mestieri e stand di prodotti alimentari tipici e dell’artigianato ed hobbistica. Nel parco della city ci sarannocarrozze e cavalli Haflinger a disposizione gratuitamente per visita alla città e stand di degustazione di prodotti camuni e di vendita delle famose bottiglie di grappa, olio e vino di San Pancrazio.
Alle 21 in piazza Treccani è prevista una serata danzante con "Quelli della radio", protagonisti gli speakers di Radio Millenote e l’orchestra Daniela Tecnicolor. Due le mostre aperte: quella di arte peruviana alla galleria Pedini in via Mazzoldi e quella della pittrice Patrizia Castracani alla Galleria civica di via Trieste.
Francesco di Chiara

 

 

L'articolo del Giornale di Brescia dell'8 maggio 2005

La Giunta comunale ha deciso di cambiare nome alla piazza principale del paese: oggi l’annuncio ufficiale

Scompare Garibaldi, ecco S. Maria

Il sindaco: "Rispetta la nostra tradizione ed è un omaggio a Giovanni Paolo II"

Probabilmente i diretti interessati non lo sanno ancora (la notizia verrà ufficializzata questa mattina in occasione dell’inaugurazione del Maggio medioevale monteclarense), ma da qualche giorno gli abitanti di piazza Garibaldi non abitano più in piazza Garibaldi. Giovedì scorso, infatti, su proposta di Elena Zanola, assessore ai Servizi demografici e alla toponomastica, la Giunta comunale ha deliberato all’unanimità di cambiare nome a Piazza Garibaldi, che ora si chiama piazza Santa Maria. "No - spiega il sindaco Gianantonio Rosa gettando in anticipo acqua sul fuoco -, non c’è nessuna disputa sull’eroe dei Due Mondi. Un’eventuale polemica di coloro i quali potrebbero sostenere che abbiamo cambiato nome a questa piazza perché Garibaldi non ci va a genio risulterebbe infondata, pretestuosa. I motivi che ci hanno spinto a questo passo sono altri". Vediamoli, allora, leggendoli sulla delibera approvata in Giunta. Il documento firmato dal sindaco e dagli assessori inizia prendendo atto che "la piazza antistante la chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta è attualmente denominata piazza Giuseppe Garibaldi". Poi continua considerando che "la maestosa Parrocchiale settecentesca che si affaccia con solennità alla "piazza grande" è la terza chiesa che i monteclarensi hanno successivamente eretto nel corso dei secoli in onore alla Beata Vergine Assunta in cielo". Chiese che sono state rispettivamente denominate: la prima Santa Maria Antica (ricordata già nel 1185 in una Bolla di Papa Lucio III ed eretta ai piedi della pieve nel Borgo di Montechiaro, dove ora di trova via XXV Aprile), la seconda Santa Maria Maggiore o Nova (costruita nel 1417 in capo alla piazza grande), la terza e attuale Santa Maria Assunta. L’Amministrazione comunale, dunque, ritiene che "l’intitolazione della stessa piazza a Santa Maria, dopo la riqualificazione e la pedonalizzazione, riporta il pensiero al passato facendo riemergere una memoria storica per le generazioni presenti e future, e onora il testamento spirituale di Papa Giovanni Paolo II, che invita alla devozione per la Madonna". Insomma: "Per quanto sopra evidenziato, si ritiene opportuno procedere alla sostituzione del toponimo esistente di piazza Giuseppe Garibaldi in piazza Santa Maria, in quanto maggiormente corrispondente alla tradizione della comunità monteclarense". A proposito di Papa Giovanni Paolo II: "Dopo la sua scomparsa - spiega ancora il sindaco Gianantonio Rosa - era stata avanzata anche la proposta di dedicare la piazza proprio a lui. Intitolandola a Santa Maria, abbiamo voluto rendere omaggio anche al Papa, che, come tutti sanno, aveva una devozione sconfinata nei confronti della Vergine Madre di Dio". Il cambiamento del nome è stato deciso giovedì. Ma la notizia verrà annunciata oggi, al momento dell’oramai tradizionale benedizione del corteo storico che, partendo proprio da piazza Garibaldi, pardon, da piazza Santa Maria, muoverà su per il Castello. (gaf) 

 

 

L'articolo di Bresciaoggi del 10 maggio 2005

Piovono critiche sulla decisione della Giunta di reintitolare la piazza a "Santa Maria"
Garibaldi, bufera sull’esilio

Busi: "Scelta anacronistica". Minoranze: "Atto di prevaricazione"

di Francesco Di Chiara

Valgono più gli ideali patriottici o la fede? È giusto aver esiliato Garibaldi dalla toponomastica del paese? A Montichiari il dibattito popolare è aperto ma sulla decisione della Giunta comunale di cambiar nome alla piazza principale è già oggetto di pesanti critiche. Dopo 145 anni la storica piazza Garibaldi è diventata piazza Santa Maria: non si tratta semplicemente di un atto amministrativo ma di una vera e propria svolta culturale. La prima reazione sulla scelta di pensionare l’Eroe dei due mondi, è stata del direttivo della Margherita, che attraverso il suo consigliere comunale Felice Garzetti afferma: "Il cambio di nome della piazza di Montichiari da Garibaldi a Santa Maria è un grave gesto di prevaricazione perpetuato dall’amministrazione comunale di Montichiari in sprezzo alle più elementari regole democratiche di convivenza comune - scrive Garzetti -. Con che coraggio cambiano il nome alla piazza di senza minimamente consultarsi direttamente con i cittadini o con i loro rappresentanti nelle istituzioni pubbliche. Chi li autorizza a calpestare continuamente il diritto dei cittadini ad essere informati e partecipare alla vita pubblica". Più volte il sindaco Rosa ha giustificato le scelte della Giunta con il fatto che il 65% degli elettori lo ha riconfermato alla guida del paese nel giugno scorso. "Sto attuando il programma avallato dalla maggioranza dei cittadini" aveva replicato il primo cittadino alle critiche delle opposizioni sulle ventilate modifiche alla toponomastica del paese. Ma Garzetti e la Margherita non ci stanno: "Non credo sia sufficiente aver vinto le scorse elezioni comunali per regnare con prepotenza - accusa il consigliere di opposizione -. Il futuro di Montichiari va deciso con i suoi cittadini e con tutte le istituzioni che partecipano alla vita e crescita della città e non nel chiuso di qualche stanza del municipio senza confrontarsi con nessuno, forse per paura di veder smentite le proprie certezze o di veder semplicemente e legittimamente criticati i propri atti d’impero". In riferimento più specifico al cambio del nome di quella piazza, Garzetti esprime quindi la sua netta contrarietà "in quanto piazza Garibaldi così si chiama in onore della sua visita e per la sua gloriosa unificazione d’Italia, ed io sono orgoglioso di essere un monteclarense italiano". Giudizio di contrarietà per la nuova dedica? Non sembra proprio che Garzetti voglia mancar di rispetto alla Vergine Maria. "Le nostre preziose tradizioni cattoliche sono comunque ben rappresentante dalla presenza dell’imponente Duomo dedicato alla Madonna che domina la Città". conclude Garzetti. Anche i Democratici di Sinistra erano domenica in piazza a discutere sulla questione, fortemente contrari all’iniziativa e con l’annuncio, tramite l’ex capogruppo Giulio Bertolini, che presto usciranno con un documento di dissenso. "Tempo fa ci eravamo già pronunciati in consiglio comunale quando avemmo sentore di questa possibilità - spiega Bertolini -, ma ora che si è avverata non staremo fermi". Intanto domenica sono iniziate le festività del "Maggio medioevale monteclarense" e, grazie anche alla splendida giornata di sole, molta gente ha affollato piazza Santa Maria, che così ora si chiama anche se due lapidi toponomastiche indicano ancora il nome del Generale. Alle 9,30, sul sagrato del Duomo, il sindaco Gianantonio Rosa ha dato l’annuncio del nuovo nome della piazza ed il parroco don Bertoni ha ringraziato. Contrario sì, ma forse quasi indifferente lo stesso Aldo Busi, noto scrittore e cittadino illustre, presente anche lui domenica in piazza per bersi un caffè. "Queste sono decisioni che non cambiano la storia e la cultura di un paese - ha dichiarato Busi -, Montichiari ha quel che si merita e comunque le convinzioni cattoliche sono in netta decadenza, in tutta Europa, fondata sull’illuminismo e non sulla chiesa cattolica. Bene han fatto a non inserire riferimenti cristiani nella nuova costituzione europea. Garibaldi è stato utile per l’unità d’Italia più dei simboli religiosi del cattolicesimo".
E’ previsto che molti altri tasselli si aggiungeranno a questa polemica scatenata da una decisione che inevitabilmente mette a confronto laicità e religione a Montichiari proprio nei giorni di visita pastorale del vescovo monsignor Giulio Sanguineti. Ma è anche vero che la scelta di Rosa potrebbe essere presa a esempio da altre Amministrazioni comunali.

 

 

L'articolo del Giornale di Brescia del 10 maggio 2005

Domenica l’annuncio: da Garibaldi a Santa Maria.

E subito scatta la polemica La piazza cambia nome. Referendum "Sindaco e Giunta non possono agire senza confrontarsi con la gente e il Consiglio"

L’annuncio che il sindaco Gianantonio Rosa ha dato domenica sul sagrato del Duomo è stato brevissimo: "Da oggi, piazza Garibaldi si chiama piazza Santa Maria". Poche parole che, come accade spesso a Montichiari, hanno diviso il paese in due: da una parte chi è favorevole alla decisione di sindaco e Giunta; dall’altra, chi ha qualcosa da ridire. Domenica mattina, la novità stata commentata dalla maggior parte dei cittadini presenti in piazza anche per assistere alla sfilata dei Maggio Medievale. E la spaccatura era percepibile in ogni capannello. "Hanno fatto bene. No, hanno sbagliato. Scelta giusta, ma modi sbagliati...". Tra i più arrabbiati Giulio Bertolini, ex consigliere comunale Ds, il quale ha annunciato che "se necessario ricorreremo al referendum, perché non si può agire come il sindaco e la Giunta, ignorando il parere di chi non la pensa come loro". Le ragioni di chi è favorevole al cambio del nome le abbiamo riportate sul giornale di domenica. Ecco ora le ragioni dei contrari, ufficializzate e messe nero su bianco da alcuni esponenti delle opposizioni: Fabio Badilini, Stefania Mosconi e Paolo Verzeletti dell’Area Civica Monteclarense; Felice Garzetti della Margherita. "Riteniamo doveroso esprimere le profonde perplessità e il sincero rincrescimento per le modalità con cui è stata fata la scelta - scrivono Badilini, Mosconi e Verzeletti -. Siamo convinti che una decisione così importante avrebbe dovuto essere preceduta da un confronto con i cittadini e con il Consiglio comunale, tanto più se si tiene conto del fatto che tale modifica non era prevista nel programma elettorale, in base al quale il sindaco ha ribadito in più occasioni di essere legittimato ad assumere qualsiasi decisione. Il sindaco invita chiunque non sia d’accordo a non fare polemiche infondate e pretestuose. Se i cittadini devono tacere, anche lui faccia altrettanto: eviti di affermare che questa scelta "fa riemergere la memoria storica della nostra comunità e onora il testamento spirituale di Giovanni Paolo II". Parole che stridono con gli insulti e le critiche che la Lega ha rivolto a Giovanni Paolo II". Il sindaco e la Giunta, continuano i tre esponenti dell’Area Civica, "in forza del mandato elettorale sono stati legittimati ad assumere ogni decisione pur ignorando di essere amministratori anche di quei cittadini che non li hanno votati. La smettano però di andare alla ricerca di pretestuose e infondate giustificazioni alle loro azioni, come quella che la cancellazione di piazza Garibaldi onora la memoria del Papa". Non meno polemico Felice Garzetti: "Un grave gesto di prevaricazione perpetuato dall’Amministrazione comunale. Con che coraggio cambiano il nome alla piazza senza consultarsi con i cittadini o con i loro rappresentanti? Chi li autorizza a calpestare il diritto dei cittadini a essere informati e partecipare alla vita pubblica? Non credo sia sufficiente aver vinto le elezioni per regnare con prepotenza. Il futuro di Montichiari va deciso con i suoi cittadini e con le istituzioni che partecipano alla vita e alla crescita della città, non nel chiuso di qualche stanza del Municipio senza confrontarsi con nessuno, forse per paura di veder smentite le proprie certezze, o di veder semplicemente e legittimamente criticati i propri atti d’impero". Piazza Garibaldi, chiude Garzetti, "si chiama così in onore della visita dell’eroe a Montichiari e per l’unificazione dell’Italia. Io sono orgoglioso di essere un monteclarense italiano. Inoltre le nostre preziose tradizioni cattoliche sono comunque ben rappresentante dalla presenza dell’imponente Duomo dedicato alla Madonna". Questo è tutto, per adesso. Ma di certo non finisce qui. (gaf)

 

 

L'articolo di Bresciaoggi dell'11 maggio 2005

Piazza Garibaldi, i Ds contro il referendum

Area Civica accusa la Lega: "Strumentalizzate la Chiesa"

Non potevano passare indenni le critiche alla decisione della Giunta di Montichiari di cambiare nome alla piazza, sostituendo il generale Garibaldi con Maria Vergine. La Lega Nord ha preso le difese del sindaco: "La piazza già in passato prima di essere intitolata a Garibaldi portava il nome di Santa Maria - scrive il capogruppo Marco Togni -. Il progetto di ristrutturazione ha riportato la piazza come era nel passato, quando era intitolata alla Vergine. Ora l’amministrazione ha ridato alla piazza anche il vecchio nome".
Ieri sulle pagine di Bresciaoggi sulla questione era intervenuto anche lo scrittore Aldo Busi. Togni si dichiara d’accordo con lui nell’affermare che "tali decisioni non cambiano la storia di un paese" ma si dichiara poi contrario "nell’affermare che siccome l’illuminismo è il fondamento della cultura europea, le tradizioni cristiane debbano ora essere dimenticate o affondate".
Desiderio quindi di far valere le questioni cattoliche? Pare che non siano d’accordo con Togni i consiglieri comunali dell’Area Civica. "Queste parole stridono con gli insulti e le critiche che il partito della Lega Nord ha incessantemente rivolto a Giovanni Paolo II ed ai suoi insegnamenti - scrivono Fabio Badilini, Stefania Mosconi e Paolo Verzelletti -. Il sindaco e la Giunta, in forza del mandato elettorale, sono stati legittimati ad assumere ogni decisione pur ignorando, come stanno facendo a Montichiari, di essere amministratori anche di quei cittadini che non li hanno votati".
Così alcuni cittadini domenica scorsa proponevano il ricorso al referendum, che però sembra non fattibile. "Rischia di essere un’arma spuntata - dichiara il capogruppo dei Ds in consiglio Renato Baratti - con questa Giunta servono altri metodi più duri, che andremo a programmare nel rispetto delle leggi".
Anche l’Area Civica è rimasta sbigottita dal metodo della Giunta. "Siamo convinti che una decisione così importante - spiegano i tre consiglieri - avrebbe dovuto essere preceduta da un confronto con i cittadini e con il Consiglio Comunale. Di questo passo anche la chiusura dei negozi del centro storico verrà presentata come una manifestazione di profondo rispetto per la sacralità del luogo!".
Battuta finale quindi riservata ai problemi reali che stanno assillando i commercianti della ex piazza Garibaldi, i quali stanno protestando per la chiusura al traffico della piazza. Secondo Renato Baratti "altri sono i veri problemi" e la decisione della giunta Rosa "è una forzatura ideologica scopertamente volta a sbeffeggiare l’unità d’Italia".
La polemica si fa quindi incandescente ed a poco serviranno le parole di Togni ("la toponomastica è competenza della Giunta e non del Consiglio comunale, perciò non possono criticare il sindaco di non aver agito correttamente") per spegnerla in tempi brevi.
Francesco Di Chiara

 

 

L'articolo del Giornale di Brescia del 13 maggio 2005

"Una forzatura ideologica"

Il nome della piazza: dibattito a Montichiari

Le dichiarazioni sono come le ciliegie: una tira l’altra. Soprattutto quando riguardano un argomento "caldo", come il cambio di nome dell’ormai ex piazza Treccani, che, su iniziativa della giunta comunale, è diventata piazza Santa Maria. Dopo i pareri dell’esecutivo, della Margherita e dell’Area Civica Monteclarense, ecco quelli dei Ds e della Lega. Renato Baratti, capogruppo dei Democratici di sinistra, critica la scelta del sindaco Gianantonio Rosa e della sua squadra: "Abbiamo appreso dalla stampa, prima che da proposte in consiglio o nelle commissioni consiliari, della decisione di cambiare il nome della piazza principale del paese da Garibaldi a Santa Maria. Riteniamo questa decisione sbagliata nella forma e nel merito. Nella forma perché, come è ormai loro abitudine, la giunta e il sindaco prima annunciano le decisioni alla stampa, e solo in seguito si degnano di comunicarle ai consiglieri comunali. Nella sostanza perché rinunciare all’intitolazione della piazza a Garibaldi è una forzatura ideologica volta a sbeffeggiare l’unità d’Italia che l’eroe rappresenta. Del resto, le forzature ideologiche come via Padania o il nome del paese in dialetto sui cartelloni stradali in un mondo che punta all’abolizione delle frontiere, sono sintomatiche di un pensiero asfittico". Marco Togni, invece, capogruppo della Lega, difende le scelte del sindaco: "In passato, prima di essere intitolata a Garibaldi, la piazza portava il nome di Santa Maria. Il progetto di ristrutturazione ha riportato la piazza così come era nel passato quando era intitolata alla Vergine; dopo i lavori di ristrutturazione, l’Amministrazione ha ridato alla piazza il vecchio nome. Sono d’accordo con lo scrittore monteclarense Aldo Busi, il quale ha detto che tali decisioni non cambiano la storia di un paese, ma sono contrario nell’affermare che, siccome l’illuminismo è il fondamento della cultura europea, le tradizioni cristiane debbano essere dimenticate. Grazie all’"illuminazione" di certe menti, ci troviamo in un’epoca nella quale nel giro di pochi decenni rischiamo di essere invasi e travolti dalla cultura musulmana". Ridare il nome alla piazza principale della nostra città a Santa Maria, chiude Marco Togni, "è anche un segnale che serve a ricordare ai monteclarensi le nostre origini e la nostra cultura. Non mi sembra che le opposizioni facciano polemica in merito al nome, quanto al metodo che a loro giudizio è stato utilizzato. Ricordo che la toponomastica è competenza della giunta e non del consiglio comunale, quindi non possono criticare il sindaco di non aver agito correttamente". (gaf)  

 

 

L'articolo dal sito della Lega Nord di Montichiari

In merito al cambio di nome di Piazza Garibaldi

La piazza già in passato prima di essere intitolata a Garibaldi portava il nome di Santa Maria.  Il progetto di ristrutturazione ha riportato la piazza così come era nel passato quando era intitolata alla Vergine.   Ora, dopo i lavori di ristrutturazione, l’amministrazione ha ridato alla piazza anche il vecchio nome.

Siamo d’accordo con Busi nell’affermare che tali decisioni non cambiano la storia di un paese ma siamo altresì contrari nell’affermare che siccome l’illuminismo è il fondamento della cultura europea, le tradizioni cristiane debbano ora essere dimenticate o affondate.  Grazie all’illuminazione di certe menti, le quali si trovano anche a livello europeo, ci troviamo in un epoca nella quale nel giro di pochi decenni rischiamo di essere invasi e travolti dalla cultura mussulmana.

Ridare il nome alla piazza principale della nostra città a Santa Maria è anche un segnale che serve a ricordare ai monteclarensi le nostre origini e la nostra cultura.  Non ci sembra che le opposizioni abbiano fatto polemica in merito al nome ma quanto al metodo che a loro giudizio è stato utilizzato.   La toponomastica è competenza della giunta e non del consiglio comunale, perciò non possono criticare il sindaco di non aver agito correttamente.

Il gruppo consiliare

 

La delibera N°106 del 2005

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

 N° 106 del 05/05/2005

OGGETTO: SOSTITUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI PIAZZA GIUSEPPE GARIBALDI CON LA DENOMINAZIONE PIAZZA S.MARIA

L'anno duemilacinque, addì cinque del mese di maggio alle ore 11,00, nella sede comunale, previo esaurimento delle formalità prescritte dalla Legge e dallo Statuto, si è riunito sotto la presidenza del Sindaco Gianantonio Rosa la Giunta Comunale. Partecipa all’adunanza ed è incaricato della redazione del presente verbale il Segretario Generale Lia Brogiolo.

Intervengono i Signori:

ROSA Gianantonio (Sindaco),  BOIFAVA Peppino (Vice Sindaco), ZAMPEDRI Sandro, ZANOLA Elena, CARZERI Claudia e IMPERADORI Gianluca, Assessori

PRESENTI: 6 ASSENTI: 1 (GELMINI Massimo)

Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta ed invita la Giunta comunale a trattare il seguente argomento :

LA GIUNTA COMUNALE

 Su proposta dell’Assessore ai servizi demografici e toponomastica, dott.ssa Elena Zanola;

PRESO ATTO che la piazza antistante la chiesa Abbaziale di S.Maria Assunta è attualmente denominata “Piazza Giuseppe Garibaldi”;

CONSIDERATO che la maestosa parrocchiale settecentesca che si affaccia con solennità alla “piazza grande” è la terza chiesa che i monteclarensi hanno successivamente eretto nel corso dei secoli in onore della B.V. Assunta in Cielo e rispettivamente denominate: S.Maria Antica la prima (ricordata già nel 1185 in una Bolla del Papa Lucio III ed eretta ai piedi della pieve nel Borgo di Montechiaro dove ora si trova Via XXV Aprile); S.Maria Maggiore o Nova la seconda (costruita nel 1417 in “capo alla piazza grande”) e S. Maria Assunta l’attuale;

CONSIDERATO che l’esistenza della chiesa parrocchiale ha raccolto intorno a sè ed alla sua piazza tutta la popolazione monteclarense, dalla nascita del “Borgo di Montechiaro” ad oggi e che la piazza, luogo d’incontro della gente, era ed è intimamente legata alla sua chiesa;

RITENUTO che l’intitolazione della stessa piazza a S.Maria, dopo la riqualificazione e la pedonalizzazione, riporta il pensiero al passato facendo riemergere una memoria storica per le generazioni presenti e future e onora il testamento spirituale di Papa Giovanni Paolo II che invita alla devozione per la Madonna;

DATO ATTO che, per quanto sopra evidenziato, si ritiene opportuno procedere alla sostituzione del toponimo esistente di “Piazza Giuseppe Garibaldi” in “Piazza S. Maria”, in quanto maggiormente corrispondente con la tradizione della comunità monteclarense;

VISTA la definizione toponomastica proposta e la nota storica allegata;

RICHIAMATI:

- il R.D. L. 10/05/1923 n.1158;  - la legge 23/06/1927 n. 1188; - la circ.Ministero Interno n. 10 del 08/03/1991; -         il Regolamento anagrafico DPR 223/1989;          

DATO ATTO che il responsabile del procedimento è il dott. Guido Bottarelli, funzionario responsabile del servizio anagrafe-elettorale;

VISTO l'allegato parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica reso in data 03/05/2005 sulla proposta in esame ai sensi dell'art. 49 del Dlgs 18/8/2000 n. 267 dal Dirigente del Dipartimento Affari Generali e servizi alla persona;

VISTO l'allegato parere favorevole in ordine alla legittimità del provvedimento reso in data 05/05/2005 dal Segretario Generale, ai sensi dell'art. 12 del vigente regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi;

Con voti favorevoli unanimi, espressi nelle forme di legge,

DELIBERA

A)    di sostituire la denominazione dell’attuale Piazza Giuseppe Garibaldi con il nome “Piazza S.Maria” pur mantenendone  inalterato l’attuale sviluppo;

B)     di dare mandato al Sig. Sindaco di richiedere al Sig. Prefetto l’autorizzazione alla sostituzione della denominazione della piazza come specificato al punto precedente, anche ai fini dell’acquisizione dell’autorizzazione da parte della Sovrintendenza per i beni ambientali e architettonici, prevista dall’art. 1 del R.D.L. 10/05/1923 n.1158;

C)    di considerare l’allegata planimetria e la nota storica come parte integrante della presente deliberazione;

D)    di disporre d’ufficio per tutti gli adempimenti conseguenti di competenza dei residenti, assumendo a carico del Comune gli oneri relativi.

Letto, confermato e sottoscritto

SINDACO                                                                                          SEGRETARIO GENERALE

Gianantonio Rosa                                                               

(clicca qui per scaricare il documento)

 

Il parere di UNITI NELL'ULIVO

Abbiamo appreso da notizie di stampa, prima che da proposte in Consiglio o nelle commissioni consiliari, della decisione della Giunta Comunale di Montichiari, di volere cambiare il nome della piazza principale del paese da "Piazza Garibaldi" a Piazza Maria Assunta".

RITENIAMO QUESTA DECISIONE SBAGLIATA NELLA FORMA E D ANCHE NEL MERITO.

Nella forma perche’, come e ‘ oramai abitudine di questa Giunta e di questo Sindaco, prima annuncia le sue decisioni alla stampa e solo in seguito si degna di comunicarle ai Consiglieri comunali.

Nella sostanza perche’ rinunciare alla intitolazione della piazza a "Garibaldi" e’ una forzatura ideologica scopertamente volta a sbeffeggiare l’unità d’Italia che questo nostro eroe rappresenta .

Del resto le forzature "ideologiche" come "Via Padania" o il nome del paese in dialetto sui cartelloni stradali" in un mondo che punta sempre piu’ alla globalizzazione ed alla abolizione delle frontiere e’ sintomatico di un pensiero asfittico.

Ribadiamo la nostra netta contrarietà a queste scelte e le ribadiremo in tutti i modi che la legge ci consente.

Renato Baratti Gruppo Consiliare Democratici di Sinistra Uniti per l’Ulivo

  Montichiari, 8/5/05

 

Il parere dell'AREA CIVICA MONTECLARENSE

COMUNICATO STAMPA

IN MERITO AL CAMBIO NOME DI PIAZZA GARIBALDI

Apprendiamo con sorpresa dai quotidiani locali la notizia che il Sindaco e la Giunta Comunale hanno cambiato il nome di Piazza Garibaldi in Piazza S. Maria. In qualità di rappresentanti dell’Area Civica Monteclarense riteniamo doveroso esprimere le nostre profonde perplessità ed il nostro sincero rincrescimento per le modalità con cui tale scelta è stata presa. Siamo infatti convinti che una decisione così importante, il cambio del nome della piazza principale della nostra città, avrebbe dovuto essere preceduta da un confronto con i cittadini e con il Consiglio Comunale, tanto più se si tiene conto del fatto che tale modifica non era in alcun modo prevista nel programma elettorale, in base al quale il Sindaco Rosa ha già ribadito in più occasioni di essere legittimato ad assumere qualsiasi decisione.

Il Sindaco invita chiunque non sia d’accordo a non fare polemiche infondate e pretestuose; ma se i cittadini devono tacere, anche lui faccia altrettanto, eviti per favore di affermare che questa scelta "fa riemergere la memoria storica della nostra Comunità ed onora il testamento spirituale di Giovanni Paolo II!". Queste parole stridono fortemente con gli insulti e le critiche che il partito della Lega Nord ha incessantemente rivolto a Giovanni Paolo II ed ai Suoi insegnamenti.

Il Sindaco e la Giunta, in forza del mandato elettorale sono stati legittimati ad assumere ogni decisione pur ignorando, come stanno facendo a Montichiari, di essere amministratori anche di quei cittadini che non li hanno votati. La smettano però di andare alla ricerca di pretestuose ed infondate giustificazioni alle loro azioni, quali ad esempio che la Croce del Centro Fiera è un segnale di benvenuto e testimonianza di un ritorno alle nostre origini, o ancora che la cancellazione di Piazza Garibaldi onora la memoria del Papa!!! Di questo passo anche la chiusura dei negozi del centro storico verrà presentata come una manifestazione di profondo rispetto per la sacralità del luogo!

Fabio Badilini Stefania Mosconi Paolo Verzeletti

 

 

Vari articoli / lettere da l'ECO maggio / giugno 2005

1  Piazza Santa Maria, ma senza mistificazioni

2  Piazza Garibaldi cambia nome - Le stridenti contraddizioni della Lega

3  Cambiato il nome a Piazza Garibaldi - "Un grave gesto di prevaricazione"

4  Nessun rimpianto per Piazza Garibaldi

5  Piazza degli ipocriti

6  Improvvida la rimozione di Garibaldi dalla piazza, una ferita inutile nel sentimento popolare

7  Piazza Garibaldi

8  Garibaldi è morto. Un necrologio del "Times"

9  Piazza Garibaldi: considerazioni di un lettore

 

 

Il parere di RIFONDAZIONE COMUNISTA

Garibaldi e il nome della piazza 

In una società, quella odierna, dove sono di moda slogan tipo: «Meno tasse per tutti», «Roma ladrona» e «Padroni a casa nostra», a noi piace ricordarne altri del periodo risorgimentale quali: «Qui si fa l’Italia o si muore», «O Roma, o morte» e «Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani». Sono trascorsi poco più di 100 anni dall’Unità d’Italia, ma sembra che per avere gli Italiani si debba attendere ancora (e chissà se li avremo mai!). Ne è un chiaro esempio quanto sta accadendo in questi giorni, qui in casa nostra, a Montichiari, dove è tornata a rivivere (ed anche a far paura) una figura leggendaria ed eroica, quella del Generale Giuseppe Garibaldi. Un Italiano defraudato della propria Patria, che lo ha visto lottare strenuamente per conquistarla e offrirla a chi non l’aveva mai avuta; un «Che Guevara» dell’Ottocento che rispondeva alle varie chiamate d’ingiustizia provenienti da tutto il globo, tanto da meritarsi l’appellativo di «Eroe dei due Mondi». Garibaldi ed i suoi uomini non sono stati solo dei simboli, ma hanno rappresentato anche un «modus vivendi». Ancora oggi a distanza di anni si usa dire: «Vivere alla garibaldina», oppure definire «un garibaldino» una persona anziana, che dentro di sé ha ancora tanta vitalità. Garibaldi è, ancora oggi, un simbolo. Rappresenta colui che lotta contro le ingiustizie, contro la tirannia, per l’emancipazione, l’autodeterminazione, l’indipendenza, l’unità e la libertà dei popoli, in difesa dei più deboli. Non è quello che evidentemente pensa, in materia di libertà, la nostra Amministrazione comunale che sembra particolarmente sorda a questi argomenti. Non è sicuramente la libertà e l’indipendenza del «popolo padano» (entità inesistente), ma, un’altra volta, il nostro territorio, con quel milione di metri cubi di schifezze che ci stanno regalando e la democrazia che questi Signori minano continuamente con una gestione autoritaria del potere ad essere in pericolo. Perché, ad esempio, cambiar nome alla piazza? Perché Garibaldi rappresenta un’idea di Patria unita e popolare che affonda le proprie radici nella solidarietà, l’esatto contrario di quello che rappresenta la Lega: razzismo (c’è forse da stupirsi delle parole dell’assessore ai Servizi Sociali, Zanola, che, in merito allo «Sportello affitti», ha affermato: «È una Legge già confezionata, che a noi non va bene perché di fatto favorisce gli stranieri», o che il sindaco non rilasci, se non con mesi di ritardo, la residenza ai cittadini migranti con il rischio che perdano il posto di lavoro, anche se in regola?), xeonofobia, esaltazione dei privilegi del nord del mondo e del primato individuale, con modelli sociali autoritari tipo autodifesa modello «Far West». Queste considerazioni ci nascono dall’idea, ormai divenuta fatto concreto, che la Lega Nord per l’Indipendenza della Padania, dopo 6 anni di gestazione ha partorito, in queste settimane, la decisione (tutta ideologica e strumentale) di cambiare il nome alla più importante piazza di Montichiari. Dopo averla stravolta materialmente, dopo aver costretto i commercianti ad iscriversi a lezioni per saltimbanchi ed acrobati, ecco la «soluzione finale»: spazzare dalla faccia della terra monteclarense qualsiasi ricordo di Garibaldi che, di passaggio verso Venezia per rispondere all’appello di libertà lanciato dal popolo, Montichiari ospitò. Ora c’è da chiedersi quale sarà il prossimo obiettivo leghista? Forse il 25 Aprile (il 1° maggio lo hanno messo nel dimenticatoio già da parecchio tempo), dato che nelle file della Resistenza molti partigiani facevano parte delle «Brigate Garibaldi»? Forte è la protesta e senza appello la condanna per questa decisione intollerante, illiberale ed autoritaria, che vede sempre più la Lega andare contro valori condivisi di giustizia, libertà e unità. Facciamo nostro, quindi, il modo con cui i cittadini Italici del Regno delle Due Sicilie accoglievano i loro liberatori dall’oppressione borbonica al grido di:Libertà! Libertà! Libertà! Viva Garibaldi e i gari-baldini!

GIOVANNI CALIARI

Segretario del Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Montichiari

 

L'esposto di ACM al Prefetto di giugno 2005

Oggetto: segnalazione in merito al cambio di denominazione Piazza Garibaldi.

Con la presente siamo a sottoporre alla Sua cortese attenzione quanto sta verificandosi a Montichiari in queste settimane a seguito della decisione della Giunta Comunale di sostituire la denominazione dell’attuale Piazza “Giuseppe Garibaldi” con il nome “Piazza S. Maria”.

La decisione assunta con delibera n°106 del 05.05.2005 avente per oggetto “Sostituzione della denominazione di Piazza Giuseppe Garibaldi con la denominazione Piazza S. Maria” è stata diffusa attraverso i quotidiani locali nella giornata di Domenica 8 Maggio e nello stesso giorno ufficializzata dal Sindaco nel corso di una cerimonia svoltasi appunto nella Piazza in questione.

Nella succitata delibera si afferma che la nuova intitolazione fa riemergere una memoria storica in quanto come dichiarato dal Sindaco anche in occasione del recente Consiglio Comunale già in passato la Piazza avrebbe avuto tale denominazione.

Da una ricerca presso gli storici locali abbiamo potuto appurare che tale affermazione non trova alcun riscontro in nessun documento ufficiale dato atto che l’attuale Piazza Garibaldi era in precedenza denominata semplicemente “Piazza Grande” (in quanto piazza principale del paese).

Diversamente da quanto sostenuto dal Sindaco, i documenti custoditi negli archivi locali attestano esclusivamente la presenza sul nostro territorio di una Contrada S. Maria oggi divenuta via Felice Cavallotti.

Fatte tali premesse riteniamo doveroso in qualità di Consiglieri Comunali segnalare altresì che nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale svoltosi Giovedì 18 Giugno u.s. avendo constatato che nel preambolo di una delibera in votazione nella stessa serata (individuazione aree per la fiera patronale) la denominazione di Piazza Garibaldi risultava già essere stata modificata in Piazza S. Maria, così come tra l’altro indicato in tutti gli opuscoli delle prossime manifestazioni culturali predisposti dall’Amministrazione Comunale, il nostro Gruppo ha chiesto al Segretario Comunale se tale modifica significasse l’avvenuto rilascio da parte del Prefetto della necessaria autorizzazione, così come prescritto dall’art.1 della Legge n°1188/1927.

A tale quesito il Sindaco ha risposto che la norma richiamata non contiene un obbligo per il Comune di inoltrare richiesta di autorizzazione al Prefetto ma suggerisce semplicemente di darne comunicazione.

Per il Sindaco e per la Giunta del Comune di Montichiari la delibera dello scorso 5 Maggio è infatti immediatamente esecutiva (immediata esecutività tra l’altro neppure indicata nel testo della delibera).

Alla luce di quanto sopra esposto ed avendo appreso dal Segretario Comunale che il provvedimento in questione pur essendo stato deliberato in data 5 Maggio è stato trasmesso a codesta spettabile Prefettura solo da pochi giorni, siamo a chiederLe delucidazioni rispetto alle effettive modalità di cambio denominazione della Piazza ovvero: sono necessarie l’autorizzazione del Prefetto e della Sovrintendenza per i beni ambientali ed architettonici o come sostiene il Sindaco di Montichiari queste autorizzazioni non servono?

Chiediamo infine il Suo parere rispetto alla legittimità e correttezza dei successivi atti deliberativi in cui Piazza Garibaldi viene già indicata come Piazza S. Maria.

Sottolineando che quanto sopra riferito può essere puntualmente verificato sia attraverso la consultazione dei documenti conservati presso gli archivi storici locali sia tramite la lettura dei verbali dell’ultimo Consiglio Comunale, restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed attendiamo una Sua cortese risposta.

 Fabio Badilini, Stefania Mosconi, Paolo Verzeletti

 

 

Il Prefetto dà l'OK e la Giunta delibera in via definitiva ...

(clicca qui per il testo della delibera di Giunta n.3 del 12/01/06)

LA GIUNTA DELIBERA 

1)      di prendere atto della modifica dell’intitolazione di Piazza Giuseppe Garibaldi in “Piazza Santa Maria”, come da autorizzazione della Prefettura di Brescia in data 18/11/2005 prot. n. 379/AREA II/TIPON;

 2)      di incaricare il responsabile dell’ufficio servizi demografici ed il responsabile dell’ufficio commercio di provvedere d’ufficio agli adempimenti conseguenti al cambio di denominazione della piazza, rispettivamente per i cittadini residenti e per le ditte che vi hanno la sede, assumendo a carico del Comune gli eventuali oneri relativi.

 

 

L'ultima ora di "Giuseppe Garibaldi"...12 aprile 2006

Sono le ore 14 del 12 aprile 2006 e Giuseppe Garibaldi guarda gli operai che tolgono il suo nome alla Piazza

 

 

Il primo minuto di "Santa Maria" ...12 aprile 2006

Sono le ore 14 del 12 aprile 2006 e Giuseppe Garibaldi è scomparso forse per sempre dalla sua piazza

  E' FATTA !!!

 

E FINITA : ORMAI E' "SANTA MARIA"

 

 

 

 

Poi è arrivata la statua della Madonna ed è stata posta sulla colonna

ALTRE IMMAGINI DELLA STATUA E DELLA SUA INAUGURAZIONE

(clicca sulle immagini per vederle e stamparle)